uscire con 50bar?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • uscire con 50bar?

    Sono un vecchio sub,il primo 0 sono 80,ai miei tempi si programmava la immersione (mono o bibo a 150atm)considerando una maggiorazione di aria
    abbastanza limitata e spesso si usciva ,sempre in sicurezza tirandola coi denti per godere fino all'ultimo del mare Capisco che attualmente possa essere una forma (eccessiva?) di sicurezza uscire con 50bar , immersione ,con la tappa a 3 mt /oppure con sosta di dd; ma domanda, se sono sicuro che tutto si è svolto bene ,perchè non utilizzare l'aria rimasta per divertirmi?
    in quota di sicurezza?
    Perchè essere guardato dai sub in barca, (se hai succhiato di più) come se avessi fatto qualcosa di male?
    quale GURU della subacquea ha stabilitociò? grazie per le risposte

  • #2
    Ciao azoto bis,

    credo che ci siano diversi aspetti che hanno portato a ciò.

    Oltre a quelli che dimenticherò credo che dipenda:

    - dal fatto che quando tu hai iniziato erano in pochi a fare immersioni (in fin dei conti sei un sub diversamente giovane ) e quindi eventuali incidenti erano meno frequenti (in assoluto) e sicuramente meno pubblicizzati

    - l'immersione era considerata una attività relativamente pericolosa quindi alcuni "rischi" erano considerati normali. Un poco come capita in montagna, lo scorso weekend in Svizzera ci sono stati 7 morti in montagna e nessuno a battuto ciglio. Un paio di settimane prima ci sono stati due incidenti relativamente gravi di sub (senza morti) nei nostri laghi e ci sono stati servizi al telegiornale

    - se finisci la tua sosta di sicurezza e poi fai fuori la bombola al massimo credo troverai gente in barca che avrebbe preferito non aspettare. Discorso diverso se fai fuori la bombola in profondità e riesci si e no a terminare l'immersione, soste e deco con la bombola.

    - essendo di molto aumentati i sub ci sono anche molte più persone che svolgono questa attività con manifeste lacune. Il che ha sicuramente incentivato le varie didattiche ad orientarsi verso standard di sicurezza più rigidi.

    Ciao
    Stefan

    Commenta


    • #3
      Originariamente inviato da azotobis
      se sono sicuro che tutto si è svolto bene ,perchè non utilizzare l'aria rimasta per divertirmi?
      in quota di sicurezza?
      Boh. In una immersione particolarmente bella anche vicino la superficie qualche mese fa sono uscito in apnea ...
      www.liberisub.it

      Commenta


      • #4
        Fatti i fatti tuoi e ciucciati tutta la bombola
        Ognuno ha i propri consumi. Poi se a quote ed in circostanze sicure si vuole 'finire' (uscire in apnea forse è esagerato :P fai 5-10bar prima) la bombola non vedo perchè no...salvo il fare aspettare in gommone tutti i clienti del diving.

        Discorso diverso è finirla a certe profondità o in certe situazioni.

        P.S.
        Se vieni preso in giro per i tuoi consumi tranquillo che non stai parlando con un subacqueo ma con un pirla

        Luca Angiolini - TDI OC/CCR Advanced Mixed Gas Diver

        Commenta


        • #5
          Originariamente inviato da M.
          Originariamente inviato da azotobis
          se sono sicuro che tutto si è svolto bene ,perchè non utilizzare l'aria rimasta per divertirmi?
          in quota di sicurezza?
          Boh. In una immersione particolarmente bella anche vicino la superficie qualche mese fa sono uscito in apnea ...
          Mi associo a M. anche a me capita a volte di uscire in apnea tanto che stacco gli erogatori senza chiudere la bombola

          Ovviamente non a -40 e dopo aver terminato in maniera corretta le procedure di decompressione previste.

          Condivido il pensiero di Luki90:

          Originariamente inviato da luki90
          Fatti i fatti tuoi e ciucciati tutta la bombola
          Ognuno ha i propri consumi. Poi se a quote ed in circostanze sicure si vuole 'finire' (uscire in apnea forse è esagerato :P fai 5-10bar prima) la bombola non vedo perchè no...salvo il fare aspettare in gommone tutti i clienti del diving.

          Discorso diverso è finirla a certe profondità o in certe situazioni.

