Lancio pedagno con il reel o lo spool

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
    Il problema è che se devo salire in libera è c'è anche solo un filo di corrente dai 50 ipotetici della prima tappa ai 15 metri possono passare anche 90 minuti....a quel punto anche con mezzo nodo di corrente siamo andati abbastanza alla deriva. A quel punto serve sparare da fondo e il reel è un'ottima soluzione. Il reel giusto naturalmente
    Scusa Mercurio, senza polemica.

    Se la ratio è quella che hai descritto, primo devi avere un punto di aggancio sul fondo (cosa non sempre scontata), secondo quella sagola postata nella foto del reel Hlcyon non è in grado di vincolare un subacqueo tecnico si strapperebbe.

    Poi mi puoi dire che nel tuo reel ha messo una sagola sottile in kevlar in grado di reggere tonnellate, quelle normalmente messe nei reel non hanno la resistenza.

    Ripeto se devo affrontare una tale situazione io l'affronterei in maniera diversa portandomi dietro una tanica con all'interno una sagola di spessore e resistenza adeguate al compito.

    Detto questo se mi trovassi nelle tue condizioni attaccherei il reell alla cima dell'ancora usata per scendere in modo, usandolo come filo d'Arianna per avere la sicurezza di risalire da dove sono sceso garantendomi una reale cima di risalita.

    Cordialmente
    Rana



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  • Mercurio90
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    Effettivamente ci sono dei reel degni di un film dell'orrore

    Comunque come hai detto nascono per fare altro.

    Tanti li usano, ma è a mio avviso un uso improprio, anche perché il pallone d'emergenza non andrebbe lanciato in profondità ma negli ultimi 15 - 10 metri dalla superficie.

    Se si ha la necessità di lanciare il pallone da -30 m. o anche profondità maggiori io sceglierei un altro sistema.
    Per esempio la tanica ma sinceramente io, ripeto nella mia esperienza, non ho mai sentito la necessità di lanciare un pallone da queste profondità.
    L'ho fatto come prova usando appunto un reel ma l'esercizio ha subito mostrato delle criticità.

    Io preferisco risalire in libera fino a quote prossime alla superficie e poi effettuare il lancio.

    Cordialmente
    Rana
    Il problema è che se devo salire in libera è c'è anche solo un filo di corrente dai 50 ipotetici della prima tappa ai 15 metri possono passare anche 90 minuti....a quel punto anche con mezzo nodo di corrente siamo andati abbastanza alla deriva. A quel punto serve sparare da fondo e il reel è un'ottima soluzione. Il reel giusto naturalmente

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  • Mercurio90
    ha risposto
    37_1.jpeg RANA penso che i reel che hai postato vengano utilizzati raramente per lanciare il pallone o per fare alcunché data la facilità di parrucca di filo. Il reel che utilizzo io e penso al 99% anche paolinus è quello prodotto da Halcyon/DTD/Molte marche fatto in derlin, con una sorta di goodman dove infilare la mano. Metto la foto per capirci. Il mio ha 110 mt di filo, di buona sezione, ben arrotolata. Ho provato qualche lancio e non ho avuto problemi. Certo è che lo porto solo in alcune immersioni fonde o grotta e l'immediatezza dello spool è impareggiabile. Ma se devi sparare da più fondo dei 30 mt è a mio avviso l'unica soluzione.

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggio
    Il fatto è che il mio reel è veramente mostruoso, un'autocreazione degna del Dott. Frankenstein (junior)
    Infatti lo uso per altro...
    Effettivamente ci sono dei reel degni di un film dell'orrore

    Comunque come hai detto nascono per fare altro.

    Tanti li usano, ma è a mio avviso un uso improprio, anche perché il pallone d'emergenza non andrebbe lanciato in profondità ma negli ultimi 15 - 10 metri dalla superficie.

    Se si ha la necessità di lanciare il pallone da -30 m. o anche profondità maggiori io sceglierei un altro sistema.
    Per esempio la tanica ma sinceramente io, ripeto nella mia esperienza, non ho mai sentito la necessità di lanciare un pallone da queste profondità.
    L'ho fatto come prova usando appunto un reel ma l'esercizio ha subito mostrato delle criticità.

