Originariamente inviato da Albertosixsix
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Scherzo, io non c'ero e non lo so.
Però, in posti dove la corrente è una variabile importante, non può essere un problema dover fare la deco in corrente, altrimenti c'è un problema logistico: questo era il concetto, niente di più, non è questione di chi ce l'ha più forte.
Se poi non si hanno i mezzi (e questo lo posso capire) per avere il supporto adeguato ad un certo tipo di immersioni allora: o non si fanno oppure si accettano i rischi.
Anche questo lo posso capire, non è che la cosa mi sia estranea o susciti in me particolare disappunto.
Ma alla fine di un tuffo "serio", con in spalla un'attrezzatura "seria", non possono dover essere le gambe a tirarti fuori dai guai (anche se aiuta).





, secondo me, ribadito il concetto che niente può "allenarti" come " il fare " ... ( quindi pienamnete d'accordo con Lorescuba e sopratutto paolinus ... e ci aggiungerei anche un bel trainig autogeno, oltre all'allenamento vero e prprio al fare, cioè la memoria muscolare e un certo periodo minimo prima di arrivare a "il fare" ...) e considerato il momento contingente di autoisolamento ( quindi difficilmente Livio Cortese potrà andare a fare le camminate in montagna, così come il nuoto a ritmi medio/elevati e per un tempo minimo di mezz'ora, meglio 1 ora, continuativo ... unico vero allenamento complementare al "fare" ), io mi sentirei di consigliargli, adesso e tanto per non stare a far niente a casa ..., di fare se possibile corse e scatti se dispone di ampio giardino, se vive in zona "defilata" da un qualsivoglia centro città, abbinate, certo, a degli "step", ma sopratutto ( adesso che non si può andare in acqua che resta sempre il solo e unico allenamento propedeutico al "fare" ) a dei " leg extension " e dei " leg curl " casalinghi facilmente approntabili : seduto sul tavolo di casa ( o altro ...basta che i talloni non tocchino terra ) e con pinne "tecniche" ai piedi ( così da allenare anche le caviglie ed avere un certo peso e leva per meglio allenare la mucolatura relativa, in questo caso il quadricipite femorale ) eseguire con una certa lentezza, non esasperata, il movimento proprio del " leg extension " con la giusta respirazione ( dopo un lieve riscaldamento che potrebbe anche essere una " corsetta sul posto " di 5' ) per 2/3 serie da 15 ripetizioni per volta. a questo dovrebbe seguire, magari alternando le serie, la stessa procedura con i "leg curl" che se non si riesce a fare sul tavolo di casa si possono fare su un lettino tenendosi con le mani sul telaio dellettino stesso. Questo perchè, ogni altra considerazione esclusa, questi sono i muscoli, o gruppi muscolari, più "sollecitati" nelle immersioni tecniche, sopratutto quelle ihn Trimix carichi di bombole come dei somari ( e in questo caso si può parlare di "sport" anche per la visione che ha dello stesso l'amico paolo55 ). 
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