CGL il trimix a livello sportivo non viene usato per avere maggior tempo in curva o per ridurre il tempo di decompressione, il trimix si utilizza per diminuire la percentuale di azoto nella miscela respiratoria e quindi ridurre o azzerare la narcosi.
Una immersione a 40 metri in trimix o aria, a livello decompressivo non cambia praticamente nulla.
Un'immersione a 50 metri con tempi normali in aria o trimix cambia pochissimo, trascurabile.
Immersione con 2 ore di fondo cambia... Ma quella non è immersione standard. Non credo sia quel tipo di immersioni che ti interessano.
Le miscele trimix quindi vengono usate, semplificando il discorso, per andare più profondi riducendo la narcosi. Quindi la percentuale di ossigeno di partenza per il gas di fondo è 21, uguale all'aria. Qualche didattica ha utilizzato un trimix con 25% di ossigeno. Loro però lo utilizzavano sempre per ridurre la narcosi oltre i 30 metri.
In linea di massima chi utilizza miscele trimix con percentuale di O2 superiore al 21%, lo fa in decompressione. Cioè in risalita da un tuffo profondo (70+ metri) fatto in trimix con una miscela trimix di fondo con percentuale di ossigeno inferiore a 18% e di elio superiore a 45%, in risalita tra i vari cambi gas che bisogna fare ne viene fatto uno intermedio con una miscela iperossigenata contente anche elio, per esempio un 30/30 come già detto, o un 35 ossigeno e un 30 elio... Io per esempio ho usato il 25/25... Questo trimix viene chiamato anche trimix di viaggio, perché in superficie la miscela di fondo non si può respirare perché ha troppo poco ossigeno, e quindi si utilizza questo trimix per la prima parte di viaggio verso il fondo, in risalita invece si usa tra i vari motivi perché passare da un trimix con poco ossigeno e molto elio e un nitrox 50 per la decompressione può creare dei problemi all'interno del nostro corpo, cioè togliere completamente l'elio da quello che respiriamo in maniera repentina crea dei problemi.
Discorso costi... Il trimix in circuito aperto è molto oneroso, oltre che di difficile logistica. Molti diving hanno difficoltà a reperire la materia prima quindi sono reticenti al ricaricare i bibo magari di grosse dimensioni... Con una bombola nuova per esempio fai due o tre ricariche di bibo, invece puoi farne 20 per i reb... Soddisfando molti più clienti e non rischiando di rimanere senza.
In circuito aperto si sta centellinando, io per esempio quest'anno ci ho fatto solo 3 tuffi... Per quote 60/65 metri l'ho utilizzato al posto dell'aria perché dovevo entrare dentro un relitto, esplorare dei corridoi che io non conoscevo e quindi ho messo mano al portafoglio.
Per quelle quote in multilivello o in immersioni su relitti senza penetrazione utilizzo normalmente aria senza problemi.... Se dovessi fare un tuffo a 70/75 o anche più profondo utilizzerei sicuramente trimix... Di certo non ci andrei a fare giretti a vuoto... Lo utilizzerei solo ed esclusivamente per un determinato tipo di immersione non ripetibile da altre parti (esempio un relitto che merita.... Per vedere un'aragosta me la vedo a 50 metri a costo zero.)
Una immersione a 40 metri in trimix o aria, a livello decompressivo non cambia praticamente nulla.
Un'immersione a 50 metri con tempi normali in aria o trimix cambia pochissimo, trascurabile.
Immersione con 2 ore di fondo cambia... Ma quella non è immersione standard. Non credo sia quel tipo di immersioni che ti interessano.
Le miscele trimix quindi vengono usate, semplificando il discorso, per andare più profondi riducendo la narcosi. Quindi la percentuale di ossigeno di partenza per il gas di fondo è 21, uguale all'aria. Qualche didattica ha utilizzato un trimix con 25% di ossigeno. Loro però lo utilizzavano sempre per ridurre la narcosi oltre i 30 metri.
In linea di massima chi utilizza miscele trimix con percentuale di O2 superiore al 21%, lo fa in decompressione. Cioè in risalita da un tuffo profondo (70+ metri) fatto in trimix con una miscela trimix di fondo con percentuale di ossigeno inferiore a 18% e di elio superiore a 45%, in risalita tra i vari cambi gas che bisogna fare ne viene fatto uno intermedio con una miscela iperossigenata contente anche elio, per esempio un 30/30 come già detto, o un 35 ossigeno e un 30 elio... Io per esempio ho usato il 25/25... Questo trimix viene chiamato anche trimix di viaggio, perché in superficie la miscela di fondo non si può respirare perché ha troppo poco ossigeno, e quindi si utilizza questo trimix per la prima parte di viaggio verso il fondo, in risalita invece si usa tra i vari motivi perché passare da un trimix con poco ossigeno e molto elio e un nitrox 50 per la decompressione può creare dei problemi all'interno del nostro corpo, cioè togliere completamente l'elio da quello che respiriamo in maniera repentina crea dei problemi.
Discorso costi... Il trimix in circuito aperto è molto oneroso, oltre che di difficile logistica. Molti diving hanno difficoltà a reperire la materia prima quindi sono reticenti al ricaricare i bibo magari di grosse dimensioni... Con una bombola nuova per esempio fai due o tre ricariche di bibo, invece puoi farne 20 per i reb... Soddisfando molti più clienti e non rischiando di rimanere senza.
In circuito aperto si sta centellinando, io per esempio quest'anno ci ho fatto solo 3 tuffi... Per quote 60/65 metri l'ho utilizzato al posto dell'aria perché dovevo entrare dentro un relitto, esplorare dei corridoi che io non conoscevo e quindi ho messo mano al portafoglio.
Per quelle quote in multilivello o in immersioni su relitti senza penetrazione utilizzo normalmente aria senza problemi.... Se dovessi fare un tuffo a 70/75 o anche più profondo utilizzerei sicuramente trimix... Di certo non ci andrei a fare giretti a vuoto... Lo utilizzerei solo ed esclusivamente per un determinato tipo di immersione non ripetibile da altre parti (esempio un relitto che merita.... Per vedere un'aragosta me la vedo a 50 metri a costo zero.)
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