Ciao Palve.
Vero, è indiscutibile che un tempo, parliamo dei decenni che seguirono il dopoguerra non c'erano le attrezzature di oggi.
Sicuramente si doveva andare sott'acqua contando sulle proprie capacità acquatiche e per questo in quegli anni è nata, si è affinata una tecnica meravigliosa legata proprio alla propriocezione del subacqueo e la sua acquaticità.
Vero ma ......
La pesata corretta è un elemento importantissimo anche oggi.
Vedi Palve il tuo intervento è corretto ma - t'invito a rileggerlo, se sbaglio ti chiedo scusa - sembra, ammicca al fatto di lasciar intendere che un tempo era necessità oggi non più ....
Ecco, questo messaggio, io non lo trovo corretto, anche oggi la pesata è una necessità importantissima.
Ecco Palve.
Purtroppo la tecnica corretta (No Gav) non si è solo persa nella notte dei tempi ma ha subito distorsioni che l'hanno trasmessa in maniera errata.
Questo ha portato a consolidare convinzioni errate come appunto pensare che, per andare senza gav, bisogna assumere una posizione diagonale o verticale, posizione effettivamente necessaria se il subacqueo è in una condizione di marcato stato negativo.
In poche parole la posizione verticale o diagonale - ponendo le pinne (organo propulsivo) in basso, rispetto al baricentro del subacqueo, permette di "compensare" con la spinta propulsiva delle pinne l'assetto marcatamente negativo del subacqueo.
Ma ........ questo stato marcatamente negativo esiste solo se chi s'immerge lo fa in modo sbagliato.
Se chi s'immerge sa applicare la tecnica corretta del "senza gav" (che sarebbe interessante chiamare anche "senza piombi") non è in una condizione di assetto marcatamente negativo - non deve mettersi in verticale per sostenersi, neanche in diagonale ...
Svolge l'immersione in una condizione pressoché neutra pertanto può assumere ogni postura con estrema facilità.
Io, senza gav sto perfettamente orizzontale, non ho bisogno di assumere nessuna postura diagonale per sorreggermi anche a -50 metri.
Palve senza polemica ma per me è importante far capire questi concetti, perché sono la misura di quanto abbiamo buttato via quando siamo corsi verso il "futuro" verso la tecnologia, verso quella grande abbuffata di attrezzature e gadget, non dando più nessun valore ad una tecnica legata all'acquaticità del subacqueo che sicuramente, come hai fatto notare è nata perché non c'erano le attrezzature attuali, ma, che rappresenta per me un grande valore "innovativo" in una subacquea pesante e fuori misura dal punto di vista dell'assetto del rapporto con la zavorra, del rapporto con il proprio corpo sott'acqua.
Una tecnica vecchia è vero ma con un grande valore in questa subacquea "morderna" per questo ho usato il termine "innovativa".
Sicuramente, era necessario sviluppare tutta la parte di propriocezione dell'apneista, non potendo contare sulle attrezzature attuali ma ......
Ma questo carattere "sportivo" perché non recuperarlo, valorizzarlo, viverlo ?????
Non è un modo comunque interessante di vivere il mondo subacqueo ????
Attenzione io non sto dicendo che dobbiamo ritornare a fare i corsi come si facevano un tempo, NO, io dico che per le persone a cui può piacere questo approccio più easy dal punto di vista dell'attrezzatura ma più legato alla fisicità ed alla sportività (premesso che parliamo di sviluppare capacità fisiche alla portata di tutti, come dire una passeggiata in montagna - non certo una scalata) perché non offrire la possibilità - che per altro un tempo c'era.
La domanda che vi faccio è:
si può pensare di declinare l'attività subacquea con le bombole anche in una forma piò "atletica" ???
la mia risposta è si, sicuramente, che non vuole essere un obbligo ma una possibilità in più rispetto ad un panorama della subacquea moderna dove vice solo l'importanza dell'attrezzatura.
Le immersioni con l'A.R.O. non mi hanno fatto impazzire, sicuramente con un piccolo "zainetto" ed un bombolino da due litri si possono fare stupende immersioni entro pochi metri dalla superficie ma i limiti operativi sono a mio avviso troppo stringenti.
