Originariamente inviato da RANA
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Le rare volte che ho fatto grotte impegnative (tipo la grotta di Nereo a capo Caccia) ho usato anche io tale tipo di pinne e di scalciata.
Ovviamente venendo redarguito da mia moglie: lei è una istruttrice di nuoto pinnato (oltre che di sub), usa sempre e solo lunghissime pinne da apnea (direi sostanzialmente identiche a quelle di Gavno), non piega mai le ginocchia e tiene sembre la gambe distese come una ballerina sulle punte. E le braccia aderenti al corpo, non parzialmente protese in avanti (anche questa è invece una tecnica "da grotta", meglio sbattere con la mani contro la roccia quando non ci si vede una mazza che con la testa, anche se le braccia mezze stese in avanti frenano di brutto e compromettono l'assetto e l'idrodinamicità).
Nelle grotte mia moglie usa una speciale tecnica da lei stessa inventata, e chiamata (in altri settori) "forbice orizzontale" (horizontal scissor).
E' complessa da spiegare, e non ho un suo video sottomano. Ma è molto elegante, decisamente più efficiente del frog kick, non solo non solleva polvere dal fondo, ma evita anche di strisciare con le pinne sulla volta della grotta (come invece fa spesso chi pratica il frog kick).
A Capo Caccia, la volta della grotta è spesso coperta di corallo rosso, e se uno ci scalcia dentro viene immediatamente fatto uscire dalla grotta...
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