Lancio pedagno con il reel o lo spool

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  • REVERENDO
    ha risposto
    Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio

    Meglio fare una bocca di lupo...decisamente pi� sicura.

    Se poi vuoi minimizzare il lavoro meglio ancora se reel e pallone sono gi� collegati come suggeriva labottatrice
    Eresiaaaaaaa a me nel corso txr e poi reb hanno insegnato che devono essere separati e non gia assemblati, e poi ho letto su della tasca sinistra, le cose d'emergenza andrebbero in tasca dx almeno nella tecnica poiché si presume che a sx ci siano le stage o le bailout nel caso di ccr

    Inviato dal mio SM-N960F utilizzando Tapatalk

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  • labottatrice
    ha risposto
    LeosubV60 ti copio e incollo, con alcune note in grassetto cicciotto

    Segnalo che sto per lanciare, tasca sinistra, tiro fuori lo spool con il pallone già attaccato. prendo tutto in mano con la mano sinistra - pollicione nel bucone dello spool, le altre 4 dita che tengono il resto - tolgo il moschettone con la destra e lo clippo al mio d ring sotto l'ascella destra dall'interno verso l'esterno. (che i moschettoni costano e non vanno persi) - o al bungee degli strumenti

    con la mano destra tolgo l'elastico al pallone e lo faccio srotolare un poco, prendo fiato, tolgo l'erogatore con la destra e soffio un pò dentro all'attacco a baionetta del pallone - giusto per non farlo rimanere troppo floscio - mi rimetto l'erogatore in bocca, svuoto, respiro, ripeto. a questo punto ... lascio andare il pallone

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  • CLAUDIO62
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    Cavoli,
    sei impiegato all'ufficio complicazioni affari semplici ?

    Scusa la battuta.

    Io prendo il pallone che in genere è nella tasca dello schienalino quando uso il gav, prendo lo spool, tolgo il moschettone a doppia luce e lo clippo su un D-ring, attacco il filo facendo una "bocca di lupo", prendo il secondario lo gonfio e lo lancio, tenendo lo spool tra le dita libero di srotolarsi fino alla superficie.

    Una volta in superficie prendo il moschettone a doppia luce e blocco lo spool, che in tal mondo non può srotolarsi ulteriormente, fine.

    Con il pallone dotato di beccuccio invece di prendere il secondario sgancio la frusta del gav e lo lancio.

    Ma dato che spesso vado senza gav, non usando nessuna frusta di bassa pressione, uso un pallone semplice con valvola sul fondo a becco d'anatra che posso gonfiare con il secondario.

    Che senso ha togliersi l'erogatore e gonfiarlo inizialmente a bocca mi sembra una complicazione senza senso alla luce anche di tutto quello che è stato detto sul fatto di tenere il tutto distante.

    Cordialmente
    Rana
    Ciao Rana
    Scusami la divagazione e la mia ignoranza ( ma pensavo che la pratica no Gav fosse stata relegata a quando ho iniziato io 1977 ) ora mi sfugge la necessità o utilità ( nelle immersioni tecniche attuali )
    Mi puoi illuminare o aiutare a capire ( uso tutti i sistemi o appigli per parlare di subacquea )
    Grazie in anticipo

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  • Tonnetto
    ha risposto
    Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
    con un moschettone doppio collego pedagno e cima ed è già tutto pronto?
    Meglio fare una bocca di lupo...decisamente più sicura.

    Se poi vuoi minimizzare il lavoro meglio ancora se reel e pallone sono già collegati come suggeriva labottatrice

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  • CGL
    ha risposto
    Vi chiedo un informazione, anche se divaga un attimo dal lancio del pedagno ma parla della preparazione,
    leggo che quando legate il pedagno fate una serie di nodi e asole varie,
    ma non sarò solo io che ho un pedagno che ha già un asola? ,
    nella cima dello spool ho un asola ,con un moschettone doppio collego pedagno e cima ed è già tutto pronto?

