Relitti della Gorgona

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  • #46
    ovvio che non va,non è un link alla foto,stavo cercando di postarla direttamente

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    • #47
      Parlando di cose più serie,ieri prima discesa sul relitto Sud,atterro vicino alla fiancata sx,vistosamente collassata in quanto lo scafo dovrebbe essere spezzato all'altezza della stiva prospicente il castello.
      Viz non granchè vicino al fondo, molto meglio sulla coperta e a salire,con buone probabilità ho individuato la targa del cantiere.
      Per la campana bisognerà vedere in che condizioni è il troncone di prua,un poco di corrente e mare da NW non ci hanno permesso un accurato lavoro con lo scandaglio,per fortuna il meteo pare volga al bello e la prox sett sarà da sfruttare al massimo,sia per la pulizia della campana Nord che per l'identificazione Sud.

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      • #48

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        • #49
          Ho girato di 90° l'immagine,essendo il relitto appoggiato sulla fiancata sx,anche se non sembra quello in foto l'archetto di sostegno della campana.
          E' abbattuto verso prua e ripreso dal lato posteriore,la prospettiva lo rende appiattito,quelli sotto sono il bigo da 120 T ripreso da dentro la stiva e ,si distringuono gli oblò con le difese.



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          • #50


            Castello di prua del relitto Nord,il legno della coperta è ancora presente,caso assai raro.
            Quello in primo piano è il verricello delle ancore.

            Domani inizia la pulizia della campana,poi si passa al relitto Sud.

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            • #51
              Oggi giornata dedicata parzialmente alla pulizia della campana " Nord".
              Come previsto,le ostriche aderiscono ad uno strato assai resistente di incrostazioni,assai difficili da togliere.
              Cmq il grosso del lavoro è fatto,in alcuni punti si vede il bronzo non ossidato.
              Ho lasciato i ferri appesi,così l'officina rimane sempre aperta e pronta per la seconda sessione di pulizie.
              Una foto d'epoca mostra la scritta incisa sul lato prodiero della campana,purtroppo l'inclinazione del supporto e la posizione del relitto non facilitano le cose,è una faccenda da prendere con calma.
              Fatto il dovere ci si dedica al piacere,sospensione e acqua non proprio limpida limitano la luce che arriva laggiù,ma all'altezza del ponte si vede almeno 15 mt .
              Seguo il bigo da 120 t fino ad arrivare dove appoggia sul fondo (-137),da lì distinguono il cassero di prua e le aperture delle stive.
              Entro nella stiva prodiera,vuota come quella adiacente il cassero centrale,molto scenica la vista dell'apertura in controluce stando sul fondo,ora verticale.
              E' tempo di rientrare,il resto è ordinaria amministrazione,giovedi e sabato ci si rilassa sul relitto Sud,una grattata a quello che si suppone essere la targa,ispezione del ponte di comando,un giro verso poppa,etc.
              Oggi niente foto,rischiavo di rovinare l'oblò della custodia lavorando.

              OT ringrazio l'amico Bellabarba Michele per essere stato di aiuto nell'immersione di sabato a Sud,operativo come sempre.
              Oggi era ospite a bordo anche Matteo,oltre alla presenza fissa di Sauro.
              L'angolo del gastronauta : spaghetti ai gamberoni,con una spruzzata d'arancio e cognac,triglie alla livornese,mezza boccia di bianco e super gelato.

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              • #52
                Grazie max, per quello che posso sempre a disposizione !!! .... dove nn arrivo in acqua ... arrivo in vino, hahahahaga l'angolo del gastronauta ... mi fa sentire a mio agio!!!! hahahahaga

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                • #53
                  Originariamente inviato da mikib
                  'angolo del gastronauta ... mi fa sentire a mio agio!!!! hahahahaga
                  Anche a me !

                  http://it.wikipedia.org/wiki/Gastronauta

                  Tratto dal link sopracitato :

                  Si tratta di un neologismo ideato da Davide Paolini sul fare degli anni Novanta, usato per indicare l'indole di una persona per la ricerca e la scoperta gastronomica. Amante del viaggio, il gastronauta, oltre ad essere attratto dal mondo del cibo, è animato dal desiderio della convivialità, nonché da un interesse culturale che ricerca, dietro ad ogni prodotto, tradizioni folkloristiche, storiche e geografiche, in quanto il territorio è un luogo metaforico, frutto di una cultura collettiva che produce valori simbolici. Tra le peculiarità di un gastronauta vi è la sperimentazione, ovvero la curiosità di accostare cibi e sapori al di là delle mode e delle consuetudini, atteggiamento dal quale possono nascere vantaggi per i localismi gastronomici, di cui si potrebbe ampliare la sfera di consumo.

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                  • #54
                    Sabato sera, gran giro in Cantina Senese...
                    SSI: OWD, AOWD, CPR, RESCUE, DECOMPRESSION
                    ESA: DIVELEADER
                    IANTD: Trimix Normossico, Technical diver, Trimix Ipossico.

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                    • #55
                      Oggi primo giro d'ispezione sul relitto Sud, la sospensione non facilita l'immersione tagliando la luce ambiente e riflettendo quella artificiale.

