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  • #16
    ZHL16C è più conservativo del B...
    MultiDeco 4,14 di Ross Hemingway,
    ZHL code by Erik C. Baker.

    Modello decompress.: ZHL16-B + GF

    PIANO IMM
    Intervallo di sup. = 5 giorni 0 hr 0 min.
    Altitudine = 0m
    Conservatismo = GF 100/100

    Deco a 51m (2) Air 20m/min discesa.
    Livello 51m 17:27 (20) Air 1,27 ppO2, 51m ead
    Ris a 12m (24) Air -9m/min Risal.
    Stop a 12m 0:40 (25) Air 0,46 ppO2, 12m ead
    Stop a 9m 2:00 (27) Air 0,40 ppO2, 9m ead
    Stop a 6m 21:00 (48) Air 0,34 ppO2, 6m ead
    Superf. (50) Air -3m/min Risal.

    OTU questa imm.: 30
    CNS Totale: 11,2%
    Densità del gas: 7,3g/l

    3402,5 ltr Air
    3402,5 ltr TOTAL

    MultiDeco 4,14 di Ross Hemingway,
    ZHL code by Erik C. Baker.

    Modello decompress.: ZHL16-C + GF

    PIANO IMM
    Intervallo di sup. = 5 giorni 0 hr 0 min.
    Altitudine = 0m
    Conservatismo = GF 100/100

    Deco a 51m (2) Air 20m/min discesa.
    Livello 51m 17:27 (20) Air 1,27 ppO2, 51m ead
    Ris a 12m (24) Air -9m/min Risal.
    Stop a 12m 0:40 (25) Air 0,46 ppO2, 12m ead
    Stop a 9m 2:00 (27) Air 0,40 ppO2, 9m ead
    Stop a 6m 27:00 (54) Air 0,34 ppO2, 6m ead
    Superf. (56) Air -3m/min Risal.

    OTU questa imm.: 30
    CNS Totale: 11,2%
    Densità del gas: 7,3g/l

    3574,8 ltr Air
    3574,8 ltr TOTAL

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    • #17
      Fare confronti è sempre un casino… Addirittura stesso modello e stessi parametri ma sistema di calcolo diverso (diversi computer e/o sw) danno quasi sempre risultati diversi.
      Nel tempo, dagli anni 80, i sistemi sono via via diventati sempre più conservativi e ora lo sono di parecchio. Le percentuali di rischio ammesse via via sempre inferiori.
      Per chi come me si è immerso tante volte con gli antichi parametri senza problemi questo è difficile da accettare senza fare quanto meno dei distinguo.
      Indubbiamente margini per una gestione personale esistono. Pur non ricercando una deco ridotta a tutti i costi, a discapito della sicurezza sempre relativa, certi tempi di deco proprio sono inguardabili.
      Se si cazzeggia più fastidio di tanto queste cosa non danno ma per immersioni serie questo è un valido motivo per procedere diversamente

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      • #18
        Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
        Nel tempo, dagli anni 80, i sistemi sono via via diventati sempre più conservativi e ora lo sono di parecchio. Le percentuali di rischio ammesse via via sempre inferiori.
        Per chi come me si è immerso tante volte con gli antichi parametri senza problemi questo è difficile da accettare senza fare quanto meno dei distinguo.
        I
        Però oggettivamente è la scelta migliore,
        quanti di noi hanno vissuto l'epoca che non c'era l'etilometro, e potevi guidare tranquillamente?
        Certo non dico ubriaco però magari anche 5 o 7 bicchieri di vino in una cena, ora tutte quelle persone hanno almeno 20 anni in più (non ricordo esattamente l'anno in cui è stato reso obbligatorio l'etilometro) e il fisico in 20 anni cambia difficile credere che le prestazioni fisiche siano sempre le stesse,
        quindi nel caso del vino sono intervenuti con una legge per moderarne il consumo durante il periodo di guida, nella subacquea essendoci sempre platee di gente più grandi (non solo i Marines americani) si è ragionevolmente pensato di aumentare la sicurezza, per coprire la differenza di risposte che da un fisico di un giovanissimo diciamo ad un meno giovane

