a supporto di quanto scritto da blu dive credo stiamo parlando di deco in aria che vanno oltre i 30 minuti. sbaglio?
Immersioni in aria: preferenze deco gas
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Premetto che l'ultima innmerisone profonda l'ho fatta nel 2005. E mai piu' ne farò, perchè il rapporto godimento/rischio, da un lato, ed il rapporto godimento/rottura in fase di decompressione, dall'altro, per me non sono più sostenibili.
Comunque ho sempre ritenuto che l'importante da portare con se è tanta aria, e che la disponibilità di ossigeno in fase di decompresisone va vista come una sicurezza per le emergenze, non come la base pianificata.
In sostanza:
1) Aria nel bibo sufficiente a fare immersione programmata + deco (tutta in aria, che tanto su 15 minuti di deco risparmiarne 5 con l'ossigeno ha poco valore - e poi io alla teoria che respirando ossigeno si possa davvero fare meno deco non ci ho mai creduto sino in fondo)
2) bombolino ausiliario pieno d'aria per emergenze o extra deco se necessaria
3) ulteriori bombole di emergenza attacate al trapezio a 6m. Li' va bene tutto: aria, Nitrox, ossigeno puro. Ma in ogni caso io facevo sempre tutta la deco prevista per aria, anche se mi trovavo una bombola di ossigeno puro (ripeto, a me la teoria della deco accelerata non ha mai convinto) - ed all'epoca il Nitrox era considerato roba tecnica rarissima (e pericolosa), non mi è in effetti mai capitato di usarlo per la decompressione.
Ora, capisco che da allora tante cose sono cambiate. Ma non la fisiologia del corpo umano.
Per cui, se mai dovessi ancora scendere in aria sotto i 40m, continuerei come ho sempre fatto: tabelle US Navy, una sola immerisone al giorno, deco in aria (e se non è aria, io la tratto come tale, che di sicuro fare 5 minuti di deco in più di quanto "strettamente necessario" non mi fa certo male).
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Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggioa supporto di quanto scritto da blu dive credo stiamo parlando di deco in aria che vanno oltre i 30 minuti. sbaglio?
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A me vengono sempre dei dubbi. Mi sa tanto che una deco di piu" di trenta minuti non rientri nelle abitudini di tutti i partecipanti a questa discussione
Limitiamo la profondita" a 60 per comodita" di calcolo : con 15 minuti di fondo gia' ci siamo
Non credo che deco in aria da 40 o 50 minuti rientrino nello schema mentale generale
Come non penso proprio sia diffusa la abirudine a multilivello con massime a quote superiori a 60 metri che non siano rimbalzi
Vorrei sbagliarmi
PaoloPaolo
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Anche solo 25'@50 m ti fanno fare (in aria) più di 30' di deco totali. E credo sia un profilo non così tanto fuori dal comune.Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."
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AngeloFarina neanche a me convince questo discorso della decompressione accelerata.
Penso piuttosto ad una decompressione "ottimizzata". Nel senso che, se invece di 40' di sosta a 3 m ad aria ne faccio 15 o poco piú in ossigeno, sto trattando meglio il mio organismo (a certe condizioni).
Ma questa storia di usare la decompressione in miscela come una scorciatoia del tempo di sosta "noioso" dopo il tempo di fondo "bello"...secondo me fa torto alla stessa passione per la subacquea.
(Un po' anche all'intelligenza in generale, ma é un altro discorso.)
O uno fa immersioni entro i parametri di non decompressione, o va piú in là ma si comporta come deve. Piú un viaggio é distante, piú lungo é il ritorno: é una cosa scontata, non se ne puó fare a meno.
La ricerca dell'accelerazione mi pare piuttosto un'esca di certe didattiche, per convincere il subacqueo medio che dopo un corso appropriato puó fare i tuffi fighi e uscirsene in un'ora.
