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  • #46
    L'ipotetico sub in questione non sa contare fino a 180?
    Saverio Cannilla
    Essere moderatore di un forum di subacquea NON significa essere un subacqueo esperto. Traete le vostre conclusioni.

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    • #47
      risposta tra 3 oggetti proposti per immersione

      Ciao a tutti,abbiamo finito una immersione a Riva de Garda con vecchi amici sub ,siamo scesi oltre i 40mt e ci siamo divertiti. Stiamo leggendo le Vs. risposte al quesito dei 3 oggetti,e ci siamo resi conto come il cervello sia messo da parte dalla elettronica.
      1)domanda fatta anni 1964/65 primo grado somozzatore fipsa,allora non c'era il manometro e tutto era fatto con la programmazione.
      2) si scendeva con mono /bibo con riserva tarata 50/60bar e l'immersione era calcolata nei minimi particolari ,compresa la deco e se volevi stare più sicuro calcolavi il consumo di questa alla quota maggiore
      3)si conosceva a memoria la curva di sicurezza,e si portavano le tabelle us navy di allora,e se sforavi era obbligo superare il tempo minimo di deco
      di alcuni minuti onde poter fare la dc secondo le regole dela tabella
      3)calcolato il consumo si faceva l'immersione sapendo a priori come era stata programmata,altrimenti si seguivano i tempi della curva ,e quando si incominciava a tirare l'aria (riserva tirata) si risaliva sempre in curva
      4)Tutte le VS. osservazioni sono fatte con la logica del tempo attuale,ma quello che è indispensabile è .............
      L?OROLOGIO poichè
      a)dato per scontato che l'attrezzatura è perfetta e completa e obbligatoriamente solo una scelta di uno strumento( escluso coltello) elecato od altri( escluso il computer) è evidente che :

      a)profondità =si può dedurre indicativamente dalla parete con la flora in essa ,nel blu la dimensione delle bolle in scarico,la luce che esiste .E' preferibile la parete per i segni evidenti
      b)pressione =se fai una immersione quadra puoi stabilire il consumo a tavolino,altrimenti è difficile
      non ditemi che contate le pinnate o i respiri ,questi sono soggetti a varianti come ben sapete
      c)gav= perfetta pesata non ci sono problemi,altrimenti come si usava sacchetto di plastica del super in aiuto
      d)coltello =utile ,ma quanti lo hanno usato,basta non cercare le rogne.
      e)Pertanto obbligatoriamente l'OROLOGIO senza quello NON è possibile immergrsi con le tabelle nel caso si sforasse
      E' chiaro che tutto era scontato col tempo di allora ,ma se ci pensate bene anche adesso volendo è attuale
      Ringrazio tutti gli scriventi per la loro cortesia, intanto aspetto una abbondante porzione di strudel trentino,e i (vecchietti maligni mi stanno suggerendo altre domande vedremo in seguito) attendo Vs. commenti
      buone bolle a tutti azotobis

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      • #48
        Originariamente inviato da azotobis
        ci siamo resi conto come il cervello sia messo da parte dalla elettronica.
        Punti di vista... qualcuno potrebbe invece ritenere che il modo di pensare si sia evoluto con il tempo, includendo le tecnologie disponibili anziché rimanere nostalgicamente legato al passato.
        Saverio Cannilla
        Essere moderatore di un forum di subacquea NON significa essere un subacqueo esperto. Traete le vostre conclusioni.

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        • #49
          Per come la vedo io l'unico modo per trovarsi ad avere uno solo fra manometro profondimetro ed orologio è il caso di un guasto multiplo all'attrezzatura. In questo caso preferirei che l'unico strumento rimasto intatto sia il profondimetro in quanto la profondità percepita è soggetta da troppe variabili (lago/mare, temperatura, luce esterna, sospensione).

          Se mi ritrovassi in una condizione del genere l'unica soluzione sarebbe una risalita alle eventuali tappe di deco effettuata o appoggiato alla parete od "appeso" ad un pedagno per mantenere il più possibile una respirazione tranquilla e poter stimare conservativamente un tempo adeguato di decompressione in base alla respirazione lenta e fluida, conscio del fatto che se sto effettuando quella immersione so a priori di avere almeno un terzo del gas di scorta.

