Ciao Luca,
ho riletto quanto ti ho scritto e penso di aver un po calcato la mano e magari aver spento il tuo entusiasmo e la voglia di domandare - fine principale del forum.
Non era mia intenzione.
Hai il diritto di domandare qualsiasi cosa, hai il diritto di raccogliere tutte le informazioni che reputi necessarie.
Volevo solo farti riflettere sul fatto che se non hai un attimino le idee chiare su cosa vuoi fare tu diventa difficile scegliere e i consigli che raccogli trovano il tempo che trovano.
Hai ragione Luca, c'è molta confusione attorno all'espressione "immersione tecnica".
Una confusione alimentata non solo dalla necessità di classificare ogni fenomeno per comprenderlo o anche solo per fini didattici (per trasmettere il sapere) ma anche perché spesso la terminologia viene usata in maniera faziosa per fini legati al marketing.
Il termine "tecnico" è abusato e tutti cercano di infilarlo dentro al fine di ammantare quanto proposto come migliore sul mercato.
La realtà è molto più semplice, nessuno inventa nulla di nuovo, tutto è codificato e definito.
Cerchiamo di portare un po' di chiarezza in questa sorta di "terra di mezzo" che sono i corsi successivi all'ambito ricreativo.
Cerchiamo le ragioni strutturali di alcune terminologie.
Immersione ricreativa:
Quelle immersioni che si svolgono in aria (o nitrox) a quote in cui non si verifica l'effetto narcosi ergo entro al massimo -30 metri di profondità (limite oltre il quale inizia ad agire la narcosi) e rigorosamente in curva di sicurezza (senza la necessità di svolgere tappe obbligatorie di decompresisone).
Questa per me è la definizione più scientificamente argomentata per definire l'immersione ricreativa.
Padi e altre didattiche simile si attengono in maniera rigorosa a questa definizione, altre didattiche la estendono oltre i -30 metri per esempio la federazione che seguo considera immersioni ricreative quelle entro e non oltre i -40 metri, per cui noi abbiamo tre corsi primo livello -20 metri, secondo livello -30 metri, terzo livello -40 metri e qui si chiudono i corsi ricreativi.
Come vedi quello che per Padi è già un corso deep (profondo) -40 metri per altri è un corso ricreativo.
Non ha torto nessuno, Padi rispetto una definizione che io stesso considero corretta, la mia didattica estende il ricreativo fino a -40 metri.
Tutti siamo consci che oltre -30 metri inizia l'aggressione narcotica, ma tra i -30 e -40 l'azione narcotica è "leggera".
Immersine avanzata:
Non è tecnica, sono immersioni in aria a quote narcotiche, e fuori curva di sicurezza - per Padi sono i corsi (correggetemi se sbaglio) tec 40 / tec 45 / tec 50, per noi sono due corsi successivi alla terzo livello.
IAA (immersione avanzata in aria) primo livello -50 metri e IAA secondo livello -60 metri.
Per noi l'immersione profonda in aria si ferma a -60 metri, fermo restando che l'operatività delle immersioni avanzate non prevedono lunghe permanenze.
Come ho cercato di spiegarti queste immersioni sono particolari perché soggette a peculiari aspetti.
Tutto questo fa si che queste immersioni richiedono un loro ben preciso e specifico approccio.
Immersione tecnica:
Immersioni con miscele diverse dall'aria, fuori curva di sicurezza.
Sono le immersioni con miscele sintetiche a base di elio (trimix).
Il trimix risolve due peculiari limiti dell'aria profonda, la densità e la narcosi ma ....
Il trimix non è immune da problemi e non rende l'immersione "facile", un immersione profonda rimane un immersione a più alto rischio rispetto all'ambito ricreativo.
Il trimix ha le sue regole, procedure e modus operandi.
Poi ci sono didattiche che hanno fatto scelte più estreme.
Didattiche che considerano l'aria la peggiore miscela per immergersi e per tanto non la usano.
La didattica per eccellenza che fa suo questo modo di pensare è la GUE.
Per questa didattica fino a -30 metri si usa il nitrox arricchito (con maggiore frazione di O2) oltre i -30 metri trimix.
L'aria non si usa mai forse ammettono qualche eccezione comunque entro e non oltre i -30 metri.
Un tempo non c'era questo problema esisteva solo l'aria ma oggi la prima scelta che un subacqueo che si accinge ad uscire dall'ambito ricreativo è quella di domandarsi se fare un esperienza in aria profonda o partire subito dal trimix.
La scelta è insindacabile, ognuno fa la sua, l'importante che sia consapevole e coerente con le scelte fatte.
Se uno decide di non usare l'aria e fa i corsi tecnici (trimix) deve andare in trimix - non deve affrontare le immersioni profonde usando l'aria perché la formazione trimix non è studiata e non insegna a svolgere immersioni sotto l'effetto narcotico e sotto lo stressi di una miscela densa.