    Io preferisco risalire in libera fino a quote prossime alla superficie e poi effettuare il lancio.

    Cordialmente
    Rana

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  • firer84
    ha risposto
    Il fatto è che il mio reel è veramente mostruoso, un'autocreazione degna del Dott. Frankenstein (junior)
    Infatti lo uso per altro...

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da CLAUDIO62 Visualizza il messaggio
    Ciao
    Usi sempre la frusta del Gav o si può prendere in cosiderazione l'uso di una frusta volante
    Anche se qualcuno potrebbe dire quante volte si gonfia il Pedagno in una immersione ( tutto ok )
    Vista la mia poca esperienza mi creerebbe un pò di ansia levare e riposizionare la frusta sul VIS
    Grazie mille
    Claudio
    Ciao Claudio.

    Come ha detto paolo55 meno cose hai meglio è perché tutto quello che hai si potrebbe rompere, ergo meno cose hai che si possono rompere meno probabilità hai di avere delle rotture.

    Bisogna avere con se sempre e solo il necessario, evitando inutili ridondanze che spesso apportano solo maggiori probabilità di rotture senza significativi vantaggi che ne giustifichino l'uso.

    Ovviamente bisogna stabilire cosa è prevedibile e cosa non lo è, ma con un po di buon senso si comprende che un "lanciafiamme subacqueo", per affrontare un "drago marino" difficilmente serve (citazione del libro "Immersioni ini miscela" di Corrado Bonucelli).

    Comprendo benissimo le motivazioni che ti spingono a pensare subito ad usare una frusta in più per pallone d'emergenza ma se ti fermi un attimo a riflettere sui punti sopra citati ti accorgi subito che è una ridondanza che ricade nelle cose inutili che aggiungono solo potenziali problemi a fronte di nessuna utilità vera.

    Hai già una frusta - quella del gav - è più che sufficiente ed inoltre è nella posizione corretta devi solo sganciarla usarla e riagganciarla al gav.

    L'ansia di staccare la frusta dai comandi del gav è un qualcosa che ti devi far passare perché al di la del pallone d'emergenza molto più facilmente potresti trovarti nelle condizioni di staccarla perché i comandi si sono rotti e stanno gonfiando il gav, succede molto più spesso di quello che pensi.
    Questo problema si risolve subito staccando la frusta per cui è un operazione che si deve saper fare serenamente senza problemi.

    Queste manovre non sono appannaggio dei subacquei esperti ma devono essere nelle abilità che un neofita, neo brevettato deve saper fare.
    Comprendo che all'inizio ci sia il timore reverenziale a fare qualsiasi cosa ma questo è un aspetto che devi superare.
    Si superano questi aspetti semplicemente facendo immersioni in zona confort dove ci si sente sicuri (a bassa profondità) e facendo enne volte queste manovre fino a quando passa l'ansia - a tal proposito sto ripetendo e mi associo all'intervento che ha fatto Paolo55 prima di me.

    firer84 Condivido, io sono molto critico in chi usa il reel per lanciare il pallone d'emergenza.
    Il mulinello, nella mia esperienza, usato per lanciare il pallone si impiglia facilmente, la bobina prende velocità svolge la sagola che esce dalla sede e cosi facendo il tutto s'inceppa.
    ATTENZIONE: Nessuno mi insulti, si può usare il mulinello ma ci vuole molta attenzione, per me non è lo strumento adatto.
    Lo spool sicuramente è la cosa migliore e più adatta.

    Per capisci:

    Reel:
    61a7wkI1E1L._AC_SX466_.jpg

    Spool:
    aka43vlQ6h3J3yWMmeQPCQ1WEkQqra4PSbiAixbQmEkoyx-NjFQA-pTHmLxxiHLsnvqsqFrAxp3N4h60lsQYsdMm-JgdhYpKxJobk4GP24q43_u2Go3QKg.jpg