          Situazione totalmente diversa se conoscessi bene il luogo di immersione così da poter riconoscere le profondità. In quel caso sceglierei sicuramente l'orologio. Ma visto che si ragiona per assurdo io mi immagino lo scenario peggiore possibile, ossia un tuffo nel 'blu' in mezzo al lago di notte senza cima di riferimento.

          P.S.
          In realtà ho avuto la pazienza di segnare il reel con dei riferimenti metrici. Quindi, anche in assenza di profondimentro, lanciando un pedagno so esattamente (no va be, un po di errore ci sarà anche solo per elasticità della sagola) a che profondità sono. Nel mio caso allora sceglierei l'orologio visto che l'immersione programmata mi permette di finire l'immersione con almeno un terzo di scorta di gas e quindi rendere il manometro 'superfluo'
          Luca Angiolini - TDI OC/CCR Advanced Mixed Gas Diver

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          • #50
            Originariamente inviato da luki90
            In realtà ho avuto la pazienza di segnare il reel con dei riferimenti metrici.
            Idem lo spool (30 metri)
            www.liberisub.it

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            • #51
              Nello spool (da 50m) ho fatto nodini dai 3m ai 15m (1 ogni 3m) così anche senza maschera risalendo con la sagola dello spool posso arrivare alle tappe più superficiali e fermarmi sapendo a che quota sono (5 nodini in serie= 15m), avevo il timore si potesse ingarbugliare ma no (almeno....per ora..).

              Il reel invece ce l'ho segnato visivamente fino a 60m (che per ora mi basta) ogni 5m
              Luca Angiolini - TDI OC/CCR Advanced Mixed Gas Diver

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              • #52
                Originariamente inviato da secan
                Originariamente inviato da azotobis
                ci siamo resi conto come il cervello sia messo da parte dalla elettronica.
                Punti di vista... qualcuno potrebbe invece ritenere che il modo di pensare si sia evoluto con il tempo, includendo le tecnologie disponibili anziché rimanere nostalgicamente legato al passato.
                Concordo, in questo modo il cervello lo puoi usare per altro.
                In ogni caso col profondimetro risolvi il problema, ti porti in quota e finisci la bombola.
                L'orologio (che ancora oggi porto in immersione), è solo per "antica" tradizione.

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                • #53
                  3 oggetti proposti per immersione

                  ciao a tutti,ho letto con interesse le Vs. risposte,e vedo che sono giustamente considerate i tempi odierni.Benissimo,ma
                  1)attualmente esite il computer che in automatico fa tutto,se disgraziatamente si guasta mancano tutte le informazioni.
                  Se sei in gruppo ,avvisi la guida e fai quello che ti dice,oppure ti affianchi al tuo compagno e segui il suo computer(i valori bene o male si eqivalgono)
                  e stai più alto di quota
                  2)Se ti hanno detto di portare il pedagno (pare sia obbligatorio)trovo intelligente il sistema di segnarlo a quote stabilite,e di risalire lentamente ai vari nodi seguendo la tabella,e per il tempo devi contare fino a 180/200 lentamente (è facile correre,bisogna imporselo,è questione di AUTOCONTROLLO
                  Ritengo che quanto scritto per la domanda fattami ai miei tempi,sia stata puramente teorica ,ero al 1° grado,ma suppongo sia stata fatta per sapere se fattibile o meno l'immersione mediante ragionamento.E' vero i corsi duravano più di una gravidanza,e se non superavi la teoria scritta ed orale, anche se avevi superato le prove acquatiche non avevi il brevetto
                  La tecnologia attuale aiuta molto,sono d'accordo,la subacquea è diventata accessibile a tutti,sebbene alcuni distinguo li ritengo doverosi.
                  Domanda :dopo il corso o alla fine perchè non insegnare le malizie ed accorgimenti usati dai più esperti ,darebbe maggior sicurezza in generale
                  buone bolle azotobis

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                  • #54
                    Re: 3 oggetti proposti per immersione

                    Originariamente inviato da azotobis
                    Domanda :dopo il corso o alla fine perchè non insegnare le malizie ed accorgimenti usati dai più esperti ,darebbe maggior sicurezza in generale
                    Perché le malizie usate dagli 'esperti' sono frutto di cazzate (passatemi il francesismo) fatte in anni di immersioni. Cazzate che tutti abbiamo fatto, facciamo e faremo. Non si possono insegnare perchè fanno parte del bagaglio di esperienza che ognuno si crea nel corso della propria vita subacquea.

