Ancora morti a Palinuro

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  • #46
    Come dice qualcuno la grotta sarà pure facilissima, a me sembra proibitiva. Ma anche oggi diverse squadre di speleosub al lavoro con tutte le attrezzature del caso non sono riuscite ad individuare l'ultimo corpo. Se non si trova un corpo, è facile nemmeno trovare una via d'uscita magari avendo perso di vista chi conosce la strada a memoria. Se la conosce. Visibilità zero, sagolatura zero, labirinto di budelli. Ci vuole coraggio e tanta, tanta preparazione ma soprattutto esperienza fatta in loco poco alla volta per anni e anni. Secondo me.

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    • #47
      Non basta.
      Chi conosce quelle immersioni ed i divng in zona, sa dirmi come si svolgono normalmente?
      Le grotte non hanno sagolatura fissa?
      Ci portano i non cave divers? Solo bib e SM o Anche i mono? Ci vanno senza sagolare?
      Non ho capito dagli articoli che assetto avevano loro, bibo?
      Un pensiero per i morti ed i loro cari. Che tristezza.
      Grazie
      Carla

      Turn it off! It's an old mormon trick...

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      • #48
        Non ho sentito nulla riguardo le attrezzature. Ciò che è certo è che non hanno sagolato niente e per quanto ne so io in quelle grotte non esistono sagole preinstallate o vecchie. È certo che nelle grotte portano anche sub non cave.
        Leggere queste regole sembra banale, ma io penso che in questo come in tanti altri casi non se ne rispettino nemmeno la metà. Purtroppo.

        http://www.ilgiornaledellaprotezione...-non-rischiare

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        • #49
          Alcune regole descritte in quell'articolo sono obsolete, alcune rimangono fondamentali. Personalmente metterei la n.6 al primo posto.
          Se i subacquei dell'incidente sono entrati in quel condotto senza la sagola guida, mi può dispiacere che abbiano perso la vita, ma, parlando da speleosubacqueo, se la sono andata a cercare.
          La grotta non è "maledetta" né "assassina", così come non lo è una pistola, che non può uccidere nessuno a meno che non sia impugnata da qualcun altro.
          www.filoariannadive.com

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          • #50
            Certo che fa riflettere questo incidente,da giorni c'è un dispiegamento di risorse notevole per recuperare il terzo sub e ancora non si trova.
            Certo che se non si trova così, tentare di fare una ricerca mentre si è in acqua o si è fortunati o non c'è storia.
            cordialità
            Turbosub

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            • #51
              Queste notizie infondono una grande tristezza e dedico innanzitutto un rispettoso momento di silenzio alle vittime.
              Vista la mappa della grotta ed immaginando che fosse meta di immersioni organizzate mi domando come mai nessuno sino ad oggi abbia pensato di posare delle sagole guida in modo che il percorso fosse immediatamente riconoscibile ai più. Non pratico speleosub, ne sento il fascino ma avverto un disagio palpabile al pensiero di infilarmi in quelle situazioni. Perdonate dunque se il quesito che pongo dovesse apparire ingenuo agli esperti di settore.
              Cordialmente
              Paolo
              Paolo

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              • #52
                Originariamente inviato da mgs Visualizza il messaggio
                Altrimenti si parla di cavern, se è questa la tua obiezione.
                No, mi riferivo alle motivazioni per fare il budello di collegamento. Ma questo avrebbe potuto non essere programmato in effetti.

                www.liberisub.it

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                • #53
                  Originariamente inviato da carlagilardi Visualizza il messaggio
                  Le grotte non hanno sagolatura fissa?
                  Macchè, a tacer di altro.


                  www.liberisub.it

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                  • #54
                    Leggendo la descrizione dell'immersione sul sito di Palinuro Sub (www.palinurosub.it) è perfettamente descritta la situazione all'interno della grotta-caverna, e non potrebbe essere altrimenti avendola mappata Fabio Barbieri titolare del diving. Le sue parole sono queste, evidenziate in rosso:

                    La grotta fa parte del complesso di Punta Iacco, riservato agli speleosubacquei più esperti. Percorsi i primi dieci metri ( a 12 m di profondità), guardando verso l'alto si ha una bella immagine della superficie che appare tra due pareti rocciose. Di fronte si apre un basso cunicolo che porta ad uno stretto camino che sbuca in superficie. Sotto parte un pozzo (assolutamente da evitare) riservato agli specialisti, già teatro di un tragico incidente.