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da LeosubV60 Visualizza il messaggio

    nel mio post successivo ho precisato. a bocca è come mi hanno detto di fare come esercizio, ma a me torna assai meglio usare una frusta. quando ho voglia, riprovo a gonfiarlo a bocca per imparare a fare anche quello, tanto la sosta di sicurezza va fatta comunque, qualcosa bisogna pur fare nel frattempo
    Ok
    Ora ho capito.
    Se è un modo per passare il tempo ci sta
    Utilità come esercizio un po meno.

    Ci sono spalloni con la baionetta per la frusta molto piccoli che si possono lanciare anche semplicemente usando la bocca per gonfiarli.


    Rana

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  • LeosubV60
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    Cavoli,
    sei impiegato all'ufficio complicazioni affari semplici ?

    Scusa la battuta.


    Che senso ha togliersi l'erogatore e gonfiarlo inizialmente a bocca mi sembra una complicazione senza senso alla luce anche di tutto quello che è stato detto sul fatto di tenere il tutto distante.

    Cordialmente
    Rana
    nel mio post successivo ho precisato. a bocca è come mi hanno detto di fare come esercizio, ma a me torna assai meglio usare una frusta. quando ho voglia, riprovo a gonfiarlo a bocca per imparare a fare anche quello, tanto la sosta di sicurezza va fatta comunque, qualcosa bisogna pur fare nel frattempo

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da LeosubV60 Visualizza il messaggio
    Tornando alla domanda oggetto di questo topic, ecco quello che faccio io (sotto al gommone di solito, a -5 metri per la sosta).

    Segnalo che sto per lanciare, tasca sinistra, tiro fuori lo spool con il pallone già attaccato. prendo tutto in mano con la mano sinistra, tolgo il moschettone con la destra e lo clippo al mio d ring sotto l'ascella destra dall'interno verso l'esterno. (che i moschettoni costano e non vanno persi). con la mano destra tolgo l'elastico al pallone e lo faccio srotolare un poco, prendo fiato, tolgo l'erogatore con la destra e soffio un pò dentro all'attacco a baionetta del pallone. di solito il mio pallone non si gonfia, (ma prima o poi ci riuscirò con i polmoni!), mi rimetto l'erogatore in bocca, svuoto, respiro, ripeto. a questo punto mi spazientisco, stacco la frusta della stagna guardo verso l'alto per vedere che non ci sia nulla e se è libero ci gonfio il pallone. lo faccio srotolare tenendolo con due dita della mano sinistra, riprendo il moschettone con la destra, lo riaggancio allo spool, riattacco la frusta della stagna, e mi guardo attorno che non si sa mai, magari ripassa nuovamente un pesce luna incuriosito da questa pratica !
    Cavoli,
    sei impiegato all'ufficio complicazioni affari semplici ?

    Scusa la battuta.

    Io prendo il pallone che in genere è nella tasca dello schienalino quando uso il gav, prendo lo spool, tolgo il moschettone a doppia luce e lo clippo su un D-ring, attacco il filo facendo una "bocca di lupo", prendo il secondario lo gonfio e lo lancio, tenendo lo spool tra le dita libero di srotolarsi fino alla superficie.

    Una volta in superficie prendo il moschettone a doppia luce e blocco lo spool, che in tal mondo non può srotolarsi ulteriormente, fine.

    Con il pallone dotato di beccuccio invece di prendere il secondario sgancio la frusta del gav e lo lancio.

    Ma dato che spesso vado senza gav, non usando nessuna frusta di bassa pressione, uso un pallone semplice con valvola sul fondo a becco d'anatra che posso gonfiare con il secondario.

    Che senso ha togliersi l'erogatore e gonfiarlo inizialmente a bocca mi sembra una complicazione senza senso alla luce anche di tutto quello che è stato detto sul fatto di tenere il tutto distante.

    Cordialmente
    Rana

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da LeosubV60 Visualizza il messaggio
    visto che sono "tutto sommato fresco" di didattica ti posso dire che si insegna a gonfiare l'SMB con l'aria uscita dai baffi,
    Io non penso che ci siano manuali moderni, ovvio che se ci riferiamo a manuali di 20 o 30 anni fa le cose cambiano, che insegnino a gonfiare il pallone a bocca togliendosi l'erogatore.