                      Grazie al'esame delle foto, trovo la targa del cantiere,praticamente invisibile e ricoperta di incrostazioni,non riportando il nome della nave (o almeno questa è la prassi) la lascio in secondo ordine rispetto alla pulizia della campana ancora da trovare (ammesso che questa sia ancora in posizione sul troncone di prua).

                      Mi alzo di quota e vedo la base in ottone della chiesuola della bussola,forse c'è un telegrafo di macchina ma ho altro da fare,guarderò meglio sabato.

                      Costeggio la pancia,o meglio gli scarsi resti e attraverso il vuoto che mi separa dal castello dei passeggeri; è davvero grande,aperture,boccaporti,strutture,tubi,il tutto ben condito da lenze e affini.

                      Arrivo a vedere la prima stiva poppiera,scendo a livello ponte e attraversando per baglio sbircio verso promettenti corridoi e porte aperte che danno nel buio totale.

                      Prendo per il camminamento coperto sotto il ponte lance di sx,attraenti boccaporti cercano di adescarmi,ma resisto guardando la deco che sale come i numeri di una slot machine ed esco dietro al castello di comando,nel frattempo riesco a farmi pescare da una lenza,meglio tenere i fidi Kaimani a portata di mano.

                      Mi alzo per rientrare ma non resisto ed entro al livello sottostante la plancia,quello con i 7 finestroni (vetri assenti,mentre il ponte sotto li ha integri).

                      Nulla di speciale da vedere,in compenso mi appoggio un attimo per tagliare l'ennesima lenza e il "coso" appena scontrato crolla al piano di sotto ... questo posto merita rispetto,non va preso alla leggera ...

                      Sono 22' reali di fondo a 125 mt di media (120/130),meglio svignarsela alla veloce,con 275 totali sono a casa.

                      Dubito sia uscita qualche foto decente dalla Contour,le vedo ed ev posto domani.

                      @ angolo del gastronauta : Da Izio,cozze piccantine,spaghetti caciuccati,moscardini bianchi con piselli,caffè e a seguire super gelato che sciaqua il budello.

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                      • #56
                        complimenti Massimo e tutti quelli coinvolti! bel colpo, navi impressionanti.
                        Peccato la profondità poco amichevole se no diventerebbero delle super mete. Massimo se hai voglia e quando hai tempo sarei interessato a sapere come ti regoli con la deco, tipo da quando cominci a fermarti in risalita e altri dettagli. un caro saluto, buon divertimento e complimenti ancora a tutti.

                        Mario
                        www.gueitalia.com

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                        • #57
                          Purtroppo di poco amichevole non c'è solo la profondità, ma anche le 15,4 miglia da terraferma, che fanno si che i venti da levante facciano comunque onda. La gorgona a sole 3,5 miglia non offre ridosso sufficiente dai venti di ponente. Come ti giri ti giri, serve mare forza olio e un oretta di navigazione... non proprio da escursione col diving center
                          SSI: OWD, AOWD, CPR, RESCUE, DECOMPRESSION
                          ESA: DIVELEADER
                          IANTD: Trimix Normossico, Technical diver, Trimix Ipossico.

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                          • #58
                            Originariamente inviato da sebastiano
                            complimenti Massimo e tutti quelli coinvolti! bel colpo, navi impressionanti.
                            Peccato la profondità poco amichevole se no diventerebbero delle super mete. Massimo se hai voglia e quando hai tempo sarei interessato a sapere come ti regoli con la deco, tipo da quando cominci a fermarti in risalita e altri dettagli. un caro saluto, buon divertimento e complimenti ancora a tutti.

                            Mario
                            Mario,è sempre un piacere sentirti,per le info richieste ci sentiamo via posta (dato il link nella tua firma suppongo tu sia "quel" Mario) nei prox gg; domani sono lì e poi due giorni di riposo,ne approfitto per risponderti.

                            La fregatura della profondità è che limita il tempo di fondo e quindi l'esplorazione "vera",non il "touch and go",l'anno prox ritorno sicuramente armato di Zeuxo,per il momento ho altre strategie per diminuire lo spreco di tempo.

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                            • #59
                              Once in a life time

                              Come da oggetto,ieri ho fatto l'immersione della vita,o almeno una di quelle che le conti sulle dita di una mano.

                              All'ora stabilita ci troviamo sul relitto Sud,quello in assetto;in attesa che Ciro,Michele e due aiutanti ci raggiungano con un'altra imbarcazione,si chiacchera di relitti e immersioni con Sauro e Letizia,una sua amica che gentilmente si presta a darci una mano in maniera assai efficiente.

                              Detto fatto siamo a 6 mt per l'ok e si parte,arrivati a circa -100 penso di avere aria nel diluente ... vedo il fondo a - 136 e quasi tutto il relitto ... l'acqua sembra non esistere,galleggiamo nel nulla circondati da banchi di minutaglia.