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        • #19
          Originariamente inviato da CGL Visualizza il messaggio
          nella subacquea essendoci sempre platee di gente più grandi (non solo i Marines americani) si è ragionevolmente pensato di aumentare la sicurezza, per coprire la differenza di risposte che da un fisico di un giovanissimo diciamo ad un meno giovane
          Attenzione, stare entro limiti NDL più brevi da maggiore sicurezza.
          Fare deco più lunghe è un falso mito, sarebbe una maggiore garanzia di sicurezza solo se la deco fosse l'unico dato di peso, non si può parlare di decompressione come un dato astratto non interdipendente con tutti gli altri fattori di un'immersione.
          www.bludivecenter.com

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          • #20
            Si vero,
            però per me era scontato nel discorso,
            se stai in NDL la sosta decompressiva non c'è (ok la sosta di sicurezza si) ,
            se sono immersioni sportive, l'eventuale deco che si becca normalmente si smaltisce risalendo.
            Parlando di immersioni con deco ho dato per scontato che si parli di immersioni che a priori abbiano già previsto le tappe di sosta, altrimenti sarebbero tutte immersioni in NDL

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            • #21
              Infatti tra le raccomandazione dei medici iperbarici c'è anche quella di non allungare la deco oltre il necessario (specialmente se si usano miscele iperossiche in deco).
              Ma vale anche nel caso dell'aria.
              Il problema è che le deco che raccomandano da ultimo anche in caso di uso di elio sono con ZHL16B GF 50/80... con quei parametri si producono deco abbondanti.
              Ripeto, nel cazzeggio va bene tutto ma se si fanno immersioni che richiedono comunque lunghe decompressioni bisogna riuscire a gestirle ottimizzandole. Non si può nemmeno dire che questo tutti i computer non lo fanno, almeno io non lo posso dire, perché ne conosco solo alcuni e ho visto una grande variabilità.
              Ultima modifica di Palve; 26-04-2020, 22:35.

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              • #22
                Ciao a tutti.
                Secondo me "oggi" esistono due grosse famiglie di computer.

                Quelli diciamo "ricreativi" "- low cost" - a volte costano tanto, troppo per i miei gusti anche perché si vanno a pagare una marea di gadget per lo più inutili - vedi cardio frequenzimetro, vedi bussola integrata, vedi anche le sonde (anche se per le sonde il discorso è un pochino più articolato ed ammetto che non posso dire che siano totalmente inutili, dico che in alcuni casi ci possono stare anche se a me non piacciono).

                Questi computer ormai sono tutti uguali dal punto di vista dell'algoritmo (modelli a bolle o meno non cambia), si sono praticamente uniformati perché ?
                Semplice, nessuna ditta si può permettere di essere additata come la "fabbrica dell'embolo" tanto per capirci.
                Sono computer che vengono settati per "gestire" immersioni in curva e/o con poca decompressione a quote pseudo ricreative penalizzando tutto il resto.
                Penalizzando anche per scoraggiare una subacquea "aggressiva", ossia comportamenti che potrebbero esser potenzialmente pericolosi se a compierli non è un subacqueo di provata esperienza.

                Le ditte inoltre in questa fascia di strumenti non hanno interesse a studiare chissà quali "modelli" decompressivi, perché la ricerca seria in questo settore è costosissima ed i costi non possono essere ammortizzati da una fascia di strumenti che costano relativamente poco (meno di un orologio subacqueo decente).
                Senza contare che la ricerca porterebbe a risultati che devono essere per forza testati, e testare un modello si rischia di raccogliere "incidenti" che potrebbero far fallire la fabbrica - si ritorna al concetto di "fabbrica dell'embolo".
                Perché rischiare tutto questo quando in ambito ricreativo ci sono modelli (vedi Biulman) super testati e riconosciuti "sicuri" ???
                Meglio proporre strumenti che hanno diversi gadget.
                Avete notato che in questa famiglia di strumenti spopola il famoso RGBM del professor Bruce Wienke !
                Perché questo si è diffuso cosi tanto in questa famiglia di strumenti ?
                Anche qui la risposta è semplice, l'RGBM che adottano i computer ricreativi - non è l'algoritmo puro RGBM del professor Bruce Wienke - il quale ha capito che non sarebbe mai riuscito a venderlo alle grandi case costruttrici di questi computer - per il fatto che nessuna casa rinuncerebbe al tanto testato e considerato sicuro algoritmo di Biulman ZH .......
                Cosi ha creato un implementazione a questo algoritmo, cosa vuol dire, vuol dire che quando comprate RGBM su questi computer comprate un computer con un "motore" classico di Biulman a cui hanno aggiunto una stringa di algoritmo che modifica il profilo implementando la decompressione al fine si scimmiottare un profilo a bolle.
                Quindi vi stanno vendendo "fuffa" - vi vendono il vecchio "vestito" di nuovo, o meglio, "travestito" di nuovo.