Sull'uso consapevole c'è il corso, personalmente il corso l'ho trovato una bellissima esperienza, per me è stato molto più bello il corso - mi è piaciuto tantissimo tanto che lo consiglio come esperienza.
Cordialmente
Rana
Originariamente inviato da Palve
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Sicuramente si doveva andare sott'acqua contando sulle proprie capacità acquatiche e per questo in quegli anni è nata, si è affinata una tecnica meravigliosa legata proprio alla propriocezione del subacqueo e la sua acquaticità.
Originariamente inviato da Palve
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La pesata corretta è un elemento importantissimo anche oggi.
Vedi Palve il tuo intervento è corretto ma - t'invito a rileggerlo, se sbaglio ti chiedo scusa - sembra, ammicca al fatto di lasciar intendere che un tempo era necessità oggi non più ....
Ecco, questo messaggio, io non lo trovo corretto, anche oggi la pesata è una necessità importantissima.
Originariamente inviato da Palve
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Purtroppo la tecnica corretta (No Gav) non si è solo persa nella notte dei tempi ma ha subito distorsioni che l'hanno trasmessa in maniera errata.
Questo ha portato a consolidare convinzioni errate come appunto pensare che, per andare senza gav, bisogna assumere una posizione diagonale o verticale, posizione effettivamente necessaria se il subacqueo è in una condizione di marcato stato negativo.
In poche parole la posizione verticale o diagonale - ponendo le pinne (organo propulsivo) in basso, rispetto al baricentro del subacqueo, permette di "compensare" con la spinta propulsiva delle pinne l'assetto marcatamente negativo del subacqueo.
Ma ........ questo stato marcatamente negativo esiste solo se chi s'immerge lo fa in modo sbagliato.
Se chi s'immerge sa applicare la tecnica corretta del "senza gav" (che sarebbe interessante chiamare anche "senza piombi") non è in una condizione di assetto marcatamente negativo - non deve mettersi in verticale per sostenersi, neanche in diagonale ...
Svolge l'immersione in una condizione pressoché neutra pertanto può assumere ogni postura con estrema facilità.
Io, senza gav sto perfettamente orizzontale, non ho bisogno di assumere nessuna postura diagonale per sorreggermi anche a -50 metri.
Palve senza polemica ma per me è importante far capire questi concetti, perché sono la misura di quanto abbiamo buttato via quando siamo corsi verso il "futuro" verso la tecnologia, verso quella grande abbuffata di attrezzature e gadget, non dando più nessun valore ad una tecnica legata all'acquaticità del subacqueo che sicuramente, come hai fatto notare è nata perché non c'erano le attrezzature attuali, ma, che rappresenta per me un grande valore "innovativo" in una subacquea pesante e fuori misura dal punto di vista dell'assetto del rapporto con la zavorra, del rapporto con il proprio corpo sott'acqua.
Una tecnica vecchia è vero ma con un grande valore in questa subacquea "morderna" per questo ho usato il termine "innovativa".
Originariamente inviato da Palve
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Ma questo carattere "sportivo" perché non recuperarlo, valorizzarlo, viverlo ?????
Non è un modo comunque interessante di vivere il mondo subacqueo ????
Attenzione io non sto dicendo che dobbiamo ritornare a fare i corsi come si facevano un tempo, NO, io dico che per le persone a cui può piacere questo approccio più easy dal punto di vista dell'attrezzatura ma più legato alla fisicità ed alla sportività (premesso che parliamo di sviluppare capacità fisiche alla portata di tutti, come dire una passeggiata in montagna - non certo una scalata) perché non offrire la possibilità - che per altro un tempo c'era.
La domanda che vi faccio è:
si può pensare di declinare l'attività subacquea con le bombole anche in una forma piò "atletica" ???
la mia risposta è si, sicuramente, che non vuole essere un obbligo ma una possibilità in più rispetto ad un panorama della subacquea moderna dove vice solo l'importanza dell'attrezzatura.
Originariamente inviato da Palve
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Sull'uso consapevole c'è il corso, personalmente il corso l'ho trovato una bellissima esperienza, per me è stato molto più bello il corso - mi è piaciuto tantissimo tanto che lo consiglio come esperienza.
Cordialmente
Rana
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