    Cordialmente
    Rana



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  • paolo55
    ha risposto
    Credo che sia meglio che tu superi prima l' ansia di staccare ed attaccare la frusta del gav. Uno degli inconvenienti che mi e' capitato con frequenza e' il bloccaggio del vis in carica che si risolve proprio togliendo la frusta. Magari aggiungi la pratica nel gonfiare il gav a bocca e solo dopo passa al pallone.
    Una frusta del gav in piu' non crea problemi. Mi e' capitato di usare come secondo un erogatore di mia moglie che ha la stagna e di non volere riconfigurare tutto per un uso sporadico ma se non serve meglio lasciare a casa o nel borsone per emergenza. Poi magari avresti il problema della frusta che trafila sull' attacco causa sporcizia nella valvolina.
    Meno roba c'e' meno roba si rompe ed una cosa che non c'e' non si rompe.
    Ciao
    Paolo

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  • firer84
    ha risposto
    Per il lancio del pedagno seguo bene o male la stessa procedura di paolinus, con la sola differenza che uso per il 99.9% lo spool al posto del reel (il mio reel è molto ingombrante e potrebbe fare storie di ingarbugliamento), per quanto riguarda la posizione non bado molto al trim perfetto, solitamente mi abbasso un pelo con le gambe per una questione di comodità mentre "lavoro", uso lo spool anche perchè essendo più piccolo è più manegevole quindi riesco a tenere la sagola arrotalata in esso fino al momento del gonfiaggio, dopo aver sclippato il doppialuce, aver "aperto" il pallone e fatto la bocca di lupo, uso la frusta della stage con l'attacco a baionetta tenendo con la sinistra il pallone e lo spool e con la destra la frusta, do alcuni colpetti per sollevarlo lentamente, quando sale mi prendo 20 cm di sagola libera tra pollice e indice e infilo il medio nel foro dello spool e gonfio con decisione (stando attento che i 20 cm di sagola mi passino sul dorso della mano una volta in tiro sposto lo la mano sinistra più lontano possibile dal corpo), mentre inizia a frullare appoggio il pollice sulla sagola o lo trattengo leggermene con pollice e indice, appena il pedagno è su controllo la quota, avvolgo un giro e lo fisso con il doppialuce, finito.

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  • CLAUDIO62
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    Scusa Claudio ho dato per scontato ma il gonfiare il pallone con la bocca intendevo proprio attraverso i baffi dell'erogatore che si ha in bocca (senza toglierselo) altrimenti si aggiunge criticità su criticità.

    Ma gonfiare con i baffi dell'erogatore che i ha in mano espone ai problemi che ho cercato di descrivere nei miei precedenti interventi.
    Cosi abbiamo cambiato lo standard ed ora lo gonfiamo con il secondario di modo che possiamo farlo tenendo distante il pallone dal corpo.



    E' molto semplice, il pallone ha un suo attacco specifico per prendere aria dalla frusta di bassa pressione che alimenta il vis del gav.

    415743_mares-signalling-buoy_inflator_800x[1].jpg

    Come puoi vedere è simile alla baionetta del vis del gav ma non ha l'incavo che lo vincola.
    In questo modo basta schiacciare la baionetta all'interno dell'attacco della frusta per spingere aria a pressione intermedia nel pallone, poi basta mollarlo e la baionetta si sfila senza possibilità di rimanere vincolata alla frusta.

    Si prende il palone, lo si vincola al reel poi si stacca la frusta dal gav e si gonfia il pallone.

    Se il pallone non è dotato di questo inserto che gli permette di prendere aria dalla frusta del gav bastga semplicemente usare i secondario allo stesso modo.

    Si prende il secondario si mette il boccaglio dentro l'entrata del pallone e si schiaccia il tasto di sovrappressione immettendo cosi aria.

