Configurazione deep air

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  • #31
    Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
    L'esperienza e l'autocontrollo fanno sicuramente di più.
    Se poi arrivi a rischio di blackout hai sbagliato parecchie cose.
    Per esperienza, scusa il gioco di parole, non credo nell'esperienza maturata da autodidatta, o meglio non ho fiducia.

    Si finisce il blackout perché si è sbagliato parecchio questo è vero ma, per me il problema che questo tipo di errori si fanno inconsapevolmente senza neanche sapere di sbagliare, convinti si sapere e saper fare.

    Cordialmente
    Rana

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    • #32
      Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
      Non ho altre domande, Vostro onore In realtà con il trimix la migliore lucidità riduce anche lo stress.
      E' vero quello che dici ma in trimix quando il subacqueo cede al panico - e può succedere - intervenire non è cosi semplice - gestire lo stress il panico non sono situazioni belle comprendo che in questo contesto ci si aspetta una reazione istintiva, come strappare l'erogatore in bocca dal compagno.

      In aria profonda il problema stress va subito in cascata con la narcosi mandando in blackout il sub scenario in cu per certo non ti strappa l'erogatore dalla bocca.

      Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
      Altro motivo per cui si passa sempre il primario è che sicuramente funziona ed in casi di problemi al secondario (non il tempo di uso dato che lo hai a portata di bocca) da il tempo di calmare il compagno e passare alla respirazione alternata.
      Scusami M, sarà vero quello che dici ma il mio secondario funziona, per certo.

      Premesso questo, se parliamo di trimix condivido quello che hai scritto.

      Se parliamo di aria e il secondario non funzionasse - ammesso e non concesso - in aria profonda secondo te è meglio passare il primario funzionante da cui sto respirando all'infortunato e accorgermi, io soccorritore, in aria profonda che il secondario non funziona ?

      Se l'infortunato va in blackout o anche in sincope io, compagno soccorritore, posso al limite tentare una risalita d'emergenza con lui ma se anch'io vado in blackout chi ci tira su ?

      L'infortunato in aria profonda è già compromesso, è già in carica di CO2 se non è andato in blocco poco ci manca, io soccorritore sono quello che ha più possibilità di riportare in superficie entrambi e, secondo te è più logico passare l'erogatore funzionante a lui, per accorgermi io di non avere aria ?

      Vedi come gli scenari a seconda della miscela respirata cambiano radicalmente ?

      La configurazione in se ha poca importanza passa pure il primario a frusta lunga ma il secondario deve funzionare se non funziona sono guai gravi in aria profonda.
      In aria profonda se per passare l'erogatore fai il cambio devi essere consapevole che quello è un momento critico.

      E' questo approccio ai problemi dove non c'è differenza tra trimix e aria che non condivido.
      Pensare che la procedure trimix sia la migliore, anche in aria, cosa non vera.

      Vogliamo usare la configurazione hogartiana anche in aria, bene facciamolo non ci sono grossi problemi ma non venitemi a dire che passate il primario per non passare il secondario bloccato, perché in aria cosi si rischia in due.
      Non venitemi a dire che in ari profonda un cambio erogatore è una cosa banale e scontata.

      In narghilè fatto a -60 metri porta all'affanno - provateci se non ci credete.
      Pensate che sia semplice e scontato ... ti passo l'erogatore principale cosi ti calmi e se non funziona il secondario > a -50 metri o -60 metri in aria > facciamo narghilè.
      Si certo come no .......
      Finisce in blocco l'infortunato, e il compagno soccorritore .... e poi si vediamo cosa succede ....

      Cordialmente
      Rana






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      • #33
        Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

        E' vero quello che dici ma in trimix quando il subacqueo cede al panico - e può succedere - intervenire non è cosi semplice - gestire lo stress il panico non sono situazioni belle comprendo che in questo contesto ci si aspetta una reazione istintiva, come strappare l'erogatore in bocca dal compagno.