                              E allora via con il piano A ... tour della parte centrale,da cui si intravedono i due picchi di carico vicini al castello di poppa (date un occhio alle foto d'epoca per avere un'idea)

                              Il telegrafo di macchina esterno e la bussola sono scomparsi, supponiamo siano caduti al piano sottostante o oltre, ,il colpo d'occhio del castello passeggeri è superbo.

                              Si scende nello spazio che separa le due strutture,vedo le porte dei corridoi che saranno oggetto di interesse in una delle prox imm; Ciro procede scendendo al piano di coperta mentre io mi affaccio in uno dei corridoi accessibili sotto la sporgenza del ponte superiore.

                              Cavi penzolanti,strani oggetti sporgono dal fango,un locale igienico con vasca che prob era il servizio di una cabina adiacente,più avanti buio pesto segno che all'estremità la porta è chiusa (a almeno è quello che sembra).

                              Arretro per uscire e mi coglie come un dejavu ... il Bengasi delle prime immersioni con Stefano Masala e Enrico Saver nell'ormai lomtano 1997,è tutto molto più grande ma la disposizione dei locali è la stessa,più o meno.

                              Esco e la luce esterna mi da quasi fastidio (siamo a circa -130 ...),dalla parte di dritta ecco le bolle di Ciro,alzo la quota e raggiungo il ponte lance con le gruette ancora in posizione; la scorsa imm. non le avevo viste in quanto non hanno la forma classica a cui ho fatto l'occhio.

                              Ovviamente il fumaiolo è collassato sulla sinistra,la bolla d'aria della sala macchine che risale durante l'affondamento ha fatto "esplodere" l'osteriggio di ventilazione (quella specie di casetta con il tetto apribile) e ha lasciato una grande apertura da cui si intravedono una miriade di scalette,corrimani,strani meccanismi ... altro punto da esplorare,la luce proveniente dall'altro dovrebbe essere di aiuto.

                              Mentre raggiungo Osimo con la coda dell'occhio vedo qualcosa muoversi in lontananza ... un pesce luna grande come un tavolino viene a vedere che stiamo combinando,mentre un piccolo San Pietro ci segue curioso e un paio di gronghi si affacciano alla finestra.

                              Siamo sul lato posteriore dx del castello di comando,una porta aperta mostra un bagno a cui basta togliere la polvere per essere usufruibile,c'è anche il portasapone sul lavello; qualcuno ha lasciato la porta aperta e si intravede l'oblò della cabina sulla parte frontale verso prua; sicuramente un alloggio ufficiali.

                              Ci stiamo avvicinando alla fine di questa immersione onirica,grufoliamo ancora in giro e vedo quelle che suppongo siano le batterie d'emergenza della stazione rt,sono dei piccoli parallelepipedi con due poli ancora allineati nei resti del contenitore che li ospitava.

                              Ci si avvia per la risalita,ma cedo alla tentazione (che pagherò in deco) di una corsa fino a dove lo scafo è spezzato; il possente bigo da 120 è ancora quasi ritto,poco più avanti lo scafo è come strizzato da una mano gigantesca,probabilmente la mina è esplosa sotto la chiglia.

                              Purtroppo questo non è di buon auspicio per trovare la campana sul troncone di prua,l'esplosione deve essere avvenuta proprio lì vicino; poco male,dato che sul sito della Hansa (la compagnia armatrice) è indicato il numero di costruzione e quindi useremo la targa come prova per l'identificazione.

                              Tempo di darsela a pinne oppure andrò in pensione sott'acqua ... il resto come da procedura,a parte un certo rallentamento nella risalita per dare l'ultima occhiata di una immersione memorabile,come la mia prima sull'U-455 ... da -80 si vedeva il dritto di poppa a - 118 distante 20 mt.

                              Altro vantaggio è che abbiamo le idee chare su cosa fare e dove andare,un bel guadagno di tempo aver accertato che lo scafo è tutto intero verso poppa (almeno per quello che si è visto) e individuato le vie di accesso all'interno.

                              Se non chiedo troppo,un'altra giornata così ci vorrebbe sul relitto Nord ...

                              Dato che le foto della scorsa imm erano inguardabili,spero che questa volta la "supposta" (la cam sul casco) abbia fatto il suo dovere,posto appena le ho selezionate,altrimenti accontentatevi di quanto sopra !

                              Sono molto soddisfatto,senza sponsor (che d'altronde non ho mai avuto),con pochi mezzi,tanta buona volontà e il prezioso aiuto di poche persone amiche e fidate sto avendo risultati che mai avrei pensato di raggiungere (e non è finita,forse c'è una trasferta in acque estere ... )


                              Ed ora,il consueto angolo del gastronauta : cozze in brodetto aglio e salvia (cozze piccine ma brodetto da urlo),doppia razione di spaghetti alle triglie,polpo al tappo,fagiolini e pomodorini freschi,gelato al limone pro sciaquo budello.

                              La prox volta meno scarpetta nel brodetto,ho lasciato mezzo polpo (però la simpatica cameriera mi ha fatto i complimenti per come ... ho spazzolato gli spaghetti !

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                              • #60
                                Che bellissimo racconto. Grazie per sverlo condiviso.
                                Unica nota "stonata", Ciro.


                                V
                                U're an exception to the rule.

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