                Fare i paragoni tra questi computer e le tabelle US Navy è assolutamente forviante, siamo su due pianeti differenti, è ovvio che le tabbelle US Navy sono molto ma molto meno penalizzanti, ma essendo "tabelle" ossia permettendo un solo calcolo (profondità massima - tempo massimo) nelle immersioni multilivello sono per natura molto penalizzanti.
                I computer al contrario sono molto più penalizzanti, ma potendo seguire il reale profilo (cosa che le tabelle non fanno) risultano molto più permissivi.
                Con questo basta eseguire un immersione a profilo quadrato per riscontrare quanto distanti sono le tabelle (meno penalizzanti) dai computer di oggi molto penalizzanti.

                Chi ha ragione ?
                Io posso dire che le poche immersioni che ho fatto a tabella (US Navy) sono andate benissimo e non ho mai e poi mai ne, nelle mie, ne in quelle dei miei amici, riscontrato problemi.
                Io posso dire che la mie tante immersioni con computer vecchi sono sempre andate benissimo.
                Posso affermare che non trovo problemi con i nuovi computer ricreativi, certo questi nelle immersioni oltre -40 metri ti caricano tanto.
                Per la mia piccola esperienza funziona tutto benissimo ma, funziona perché, io penso (doveroso scriverlo) rispetto norme di base che fanno la differenza:

                * Buona forma fisica
                * Buona idratazione
                * Profili corretti

                Rispettando queste che possono anche sembrare banali indicazioni, ma che per me sono fondamentali, la decompressione in aria non è un problema - funziona tutto.

                Poi ci sono i computer di seconda generazione, quelli considerati "tecnici".
                Questi costano un botto si parla di strumenti base dal costo superiore a € 500, 600 e più.
                Questi strumenti sono specifici e si rivolgono ad una fascia di subacquei preparati e con una cultura tale da poter "gestire" consapevolmente un software decompressivo.
                Questi computer infatti hanno la capacità di calcolo per far girare direttamente un software con tutti i parametri che ha e che si possono settare.
                Questi computer nascono con una strategia diversa.
                Non si preoccupano più di essere "sicuri" o meglio il loro grado di sicurezza viene messo nelle mani del subacqueo.
                Ovviamente quando li accendete esce fuori sempre, nella maggior parte, avvertimenti in caratteri maiuscoli, in rosso acceso (hanno ormai tutti il display a colori ad alta visibilità una caratteristica interessantissima) sono tutti "cazzi vostri" se lo usate impropriamente settato (scusate il francesismo ma è per capirci rapidamente).

                Questi strumenti in genere hanno tre modalità che il subacqueo può decidere di usare:
                * Un algoritmo classico in genera Biulman - ergo modalità classica.
                * Un algoritmo a bolle (puro, non implementazione) o RGBM o VPM - ergo modalità a bolle.
                * Una funzione ibrida che va ad unire i due algoritmo sopra elencati.

                Inoltre prevedono un settaggio di base, fisso della casa a cui poter sempre rifarsi, se non voglio toccare i vari parametri dei software posso lasciare il settaggio base della casa, o decidere di fare il mio personale settaggio.