    Cordialmente
    Rana
    Ciao
    Usi sempre la frusta del Gav o si può prendere in cosiderazione l'uso di una frusta volante
    Anche se qualcuno potrebbe dire quante volte si gonfia il Pedagno in una immersione ( tutto ok )
    Vista la mia poca esperienza mi creerebbe un pò di ansia levare e riposizionare la frusta sul VIS
    Grazie mille
    Claudio

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  • Mercurio90
    ha risposto
    Dico la mia, io uso pallone con beccuccio che si può gonfiare con la frusta. Ho iniziato con quelli aperti sotto, lo gonfiavo con le bolle del baffo dell'erogatore principale. Poi sono passato a quelli con sistema chiuso gonfiabili con la frusta. Ma se ci premi la bocca e soffi funziona ugualmente. Io uso frusta o bocca. Non uso mai frusta stagna, è corta e molto vicina al corpo. Meglio quella del gav, il massimo è quella di una stage....non di miscela buona che costa
    Spool principalmente, reel poche volte, generalmente sparo dai 20/30 metri oppure se sono in ricreativa anche dai 5/10....
    L'idea che io mi sono fatto del gonfiaggio a bocca è che se gonfi a bocca svuoti i polmoni e gonfi il cazzillo ergo rimani neutro, senza oscillare di quota. Se gonfi con frusta immetti nuovo gas con consecutivo possibile cambio di quota.
    È più facile gonfiare a bocca che con frusta perché oltre il non cambiare volume, il gonfiaggio è più modulabile e meno irruento. Quando attacchi la frusta gonfia e gonfia in fretta. Io faccio mano sinistra, spool nel palmo senza cima al bando (cima al bando da vietare per legge) e con le dita tengo la pipetta del pallone, mano destra tolgo erogatore e soffio, qualsiasi cosa mano sinistra ha tutto in mano lontano da qualsiasi impiglio. Se uso frusta, mano destra su frusta spingo e va su... Sparando dai 20 o più basta un normale respiro neanche tirato o pochissimo collegamento con la frusta.

    Di solito uso la posizione orizzontale, ho preso l'abitudine a stare così in acqua. Ma se serve ti metti più verticale. Il lancio del pallone è una di quelle cose che più dello stile è importante l'efficacia. Farlo, farlo bene, e farlo in fretta senza impigliarsi.

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    Credo che mi stia sfuggendo qualcosa.

    Un Sub in verticale con lo spoon o reel è "esposto" dalle mani in su.
    Blu Dive.
    Ad un subacqueo come te (non sto prendendoti in giro sia chiaro) non mi permetto di fare nessun appunto perché penso che sei sicuramente consapevole di quello che fai e come lo fai.

    Come istruttore io sento la necessità di divulgare un metodo nel lancio del pallone che sia consapevole dei pro e dei contro.

    Come subacqueo sai come vedo lanciare il pallone ? Penso che lo sai anche tu ...
    Il subacqueo tira fuori il pallone, lascia cadere il rocchetto della sagola che si srotola perché il rocchetto o lo spull sono pesanti (ferro piombo).
    Poi avvicinano la bocca i il baffo dell'erogatore che usano vicino al pallone e cosi facendo avvicinano tutta la sagola a tutto il corpo dalla bocca alla punta delle pinne.
    Spesso quando lanciano lo spool d'acciaio questo compie delle pericolose spirali.
    In questo contesto rimanere impigliati è un attimo.

    Io non voglio che i miei allievi lancino il pallone d'emergenza in questo modo.
    Io non voglio che se si sbagliano e lo spull sfugge di mano srotolandosi si trovino in questa situazione, per me pericolosa.

    Ragion per cui come istruttore insegno una ben definita procedura che ho descritto.

    Poi ognuno attinge alle sue esperienze, alle sue capacità ecc, ecc. e su questo non discuto soprattutto quando parlo con subacquei del tuo calibro (non sto prendendoti in giro - non ci conosciamo ma penso che sei un subacqueo molto preparato), ma se penso che questi post li leggono chi non ha la tua preparazione trovo corretto spiegare Il perché delle scelte didattiche che seguo.

    Il problema non c'è fino a quando va tutto bene, il problema nasce quando va tutto male, ed è quando va tutto male che una postura corretta nel senso di non avere la possibilità di trovarsi anche per errore (lo spull che sfugge di mano) con la sagola vicino al corpo fa la differenza.

    Io la penso cosi, ed ho spiegato il perché ma non voglio far polemica con te nel modo più assoluto, comprendo quello che dici ma se lo vado ad immaginare su un subacqueo medio ricreativo trovo che sia più sicuro per lui fare in modo che anche nell'errore non si trovi mai con alcuni metri di sagola che volteggiano lungo tutto il corpo.

