Ancora morti a Palinuro

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  • Rispetto le opinioni di tutti. Non ho la
    Più pallida idea, e non credo l'abbia qualcuno, di come siano andati i fatti. Spero possa emergere qualcosa al fine di migliorare la sicurezza e la consapevolezza di tanti altri. Una mia opinione banale, che comunque ci tengo a ribadire, è che chi resta sotto per cercare l'amico non è un eroe. Soprattutto se parliamo di sub esperto. Ognuno di noi sa benissimo quale è il punto di non ritorno dettato dalle bombole. Se si va oltre, non è eroismo ma suicidio. Lo dico schietto, spero di non offendere nessuno perché non è mia intenzione. Non voglio credere che 2 esperti, per quanto amici di un terzo, restino sotto a cercarlo fino ad aria zero senza nemmeno uscire dalla grotta. Non può essere.

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    • Originariamente inviato da Gianluk Visualizza il messaggio
      Non può essere.
      A quella profondità i consumi possono aumentare notevolmente se si perde il controllo. E la visibilità zero senza sagole guida è una brutta cosa. Allo stato, in attesa delle verifiche giudiziarie, le ipotesi più probabili sono un problema ad uno (perdita o incastro) o anche a più di uno dei subacquei che in qualche modo ha coinvolto tutti.
      www.liberisub.it

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      • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

        ​Non mi risulta che le didattiche offrono la formazione solo all'interno della curva di sicurezza.
        Le didattiche, per gradi (i brevetti) offrono una formazione che parte si dall'immersioni dentro la zona di sicurezza (detta in curva) fino ai corsi avanzati e tecnici che prevedono tappe di decompressione obbligatorie.
        Rana il punto che mi premeva sottolineare, a prescindere da una sterile discussione sulla curva di sicurezza, è che molti subacquei non ritengono di necessitare ulteriore formazione oltre ai corsi di base, che generalmente impongono limiti molto stringenti in termini di profondità e tempi di fondo( così non la chiamiamo curva di sicurezza e siamo tutti contenti). Le didattiche e i vari operatori(istruttori/guide/proprietari di diving), a scopi prettamente commerciali, hanno diffuso negli anni una visione piuttosto ottimistica della subacquea ... che è pure giustificabile fintanto che si opera entro i limiti di cui sopra e, entro una certa misura, anche leggermente oltre, ma non si può tirare troppo la corda a quel tipo di preparazione.

        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
        A me appare un po semplicistico, questo discorso basato sulla capacità delle didattiche di vincolare i comportamenti umani sott'acqua anche al di fuori dei corsi.
        ...
        Una persona a cui vanno date le corrette informazioni, poi per me vige il detto "uomo avvertito mezzo salvato".
        ...
        Era "uomo avvisato mezzo salvato" ... giusto per preservare la rima ...

        Istruttori e didattiche possono aiutare a comprendere i rischi a cui ci si espone e a evidenziare i limiti degli allievi in modo che gli stessi possano porsi in modo critico rispetto alle situazioni in cui si andranno a trovare nella loro carriera subacquea.
        Questo lavoro non viene sempre fatto perché sarebbe impopolare e ridurrebbe il bacino d'utenza, meglio presentare una visione più ottimistica ... ma questo negli anni ha generato un po' troppa confidenza a quanto pare. Io critico questo atteggiamento non le didattiche nello specifico ... che poi alcune didattiche puntano molto su questi aspetti è un dato di fatto che le rende degne di nota secondo me.

        Faccio sempre un po' di confusione tra bene e male... cosa intendi per "male"?[Cit.]

