Ferie agostiane...decidiamo destinazione san vito lo capo nell'emirato siciliano...si parte con davanti più di 1500 chilometri...il viaggio scorre e giunti nella terribile salerno reggio calabria una piacevole sorpresa ci attende: la strada è percorribilissima, alcune gallerie pargono germaniche, solo due tratti corti prevedono cantieri.
Il tratto tra bagnara e scilla è a dir poco stupefacente.rimangono a memoria dell'imbecillità i buchi delle gallerie in disuso come fiche costrette ad una castità contro natura.
costa viola, il mio amore di sempre, lo lasciamo alle spalle e giunti a san giovanni ci imbarchiamo per messina. Lo stretto si allarga e noi si arriva in terra saraceno insulare. Percorro la strada mai fatta che porta a palermo con piacere per gli occhi.
passata palermo una freccia indica capaci e un automatismo mi stringe leggermente lo stomaco. Passata capaci una curva, due stele ai lati della strada fanno esplodere la mia anima in liquidi brandelli che svolazzono fuori dai miei condotti lacrimali. Che grande siciliano, quanto lo amo.
La strada ci porta verso l'interno dove mi stupiscono cave di marmo, ammetto, sono ignorantello.
la pietra che parla sta anche qua in sicilia. La strada discende verso il mare e uno stradone vialato di palme ci porta a san vito lo capo. Il viale e il paesaggio mi riportano alle strade di sharm dove le palme si chiedono che minchia ci stanno a fare lì.
Il paese si apre in strade parallele e perpendicolari tutte spigoli, le curve non sono previste. Tra una strada e l'altra occhieggio un mare lussurioso di splendidi colori.
Arriviamo al diving, nautisub, dove ci accolgono senza violentarci, ci lasciano sbattere nel sistemare la roba, sembra abbiano fatto un corso per facilitare l'ambientamento. Il diving è sul molo dove vicino attracca il gommone per i pucci. Tutto comodo. Scaricata l'attrezzatura salutiamo e , preso appuntamento per il giorno successivo, ci dirigiamo alla ricerca dell'appartamento che abbiamo preso in affitto. Messo a posto il bagaglio mi stravacco in letto: il lungo viaggio mischia i miei pensieri che socchiudono gli occhi ma non riescono a chiuderli per la troppa stanchezza che però dopo poche pagine di libro si accasciano sul cuscino.
Mattina ore 7 sveglia, ore 8 diving. Preparativi e iniziano le due settimane di pucci siculiani.
Subito la natura marina pare timida, bella ma riservata. Pian piano però esplode e il godimento è globale. Io e la mia sette ottavi siamo gorgoniadi e di gorgonie veniamo soddisfatti.
Bellissimi paesaggi si aprono ai nostri occhi.
Immersioni come punta negra, la tonnara dopo la grotta dei gamberi ,la secca delle cataratte ci portano alla vibrazione delle emozioni. Ogni immersione di cui sopra merita mille immersioni. Eppoi il kent che ci affascina pur non essendo relittari e le grotte che ci offrono stupendi giochi di luce e tappeti di parapandoli. Eppoi tutte quelle seconde immersioni della giornata a quote più che tranquille che viziano il nostro godere dello stare in acqua.
Ma l'immersione più bella ha sempre bisogno di essere presentata con la dovuta professionalità.
Il diving nautisub ha accompagnato le nostre vacanze in maniera impeccabile.
Roberto de caro, titolare del diving con la moglie virginia, è un subbacquone molto bravo (non ce ne sono molti in giro), preparato e conosce molto bene tutti i fondali che si avvicinano a san vito. Attento e cortese sia fuori sia dentro l'acqua,personalmente lo metto tra i pochi veri professionisti che circolano nella nostra italia dei diving.
La moglie virginia bravissima subacquea è molto attenta alla logistica.
Lo staff composto da ragazzi simpatici, seri, giovani ma attenti a mettere a proprio agio il cliente e ad aiutarlo in caso di bisogno.
Io, nel mezzo avanzato di cammin di nostra vita, cerco nelle ferie di soddisfare il mio bisogno di natura, mettendo dentro alla natura sia l'ambiente sia l'uomo.
A san vito natura mi ha attraversato e io non ho opposto alcuna resistenza.
Tornerò perchè ancora tanti pucci voglio fare lì (ce ne sono davvero tanti) e ancora la stessa gente voglio onorarmi di frequentare.
p.s. Per lettura mi ero portato appresso “ tutti i racconti” di poe che dopo alcuni racconti hanno letteralmente sciacquato i miei cocones (è la seconda volta che provo e che mi induce allergia). Son sceso in libreria e mi son comprato due libri: notte di stelle della hack e troppu traffico ppi nenti di camilleri di pasquale.