                Ora vi racconto un aneddoto che mi è successo in un ultima immersione di un corso di immersioni profonde svolto sull'Haven, io ero l'istruttore.
                Ovviamente abbiamo pianificato e tutti avevamo un "run time" ben preciso, ma tutti avevamo il computer ergo se il computer indica di più ci si ferma.
                Premessa la programmazione l'avevo fatta io e sapevo che il piano di risalita era molto cautelativo.
                In quell'immersione avevamo un ventaglio di computer differenti - io che usavo due vecchi Aladin di 20 anni fa, altri che usavano computer ricreativi, altri ancora computer tecnici con settaggi molto disinvolti.
                A -3 metri avevamo delle differenze stratosferiche, i computer tecnici davano il via libera alla risalita prima ancora di finire il piano concordato quando quelli ricreativi indicavano ancora più di 20 minuti, in mezzo più vicino all'ambito ricreativo c'ero io con i miei vecchi Aladin.
                Chi aveva ragione ?
                Io, con l'altro istruttore, siamo rimasti in acqua fino a quando non sono usciti tutti seguendo tutte le indicazioni dei vari computer, ma quelli tecnici appena finito il piano concordato (premetto abbiamo effettivamente svolto l'immersione come pianificato) dato che il loro computer indicavano pienamente la possibilità di risalire sono risaliti.
                Noi istruttori anche se i nostri computer dopo una decina di minuti davano la possibilità di riemergere siamo rimasti li ad attendere allievi che avevano ancora un botto di decompressione (deco a mio avviso non giustificata ma dato che veniva indicata dal computer abbiamo rispettato).

                Quindi o si sceglie uno strumento fisso, che non si può mutare nel risultato (fatta eccezione per i livelli di protezione che è una sorta di accetta - grossolana), che ha il vantaggio di non poter fare errori dato che comunque lo setti sei sempre ampiamente in sicurezza.
                La maggiore decompressione - quella che recenti studi indicano come fonte di potenziale infiammazione e quindi che apporta più danno che benefici - in questo caso non viene considerata pericolosa perché le immersioni sono immersioni dai tempi ridicoli per fare una tale valutazione.
                Diverso è se uno scende a -100 metri in miscela ma queste immersioni non si fanno con questi strumenti.

                O si sceglie un computer "tecnico" che permette tanti settaggi ma che rappresenta un pò la "mela proibita" dell'albero della conoscenza, ossia mette nelle mani del subacqueo la possibilità di toccare ed agire su tanti parametri che permettono "potenzialmente" di arrivare ad ottenere qualsiasi profilo, ma in questo modo si perde di vista cosa è "giusto fare".
                Questi sono strumenti per subacquei consapevoli ed esperti che non necessariamente devono andare oltre i -100 metri ma che sanno effettivamente cosa devono fare in decompressione a prescindere dallo strumento e quindi sanno cosa vogliono da questi computer e sanno ottenerlo.

                E qui torniamo punto a capo, se il subacqueo sa, sa e non è lo strumento a fare la differenza, se il subacqueo non sa, non sa ed il computer non fa la differenza - salvo quegli strumenti fissi che gli permettono di seguire "bovinamente" le indicazioni dello strumento (salvo poi rimanere senza gas perché si pensa solo a seguire il computer e non a controllare la scorta di gas, tanto la programmazione non serve se mi compro l'ultimo computer pieno di gadget).
                Questi subacquei (della domenica) non devono comprare computer tecnici perché nella migliore delle ipotesi li userebbero semplicemente con i parametri settati dalla casa dato che non sanno usarlo, nella peggiore, fanno settaggi per sentito dire che trovano il tempo che trovano, e, come ho detto con questi computer le differenze possono effettivamente essere notevoli e quindi sicuramente perdonano meno - errori.

                Cordialmente
                Rana



                Ultima modifica di RANA; 27-04-2020, 09:57.

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                • #23
                  RANA
                  In conclusione : se vai ad aria ti va benissimo dotarti di un paio di vecchi aladin che ci puoi fare qualunque cosa risparmiando un sacco di soldi.
                  dato che oggi puoi avere con pochi spiccioli uno strumento che in origine comportava mezzo mese di lavoro,
                  O no ?
                  Paolo

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                  • #24
                    Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                    RANA
                    In conclusione : se vai ad aria ti va benissimo dotarti di un paio di vecchi aladin che ci puoi fare qualunque cosa risparmiando un sacco di soldi.
                    dato che oggi puoi avere con pochi spiccioli uno strumento che in origine comportava mezzo mese di lavoro,
                    O no ?
                    Ni.

                    Nella mia piccola esperienza l'Aladin, per intenderci per chi non sapesse di che parlo (non certo te paolo55 ) sto parlando di questi strumenti in due versioni: la prima più vecchia e la seconda serie a seguire:

                    2zyWZ-TorqHhFqqORr_o5m90h5uzjozybyv2MXScAU79O_XikQTA1kD3bnqp7YOeo2WNyJ4-u_loYP0yk50IhHpOv5OxY525_rNYixkCjuO6HKirc9sHiSuN7uXVJFFY36F26UUCC0o1v_OAjDT9w0A.jpg
                    aladin.jpg

                    Funzionano molto bene ma hanno il problema del cambio batteria.