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        • Originariamente inviato da Gianluk Visualizza il messaggio
          Rispetto le opinioni di tutti. Non ho la
          Più pallida idea, e non credo l'abbia qualcuno, di come siano andati i fatti. Spero possa emergere qualcosa al fine di migliorare la sicurezza e la consapevolezza di tanti altri. Una mia opinione banale, che comunque ci tengo a ribadire, è che chi resta sotto per cercare l'amico non è un eroe. Soprattutto se parliamo di sub esperto. Ognuno di noi sa benissimo quale è il punto di non ritorno dettato dalle bombole. Se si va oltre, non è eroismo ma suicidio. Lo dico schietto, spero di non offendere nessuno perché non è mia intenzione. Non voglio credere che 2 esperti, per quanto amici di un terzo, restino sotto a cercarlo fino ad aria zero senza nemmeno uscire dalla grotta. Non può essere.

          Purtroppo un attacco di panico in certe condizioni può colpire anche i più esperti e preparati. Certo una buona preparazione aiuta, ma la reazione ad una situazione di emergenza la si conosce solo quando la si sperimenta.....
          Fabrizio

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          • Sono invece convinto che un attacco di panico possa colpire solo i subacquei impreparati. L'addestramento serve proprio per imparare a fronteggiare gli imprevisti.
            Di solito i subacquei esperti hanno incidenti dovuti ad eccesso di confidenza. A volte capita anche la sfiga, ma è rara.
            www.filoariannadive.com

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            • Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
              Sono invece convinto che un attacco di panico possa colpire solo i subacquei impreparati. L'addestramento serve proprio per imparare a fronteggiare gli imprevisti.
              Di solito i subacquei esperti hanno incidenti dovuti ad eccesso di confidenza. A volte capita anche la sfiga, ma è rara.

              Non sai quanto mi auguro che tu abbia ragione.
              Fabrizio

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              • Reato, secondo me si e no. Fronteggiare il panico significa avere il cervello in una condizione particolare che sperimenti solo quando ti ci trovi dentro, legata ai sensi di sopravvivenza ancestrali che ci portiamo dietro. Un istruttore la può osservare forse indirettamente portando al limite un allievo, ma per averne la certezza dovrebbe fargli qualche disgusto profondo e forse non basterebbe ancora.
                L'addestramento fatto bene è quella cosa che crea nel tuo cervello gli automatismi. Questi automatismi sono invece le azioni che ti salvano perchè in una fase di pre panico durante un incidente, lo sfortunato inizia a muoversi in automatico applicando le procedure senza pensarci, senza essere condizionato da quella parte del cervello che invece inizia a pensare che ci sta lasciando le penne. Concordo con te che nel nostro sport, si debba essere addestrati, bene, in modo continuativo e con il giusto tempo perchè i concetti vengano sedimentati nel nostro cervello. Tanto più che in acqua abbiamo anche il corpo sollecitato dagli effetti dei gas in pressione.

                Qui c'è una testimonianza del panico delle conseguenze e degli imprevisti, sicuramente Reato lo conosce bene.
                http://www.ilmattino.it/primopiano/e...n-1930083.html

                Faccio il polemico, arriva dal Nord Europa, al solito loro non hanno pudori nel divulgare anche in modo crudo..
                cordialità
                Turbosub

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                • Sono d'accordo con te turbo e mi permetto di aggiungere una riflessione. Chi è un subacqueo ben addestrato?? Per me è un sub che, come minimo, rispetta le regole della sua didattica e, magari, quando si immerge lontano da casa e non può portarsi dietro la sua abituale attrezzatura adegua gli standard di sicurezza a ciò che trova sul posto. Allora come mai io vedo sempre (e sottolineo sempre) sub (ed istruttori) di ogni didattica (Padi, SSi, federali, DIR, IANTD, etc) fare immersioni ad aria a 60 metri (con tanta deco) con monobombola (anche con la 12 lt) , monoattacco , fregandosene allegramente del sistema di coppia?? Sono sfortunato io oppure in qualche occasione il tanto celebrato "addestramento" viene messo da parte?? E magari ci scappa l'incidente....
                  Fabrizio

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                  • Originariamente inviato da reato Visualizza il messaggio
                    Sono invece convinto che un attacco di panico possa colpire solo i subacquei impreparati.
                    Purtroppo non è così. La suscettibilità al panico ha ampie variazioni individuali (anche con l'addestramento)

                    L'addestramento serve proprio per imparare a fronteggiare gli imprevisti.
                    Vero ma non sempre porta a risposte automatiche non mediate da alcuni meccanismi psicologici perversi.