                    Se ho ben inteso cosa intendi con malizie
                    Luca Angiolini - TDI OC/CCR Advanced Mixed Gas Diver

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                    • #55
                      Re: 3 oggetti proposti per immersione

                      Originariamente inviato da azotobis
                      ciao a tutti,.......................................
                      Domanda :dopo il corso o alla fine perchè non insegnare le malizie ed accorgimenti usati dai più esperti ,darebbe maggior sicurezza in generale
                      buone bolle azotobis
                      Malizie ed accorgimenti dovrebbero già essere integrate/i e spiegate/i durante i corsi.



                      1)attualmente esiste il computer che in automatico fa tutto,se disgraziatamente si guasta mancano tutte le informazioni.
                      Se sei in gruppo ,avvisi la guida e fai quello che ti dice,oppure ti affianchi al tuo compagno e segui il suo computer(i valori bene o male si equivalgono...

                      Quanto scrivi al punto 1) è una soluzione alla dimenticanza di portare un secondo computer o (oltre al computer) tabelle e timer-profondimetro.

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                      • #56
                        Re: 3 oggetti proposti per immersione

                        Originariamente inviato da azotobis
                        .........
                        La tecnologia attuale aiuta molto,sono d'accordo,la subacquea è diventata accessibile a tutti,sebbene alcuni distinguo li ritengo doverosi.
                        Domanda :dopo il corso o alla fine perchè non insegnare le malizie ed accorgimenti usati dai più esperti ,darebbe maggior sicurezza in generale
                        buone bolle azotobis
                        Ciao Azotobis,
                        permetti una domanda ?
                        Te la faccio comunque

                        Tu sei sicuro che oggi il fruitore dei corsi (gli allievi) cercano questo tipo di preparazione ?

                        Io dico di no - in generale.

                        Non guardare le persone che partecipano alle discussioni sui forum, non sono il metro con cui giudicare la media dei subacquei.
                        Nei forum trovi persone che dedicano tempo a condividere le esperienze e queste persone (a torto o a ragione) stanno già manifestando l'intenzione di andare oltre quello che è il mero corso fine a se stesso ma imparare anche dalle malizie nate dall'esperienza ......

                        Io come istruttore ti dico che ho visto tramontare l'era dell'allievo che massacra l'istruttore con mille domande - avido di apprendere tutto anche le malizie.
                        Quell'allievo che segue il corso con il piacere di apprendere - che non guarda il tempo, che se spieghi due ore ti starebbe a sentire tre.
                        Che quando finisce un corso è dispiaciuto perchè finisce l'esperienza.
                        Quell'allievo per cui un corso di 6 mesi era il top del top.

                        Oggi i corsi sono la fotografia di quello che la domanda cerca.
                        Oggi tutti cercano il "mordi e fuggi" in cui non c'è tempo da perdere per "imparare" oggi gli allievi pensano di essere già imparati - vogliono "acquistare" il brevetto come si acquista un paio di guanti.

                        Per quanto riguarda l'elettronica e la subacquea non generalizzare.

                        In questo piccolo angolo virtuale è sempre stato ribadito il concetto di non usare il computer in maniera "bovina" ma saper fare comunque e in qualsiasi momento anche a meno.

                        Io sono un fautore del progresso ma, per me, è vero progresso quando le cose buone del passato si sposano alle nuove tecnologie.

                        Cosi un computer può diventare un ottimo "amico" che ci fornisce una maggiore comodità che non vuol dire non sapere cosa fare se si rompe.

                        Sbagliato è dipendere dallo strumento e non saper farne a meno.