Allo stesso modo chi decide di usare l'aria profonda riceve o dovrebbe ricevere (è fondamentale) una formazione specifica per affrontare la narcosi respirando una miscela densa, questa formazione è specifica con specifiche sceltelte operative, non va bene se poi si usa il trimix,
Morale della favola non si possono "usare" corsi di immersione profonda in aria come ponti per le immersioni tecniche in trimix.
Si finisce per non fare bene ne una cosa, ne l'altra.
Uno può fare i corsi di aria profonda e poi intraprendere una formazione tecnica, ma consapevole che l'esperienza aria nelle immersioni tecniche non apporta vantaggi se non marginali.
Sicuramente aver fatto i corsi avanzati in aria profonda insegna l'importanza del rigore nella programmazione e nel rispetto di quanto programmato, sicuramente insegna la gestione dello stress, ma a livello di procedure, siamo su un altro mondo chi inizia un percorso tecnico va ad apprendere delle nuove procedure ecc, ecc.
Io diffido da chi mischia aria e trimix gestendo tutto come se ci si immergesse in trimix ... questo a mio avviso è un approccio sbagliato.
GUE ha insegnato al mondo la tecnica Trimix, questo è un dato di fatto, tutte le didattiche hanno attinto a piene mani dal sistema DIR / GUE nella gestione trimix per questo la considero una didattica di riferimento nel settore senza ombra di dubbio.
Non sono mica scemi se hanno deciso di bandire l'aria, con il loro sistema, se lo hanno fatto un motivo c'è.
Il metodo DIR non funziona in aria, procedure e quant'altro sono inadeguate in presenza di narcosi.
Ci sono state didattiche che hanno insegnaro aria profonda utilizzando il metodo DIR e questo è per me una grande cavolata un errore magistrale.
Caro Luca domandati cosa vuoi fare con precisione.
Se guoi estendere il limite operativo dell'aria oltre i -30 metri sappi che devi orientarti verso i corsi di immersione profonda in aria, un percorso formativo specifico con proprie peculiarità.
In questo percorso apprenderai soprattutto i limiti e maturerai la consapevolezza che l'aria profonda oltre questi limiti è inadeguata e il passaggio al trimix è obbligo se si vuole andare oltre.
Quando o se decidi di passare al trimix sappi che intraprenderai un percorso formativo specifico e della tua precedente esperienza in aria ti porterai dietro solo poche cose ......
Prenditi del tempo, fai esperienza nell'ambito della tua formazione DM, penso che di cose da approfondire, comprendere e farle tue in termini di esperienza ce ne sono.
Sono convinto che dopo molte domande troveranno naturale risposta, a questo punto la scelta sarà sicuramente più consapevole.
Cordialmente
Rana
ho riletto quanto ti ho scritto e penso di aver un po calcato la mano e magari aver spento il tuo entusiasmo e la voglia di domandare - fine principale del forum.
Non era mia intenzione.
Hai il diritto di domandare qualsiasi cosa, hai il diritto di raccogliere tutte le informazioni che reputi necessarie.
Volevo solo farti riflettere sul fatto che se non hai un attimino le idee chiare su cosa vuoi fare tu diventa difficile scegliere e i consigli che raccogli trovano il tempo che trovano.
Originariamente inviato da Luca29121990
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Una confusione alimentata non solo dalla necessità di classificare ogni fenomeno per comprenderlo o anche solo per fini didattici (per trasmettere il sapere) ma anche perché spesso la terminologia viene usata in maniera faziosa per fini legati al marketing.
Il termine "tecnico" è abusato e tutti cercano di infilarlo dentro al fine di ammantare quanto proposto come migliore sul mercato.
La realtà è molto più semplice, nessuno inventa nulla di nuovo, tutto è codificato e definito.
Cerchiamo di portare un po' di chiarezza in questa sorta di "terra di mezzo" che sono i corsi successivi all'ambito ricreativo.
Cerchiamo le ragioni strutturali di alcune terminologie.
Immersione ricreativa:
Quelle immersioni che si svolgono in aria (o nitrox) a quote in cui non si verifica l'effetto narcosi ergo entro al massimo -30 metri di profondità (limite oltre il quale inizia ad agire la narcosi) e rigorosamente in curva di sicurezza (senza la necessità di svolgere tappe obbligatorie di decompresisone).
Questa per me è la definizione più scientificamente argomentata per definire l'immersione ricreativa.
Padi e altre didattiche simile si attengono in maniera rigorosa a questa definizione, altre didattiche la estendono oltre i -30 metri per esempio la federazione che seguo considera immersioni ricreative quelle entro e non oltre i -40 metri, per cui noi abbiamo tre corsi primo livello -20 metri, secondo livello -30 metri, terzo livello -40 metri e qui si chiudono i corsi ricreativi.
Come vedi quello che per Padi è già un corso deep (profondo) -40 metri per altri è un corso ricreativo.
Non ha torto nessuno, Padi rispetto una definizione che io stesso considero corretta, la mia didattica estende il ricreativo fino a -40 metri.