    Tutto qui, se poi per voi questo problema non c'è, se non avete mai visto fare quanto io ho visto fare, che cosa posso dirvi se non perdonate questo mio eccesso di zelo.


    Rana


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  • blu dive
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    Premesso questo penso che quando si lancia il pallone bisogna essere molto consapevoli di quello che si fa e dei pericoli che se sottovalutati possono portare ad incidenti.
    Un medio pallone ha una spinta di una decina di Kg, rimanere attaccato alla sagola vuol dire pallonata certa.

    Rimanere verticale è si comodo ma espone anche tutto il corpo alla sagola se questa viene lasciata in bando, aumentando enormemente il pericolo di rimanervi impigliati, soprattutto con le pinne che spesso si muovono senza andare a vedere se la sagola sta girando in modo strano.
    Credo che mi stia sfuggendo qualcosa.

    Un Sub in verticale con lo spoon o reel è "esposto" dalle mani in su.
    Essere "esposti" di più, vuol dire che ha della sagola in bando, in questo caso la posizione orizzontale è molto più pericolosa, perché è decisamente più difficile vedere la sagola, a meno che non si parta dal principio che la sagola sia molto negativa, cosa praticamnente mai vera.

    Poi è vero che è una di quelle cose che uno fa un po' come vuole, ma vedo difficile identificare la posizione orizzontale con maggior sicurezza, tantomeno per sub poco esperti, per i quali stare livellati e non muovere le pinne (ergo muoversi in avanti) non è cosa facile.

    In buona sostanza consiglio una posizione tendenzialmente verticale, cioè "strimmarsi" ( per dare un'idea) tra i 45 (pochi) e i 75° (di più no perché diventa tutto più scomodo). Quel tanto che serve a noi per avere maggiore visuale verso l'alto e il basso, e, al nostro compagno, per vedere eventuale sagola in bando. Sagola che, in posizione orizzontale, potrebbe "sparire" sotto il nostro profilo per un filo di corrente o una pinneggiata in avanti.

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  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da CLAUDIO62 Visualizza il messaggio
    Ciao
    Grazie per la risposta mi fa sempre piacere avere la tua opinione
    ( premesso che chi mi sta istruendo nel mio percorso verso la tecnica ) usa il sistema pedagno normale con il gonfiaggio attraverso i baffi dell'erogatore
    Scusa Claudio ho dato per scontato ma il gonfiare il pallone con la bocca intendevo proprio attraverso i baffi dell'erogatore che si ha in bocca (senza toglierselo) altrimenti si aggiunge criticità su criticità.

    Ma gonfiare con i baffi dell'erogatore che i ha in mano espone ai problemi che ho cercato di descrivere nei miei precedenti interventi.
    Cosi abbiamo cambiato lo standard ed ora lo gonfiamo con il secondario di modo che possiamo farlo tenendo distante il pallone dal corpo.

    Originariamente inviato da CLAUDIO62 Visualizza il messaggio
    ma a me non dispiacerebbe imparare il sistema attraverso la frusta
    Mi spieghi per cortesia la giusta procedura e che frusta usi ( stagna - frusta libera predisposta appositamente o frusta sul primo stadio di una decompressiva ?
    Grazie mille
    Claudio
    E' molto semplice, il pallone ha un suo attacco specifico per prendere aria dalla frusta di bassa pressione che alimenta il vis del gav.

    415743_mares-signalling-buoy_inflator_800x[1].jpg

    Come puoi vedere è simile alla baionetta del vis del gav ma non ha l'incavo che lo vincola.
    In questo modo basta schiacciare la baionetta all'interno dell'attacco della frusta per spingere aria a pressione intermedia nel pallone, poi basta mollarlo e la baionetta si sfila senza possibilità di rimanere vincolata alla frusta.

    Si prende il palone, lo si vincola al reel poi si stacca la frusta dal gav e si gonfia il pallone.

    Se il pallone non è dotato di questo inserto che gli permette di prendere aria dalla frusta del gav bastga semplicemente usare i secondario allo stesso modo.

    Si prende il secondario si mette il boccaglio dentro l'entrata del pallone e si schiaccia il tasto di sovrappressione immettendo cosi aria.