        In aria profonda il problema stress va subito in cascata con la narcosi mandando in blackout il sub scenario in cu per certo non ti strappa l'erogatore dalla bocca.



        Scusami M, sarà vero quello che dici ma il mio secondario funziona, per certo.

        Premesso questo, se parliamo di trimix condivido quello che hai scritto.

        Se parliamo di aria e il secondario non funzionasse - ammesso e non concesso - in aria profonda secondo te è meglio passare il primario funzionante da cui sto respirando all'infortunato e accorgermi, io soccorritore, in aria profonda che il secondario non funziona ?

        Se l'infortunato va in blackout o anche in sincope io, compagno soccorritore, posso al limite tentare una risalita d'emergenza con lui ma se anch'io vado in blackout chi ci tira su ?

        L'infortunato in aria profonda è già compromesso, è già in carica di CO2 se non è andato in blocco poco ci manca, io soccorritore sono quello che ha più possibilità di riportare in superficie entrambi e, secondo te è più logico passare l'erogatore funzionante a lui, per accorgermi io di non avere aria ?

        Vedi come gli scenari a seconda della miscela respirata cambiano radicalmente ?

        La configurazione in se ha poca importanza passa pure il primario a frusta lunga ma il secondario deve funzionare se non funziona sono guai gravi in aria profonda.
        In aria profonda se per passare l'erogatore fai il cambio devi essere consapevole che quello è un momento critico.

        E' questo approccio ai problemi dove non c'è differenza tra trimix e aria che non condivido.
        Pensare che la procedure trimix sia la migliore, anche in aria, cosa non vera.

        Vogliamo usare la configurazione hogartiana anche in aria, bene facciamolo non ci sono grossi problemi ma non venitemi a dire che passate il primario per non passare il secondario bloccato, perché in aria cosi si rischia in due.
        Non venitemi a dire che in ari profonda un cambio erogatore è una cosa banale e scontata.

        In narghilè fatto a -60 metri porta all'affanno - provateci se non ci credete.
        Pensate che sia semplice e scontato ... ti passo l'erogatore principale cosi ti calmi e se non funziona il secondario > a -50 metri o -60 metri in aria > facciamo narghilè.
        Si certo come no .......
        Finisce in blocco l'infortunato, e il compagno soccorritore .... e poi si vediamo cosa succede ....

        Cordialmente
        Rana





        secondo me passare il primario con frusta lunga può aver senso nell'ottica emergenza mi viene strappato di bocca o io stesso velocissimamente passo il primario dalla mia bocca, ma se il secondario non va.........è dura con qualsiasi configurazione e con qualsiasi miscela, a maggior ragione in aria per i motivi predetti.

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        • #34
          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
          mandando in blackout il sub scenario in cu per certo non ti strappa l'erogatore dalla bocca.
          Mah, in genere i casi di blackout non hanno relazione con l'esaurimento dell'aria che semmai il subacqueo lo sveglia. Che poi chi va in blackout senza assistenza l'aria finisca con il finirla è un altro discorsol

          sarà vero quello che dici ma il mio secondario funziona, per certo.
          Non è detto, specie con doppio primo stadio.

          è meglio passare il primario funzionante da cui sto respirando all'infortunato e accorgermi, io soccorritore, in aria profonda che il secondario non funziona ?
          Sì, in quanto fai fare dei primi respiri all'infortunato e tu sei mentalmente preparato a riprenderti l'erogatore. Il tempo occorrente è minimo.

          Se l'infortunato va in blackout o anche in sincope
          I due casi sono diversi.

          secondo te è più logico passare l'erogatore funzionante a lui, per accorgermi io di non avere aria ?
          Se quello deve respirare sì. Se fosse in sincope il problema inizialmente non si pone.

          Vedi come gli scenari a seconda della miscela respirata cambiano radicalmente ?
          Non mi pare.