Tutti siamo consci che oltre -30 metri inizia l'aggressione narcotica, ma tra i -30 e -40 l'azione narcotica è "leggera".
Immersine avanzata:
Non è tecnica, sono immersioni in aria a quote narcotiche, e fuori curva di sicurezza - per Padi sono i corsi (correggetemi se sbaglio) tec 40 / tec 45 / tec 50, per noi sono due corsi successivi alla terzo livello.
IAA (immersione avanzata in aria) primo livello -50 metri e IAA secondo livello -60 metri.
Per noi l'immersione profonda in aria si ferma a -60 metri, fermo restando che l'operatività delle immersioni avanzate non prevedono lunghe permanenze.
Come ho cercato di spiegarti queste immersioni sono particolari perché soggette a peculiari aspetti.
Tutto questo fa si che queste immersioni richiedono un loro ben preciso e specifico approccio.
Immersione tecnica:
Immersioni con miscele diverse dall'aria, fuori curva di sicurezza.
Sono le immersioni con miscele sintetiche a base di elio (trimix).
Il trimix risolve due peculiari limiti dell'aria profonda, la densità e la narcosi ma ....
Il trimix non è immune da problemi e non rende l'immersione "facile", un immersione profonda rimane un immersione a più alto rischio rispetto all'ambito ricreativo.
Il trimix ha le sue regole, procedure e modus operandi.
Poi ci sono didattiche che hanno fatto scelte più estreme.
Didattiche che considerano l'aria la peggiore miscela per immergersi e per tanto non la usano.
La didattica per eccellenza che fa suo questo modo di pensare è la GUE.
Per questa didattica fino a -30 metri si usa il nitrox arricchito (con maggiore frazione di O2) oltre i -30 metri trimix.
L'aria non si usa mai forse ammettono qualche eccezione comunque entro e non oltre i -30 metri.
Un tempo non c'era questo problema esisteva solo l'aria ma oggi la prima scelta che un subacqueo che si accinge ad uscire dall'ambito ricreativo è quella di domandarsi se fare un esperienza in aria profonda o partire subito dal trimix.
La scelta è insindacabile, ognuno fa la sua, l'importante che sia consapevole e coerente con le scelte fatte.
Se uno decide di non usare l'aria e fa i corsi tecnici (trimix) deve andare in trimix - non deve affrontare le immersioni profonde usando l'aria perché la formazione trimix non è studiata e non insegna a svolgere immersioni sotto l'effetto narcotico e sotto lo stressi di una miscela densa.
Allo stesso modo chi decide di usare l'aria profonda riceve o dovrebbe ricevere (è fondamentale) una formazione specifica per affrontare la narcosi respirando una miscela densa, questa formazione è specifica con specifiche sceltelte operative, non va bene se poi si usa il trimix,
Morale della favola non si possono "usare" corsi di immersione profonda in aria come ponti per le immersioni tecniche in trimix.
Si finisce per non fare bene ne una cosa, ne l'altra.
Uno può fare i corsi di aria profonda e poi intraprendere una formazione tecnica, ma consapevole che l'esperienza aria nelle immersioni tecniche non apporta vantaggi se non marginali.
Sicuramente aver fatto i corsi avanzati in aria profonda insegna l'importanza del rigore nella programmazione e nel rispetto di quanto programmato, sicuramente insegna la gestione dello stress, ma a livello di procedure, siamo su un altro mondo chi inizia un percorso tecnico va ad apprendere delle nuove procedure ecc, ecc.
Io diffido da chi mischia aria e trimix gestendo tutto come se ci si immergesse in trimix ... questo a mio avviso è un approccio sbagliato.
GUE ha insegnato al mondo la tecnica Trimix, questo è un dato di fatto, tutte le didattiche hanno attinto a piene mani dal sistema DIR / GUE nella gestione trimix per questo la considero una didattica di riferimento nel settore senza ombra di dubbio.
Non sono mica scemi se hanno deciso di bandire l'aria, con il loro sistema, se lo hanno fatto un motivo c'è.
Il metodo DIR non funziona in aria, procedure e quant'altro sono inadeguate in presenza di narcosi.
Ci sono state didattiche che hanno insegnaro aria profonda utilizzando il metodo DIR e questo è per me una grande cavolata un errore magistrale.
Originariamente inviato da Luca29121990
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Se guoi estendere il limite operativo dell'aria oltre i -30 metri sappi che devi orientarti verso i corsi di immersione profonda in aria, un percorso formativo specifico con proprie peculiarità.
In questo percorso apprenderai soprattutto i limiti e maturerai la consapevolezza che l'aria profonda oltre questi limiti è inadeguata e il passaggio al trimix è obbligo se si vuole andare oltre.
Quando o se decidi di passare al trimix sappi che intraprenderai un percorso formativo specifico e della tua precedente esperienza in aria ti porterai dietro solo poche cose ......
Originariamente inviato da Luca29121990
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Sono convinto che dopo molte domande troveranno naturale risposta, a questo punto la scelta sarà sicuramente più consapevole.
Cordialmente
Rana
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