          P.S.
          Se vieni preso in giro per i tuoi consumi tranquillo che non stai parlando con un subacqueo ma con un pirla

          :ciao.
          Cordialmente
          Rana

          Commenta


          • #6
            Pochi giorni fa al Giglio ho chiuso una immersione stupenda a punta delle secche con 9 atmosfere nel bibo da 12. Muovendomi con organizzazione propria nessuno pone limitazioni al mio operato e posso confermare che con quel mare piatto anche altri sub solitari hanno fatto come me. Nessuno di noi alla ricarica era minimamente pentito .....
            Ciao
            Paolo
            Paolo

            Commenta


            • #7
              Non capisco quale sia il problema di chiudere in maniera regolare una immersione con 10 bar ..... e non capisco l'usanza di chiedere con quanto sei uscito .... forse c'è un premio per chi esce con la bombola piena ?
              scherzi a parte solitamente ( almeno i diving che frequento io lo fanno ) si mette in acqua una bombola a 5 metri con erogatore pronto per gestire eventuali emergenze di consumi eccessivi ( profondi maggiori ci pensa il compagno - almeno si spera) .
              Per il resto divertiti tanto o vuota o mezza piena la ricarica la paghi lo stesso 5 euro ( parliamo di aria ovviamente )
              Ciao
              Max

              Mai discutere con un idiota, prima ti porterà al suo livello e poi ti batterà con l'esperienza

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da max63
                non capisco l'usanza di chiedere con quanto sei uscito
                Beh... avere un'idea dei consumi del tuo compagno non mi sembra una pratica deplorevole.

                Certo, l'idea non te la fai solo chiedendogli\le con quanta aria abbia chiuso l'immersione ma con check regolari durante tutta l'immersione.
                Saverio Cannilla
                Essere moderatore di un forum di subacquea NON significa essere un subacqueo esperto. Traete le vostre conclusioni.

                Scopri ScubaZone, il magazine di subacquea fatto dai subacquei.
                Seguici su facebook per essere sempre aggiornato sulle iniziative di Scubaportal e Poverosub

                Commenta


                • #9
                  Infatti una volta usciti dall 'acqua è un dato fine a se stesso, come giustamente dici tu è utile saperlo durante l immersione in modo da decidere se si può proseguire e se si deve iniziare a rientrare anche se ( e questo è un mio pensiero ) ogni immersione anche quelle considerate " semplici " andrebbero adeguatamente pianificate.
                  Ciao
                  Max

                  Mai discutere con un idiota, prima ti porterà al suo livello e poi ti batterà con l'esperienza

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da secan
                    Beh... avere un'idea dei consumi del tuo compagno non mi sembra una pratica deplorevole.
                    Certo che non è una pratica deplorevole.

                    Anni fa ero in francia e volevo fare delle immersioni a -60 metri su alcuni relitti di aereo.
                    La guida che mi accompagnò (che non conoscevo ma se volevo fare quelle immersioni dovevo accettarla) mi controllava il manometro.
                    Altrettanto facevo io su di lui.
                    Non certo con presunzione ma se siamo a -60 metri con un mono in aria - al di la dei ruoli - è corretto controllarsi a vicenda l'aria e "comunicare" lo stato ecc, ecc.
                    Quando finii quella vacanza eravamo diventati - aveva apprezzato la mia "attenzione" nei suoi confronti come io quella sua nei miei e abbiamo fatto delle bellissime immersioni.

                    Nessuno nega questo - come non nego che a fine immersione confrontarsi nel gruppo su quanta aria residua si ha nella bombola può essere un momento per fare delle valutazioni.

                    Il problema è quando questo confronto è solo un momento per mettersi in cattedra e rompere le scatole con battute agli altri che non si conoscono.
                    Se io esco con zero nessuno si deve permettere di giudicare o per giudicare prima almeno deve chiedermi come mai io sono a zero.

                    In conclusione, è sempre una questione di modo ed educazione, non sono domande sbagliate ci mancherebbe.


                    Cordialmente
                    Rana

                    Commenta


                    • #11
                      Un particolare tipo di pianificazione è la pianificazione dinamica : vado dove voglio e ci sto quanto voglio.
                      Al raggiungimento di una certa condizione fra quelle prefissate (pressione residua nelle bombole, tempo totale di decompressione, tempo di decompressione ad una certa quota, ..., sensazioni varie) giro le pinne e gestisco eventualmente il rientro come una ulteriore immersione in risalita.
                      Le soglie per il rientro sono individuali ma per lo più dipendono dalla capacità dalle bombole utilizzate e dal tipo di immersione a cui si è abituati.
                      Tecnica di pianificazione particolarmente adatta alle immersioni individuali.
                      Ciao
                      Paolo
                      Paolo