    Cordialmente
    Rana

    Lascia un commento:


  • RANA
    ha risposto
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    Per come la vedo io.
    Il fatto di "dover" stare orizzontali ("in trim") durante il lancio mi sembra una gran menata. In linea di massima la posizione verticale (non me ne vogliano i dir e il loro sacro trim) è più agevole e permette una migliore visuale verso l'alto.
    Ciao Blu Dive.

    Ni …..

    Penso che un subacqueo consapevole di tutti i pro e i contro possa scegliere anche di lanciare in posizione verticale, questo non lo metto in dubbio.

    Non sono mai stato un sostenitore della posizione orizzontale ad ogni costo, anzi ho sempre giudicato questo continuo insistere sul mantenersi orizzontale un inutile forma di masochismo …

    Premesso questo penso che quando si lancia il pallone bisogna essere molto consapevoli di quello che si fa e dei pericoli che se sottovalutati possono portare ad incidenti.
    Un medio pallone ha una spinta di una decina di Kg, rimanere attaccato alla sagola vuol dire pallonata certa.

    Rimanere verticale è si comodo ma espone anche tutto il corpo alla sagola se questa viene lasciata in bando, aumentando enormemente il pericolo di rimanervi impigliati, soprattutto con le pinne che spesso si muovono senza andare a vedere se la sagola sta girando in modo strano.

    Nel lancio del pallone ritengo che sia opportuno tenere il corpo il più possibile distante dalla sagola e la posizione orizzontale è la posizione che garantisce meglio questa necessità.
    Ora se non si sta proprio orizzontali non cambia nulla ma il concetto deve essere chiaro tenere il corpo distante dalla sagola del pallone.

    Non riduciamo tutti i discorsi ad estremismi, o cosi o … sbagliato, ma cerchiamo di cogliere il concetto che c'è dietro.
    Il concetto è tenere il più possibile la sagola distante da possibili impigli sul nostro corpo.

    Io penso che un subacqueo ricreativo trovi nella posizione verticale la posizione migliore per controllare tutto, l'assetto e le manovre ma deve essere consapevole che si espone a maggior rischi di rimanere impigliato.
    Io penso che un subacqueo tecnico sa mantenere comodamente la posizione orizzontale e quindi non penso che questa sia un problema durante le fasi del lancio e quindi rappresenti la scelta migliore.

    Didatticamente trovo più corretto insegnare questi principi quando si lancia il pallone.

    Cordialmente
    Rana


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  • CLAUDIO62
    ha risposto
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio


    Ciao Erino.
    Le procedure non sono mai frutto di singole esperienze che, per quanto di valore, non riescono a descrivere tutti i problemi.
    Le procedure sono sempre frutto di un analisi collettiva dei fatti.
    Io non dubito della tua buona fede, del fatto che fai le cose con calma e non ti sei mai impigliato ... ma statisticamente le tua procedura (gonfiare a bocca) ha portato al verificarsi di questi incidenti, non in tutti i casi, ci sono tanti che come te non hanno (permettimi di dire) manifestato questa criticità ma questo non vuol dire che in condizioni concitate non possa succedere anche a te o a me.
    Quindi lo standard didattico è stato modificato per escludere il più possibile questi eventi.
    E l'analisi collettiva mostra che le modifiche e l'aver tolto la procedura a bocca ha migliorato la sicurezza collettiva, ci sono meno problemi.

    Nessuno ti vieta di continuare a fare quello che fai, ma didatticamente non è corretto per i motivi che ti ho spiegato.

    Cordialmente
    Rana
    Ciao
    Grazie per la risposta mi fa sempre piacere avere la tua opinione
    ( premesso che chi mi sta istruendo nel mio percorso verso la tecnica ) usa il sistema pedagno normale con il gonfiaggio attraverso i baffi dell'erogatore
    ma a me non dispiacerebbe imparare il sistema attraverso la frusta
    Mi spieghi per cortesia la giusta procedura e che frusta usi ( stagna - frusta libera predisposta appositamente o frusta sul primo stadio di una decompressiva ?
    Grazie mille
    Claudio

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