                        In quest'ottica io apprezzo le tue riflessioni che spingono verso una maggiore consapevolezza.

                        Il problema della subacquea a livello generale è nelle persone, non amano più "imparare" o non hanno tempo per imparare.
                        Vogliono solo fare e provare emozioni.


                        :ciao
                        Cordialmente
                        Rana

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                        • #57
                          Caro Rana, come condivido quanto scrivi. Non succrde solo nella subacquea : trovi troppi professori che pare vogliano farti credere che il tempo che tu hai dedicato ad imparare sia stato speso inutilmente visto che loro hanno capito tutto subito. Ci sbatteranno la testa o magari non capiranno mai.
                          Una volta era l'allievo che andava a cercarsi il maestro ed il tempo impiegato a cercarlo era considerato tempo ben speso.

                          Ciao
                          Paolo
                          Paolo

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                          • #58
                            Secondo me state nuovamente peccando di "nostalgismo"...

                            Non prendete in considerazione quanto siano cambiati i tempi: ai "mitici" tempi di Marcante, probabilmente la media degli aspiranti sub (come della popolazione tutta) aveva come titolo di studio una licenza elementare o media inferiore. Oggi l'aspirante sub e' quasi sicuramente diplomato e probabilmente ha anche una laurea.
                            Se allora poteva essere necessario spendere ore ed ore di lezione per far capire due nozioni elementari di fisica e fisiologia, quando io ho affrontato il corso di primo grado avevo gia' una conoscenza della materia ben piu' approfondita rispetto al programma (e, almeno in un caso, rispetto al mio istruttore - subacqueo dai capelli bianchi istruito da Marcante).
                            Saverio Cannilla
                            Essere moderatore di un forum di subacquea NON significa essere un subacqueo esperto. Traete le vostre conclusioni.

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                            • #59
                              Originariamente inviato da secan
                              Secondo me state nuovamente peccando di "nostalgismo"...

                              Non prendete in considerazione quanto siano cambiati i tempi: ai "mitici" tempi di Marcante, probabilmente la media degli aspiranti sub (come della popolazione tutta) aveva come titolo di studio una licenza elementare o media inferiore. Oggi l'aspirante sub e' quasi sicuramente diplomato e probabilmente ha anche una laurea.
                              Se allora poteva essere necessario spendere ore ed ore di lezione per far capire due nozioni elementari di fisica e fisiologia, quando io ho affrontato il corso di primo grado avevo gia' una conoscenza della materia ben piu' approfondita rispetto al programma (e, almeno in un caso, rispetto al mio istruttore - subacqueo dai capelli bianchi istruito da Marcante).
                              "nostalgismo" me piace...
                              lo è anche pensare che uno, per fare 10 immersioni l'anno a 20 metri, debba prendere una laurea in fisiologia, una fisica e un'altra in biologia...
                              "si stava meglio quando si stava peggio..." diceva mia nonna guardando il telecomando della televisione di cui non capiva l'utilità
                              freddi
                              info@bludivecenter.com
                              www.bludivecenter.com

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                              • #60
                                Secan, perdona, la situazione era l'opposto. Tra i frequentatori dei corsi Fips degli anni '60 c'era molta più gente diciamo "evoluta" di adesso, e ora oltretutto occorre purtroppo fare anche un po' di tara sui livelli effettivi di conoscenza di una certa parte (non tutta, ovvio) di diplomati e laureati attuali.
                                Insomma, in quegli anni (diciamo dal '55 all'80) l'attività subacquea era un'attività di nicchia e come tale frequentata da persone mediamente abbastanza evolute, come accadeva per lo sci negli anni '30 e nei "tempi d'oro" di molte altre attività. Poi c'erano anche quelli che andavano a "come me la sento", e in genere (anche se non sempre) erano quelli che dici tu, a scolarità non troppo evoluta, che spesso dicevano: "tanto, quando è arrivata la tua ora..." (brrrr... l'ho sentito spesso, purtroppo).
                                Così, solo per testimonianza, ero un ragazzino.
                                Poi ci sarebbe da raccontare altre cose, ma non è questo il thread.

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