          In narghilè fatto a -60 metri porta all'affanno - provateci se non ci credete.
          Dipende (da quanto è calmo ed addestrato il compagno).
          I 10, 20 metri nel frattempo li recuperi velocemente.
          I casi di blackout e di sincope (nonostante la gravità della seconda) li gestisci facilmente (a prescindere dall'esito). Il problema serio è il sub in preda a panico attivo.







          www.liberisub.it

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          • #35
            Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
            Dipende (da quanto è calmo ed addestrato il compagno).
            I 10, 20 metri nel frattempo li recuperi velocemente.
            I casi di blackout e di sincope (nonostante la gravità della seconda) li gestisci facilmente (a prescindere dall'esito). Il problema serio è il sub in preda a panico attivo.
            Il aria profonda il panico attivo non deve esistere - punto e basta.

            Parliamoci chiaramente ma quando rimani senza aria ? di colpo e a tal punto da strappare l'erogatore dalla bocca del subacqueo ?

            Solo un caso, il caso in cui si blocca in chiusura un erogatore, ora che si blocchino in chiusura due erogatori contemporaneamente a un subacqueo è evento cosi raro da poterlo escludere dato che stiamo parlando di un evento cosi raro che è più facile essere colpiti da un meteorite.

            Quindi che panico attivo deve succedere ?

            Mentre il rischio di andare in affanno e caricare CO2 in aria profonda è reale.

            Scusa ma a te è capitato di ricorrere al narghilè a -50 metri in aria ?

            Correggimi se sbaglio me ne dubito, ed è giusto cosi.

            Il narghilè io non lo prendo in considerazione in aria profonda - non devo arrivarci con quattro erogatori ogni 2 subacquei.

            Ma quando mai qualcuno ti ha strappato l'erogatore dalla bocca ?
            A me in 23 anni non è mai successo, di persone in blocco si che ne ho viste.

            Ma in aria non ho capito, dove la configurazione hogartiana, fa la differenza ?

            Stiamo parlando del sesso degli angeli una o l'altra è la stessa cosa.

            Bisogna aver ben chiari i problemi veri e risolvere quelli non inseguire miraggi di eventi che non devono succedere.
            Se un subacqueo va in panico attivo si è sbagliato tutto.

            Cordialmente
            Rana





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            • #36
              Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio
              Non mi pare.
              Non sono qui a convincerti.
              Mi confronto, leggo quello che scrivi e ammetto che mi interessa leggere i tuoi commenti ma non mi interessa convincerti di nulla.

              Se per te l'immersione in aria si gestisce tanto e come quelle in trimix va bene ne prendo atto per me, e ho cercato di spiegarti i motivi non è cosi.

              Se per te l'esperienza Dir ha arricchito anche le immersioni in aria profonda bene, io non la vedo cosi e nel mio piccolo ho cercato di spiegarti il perché.

              Va bene ci siamo confrontati ai chi legge farsi la propria opinione

              Cordialmente
              Rana

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              • #37
                Originariamente inviato da M. Visualizza il messaggio

                Non ho altre domande, Vostro onore In realtà con il trimix la migliore lucidità riduce anche lo stress.
                Altro motivo per cui si passa sempre il primario è che sicuramente funziona ed in casi di problemi al secondario (non il tempo di uso dato che lo hai a portata di bocca) da il tempo di calmare il compagno e passare alla respirazione alternata.
                Mah sta storia che il primario funziona e il secondario no...nom mi ha mai convinto e faccio fatica ad immaginarla , come faccio fatica ad immaginare un subacqueo con bibo che viene a strapparmi erogatore di bocca...Chiuditi i rubinetti e mettiti in sicurezza... Questa è la prima cosa che devi fare non venermi a chiedere aria...
                http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                • #38
                  Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                  Il aria profonda il panico attivo non deve esistere - punto e basta.

                  Parliamoci chiaramente ma quando rimani senza aria ? di colpo e a tal punto da strappare l'erogatore dalla bocca del subacqueo ?

                  Solo un caso, il caso in cui si blocca in chiusura un erogatore, ora che si blocchino in chiusura due erogatori contemporaneamente a un subacqueo è evento cosi raro da poterlo escludere dato che stiamo parlando di un evento cosi raro che è più facile essere colpiti da un meteorite.