                    Sostituire la pila non è semplice, richiede un minimo di famigliarità almeno con un saldatore a stagno, la seconda versione è a bagno di parafina e questo comporta tutta una serie di manovre per richiuderlo.

                    Attualmente si trovano diversi strumenti come quello della seconda foto a bagno di parafina a circa più o meno € 50,00 con batteria scarica.
                    la batteria costa circa € 9,00 ma si trova solo nei negozi di elettronica non sono pile comuni ma sono al litio (non ricaricabili).
                    Sostituirla comporta circa 30 minuti di lavoro se sai cosa fare.

                    Io ne ho sostituite tra i miei 4 computer e quelli dei miei amici circa una trentina di batterie, mai e poi mai finora se ne è bloccato uno, a volte devo ricollegare e scollegare la batteria più volte perché non effettua il reset ma poi chi prima chi dopo sono tutti ripartiti e lavorano bene.

                    Ma è uno strumento di più di 20 anni e va da se che la sua affidabilità è quella che è, prima o poi mi aspetto che qualcuno mi lascerà a piedi, vuoi che non riparte al prossimo cambio vuoi che si rompe la scheda.

                    Per me non è un problema perché se si rompe amen, non è che non esco dall'immersione.

                    Per questi motivi io non mi sento di consigliare questo acquisto, qualcuno che conosco lo ha fatto sapendo che io gli potevo cambiare la pila, ma sinceramente non mi sento di consigliare questa strada.

                    Io ho iniziato per sfizio, mi hanno regalato un Aladin Pro scarico che altrimenti avrebbero buttato e cosi ci ho provato fino a riuscirci nel cambio batteria.

                    E' stato il computer subacqueo più venduto in assoluto in numero di pezzi, se lo paragoniamo ai personal computer possiamo dire che per numero di pezzi venduti eguaglia in proporzione il successo del "Vic 20" e del "Commodor 64" per questo a distanza di tanti anni se ne trovano ancora tanti nel mercato dell'usato.

                    E' un carro armato, la scheda elettronica è spessa e grande, indistruttibile, il display robusto ed il suo sistema a bagno di parafina lo rende estremamente semplice e resistente alla profondità ed agli allagamenti.
                    E' cosi ben fatto e robusto che l'Uvatec che lo produceva probabilmente è fallita perché non si rompeva mai.

                    Se ne sono rotti, come si sono rotti tutti i computer anche quelli costosissimi come ai tempi il "VR3" oggi superato.
                    L'Aladin è un computer che è stato portato oltre i -100 metri è naturale che qualcuno ha ceduto ma questo da un idea della sua resistenza (se non ci credete lo trovate citato nel libro "Blu Estremo - Oltre l'immersione".

                    E' spartano, non ha regolazioni, si accende da solo quando viene a contatto con l'acqua (a dire il vero non si spegne mai perché continua a monitorare la pressione barometrica, pertanto se non si usa comunque pian piano la pila si scarica).
                    Non ha retroilluminazione, il display è fatto con uno strato fluorescente alla luce, di notte basta puntare la pila sul display per "caricare" di luce lo strato fluorescente che inizia a emettere luce verdognola quel tanto che ti permette di leggere i dati.

                    I dati sono i minimi necessari, fine, profondità massima, attuale, tempo, minuti della curva, minuti totali di decompressione, e la tappa indicata, finisce con al centro la freccia per eccessiva velocità.

                    Ma la cosa pazzesca è l'algoritmo: ZH-L8 ADT considera 8 tessuti.
                    ZH indica Biulman.
                    In poche parole ha lo stesso algoritmo che troviamo in tutti i computer ricreativi, compresi anche i famosi RGBM ha si chiamano cosi solo perché implementati, ossia Biulman + l'implementazione.

                    Ovviamente ai tempi 20 anni fa i settaggi erano meno prudenziali e non certo implementati per poterli vendere come computer a bolle, e questo ne fa uno strumento un pochino meno penalizzante.