Comodo anche per i ritmi da diving, modellati il piú delle volte per contesti e profili estremamente ricreativi: quindi poco applicabili a immersioni con decompressioni piú o meno sostanziose. Non tutti i centri possono gestirle, ma allora onore a chi piú onestamente dice: qui facciamo solo immersioni ricreative, battesimi e corsi base.Ultima modifica di Livio Cortese; 13-12-2022, 10:23.CACCIATORI DI RETI FANTASMA
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Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggioA me vengono sempre dei dubbi. Mi sa tanto che una deco di piu" di trenta minuti non rientri nelle abitudini di tutti i partecipanti a questa discussione
Limitiamo la profondita" a 60 per comodita" di calcolo : con 15 minuti di fondo gia' ci siamo
Non credo che deco in aria da 40 o 50 minuti rientrino nello schema mentale generale
Come non penso proprio sia diffusa la abirudine a multilivello con massime a quote superiori a 60 metri che non siano rimbalzi
Vorrei sbagliarmi
Paolo
Non che avere un gas decompressivo non sia comunque cosa buona e giusta, ma non vedo la necessità di studiare chissà che strategia, la differenza tra un gas e l'altro è minima, così come meno pressante il consumo del gas primario.
Dai 30@50m (ma anche dai 40@40m) cominciano ad essere importanti le differenze, sono anche quei tempi e quelle guote, oltre le quali, si comincia a pensare al'He.
Per semplificare:
entro i 20 minuti mi domando se vale la fatica
tra 20 e 30 è il range in cui, chi ci è appena arrivato, è giusto si alleni
da 30 cominciano le immersioni per cui la fatica fatta fin quel momento prende senso.
PS si parla di tempi in fase di programmazione di immersioni quadre, quello che si fa col computer facendo rimbalzi in parete è tutto un altro discorso.
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Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggioAngeloFarina neanche a me convince questo discorso della decompressione accelerata.
Penso piuttosto ad una decompressione "ottimizzata". Nel senso che, se invece di 40' di sosta a 3 m ad aria ne faccio 15 o poco piú in ossigeno, sto trattando meglio il mio organismo (a certe condizioni).
oibò, va bene dare importanza alle parole, ma che c@z...
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bludive
Grazie per la tua chiave di lettura. Se la discussione poggia su fatti reali mi fa solo piacere. La abitudine diffusa di fare simulazioni a computer ha probabilmente falsato il mio punto di vista e mi ha erroneamente insospettito.
Meglio cosi'.
I profili piu' impegnativi dipendono dalla morfologia dei fondali che si frequentano.
Dove la profondita' cessa viene spontaneo allungare i tempi e fare immersioni drasticamente quadre mentre dove la profondita' aumenta viene spontaneo andare piu' fondi e fare immersioni meno quadrate.
I tempi di decompressione sono conseguenza di calcoli matematici ed alla fine c'e' sempre una logica
Con simpatia
PaoloPaolo
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Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
credo di non aver capito: se invece di 40' fai 15' di deco e poi la chiami "ottimizzata" va bene, se la chiami "accelerata" no?
oibò, va bene dare importanza alle parole, ma che c@z...
(Che poi il tempo di permanenza alle tappe si riduca, é una conseguenza.)
Altro é presentare commercialmente questa scelta come un qualcosa che ti fa piú subbaqquo tecnico & figo perché fai la decompressione breve :-D .CACCIATORI DI RETI FANTASMA
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Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
Una cosa é -penso-, ottimizzare non tanto il tempo, quanto il tipo di miscela, per decomprimersi meglio.
(Che poi il tempo di permanenza alle tappe si riduca, é una conseguenza.)
Altro é presentare commercialmente questa scelta come un qualcosa che ti fa piú subbaqquo tecnico & figo perché fai la decompressione breve :-D .
E' chiaramente una cosa soggettiva, visto che puoi ottimizzare per tempo, oppure per stress decompressivo, o per scorta di gas, etc.
L'ottimizzazione dipende sempre dalle priorità, e per costruzione, è SEMPRE, un compromesso. L'unica verità invece assoluta, e che se pianifichi con le miscele, puoi accedere ad decompressione accelerata, e da qui il nome del corso.