                  Quindi che panico attivo deve succedere ?

                  Mentre il rischio di andare in affanno e caricare CO2 in aria profonda è reale.

                  Scusa ma a te è capitato di ricorrere al narghilè a -50 metri in aria ?

                  Correggimi se sbaglio me ne dubito, ed è giusto cosi.

                  Il narghilè io non lo prendo in considerazione in aria profonda - non devo arrivarci con quattro erogatori ogni 2 subacquei.

                  Ma quando mai qualcuno ti ha strappato l'erogatore dalla bocca ?
                  A me in 23 anni non è mai successo, di persone in blocco si che ne ho viste.

                  Ma in aria non ho capito, dove la configurazione hogartiana, fa la differenza ?

                  Stiamo parlando del sesso degli angeli una o l'altra è la stessa cosa.

                  Bisogna aver ben chiari i problemi veri e risolvere quelli non inseguire miraggi di eventi che non devono succedere.
                  Se un subacqueo va in panico attivo si è sbagliato tutto.

                  Cordialmente
                  Rana




                  Quoto, Rana ha ben dettagliato quello che ho cercato di dire sopra, si da troppa enfasi a condivisione gas e varie modalità..
                  http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                  http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                  • #39
                    La frusta lunga attorno al collo? Un bel modo di impiccarsi sott'acqua. Tu hai mai visto paracadutisti che condividono il paracadute di sicurezza? Scusa........sto precipitando e non si apre il paracadute......non è che mi presti il tuo?
                    Chi va in acqua tranquillo DEVE essere autonomo in tutto e portarsi tutti i gas che gli servono all'immersione pianificata, pianificata anche considerando perdite di gas.
                    Quindi NO fruste lunghe, BIBO separato e andiamo avanti all'Italiana e francese e lasciamo gli americani dove sono.

                    Commenta


                    • #40
                      Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggio
                      La frusta lunga attorno al collo? Un bel modo di impiccarsi sott'acqua. Tu hai mai visto paracadutisti che condividono il paracadute di sicurezza? Scusa........sto precipitando e non si apre il paracadute......non è che mi presti il tuo?
                      Chi va in acqua tranquillo DEVE essere autonomo in tutto e portarsi tutti i gas che gli servono all'immersione pianificata, pianificata anche considerando perdite di gas.
                      Quindi NO fruste lunghe, BIBO separato e andiamo avanti all'Italiana e francese e lasciamo gli americani dove sono.
                      Grazie per aver esternato il tuo punto di vista

                      Commenta


                      • #41
                        La frusta lunga torna utile in quel caso i due sub non siano face to face ma accodati uno davanti e l'altro dietro eventualmente sul groppone. Non sto a sindacare o ipotizzare cosa possa portare a quelle posizioni e a cosa si potrebbe fare per evitarle. Detto questo sono tutte filosofie, non c'è una configurazione che copre esattamente tutti gli aspetti della subacquea. Ognuno di noi deve equipaggiarsi in modo che sappia usare con efficienza la sua attrezzatura sia quando le cose vanno bene sia se andassero male nel contesto che ha deciso di affrontare. Io sono andato in ipercarpnia a 55 60 metri. Quel mix di mi sto addormentando e mi aumenta la respirazione per affanno lo ricordo bene (fino ad allora sconosciuta), solo che partì l'algoritmo c'è qualcosa che non va bene, ridussi la profondità e chiamai vicino a me il compagno più per tranquillità. Strappare l'erogatore? Tutto il contrario avevo paura di perdere il mio dalla bocca.
                        cordialità
                        Turbosub

