Sono abbastanza perplesso sul significato di "immersione tecnica".
Visti i limiti del mio brevetto ed il training fatto da giovane (noi usavamo l'ARO ed il Bibo sin dal 1^ grado), quell'immersione li' non ha nulla di tecnico, io me la sarei fatta tutta con l'aria del bibo, con fondo max 50m. e deco con sosta piu' profonda a 6m. Una immersione perfettamente ricreativa per gli standard dell'epoca.
E certamente molto bella, vista la location...
A renderla "tecnica" e' solo l'utilizzo di una bombola aggiuntiva caricata con EAN50.
Questo in effetti e' al di fuori del mio brevetto e tendenzialmente non vedo il motivo di farlo...
Infatti la teoria per cui respirando una miscela super ossigenata uno possa ridurre i tempi di sosta a 6 e 3 m a me personalmente non ha mai convinto sino in fondo: si basa sul credere che gli algoritmi usati dai computer descrivano davvero quel che accade nel nostro corpo. Ma cosi' non e'.. Questi algoritmi, dopo accurato settaggio di numerosi parametri empirici, portano a seguire profili di immersione che nella maggioranza dei casi non portano a sintomi da MDD. Ma se uno "forza" tali algoritmi al di fuori dei profili su cui i parametri sono stati tarati, fa un atto di fede per me troppo rischioso.
Stabilito quindi che non credo nella possibilita' di ridurre i tempi di decompressione rispetto all'aria, anche se mi danno una stage caricata con EAN50 io ci faccio la stessa identica deco che farei in aria, considerando che sto prendendomi del margine di sicurezza ulteriore grazie all'ossigeno in piu'.
Vedo invece rischioso portare una bombola caricata con EAN50 giu' a 50m. Il rischio che per sbaglio qualcuno ci si attacchi e' elevato. Io la stage la lascerei legata al trapezio a 6m sotto la barca, cosi' viene usata sicuramente solo per la decompressione ... Come facevamo al tempo lasciandoci legato un ARO. Non serviva a fare una deco accellerata, serviva se uno arrivava al trapezio con poca aria, per riuscire a completare tutta la deco.
Visti i limiti del mio brevetto ed il training fatto da giovane (noi usavamo l'ARO ed il Bibo sin dal 1^ grado), quell'immersione li' non ha nulla di tecnico, io me la sarei fatta tutta con l'aria del bibo, con fondo max 50m. e deco con sosta piu' profonda a 6m. Una immersione perfettamente ricreativa per gli standard dell'epoca.
E certamente molto bella, vista la location...
A renderla "tecnica" e' solo l'utilizzo di una bombola aggiuntiva caricata con EAN50.
Questo in effetti e' al di fuori del mio brevetto e tendenzialmente non vedo il motivo di farlo...
Infatti la teoria per cui respirando una miscela super ossigenata uno possa ridurre i tempi di sosta a 6 e 3 m a me personalmente non ha mai convinto sino in fondo: si basa sul credere che gli algoritmi usati dai computer descrivano davvero quel che accade nel nostro corpo. Ma cosi' non e'.. Questi algoritmi, dopo accurato settaggio di numerosi parametri empirici, portano a seguire profili di immersione che nella maggioranza dei casi non portano a sintomi da MDD. Ma se uno "forza" tali algoritmi al di fuori dei profili su cui i parametri sono stati tarati, fa un atto di fede per me troppo rischioso.
Stabilito quindi che non credo nella possibilita' di ridurre i tempi di decompressione rispetto all'aria, anche se mi danno una stage caricata con EAN50 io ci faccio la stessa identica deco che farei in aria, considerando che sto prendendomi del margine di sicurezza ulteriore grazie all'ossigeno in piu'.
Vedo invece rischioso portare una bombola caricata con EAN50 giu' a 50m. Il rischio che per sbaglio qualcuno ci si attacchi e' elevato. Io la stage la lascerei legata al trapezio a 6m sotto la barca, cosi' viene usata sicuramente solo per la decompressione ... Come facevamo al tempo lasciandoci legato un ARO. Non serviva a fare una deco accellerata, serviva se uno arrivava al trapezio con poca aria, per riuscire a completare tutta la deco.
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