Cambio gas deco

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  • #16
    Se metto livello conservativismo +5 non esco più e muoio di vecchiaia in decompressione, al massimo quando non mi sento in forma metto +1. Devo vedere da dove si può impostare sto stop senza aumentare il conservativismo.

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    • #17
      Originariamente inviato da bradipo67 Visualizza il messaggio
      Comunque il v-planner ti fa fare la sosta che vuoi al cambio gas. E' uno dei parametri che si impostano nella configurazione
      Esatto, il.conservativismo è un altra cosa....
      http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
      http://profondeemozioni.blogspot.com/

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      • #18
        Originariamente inviato da Narcotizzato Visualizza il messaggio
        Se metto livello conservativismo +5 non esco più e muoio di vecchiaia in decompressione, al massimo quando non mi sento in forma metto +1. Devo vedere da dove si può impostare sto stop senza aumentare il conservativismo.
        Esagerato, dipende sempre da quello che devi fare e da chi lo fa e quali margini si vuol prendere.
        Io ho riportato solo un esempio di configurazione con i dati iniziali. Non ho mai scritto che se metti il +5 = sosta di 5min a -21.
        cordialità
        Turbosub

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        • #19
          Dico la mia... Se decidi di elaborare delle tabelle con - ad esempio - Vplanner, devi tenere conto di quanto pianificato (Esiste l'opzione di aggiungere tempo al cambio gas, puoi usarla, non è l'autodistruzione...); se ciò nonostante al cambio gas non hai sosta, significa che la tua immersione non la prevede a quella quota per cui cambi e te ne vai.
          Se invece decidi di usare un computer multimiscela, tu decidi quando fare il cambio e lui di dice dove fare la prima sosta, riconteggiando la deco residua in funzione del "nuovo" gas che stai respirando.
          Mischiare le due cose (metà tabelle e metà computer) è - secondo me - sbagliato.
          Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

          cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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          • #20
            Quando faccio il cambio ai -21 con il 50 , al di là di esigenze specifiche , cerco di rmanere a quella quota par qualche minuto gironzolando per la parete , poi comincio a risalire .
            Ciao MarenaSub
            Cit.Silvano :
            Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
            E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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            • #21
              Ciao a tutti.
              ​I software decompressivi sono, di fatto, il "vaso di Pandora" del subacqueo nel momento in cui pianifica la decompressione.
              Mi spiego.
              Con il software, al subacqueo, si da il "libero arbitrio" di fare.
              I software decompressivi permettono la modifica di tanti parametri, parametri che permettono di giungere a qualsiasi profilo si decida di seguire in risalita.
              Posso mettere deep stop, impostare tappe, g.f., ecc, ecc.

              Prendere i dati di qualsiasi software per avallare o meno la validità di un comportamento decompressivo come la domanda di questo 3D (se fare o non fare una tappa al cambio gas) per me non ha senso e questa discussione ne è un esempio.

              In questa "libertà di fare" (tra virgolette in quando comunque si è soggetti a delle regole di base dell'algoritmo) è difficile andare a capire cosa è giusto fare, ossia scegliere il compromesso migliore tra l'ampio ventaglio di possibilità offerte.
              In questa zona d'incertezza, il software, non ci aiuta in quanto accetta tutto - il software non è un correttore di errori nostri nel settare i parametri, non corregge i dati d'ingresso e quando noi gli andiamo a modificare, il fatto che elabori non è certezza della nostra competenza in quello che abbiamo fatto.

              A questo punto entriamo nella "cucina" decompressiva di ogni subacqueo.
              Ogni subacqueo, ogni didattica, ha le proprie "ricette" che cucina sulla base delle proprie esperienze.
              La cosa sorprendente è constatare che funziona tutto, ogni scelta passata che il software (qualsiasi tipo) riesce ad elaborare, funziona.