                        Commenta


                        • #42
                          In generale la frusta lunga è più comoda sia per il donatore che per il ricevente, permettendo comunque maggior libertà di manovra rispetto ad un alternativo da 75-90 cm.
                          Come turbosub non sto ad analizzare didattiche/filosofie/situazioni che hanno eventualmente portato alla condivisione, ma non ho potuto fare a meno di notare, negli anni, che alcuni istruttori PADI (Maldive/MarRosso/Zanzibar/CapoVerde) hanno da tempo adottato una frusta da 1,5m - 2m per meglio gestire i movimenti qualora si trovassero a donare la loro aria.
                          Tutti quanti avevano la frusta lunga sull'alternativo e, in un caso, a Zanzibar, ho visto con i miei occhi estrarre la frusta (1,5m) da sotto due elasticoni intorno alla bombola - usarla per gonfiare il pedagno e poi, con mio grande stupore, rimetterla elegantemente a posto con un paio di movimenti e, sicuramente, scioltezza nelle articolazioni ...
                          Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
                          L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

                          Commenta


                          • #43
                            tralasciando il side Mount che rimane per il deep air la scelta più sicura......deep air.....dunque monobombola da 15 o 12 sulla schiena ...bombolino stage 7 litri aria ..la frusta lunga per eventuale pegaso, se disponibile senno serve a na sega.....per raggiungere il top 7 litri ean 50.....
                            ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

                            Commenta


                            • #44
                              Sono un patito dell'aria profonda (tra i -70 ed i -80) e settimanalmente ormai da più di 40 anni non riesco a non fare un tuffo seguendo questa filosofia, anche se mi immergo in trimix se devo andare più profondo.
                              Da quando mi immergevo con i Royal Mistral ad oggi che utilizzo i Jet Steam, ben poco è cambiato nel cuore di questa tecnica che sostanzialmente si riduce ad un maniacale controllo dello stress e della conseguente lucidità generale.
                              Parlando di configurazione, la mia tipo, per un tuffo alle quote di cui discutiamo, si compone di un D15 con gav xtek (da 40 kg quando uso la umida e da 18 kg quando uso la stagna), Jet Steam Poseidon come primario tenuto da collare in silicone con attacco magnetico, MK 25 e A700 Scubapro come secondario tenuto sullo sterno da un gancio estensibile che parte dallo spallaccio sinistro. Sulla decompressiva (io utilizzo un solo gas per la decompressione) vario tra una 10 litri con EAN 50 o una 7 litri con ossigeno (per la verità preferisco utilizzare la 50 che mi da una maggiore sicurezza atteso la maggiore utilizzabilità della miscela). In questo ultimo periodo quando opto per l'utilizzo dell'ossigeno preferisco, per mia tranquillità, portarmi un ulteriore bombolino da 3 litri caricato con aria e posizionato alla mia destra nella piastra del gav (dove solitamente si mette il bombolino per la stagna).
                              Nel gruppo principale ho il manifold due giri aperto con comando remoto posto sullo spallaccio destro.
                              Mi ritengo un sub alla vecchia maniera e, ripeto, non trovo particolari differenze tra la pianificazione di un tuffo ai nostri giorni rispetto ad uno di quando ero ragazzo 40 anni fa, se non appunto per l'utilizzo delle decompressive con miscele diverse che negli anni 70 non era affatto usuale .
                              Ma la configurazione, le attrezzature i pc ecc, in questo ambito ritengo siano solo un contorno a quello che, come ho detto sopra, è il vero nucleo dell'immersione. Ad 80 metri in aria non si pone neppure il problema della condivisione, non esiste gas di fondo gas di viaggio gas ecc, non esiste neppure il compagno. Ad 80 metri ad aria se solo sbagli a muoverti e lo fai bruscamente ti ritrovi che non sai più dove sta il fondo e dove la superficie e questo succede in un batter d'occhio e non c'è nessuna didattica se non l'esperienza che ti possa aiutare ad interpretare il fischio che senti nelle tue orecchie e nella testa a quelle quote.

                              Commenta


                              • #45
                                Grande @Albertosixsix...mi manca un po' il mare di Milazzo e le idee che ispira...anche se non a tanti può piacere il tuo stile. Io, come sai, imparo sempre.
                                CACCIATORI DI RETI FANTASMA

                                Commenta

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