                    Di solito i subacquei esperti hanno incidenti dovuti ad eccesso di confidenza. A volte capita anche la sfiga, ma è rara.
                    Vero

                    www.liberisub.it

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                    • Originariamente inviato da baldinotti Visualizza il messaggio
                      S Per me è un sub che, come minimo, rispetta le regole della sua didattica ..
                      Aridagli con le regole della sua didattica. Nulla c'entrano.
                      Già è tanto che si rispettino dove vanno rispettate, cioè nei corsi
                      A me il mono da 12 non piace comunque

                      www.liberisub.it

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                      • Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio

                        Aridagli con le regole della sua didattica. Nulla c'entrano.
                        Già è tanto che si rispettino dove vanno rispettate, cioè nei corsi
                        A me il mono da 12 non piace comunque

                        Che la 12 lt non ti piace lo so benissimo
                        E lasciamo stare pure le didattiche, ma le immersioni a cui facevo riferimento rispecchiano le tue personali regole di sicurezza?????
                        Fabrizio

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                        • Originariamente inviato da baldinotti Visualizza il messaggio
                          ma le immersioni a cui facevo riferimento rispecchiano le tue personali regole di sicurezza?????
                          In una immersione dove non c'è o non funziona il sistema di coppia o quello di "gruppo" (qualcuno vicino) l'unico problema serio non gestibile è la perdita totale del gas che si respira in un momento in cui il tornare alla superficie rapidamente avrebbe esiti non buoni. Evento raro ma comunque verificabile (ad esempio l'occlusione della cannula). Ovviabile con un bombolino. Quindi la risposta è no però effettivamente qualche volta accade.

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                          • Restare sotto perché un compagno in difficoltà ostruisce l'uscita può succedere. Restare sotto per cercare di salvare un compagno incastrato e provarci fino a finire il gas non deve succedere. Sei un bravo amico, ma non un bravo sub. Mi rendo conto di essere crudo, ma la penso così. Mi piacerebbe conoscere la vera dinamica dell'incidente di Palinuro ma non credo che potremo mai saperla. Comunque, là sotto, oltre un certo punto e di fronte a certe situazioni, conta solo il sangue freddo e lo spirito di sopravvivenza. L'amicizia arriva fino ad un certo limite. Se non sei i grado di padroneggiare questo concetto non devi andare a -50 tra cunicoli stretti e melmosi.

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                            • Originariamente inviato da revan Visualizza il messaggio

                              Rana il punto che mi premeva sottolineare, a prescindere da una sterile discussione sulla curva di sicurezza, è che molti subacquei non ritengono di necessitare ulteriore formazione oltre ai corsi di base, che generalmente impongono limiti molto stringenti in termini di profondità e tempi di fondo( così non la chiamiamo curva di sicurezza e siamo tutti contenti). Le didattiche e i vari operatori(istruttori/guide/proprietari di diving), a scopi prettamente commerciali, hanno diffuso negli anni una visione piuttosto ottimistica della subacquea ... che è pure giustificabile fintanto che si opera entro i limiti di cui sopra e, entro una certa misura, anche leggermente oltre, ma non si può tirare troppo la corda a quel tipo di preparazione.
                              Non è forse questa la definizione (più o meno accettata) di subacquea ricreativa?

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                              • Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                                Non è forse questa la definizione (più o meno accettata) di subacquea ricreativa?
                                E' una definizione che ha poco senso. Tra l'altro è pressochè inesistente nella pratica.

                                www.liberisub.it

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