Il primo una bellissima e godibilissima sorpresa il secondo una conferma che il tempo trascorso a leggerlo è tempo guadagnato. Leggendo il primo mi è stato ricordato che giove si è trombato europa ed è nato minosse. Sono indeciso se scrivere a giove chiedendogli di dare un'altra cappellata a europa, sia mai che nasca…..........................................
Il tratto tra bagnara e scilla è a dir poco stupefacente.rimangono a memoria dell'imbecillità i buchi delle gallerie in disuso come fiche costrette ad una castità contro natura.
costa viola, il mio amore di sempre, lo lasciamo alle spalle e giunti a san giovanni ci imbarchiamo per messina. Lo stretto si allarga e noi si arriva in terra saraceno insulare. Percorro la strada mai fatta che porta a palermo con piacere per gli occhi.
passata palermo una freccia indica capaci e un automatismo mi stringe leggermente lo stomaco. Passata capaci una curva, due stele ai lati della strada fanno esplodere la mia anima in liquidi brandelli che svolazzono fuori dai miei condotti lacrimali. Che grande siciliano, quanto lo amo.
La strada ci porta verso l'interno dove mi stupiscono cave di marmo, ammetto, sono ignorantello.
la pietra che parla sta anche qua in sicilia. La strada discende verso il mare e uno stradone vialato di palme ci porta a san vito lo capo. Il viale e il paesaggio mi riportano alle strade di sharm dove le palme si chiedono che minchia ci stanno a fare lì.
Il paese si apre in strade parallele e perpendicolari tutte spigoli, le curve non sono previste. Tra una strada e l'altra occhieggio un mare lussurioso di splendidi colori.
Arriviamo al diving, nautisub, dove ci accolgono senza violentarci, ci lasciano sbattere nel sistemare la roba, sembra abbiano fatto un corso per facilitare l'ambientamento. Il diving è sul molo dove vicino attracca il gommone per i pucci. Tutto comodo. Scaricata l'attrezzatura salutiamo e , preso appuntamento per il giorno successivo, ci dirigiamo alla ricerca dell'appartamento che abbiamo preso in affitto. Messo a posto il bagaglio mi stravacco in letto: il lungo viaggio mischia i miei pensieri che socchiudono gli occhi ma non riescono a chiuderli per la troppa stanchezza che però dopo poche pagine di libro si accasciano sul cuscino.
Mattina ore 7 sveglia, ore 8 diving. Preparativi e iniziano le due settimane di pucci siculiani.
Subito la natura marina pare timida, bella ma riservata. Pian piano però esplode e il godimento è globale. Io e la mia sette ottavi siamo gorgoniadi e di gorgonie veniamo soddisfatti.
Bellissimi paesaggi si aprono ai nostri occhi.
Immersioni come punta negra, la tonnara dopo la grotta dei gamberi ,la secca delle cataratte ci portano alla vibrazione delle emozioni. Ogni immersione di cui sopra merita mille immersioni. Eppoi il kent che ci affascina pur non essendo relittari e le grotte che ci offrono stupendi giochi di luce e tappeti di parapandoli. Eppoi tutte quelle seconde immersioni della giornata a quote più che tranquille che viziano il nostro godere dello stare in acqua.
Ma l'immersione più bella ha sempre bisogno di essere presentata con la dovuta professionalità.
Il diving nautisub ha accompagnato le nostre vacanze in maniera impeccabile.
Roberto de caro, titolare del diving con la moglie virginia, è un subbacquone molto bravo (non ce ne sono molti in giro), preparato e conosce molto bene tutti i fondali che si avvicinano a san vito. Attento e cortese sia fuori sia dentro l'acqua,personalmente lo metto tra i pochi veri professionisti che circolano nella nostra italia dei diving.
La moglie virginia bravissima subacquea è molto attenta alla logistica.
Lo staff composto da ragazzi simpatici, seri, giovani ma attenti a mettere a proprio agio il cliente e ad aiutarlo in caso di bisogno.
Io, nel mezzo avanzato di cammin di nostra vita, cerco nelle ferie di soddisfare il mio bisogno di natura, mettendo dentro alla natura sia l'ambiente sia l'uomo.
A san vito natura mi ha attraversato e io non ho opposto alcuna resistenza.
Tornerò perchè ancora tanti pucci voglio fare lì (ce ne sono davvero tanti) e ancora la stessa gente voglio onorarmi di frequentare.
p.s. Per lettura mi ero portato appresso “ tutti i racconti” di poe che dopo alcuni racconti hanno letteralmente sciacquato i miei cocones (è la seconda volta che provo e che mi induce allergia). Son sceso in libreria e mi son comprato due libri: notte di stelle della hack e troppu traffico ppi nenti di camilleri di pasquale.
Il primo una bellissima e godibilissima sorpresa il secondo una conferma che il tempo trascorso a leggerlo è tempo guadagnato. Leggendo il primo mi è stato ricordato che giove si è trombato europa ed è nato minosse. Sono indeciso se scrivere a giove chiedendogli di dare un'altra cappellata a europa, sia mai che nasca…..........................................
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