                    Mi sembra purtroppo tutto molto chiaro....

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                    • #55
                      Al momento non si sa praticamente nulla sulle cause (al di là delle considerazioni generale sul tipo di immersione): http://www.ilmattino.it/salerno/trag...o-1923832.html
                      www.liberisub.it

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                      • #56
                        Che dire, se non quanto già detto mi pare in occasione dell'incidente precedente. Sono tragedie annunciate. Francesco Forieri, istruttore GUE che all'epoca aveva due diving a Palinuro e col quale feci la grotta sulfurea, già nel 2010 mi disse che era solo questione di tempo prima che ci fosse una tragedia. E mi aveva predetto che le vittime sarebbero state numerose. E così è stato. E l'evento tragico si è ripetuto, evidentemente perché nulla è cambiato nel modo di affrontare le immersioni in grotta da parte dei diving di Palinuro. Concordo con Reato, ma la sagola non usata è solo uno dei problemi. Veramente una roulette russa collettiva. Mi spiace per le vittime e i familiari, ovviamente. Soprattutto per quella del cliente, però. Resta infatti sempre il problema di mettere la propria vita in mano ad altri senza nessuna garanzia che gli altri siano in grado di proteggerla, pur essendo professionisti.
                        Inoltre, come al solito in Italia c'è il rischio che, sull'onda dell'emozione, il legislatore intervenga da par suo con le solite cazzate immani, vedi ad esempio legge sull'omicidio stradale. Mi associo alla posizione di M. su questo.
                        Ciao,

                        Marco.

                        Build your platform on three legs: buoyancy, trim and position (cit.).

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                        • #57
                          http://napoli.repubblica.it/cronaca/...sub-146482469/
                          Si terranno domani, alle ore 18, nella chiesa Santa Maria di Loreto, a Palinuro (Salerno) i funerali di Mauro Cammardella e Mauro Tancredi

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                          • #58
                            Originariamente inviato da mgs Visualizza il messaggio
                            ..................... Concordo con Reato, ma la sagola non usata è solo uno dei problemi. .........................
                            Chiaramente, la sagola senza l'opportuno addestramento non serve a niente. Come un giubbetto salvagente non indossato.
                            In ogni caso sono convinto che qualunque speleosubacqueo addestrato rifiuti a fidarsi di chicchessia per fare un tuffo in grotta senza sagola.
                            Queste sfide con la morte vengono prese alla leggera solo da chi non sa.
                            www.filoariannadive.com

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                            • #59
                              In tutti gli incidenti c'è una catena degli eventi, formata da una serie di maglie che rappresentano degli elementi negativi che uniti portano appunto al disastro.Solitamente una sola maglia non basta, c'e ne sono sempre 3 o più. Non mi stuferò mai di ripeterlo. Io arrivo dall'aviazione, dove queste cose vengono insegnate dai primi giorni. Nella subacquea non se ne parla proprio. Questo non evita ovviamente le bravate, ma averlo almeno sentito forse aiuterebbe a spezzare la catena, fare marcia indietro e portare la pelle a casa. Aggiungo cmq che il momento dello stupido capita a tutti, prima o poi, me compreso, l'importante è uscirne.
                              cordialità
                              Turbosub

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                              • #60
                                Seguo la discussione,
                                con immensa tristezza pensando alla tragedia che ha colpito i parenti delle vittime, che pagano il prezzo più alto per le decisioni prese da questi tre subacquei.

                                Non so cosa può essere successo, non riesco a comprendere come mai solo due dei tre corpi sono stati ritrovati, mi chiedo il terzo ? come mai non era con loro, cosa può essere successo.
                                Lo ammetto, vorrei che si riuscisse a ricostruire esattamente la dinamica, che si giungesse a comprendere gli eventi che hanno portato a una simile tragedia.