              Io capisco chi sostiene che se non si è un medico iperbarico (ergo non si ha una determinata cultura nella materia) ogni ricetta trova il tempo che trova.
              Per questo sono dell'idea che non si dovrebbe "customizzare" le procedure di decompressione apprese.

              Intendo dire che se la didattica che ci ha formato ci trasmette una certa strategia di decompressione (strategia sempre supportata da una commissione medica che ne avalla i comportamenti, ergo, che effettua quel lavoro di valutazione dei comportanti in fase decompressiva con cognizione di causa) a quella dobbiamo attenerci, se non ci piace, non va modificata aggiungendo elementi arbitrari mutuati da altre strategie.
              Se non piace va cambiata, si cambia strategia, si sceglie quella che più ci convince > si apprende e si applica senza modificarla, senza fare degli "ibridi".

              Il libero arbitrio che i software decompressivi permettono va visto (secondo me) nella possibilità di poter "gestire" le varie strategie.
              Le strategie o ricette che hanno valore sono quelle "certificate" da commissioni mediche che nel tempo si sono radicate nell'esperienza subacquea collettiva - ergo - dalle didattiche.

              Le ricette personali, quelle frutto di sentito dire, di convincimenti, di ibridazioni tra varie esperienze mischiate mi vede d'accordo con l'intervento di Cesare.

              Per rispondere alla domanda iniziale secondo me non si può chiedere voi cosa fate nel momento in cui fate il cambio.
              In quanto quel comportamento comunque andrebbe valutato all'interno del contesto completo della strategia adottata.
              Il fatto che uno risponde io faccio una tappa di per se non dice nulla, lui la fa ma in un contesto ben determinato, se il contesto non è quello non è detto che sia corretto farla.

              Le motivazioni che spingono, in generale, a fare una tappa a -21 metri le ha ben spiegate Paolinus nel secondo intervento e nulla si può aggiungere in più o in meno.
              Con questo, il fatto che si faccia o no, dipende dalla strategia adottata.

              Fermarsi a quella quota qualche minuto male non fa, le motivazioni sono palesi e sono state tutte ben spiegate (vedi il secondo intervento di Paolinus), anch'io risalendo a 21 metri se cambio e passo all'ean 50 mi fermo alcuni minuto (nelle immersioni in aria non sempre mi porto l'ean 50 - in questo caso non mi fermo).
              Nel trimix mi fermo sempre - faccio questa tappa.


              Cordialmente
              Rana

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              • #22
                Grazie per le risposte a tutti. Avevo chiesto del perchè a chi fa la sosta al cambio gas per magari vedere se c'erano altri motivi oltre al controllo crescita e numero bolle.

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                • #23
                  In sostanziale accordo con Rana e altri, io metterei le cose in questo modo: un cambio gas (e quindi il fatto di avere la disponibilità di quel gas) fa (o dovrebbe far) parte integrante di una data strategia decompressiva, ed è quindi la strategia stessa che indica a che quota fermarsi e che tappe fare.
                  Quindi se ci si porta appresso il 50 è (o dovrebbe essere) perché la strategia scelta ne richiede l'impiego e si dovrebbe quindi già sapere cosa farne. Quindi la domanda "cosa fate voi" è imprecisa e dovrebbe essere corretta in "quale schema decompressivo adottate".
                  Diverso è domandare il perché si usino gas decompressivi diversi, ma qui partirebbe un flame inarrestabile...
                  Poi si sa che spesso parecchi portano con sé una decompressiva con il 50 anche per immersioni che non richiedono deco o poca deco e solo in aria, quindi la bombola col 50 viene spesso intesa come sicurezza in più (spare gas usabile da 21 metri): in questo caso ognuno la gestisce come vuole, secondo la tranquillizzante regola che "male non fa", ma senza sapere effettivamente cosa fa di preciso (cosa che comunque non si saprebbe in ogni caso :-) ). IMHO, ovviamente, e scusandomi delle eventuali imprecisioni.

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