                    Contro:
                    In seconda immersione e nelle ripetute è bene abbondare perché in queste situazioni mostra una disinvoltura un po troppo spinta.

                    Ma in prima immersione va benissimo.

                    Non ne faranno più di computer cosi, primo costa troppo poco, dura troppo, non da margini di guadagno, meglio uno strumento diciamo con una "programmata" obsolescenza che possa essere sostituito da una versione più attuale quando si romperà e si rompono tutti.

                    Ma i costi si sono anche abbassati tantissimo - il mio primo Aladin la versione più vecchia l'ho pagata 550.000 delle vecchie lire, ben più di metà stipendio che prendevo ai tempi, ed ai tempi con 550.000 lire compravi molto di più che oggi con € 550,00.

                    Oggi con meno di € 200,00 si comprano computer validissimo e molto comodi anche nel cambio batteria.
                    Quando fra qualche anno si rompe chi se ne frega lo cambi.

                    Tutto questo discorso per dire che alla fine dopo 20 anni i modelli e gli algoritmi sui modelli ricreativi non sono cambiati sono solo stati "truccati" a dovere spingendo sempre di più verso versioni più cautelative che rendessero più difficile attuare un certo tipo di immersioni.
                    D'altra parte il grosso del mercato è composto da subacquei della domenica che vanno a fare la settimana blu.

                    Ovviamente parallelamente a questi computer ricreativi si sono sviluppati strumenti più specifici come i computer tecnici ma il cui costo è decisamente diverso più alto.

                    Cordialmente
                    Rana



                    Ultima modifica di RANA; 27-04-2020, 11:47.

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                    • #25
                      Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                      RANA
                      In conclusione : se vai ad aria ti va benissimo dotarti di un paio di vecchi aladin che ci puoi fare qualunque cosa risparmiando un sacco di soldi.
                      dato che oggi puoi avere con pochi spiccioli uno strumento che in origine comportava mezzo mese di lavoro,
                      O no ?
                      L'aladin pro è stato un ottimo computer subacqueo, forse uno dei migliori di sempre, sicuramente il più longevo.
                      Con un algoritmo decente, un planner sensato e un software per pc non male.

                      Però a chi inizia lo sconsiglierei.
                      Va bene se lo si paga veramente poco, 50/60€ al massimo, o lo si eredita.
                      Per quanto longevo ha gli anni che ha, l'harware comincia, per forza, a cedere.
                      Sono arrivato ad averne una decina, piano piano mi sono accorto che i monitor diventano meno luminosi, il cicalino non funzionava e le batterie (anche di buona qualità) cominciavano a durare meno.

                      Poi, ma non ultimo, non ha l'opzione nitrox (quello blu è quasi introvabile e l'ultra non vale la pena).
                      Se l'idea di andare solo in aria va bene per noi "vecchietti", non è un orientamento accettabile per chi comincia con la subacquea.

                      Il NTX è una delle poche evoluzioni, sensate e pesantemente influenti nella sicurezza e nella fruibilità delle immersioni ricreative, degli ultimi 40 anni.
                      www.bludivecenter.com

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                      • #26
                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                        L'aladin pro è stato un ottimo computer subacqueo, forse uno dei migliori di sempre, sicuramente il più longevo.
                        Con un algoritmo decente, un planner sensato e un software per pc non male.

                        Però a chi inizia lo sconsiglierei.
                        Va bene se lo si paga veramente poco, 50/60€ al massimo, o lo si eredita.
                        Per quanto longevo ha gli anni che ha, l'harware comincia, per forza, a cedere.
                        Sono arrivato ad averne una decina, piano piano mi sono accorto che i monitor diventano meno luminosi, il cicalino non funzionava e le batterie (anche di buona qualità) cominciavano a durare meno.

                        Poi, ma non ultimo, non ha l'opzione nitrox (quello blu è quasi introvabile e l'ultra non vale la pena).
                        Se l'idea di andare solo in aria va bene per noi "vecchietti", non è un orientamento accettabile per chi comincia con la subacquea.

                        Il NTX è una delle poche evoluzioni, sensate e pesantemente influenti nella sicurezza e nella fruibilità delle immersioni ricreative, degli ultimi 40 anni.
                        Non posso che confermare quanto ha scritto Blu Dive in maniera più dettagliata, è uno strumento di 20 anni e ... non c'è da dire altro.