                                Dico una banalità, non mi interessa comprendere per giudicare, sapere chi ha sbagliato non ha più importanza ma il comprendere la dinamica e quindi capire cosa sia successo al fine di evitare che si ripeta è l'unico triste lascito di eventi come questo - che, tutti noi subacquei, abbiamo l'obbligo di raccogliere e far nostro al fine di non ripetere.

                                Ma, i subacquei sono uomini e gli uomini hanno memoria breve, un cordoglio, tante belle parole, fiumi di tristezza e poi ... passata la buriana tutto come prima, nessuno sente la necessità di una riflessione reale su quanto si fa sott'acqua in tali ambienti, la tragedia di alcuni anni prima dove morirono quattro subacquei sembra non aver insegnato nulla e in questa triste riflessione includo anche il sottoscritto che non si sente diverso ne da questi tre subacquei, ne dai precedenti sfortunati.

                                No, non è esatto, c'è qualcuno che cavalca l'onda dell'emozione per spingere disegni legge che paradossalmente non avrebbero evitato il succedere di tale tragedia e questo, per me, è ai limiti dello sciacallaggio mediatico.

                                S'invocano regole e leggi, mi ricordano quei colleghi di lavoro che ti dicono: bisognerebbe fare .........!!!!!
                                Bisognerebbe fare ? e cosa vuol dire ? che devo farlo io ...... che qualcuno deve fare, cosa ?

                                Non ci s'immerge con le leggi umane, semmai quelle fisiche.
                                Sembra che una legge umana è in grado d'impedire alla gente di essere imprudente ma questo non è cosi nella vita di tutti i giorni dove basta guardare il modo che abbiamo tutti di guidare (me per primo) per accorgersi che le leggi non potranno mai regolare il buon senso delle persone.

                                Grotte, ambienti straordinari come il mondo del silenzio, la voglia di avventura, la libertà di osare, fare, essere .... la scoperta anche di noi stessi, la voglia di poter dire io l'ho fatto, sono "canti di sirene" a cui spesso non sappiamo resistere.

                                Io sono un subacqueo uguale a quei tre, anni fa feci una vacanza a Palinuro, entrammo in una grotta, sulla volta vidi un camino verticale, mi staccai dal gruppo, m'infilai dentro - risalii per diversi metri, in verticale con il corpo fasciato di roccia in quel budello - fino a una piccola nicchia aerea - dove si e no ci stava la mia testa, non potevo girarmi l'unico modo di ridiscendere era sgonfiare il gav, espirare e .. pregare, pregare affinché la mia presunzione, il mio ego, la mia voglia di essere non fossero causa di una tragedia analoga a quella che si è consumata - pregare di non incastrarmi in qualche punto - quel giorno penso che qualcuno dall'alto dei cieli mi stava guardando e per qualche motivo a me sconosciuto, mi ha voluto graziare, cosi oggi sono qui a tremare consapevole che io potevo precedere quei tre sfortunati nella tragedia e ancora prima i quattro.

                                Nulla in quell'occasione mi ha reso diverso dalle tragedie che si sono consumate in questi anni a Palinuro se non la semplice fortuna, se fosse successo il peggio avrebbero scritto di me ..... morto subacqueo esperto.

                                "Esperto" termine che mi ha sempre affascinato, quando possiamo definirci esperti ?
                                Proviamo a dare una definizione .... forse siamo esperti fino a quando portiamo la pelle a casa ....
                                Banale e limitativo non sempre si porta la pelle a casa per bravura a volte, come è successo a me, si porta la pelle a casa per fortuna - potrei definire la mia situazione: protetto da una "esperta fortuna".

                                Sono convinto che tutti noi subacquei abbiamo avuto al nostra dose di "esperta fortuna" - tutti noi abbiamo osato, abbiamo fatto cose che ci sono state "perdonate" - anzi - sono convinto che le tragedie sono solo la punta dell'iceberg la cui parte sommersa è data da tutte quelle situazioni che per qualche fortunato motivo si sono risolte per il meglio.

                                Portando il discorso a livelli filosofici, possiamo dire che la fortuna vince sulla sfiga di diverse lunghezze - anche se noi umani facciamo di tutto per far vincere la sfiga.