                      Commenta


                      • #12
                        se si ragiona col sistema di coppia arrivare alla quota di sosta di sicurezza con 40-50 bar dovrebbe essere ovvio, poi se a 5-6 metri se per esempio c'è un bel reef uno vuole stare a girare ancora ok.Che poi nel 90% delle immersioni di diving ognuno , specie col compagno del giorno , vada per gli affari propri ... Ieri giunti a fine sosta la guida ha brontolato con me e il mio buddy perchè non avevamo dato i 100 bar : il mio buddy era col bibo e interssato a fare foto a raffica , la guida era indaffarata a indicarci pesci nel blu , io avevo provato a dare i 100 bar , ma poi visto ch erano a 28 minuti di immersione a 34-35metri e che avevamo appena iniziato a risalire non avevo problemi a finire l'immersione e ad avere aria di riserva in caso di problemi , avevo lasciato perdere. Certo dovevo segnalarlo , ma con fatica ho imparato a calcolare i miei consumi (nessuno me lo aveva insegnato) e quindi ero tranquillo di poter finire l'immersione con aria disponibile anche in caso di problemi.
                        ma la domanda che mi viene in mente quanti sub dei diving della domenica sanno il proprio consumo di aria ?

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da paolo55
                          Un particolare tipo di pianificazione è la pianificazione dinamica : vado dove voglio e ci sto quanto voglio.
                          Non voglio fare il moralista ma questa è la pianificazione più usata.
                          Detta cosi, senza le dovute specifiche che hai scritto, è palesemente sbagliata.
                          Della serie mi immergo e .... speriamo che me la cavo.

                          Originariamente inviato da paolo55
                          Al raggiungimento di una certa condizione fra quelle prefissate (pressione residua nelle bombole, tempo totale di decompressione, tempo di decompressione ad una certa quota, ..., sensazioni varie) giro le pinne e gestisco eventualmente il rientro come una ulteriore immersione in risalita.
                          Precisando questi aspetti le cose cambiano ma permettimi di far notare che, se io prima di immergermi valuto:
                          * pressione residua nella bombola
                          * tempo totale di decompressione
                          ecc, ecc ...
                          Ho di fatto svolto una programmazione ergo non "vado dove voglio e ci sto quanto voglio".

                          Originariamente inviato da paolo55
                          Le soglie per il rientro sono individuali ma per lo più dipendono dalla capacità dalle bombole utilizzate e dal tipo di immersione a cui si è abituati.
                          Ni, per me dipendono solo ed esclusivamente dalla capacità della bombola.
                          Secondo me, comanda sempre e comunque la quantità d'aria - sotto questo aspetto il concetto non è poi tanto individuale soprattutto se si prendono in esame (come dovrebbe essere) la capacità di far fronte a eventuali problemi.

                          In questa discussione, si è subito messo in evidenza che la possibilità di gestire il residuo di gas nella bombola (a fine immersione) è subordinato alla condizione che prima si è svolta tutta la pianificazione correttamente prevista e solo dopo si va a impiegare quella scorta residua che di fatto è relegata all'emergenza.

                          Originariamente inviato da paolo55
                          Tecnica di pianificazione particolarmente adatta alle immersioni individuali.
                          Cosa intendi per immersioni individuali ?
                          Immersioni in solitaria.
                          In questo caso "vado dove voglio e ci sto quanto voglio" è un approccio assolutamente sbagliato.
                          In genere chi approccia all'immersione in solitaria ha o dovrebbe avere una solida esperienza in grado di permettergli di gestire la scorta d'aria con molta e molta prudenza - avendo la consapevolezza che non si ha il gruppo ARA del compagno in caso di emergenza.


                          Cordialmente
                          Rana

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da porretta53
                            se si ragiona col sistema di coppia arrivare alla quota di sosta di sicurezza con 40-50 bar dovrebbe essere ovvio, poi se a 5-6 metri se per esempio c'è un bel reef uno vuole stare a girare ancora ok.
                            Esatto penso che tutti ci riferiamo a questa situazione.

                            Tutti condividiamo che è sbagliato, al contrario, tirare l'immersione (proseguire in profondità) andando ad utilizzare la riserva necessaria in caso d'emergenza.