    E' una questione di sicurezza, non si fa male nessuno ma se si fa male, è difficile andare a dimostrare che questo standard era sicuro alla luce del fatto che tutte le didattiche non lo insegnano più.

    Cordialmente
    Rana

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
    Se oggi e' cambiato e insegnano altro prendo atto.
    So di essere antico ma la materia mi interessa ancora e ti ringrazio per le tue delucidazioni
    Ciao
    Paolo
    Ciao Paolo.
    Non si tratta di essere antico.

    In anni passati e per passati intendo più di 25 anni fa la didattica era molto più disinvolta e meno legata allo standard, standard che di fatto non erano particolarmente definiti.
    I corsi passati comunque erano molto pratici ed empirici sull'esperienza degli istruttori che lo tenevano.
    Se capitavi con un istruttore "di un certo livello" - mi sembra di essere Crozza quando imita il dott. Zangrillo , imparavi ad andare sott'acqua e probabilmente imparavi tantissime malizie e modi di fare che ti permettevano di uscire da quasi ogni situazione.

    Ma......, ma le cose sono cambiate ed io a livello didattico ho vissuto il cambiamento.
    Sono cambiate perché sono cambiati i tempi.
    In quegli anni se ti facevi male, ti medicavi, te ne stavi buono a guarire e poi tornavi a finire il corso, difficilmente l'istruttore rischiava di essere citato per danni.
    Facevi quello che si pensava essere un'attività estrema e se ti facevi male te l'eri cercata, salvo se succedeva un fatto grave, ovviamente.
    Oggi non è cosi, porti un allievo al mare, si fa male ad un unghia e non è detto che non ti chieda conto dell'accaduto, anzi quando non lo fa tiri un sospiro di sollievo.

    Che piaccia o no la didattica presenta anche questi aspetti meno romantici.
    Ragion per cui oggi tutte le didattiche continuano incessantemente a tenere aggiornati i proprio standard al fine di garantire la sicurezza.

    In questo incessante lavoro di revisione, aggiornamento, modifiche si cerca di tutelare l'istruttore ma soprattutto la didattica in modo e maniera che qualora un allievo si faccia male, se operava all'interno dello standard difficilmente si possa imputare la responsabilità alla didattica che ha proposto quell'esercizio, perché quell'esercizio è allo stato attuale dell'arte strutturato nella maniera più sicura, al limite si andrà a vedere se l'operato dell'istruttore all'interno dello standard sicuro se è o non è sua responsabilità.

    Ora voi potete vedere il bicchiere mezzo pieno e fare tutte le critiche, io lo voglio vedere mezzo pieno, e cosi dico che queste necessità spingono ogni didattica a confrontarsi con le altre, a valutare l'esperienze collettive, ha setacciare quello che oggettivamente funziona da ciò che è otenzialmente pericoloso.

    Per questi motivi ogni istruttore oggi è tenuto a sapere e riferirsi al proprio standard, standard che sono diversi da quelli di un tempo.
    Non discuto la bontà del tuo addestramento che un tempo avevi ricevuto, dico che oggi quell'istruttore che ti faceva con disinvoltura togliere l'erogatore, gonfiare gav, e sparare a bocca il pedagno, oggi si esporrebbe a pericoli legali qualora un allievo si fa male e decide di chiedere risarcimento.

    Cordialmente
    Rana

    Ultima modifica di RANA; 29-12-2020, 17:10.

