Originariamente inviato da blu dive
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Diciamo che se la decompressione la guardiamo un con grand'angolo tutto viene ricondotto ai modelli classici e più o meno condividiamo tutti.
Se l'osserviamo con un telescopio andando a dettagliare notiamo che la visione d'insieme condivisa si frammenta in tantissime varianti.
Le varianti le possiamo considerare le famose "ricette", ognuno ha la sua e ha validità per la persona che le considera tali.
Possiamo anche dire che il numero elevato di varianti esprime differenze che non hanno poi tutta questa importanza altrimenti dovremmo trovarci ad un numero molto più elevato di incidenti.
Di fatto questo scenario non coincide con la realtà per fortuna e questo indica che le varianti alla fine sono aspetti marginali.
Tanto come quando il dott. Pasquale Longobardi afferma di assumere succo di rapa rossa o il te verde come anti ossidante ma facendo attenzione alla temperatura dell'acqua che non deve superare gli 80° ...
A me questo fa sorridere, non perché non sia giusto o perché io ho competenze mediche migliori, no ma perché non penso che il te verde possa fare la differenza.
Diciamo che io sono scettico sull'omeopatia.
Come dici tu anche a me sembra che ognuno cerchi di "vendere" la batteria di pentole con un fantasmagorico, eccezionale, innovativo fondo 18/10".
Alla fine a me sembra che ci affidiamo a quello che noi percepiamo come più sicuro andando a scegliere tra zuppa e pan bagnato.
Rana
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