                        Sicuramente è stato un grandissimo strumento, se lo rifacessero uguale con in più il nitrox e la funzione gauge sarebbe perfetto.

                        Il nitrox è il vero limite di questo strumento, non che io ami particolarmente il nitrox (ean 1 ed ean 2) come miscela di fondo, ma comprendo che oggi questa funzione è importante - mai io tempo che inizio ad avvicinarmi ai cosi detti "vecchietti" .

                        No non costruiranno più computer simili, funzionerebbero troppo bene e senza i gadget non potrebbero giustificare i prezzi alti.
                        In seguito ne uscirono versioni chiamiamo "moderne" come l'Aladin pro ultra, questo:

                        image.jpg

                        Ma il display iniziava ad essere "sporcato" con una miriade di icone e funzioni gadget che alla fine rendeva solo più difficile la lettura immediata.
                        Con questa versione iniziò il declino della serie Aladin.

                        Cordialmente
                        Rana



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                        • #27
                          Il mio preferito e' quello grigio con lo sportellino della pila rotondo per la autonomia nella sostituzione della pila. Mi era costato un botto ma funziona ancora egregiamente dopo una trentina di anni. Ultimamente uso uno smart pro simile a quello in foto che mi hanno regalato. Ho anche un 2G che ho preso usato per 50 euro che sembra fare bene il suo lavoro. Non uso il nitrox e quindi se anche un computer non lo prevede non me non e' un problema. Ogni componente della famiglia ne ha un paio e quindi con poca spesa andiamo sicuri
                          O meglio andremmo dato che ora essere a secco incomincia ad infastidirmi.
                          Ciao
                          Paolo
                          Paolo

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                          • #28
                            Nel tempo sono cambiati i computer ma anche le tabelle. Rimanendo alle più volte citate US Navy, le ultime versioni sono ben diverse specialmente a certe profondità.
                            Ho iniziato con profondimetro orologio e tabella (rigorosamente US Navy) per poi, successivamente aggiungere un DCP della SOS che controllavamo in camera pressurizzata confrontandolo con la tabella. Poi, primo aladin e citizen aqualand (che ha il profondimetro) e tabella in tasca. Poi smart pro, ma sempre citizen e tabella con me. Ora ho sia un computer per miscele che un profondimetro elettronico con anche la media, ma se faccio immersioni profonde mi scrivo i RT che calcolo con il pc e in tasca ho sempre varie tabelle. Mi sento di consigliare di utilizzare sempre strumenti ben abbinati con tabelle di scorta. Il profondimetro elettronico è un ottimo backup che mi consente anche di calcolare al volo una deco RD se ne avessi necessità.
                            Penso che tutti i sistemi citati siano da considerare “olistici” (adesso va molto di moda questo termine) e cioè siano da utilizzare esattamente ed integralmente nel modo in cui sono stati studiati.
                            Poi ognuno sceglie quello che gli piace ma è bene, secondo me evitare per quanto possibile le mescolanze perché confondono.
                            Faccio un esempio: se imposto il computer con zhl mi porto la tabella zhl e calcolo i RT con zhl. Se uso nel computer VPMB calcolo i RT con VPMB.
                            L’aladin ce l’ ho ancora e l’ho rigenerato. Lo uso per il cazzeggio insieme a profondimetro e tabelle (una volta venivano anche fornite insieme).

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                            • #29
                              In fo do sempre di cazzeggio subacqueo si tratta ....
                              ciao
                              paolo
                              Paolo

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                              • #30
                                Mentre il profondimetro del Citizen Aqualand -e non solo quello, ma tutta la parte dive log- mi ha lasciato a piedi più di una volta (finché coi Citizen non ho chiuso), anni fa ho scoperto il NHeO della VR Technologies. Gli stessi del VR3: si trova solo usato, quasi sempre in angoli improbabili delle isole britanniche, l'assistenza si è "estinta" insieme alla ditta stessa.
                                Ma cammina troppo bene. Il multimiscela più essenziale, flessibile ed affidabile che conosca. Prima avevo un NitekHe sul quale si sputtanò irrimediabilmente il sensore di profondità.
                                Ultima modifica di Livio Cortese; 28-04-2020, 14:00.
                                CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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