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  • paolo55
    ha risposto
    Se oggi e' cambiato e insegnano altro prendo atto.
    So di essere antico ma la materia mi interessa ancora e ti ringrazio per le tue delucidazioni
    Ciao
    Paolo

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  • paolo55
    ha risposto
    RANA
    Durante il primo corso ogni tanto si parava l'istruttore davanti simulando emergenza per mancanza aria e voleva l'erogatore da cui stavo respirando
    E via a fare dispetti o svesti e rivesti che mancava sempre qualcosa e ti dovevi arrangiare
    E gonfia il gav a bocca che e' come soffiare nel pallone
    Certo insegnavano a togliere e mettere quel benedetto erogatore
    Credo fossereo esercizi utili
    s

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  • LeosubV60
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    Tanti anni fa, si insegnava anche questo, ma tanti anni fa non era obbligatorio il pallone, oggi le cose si sono un pochino evolute dal punto di vista didattico.
    Ci sta che non si insegni più a togliersi l'erogatore.

    Cordialmente
    Rana
    visto che sono "tutto sommato fresco" di didattica ti posso dire che si insegna a gonfiare l'SMB con l'aria uscita dai baffi, o al massimo con il secondo erogatore. nel mio manuale ricreativo non si parlava nemmeno di gonfiaggio con frusta.

    forse il gonfiaggio "a bocca" che si insegna successivamente (per me nel Deep) come esercizio può essere usato con lo scopo di "aumentare la consapevolezza che sia possibile farlo", visto che chiunque trova più comodo gonfiarlo con una frusta piuttosto che a bocca. Se è preso come un esercizio ha più senso che prenderlo come pratica da attuare. l'erogatore preferisco tenerlo in bocca di sicuro, visto che l'aria mi avanza sempre.

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  • LeosubV60
    ha risposto
    Tornando alla domanda oggetto di questo topic, ecco quello che faccio io (sotto al gommone di solito, a -5 metri per la sosta).

    Segnalo che sto per lanciare, tasca sinistra, tiro fuori lo spool con il pallone già attaccato. prendo tutto in mano con la mano sinistra, tolgo il moschettone con la destra e lo clippo al mio d ring sotto l'ascella destra dall'interno verso l'esterno. (che i moschettoni costano e non vanno persi). con la mano destra tolgo l'elastico al pallone e lo faccio srotolare un poco, prendo fiato, tolgo l'erogatore con la destra e soffio un pò dentro all'attacco a baionetta del pallone. di solito il mio pallone non si gonfia, (ma prima o poi ci riuscirò con i polmoni!), mi rimetto l'erogatore in bocca, svuoto, respiro, ripeto. a questo punto mi spazientisco, stacco la frusta della stagna guardo verso l'alto per vedere che non ci sia nulla e se è libero ci gonfio il pallone. lo faccio srotolare tenendolo con due dita della mano sinistra, riprendo il moschettone con la destra, lo riaggancio allo spool, riattacco la frusta della stagna, e mi guardo attorno che non si sa mai, magari ripassa nuovamente un pesce luna incuriosito da questa pratica !

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
    Tragici ! Se un sub si toglie l'erogatore e beve ha grossi problemi a prescindere e forse e' meglio faccia altro
    A questa stregua un cambio erogatore appare come un tentato suicidio.
    Ciao
    Paolo
    Ciao Paolo.
    Sei troppo categorico per me.

    Il lancio del pallone è un qualcosa che si deve insegnare fin dal primo corso l'open.
    Ad una persona che sta facendo il corso open gli consigli di togliersi l'erogatore per gonfiare il pallone ?

    Tanti anni fa, si insegnava anche questo, ma tanti anni fa non era obbligatorio il pallone, oggi le cose si sono un pochino evolute dal punto di vista didattico.
    Ci sta che non si insegni più a togliersi l'erogatore.

    Inoltre il lancio del pallone è di per se un operazione complessa e non priva di rischi, trovarsi sparati su da una pirulla gonfia perché per qualche motivo la sagola che non si sarebbe dovuta impigliare in nulla al contrario si è impigliata e per giunta trovarsi senza erogatore in bocca non è uno scenario "banale".

    Banale è il cambio erogatore ma non rischi che qualcosa ti spari in superficie.

    Insomma, se un subacqueo esperto come te si trova bene gonfiare a bocca, non ho nulla da ridire ma sicuramente didatticamente non è corretto insegnarlo.

    Cordialmente
    Rana

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