Se poi sia meglio farla accelerata o meno questo dipende da te.
Riguardo l'aspetto commerciale, non ho mai avuto la percezione che si passi il messaggio che sei più figo perché fai una decompressione più breve... ma chissò gli istruttori buzzurri esistono.....
Se proprio invece ci si vuole dare un tono...al più... sei più figo perché puoi accedere a dei punti di immersione che gli altri non possono fare e quindi ti invidiano, proprio per questioni logistiche...visto che magari tutto alcune immersioni un po' tirate, tutte ad aria non sarebbe ro praticabili...ma questa è un'altra storia.
Se poi, proprio mi devo sbilanciare, per quanto mi riguarda, l'unica cosa che fa davvero figo...a prescindere dall'aspetto commerciale... è il bibombola... ma questa è una fissa mia...Ultima modifica di Tonnetto; 13-12-2022, 17:44.
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Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
Una cosa é -penso-, ottimizzare non tanto il tempo, quanto il tipo di miscela, per decomprimersi meglio.
(Che poi il tempo di permanenza alle tappe si riduca, é una conseguenza.)
Altro é presentare commercialmente questa scelta come un qualcosa che ti fa piú subbaqquo tecnico & figo perché fai la decompressione breve :-D .
Però si parla di deco accelerata in quei corsi in cui i tempi totali dell'immersione consigliano una riduzione totale del tempo. Ma non per noia o per chissà quale scorciatoia:
La "qualità" della decompressione è uno dei fattori che entrano nel calderone di una pianificazione, ma solo uno.
Tanto è vero che, molte didattiche, prevedono un corso di transizione tra ciò che ritengono rec e ciò che ritengono tec, in cui la deco va calcolata ed effettuata con i tempi dell'aria pur avendo gas iper-ossigenati.
Quindi, senza aggrovigliarci sulle parole, usiamo la locuzione "deco accelerata" per quello che è:
una oculata scelta di gas che permettono una corretta e sicura decompressione, con una sensata e fattibile scorta di gas, in tempi ragionevoli.
Chiaro che all'interno di questa definizione c'è spazio per mille opinioni e preferenze, ma quello è.
Puoi "ottimizzare" un aspetto piuttosto che un altro, ma la coperta non è infinita: per questo si accelera la decompressione e si ottimizza la strategia d'immersione nel complesso.
.
Cerco d'essere chiaro al limite della presunzione: Pensare di poter fare certi tuffi, per tempi e profondità, senza accelerare la deco e rimanere in sicurezza non è pensabile, chi dice il contrario non li ha mai fatti, mi spiace, non c'è nulla di male, sono solo numeri.
PS purtroppo sono discorsi difficili su un forum, perché quasi sempre le medesime parole (deco, tempo si fondo, scorte di gas ecc) hanno sfumature diverse per sub con diverse esperienze.
Quindi alla medesima frase, con gli stessi termini, tendiamo a dare significati diversi.
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Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio
Se poi, proprio mi devo sbilanciare, per quanto mi riguarda, l'unica cosa che fa davvero figo...a prescindere dall'aspetto commerciale... è il bibombola... ma questa è una fissa mia...
Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.
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Tonnetto Vedi, é il concetto di accelerazione che secondo me non si sposa con la decompressione. E questo perché trovo normalissimo che dopo un certo tempo di fondo un subacqueo debba prendersi tutto, ma tutto il tempo necessario a decomprimersi e uscire in sicurezza.
Ottimizzare, condivido, non é un concetto assoluto, anche perché non esistono due persone con le stesse identiche reazioni fisiologiche (tu arrivi alla stessa conclusione da presupposti diversi, ma si completano). Ma l'ottimizzare (termine che uso semplicemente perché lo trovo espressivo) potrebbe essere in rapporto a un algoritmo decompressivo. O all'efficacia di una decompressione, se mi spiego meglio.
Che i buzzurri rovinino tutto, questo si che é oggettivo :-D.
Ultima modifica di Livio Cortese; 13-12-2022, 18:01.CACCIATORI DI RETI FANTASMA
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