                            Originariamente inviato da porretta53
                            .............. Certo dovevo segnalarlo , ma con fatica ho imparato a calcolare i miei consumi (nessuno me lo aveva insegnato) e quindi ero tranquillo di poter finire l'immersione con aria disponibile anche in caso di problemi.
                            Spezzo una lancia in favore della guida.
                            La guida vede passare tanti subacquei e di tutti i tipi (parlo per esperienza) si va dal bravo ma spesso si ha a che fare con subacquei che si e no sanno attaccare correttamente un erogatore alla bombola.
                            Ci sta che la guida pretenda il segnale a 100 Bar questo senza mettere in discussione la tua capacità di gestire l'aria.

                            Originariamente inviato da porretta53
                            ma la domanda che mi viene in mente quanti sub dei diving della domenica sanno il proprio consumo di aria ?
                            Saper calcolare quanti normal litri al minuto si consumano con precisione penso che non tutti lo sanno fare ma permettimi anche di dire che in ambito ricreativo questo calcolo non ha molta importanza.

                            Tutti sanno (o dovrebbero sapere) gestire la scorta d'aria anche se spesso senza la consapevolezza che alcuni eventi come una improvvisa pinneggiata, uno spavento, un affanno possono far saltare le loro certezze.

                            In un altra discussione, sono entrato a "gamba tesa" con alcune mie certezze che poi non erano esatte e nel farlo, anche se non era mia intenzione, è sembrato che volessi criticare l'operato altrui.

                            Ogni didattica insegna sin dal primo corso la gestione corretta della scorta d'aria.
                            Nel modo di gestire la scorta d'aria non tutte le didattiche insegnano determinati calcoli ma questo non vuol dire che la metodica sia sbagliata l'importante che ci si attenga alla procedura e nel contesto entro cui è stato stabilito la validità del metodo.

                            Ora vengo alla tua domanda nello specifico.

                            Io so calcolare il consumo personale ma non mi metto a farlo e sinceramente una volta in immersione quel dato specifico trova il tempo che trova (in ambito ricreativo per me non ha molta importanza).

                            Sapere il consumo personale nelle varie fasi dell'immersione (consumo di fondo, in decompressione) ha una sua utilità quando si programma un immersione trimix (le cui fasi sono molto precise) - fermo restando che il tutto poi deve essere ponderato sul gruppo.

                            Nel ricreativo è importante saper valutare correttamente e in sicurezza la quantità d'aria che si ha (pressione del manometro) con quanto ancora l'immersione richiede o potrebbe richiedere nella malaugurata ipotesi succeda qualcosa.

                            In questo caso il dato preciso del consumo d'aria personale trova il tempo che trova in quanto è soggetto a un alto numero di variabili che lo fanno variare di molto, pensa una improvvisa emergenza quel consumo cambia radicalmente di fatto nella realtà.

                            Per cui questa precisione per me ha poco senso, trovo più corretto sviluppare la capacità di saper ragionare in termini più generali che permettono di prendere margini molto più ampi in grado di rispondere anche a situazioni diverse e più impegnative.


                            Cordialmente
                            Rana

                            Commenta


                            • #15
                              Carissimo RANA, penso di doverti delle precisazioni.

                              Ovviamente speriamo che me la cavo è un paradosso divertente.

                              Partiamo sempre con 200 atmosfere abbondanti e consideriamo che non faccio mai immersioni ripetitive.

                              Se quando parto non so bene dove andrò, soprattutto in termini di profondità massima ne deriva che aria residua e tempo di decompressione governano la decisione del rientro.

                              Personalmente uso il criterio 100 atmosfere oppure quando Aladin segnala 3 minuti ai 9 con bibo da 10 oppure 4 minuti ai 9 con bibo da 12.

                              Per immersioni individuali intendo quelle organizzate con mezzi propri e quindi senza diving.

                              Dato che appena dotato di bombole ho iniziato a praticare molto volentieri anche la immersione in solitaria ti confesso che con la mia famiglia sono spesso più tranquillo di quando vado da solo.

                              Con il passare degli anni mi sono abbastanza autolimitato in fatto di profondità ma per quanto riguarda l' utilizzo dell' aria finisco sempre per conservarne poca.

                              Ciao, con simpatia
                              Paolo
                              Paolo

                              Commenta

                              Riguardo all'autore

                              Comprimi

                              azotobis Per saperne di più su azotobis

                              Statistiche comunità

                              Comprimi

                              Attualmente sono connessi 131 utenti. 1 utenti e 130 ospiti.

                              Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 05:45 il 16-01-2023.

                              Scubaportal su Facebook

                              Comprimi

                              Sto operando...
                              X