                                Ho letto quell'elenco in 20 punti sull'immersione sicura in grotta.
                                Ammetto che alcuni punti mi hanno fatto sorridere, potrei trovare analogie nel manuale del corso OWD.

                                Rifletto sull'importanza del filo di Arianna, della formazione necessaria a gestirlo, (non posso non pensare al fatto che forse una corretta gestione del filo non avrebbe portato a una separazione del gruppo) faccio mie le parole di Reato come monito a comprendere che per essere subacquei esperti in grotta bisogna prima di tutto essere formati a dovere nelle tecniche, nelle procedure, nelle attrezzature e nella consapevolezza di non ammettere deroghe a nessun comportamento necessario - in un tale ambiente.

                                Anche l'ultimo punto mi ha fatto riflettere.
                                L'immersione in grotta non è un immersione in libera.
                                L'immersione in grotta è un altro mondo con proprie regole, con propri comportamenti, con una specifica percezione.
                                Spesso noi subacquei esperti - il più delle volte, se va bene, forse, lo siamo d'immersioni in acque libere e non comprendiamo che la nostra percezione del pericolo è inadatta a percepire il reale pericolo delle grotte, celato dal loro fascino e dall'apparente "facilità".

                                Spesso mi trovo a spiegare ai nostri allievi la differenza che c'è tra essere portati e saper andare a una quota.
                                Mi chiedo quanti si sentono esperti perché hanno fatto o, peggio sono stati portati nelle grotte enne volte ?
                                Io mi credevo esperto, ne avevo fatte diverse d'immersioni in grotta quindi per me quel camino non aveva segreti ....... oggi sono consapevole di essere stato semplicemente e banalmente uno stupido.

                                Mi chiedo quanti possono effettivamente dirsi esperti avendo fatto enne volte delle grotte ?

                                L'esperienza passa attraverso la conoscenza, la metodica, la tecnica, la consapevolezza dei reali rischi, attraverso un continuo "studio" ci ciò che si fa e di come si fa aggiornando di continuo le proprie conoscenze alla luce dell'esperienze collettive.
                                Senza questo lavoro di analisi, studio le enne immersioni in grotta sono solo enne rischi.

                                Conosco diversi subacquei esperti perché vantano migliaia d'immersioni, eppure quando li vedo sott'acqua rimango colpito dal modo approssimativo di gestire l'assetto, l'orientamento e mi viene da borbottare, ma questo è un esperto ?????
                                Subacquei le cui conoscenze si fermano si e no a un base fatto male.

                                Forse l'unica maniera di rendere più sicure le grotte è fermarsi per un istante, prima di entrare e pensare alle persone che amiamo, alle persone che dipendono da noi, alle persone a cui abbiamo il dovere di proteggere anche dalle nostre passioni e provare e far nostra, tenendola stretta, quella sana paura che ci protegge soprattutto da noi stessi.

                                Entrare avendo sempre ben in mente i volti di questi tre sfortunati (perché i loro errori non sono stati controbilanciati dalla fortuna come è stato per tutti noi) e di tutti gli altri pensando, con certa consapevolezza che loro sono uguali a noi, o, che noi non siamo diversi da loro - che non siamo immuni dal fascino di osare, di cercare un emozione, di spingerci un po', più oltre, di quello che sarebbe consentito .......

                                Il desiderio di spingersi oltre è umano quello che è diabolico è non farlo nei modi e nei tempi corretti ma improvvisare.

                                Ma questo è difficile che avvenga, dimentichiamo velocemente e poi c'è sempre dentro di noi una vocina che flebile dice a me non capita .........
                                Io sono diverso ... anche se il più delle volte, semplicemente non si pensa a nulla, si va ............

                                Cosi meglio, urlare a gran voce la creazioni di leggi - divieti - che non evitano le tragedie ma ci fanno sentire protetti, diversi.

                                Provo un senso di vergogna e allo stesso tempo di gioia, penso a questa tragedia e ringrazio la fortuna di non essere uno di loro, di essere stato più fortunato, ho il bisogno di dire grazie fortuna, mi spiace per loro ma grazie che hai scelto di salvarmi.


                                Cordialmente
                                Rana

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