Tutto è iniziato da una mail di Antonia che mi chiedeva se potevo recuperare il cellulare di Diego che era caduto nel lago proprio accanto all’hotel di Tremezzo mentre metteva a posto il motoscafo durante un temporale.
Il lavoro di Diego è proprio quello di portare in giro i turisti con il motoscafo dell’Hotel.
Antonia mi ha contattato perchè sa che sono un subacqueo esperto e ben addestrato, ho fatto molta esperienza nel lago , specialmente nel Lario e collaboro con vari enti locali per ricerche e recuperi.
Senza pensarci un attimo le dico che posso provarci.
Ci mettiamo d’accordo per la domenica pomeriggio .
Carico la mia attrezzatura in macchina e mi avvio a Mandello dove mi devo incontrare con amici sub.
Poi a Varenna sul ferry per passare sull’altra sponda.
Sul ferry mi rilasso ammirando lo spendido panorama mentre mi fanno da sottofondo i commenti dei vari turisti anche loro estasiati dallo stupendo scenario che offre il Lario.
Arrivato a Menaggio proseguo in macchina per Tremezzo.
Mentre parcheggio mi vengono incontro Antonia e Diego.
Ci incamminiamo verso l’hotel e poi sulla piscina galleggiante.
la piscina
Diego mi mostra dove è caduto in acqua il cell. ed io, con una cima, provo a sondare la profondità in quel punto, la cima lunga 10 metri non tocca il fondo , quindi siamo a quote maggiori. Dei colleghi di Diego m’informano che sotto la piscina il lago scende molto rapidamente, questo non fa ben sperare per il ritrovamento, ma ormai ci siamo e bisogna tentare.
Poco male mi sono portato diversi tipi di attrezzatura per ogni evenienza, sicuramente oggi si farà un giro esplorativo per vedere il tipo di fondale. Assemblo il tutto e spiego ai miei amici il funzionamento di alcuni componenti: muta stagna , erogatori e computer subacqueo.
Mi tuffo di schiena e poi via in acqua. La visibilità è quella di questo periodo (2/3 mt), inizio a scendere. Il fondale non scende molto rapidamente e forse qualche speranza di ritrovarlo
Trovo vari oggetti buttati o caduti per caso, poi ecco una grossa catena, poi dei grossi blocchi di cemento per zavorrare delle boe vicino la piscina. Proseguo e decido di fermarmi mi sposterò avanti e indietro per 10 mt e poi salirò di qualche metro, continuando così fino a pochi metri . Sotto la piscina trovo un grosso branco di persici, probabilmente la usano come rifugio contro le reti e le lenze . Continuo la ricerca e risalgo, dopo 20 minuti trovo un flûte , mi immagino qualche brindisi galante e sorrido tra me e me! Risalgo di qualche metro ed eccolo, il cellulare!
Sicuramente corrisponde per marca e colore e poi è pulito, quindi è qui da da pochi giorni.
Lo metto nella sacca a rete in modo da non perderlo e risalgo verso la superficie. Faccio la mia tappa di sicurezza ed emergo tra gli applausi di diversi turisti incuriositi dalle bolle.
Antonia e Diego mi guardano stupiti ed io mostro loro l’oggetto tanto desiderato.
Entrambi sono felici e lo sono pure io: ho aiutato un nuovo amico ed ho visto un nuovo angolo di questo lago che io amo.
http://amoillario.blog.tiscali.it/20...ulare-perduto/
nello
Il lavoro di Diego è proprio quello di portare in giro i turisti con il motoscafo dell’Hotel.
Antonia mi ha contattato perchè sa che sono un subacqueo esperto e ben addestrato, ho fatto molta esperienza nel lago , specialmente nel Lario e collaboro con vari enti locali per ricerche e recuperi.
Senza pensarci un attimo le dico che posso provarci.
Ci mettiamo d’accordo per la domenica pomeriggio .
Carico la mia attrezzatura in macchina e mi avvio a Mandello dove mi devo incontrare con amici sub.
Poi a Varenna sul ferry per passare sull’altra sponda.
Sul ferry mi rilasso ammirando lo spendido panorama mentre mi fanno da sottofondo i commenti dei vari turisti anche loro estasiati dallo stupendo scenario che offre il Lario.
Arrivato a Menaggio proseguo in macchina per Tremezzo.
Mentre parcheggio mi vengono incontro Antonia e Diego.
Ci incamminiamo verso l’hotel e poi sulla piscina galleggiante.
la piscina
Diego mi mostra dove è caduto in acqua il cell. ed io, con una cima, provo a sondare la profondità in quel punto, la cima lunga 10 metri non tocca il fondo , quindi siamo a quote maggiori. Dei colleghi di Diego m’informano che sotto la piscina il lago scende molto rapidamente, questo non fa ben sperare per il ritrovamento, ma ormai ci siamo e bisogna tentare.
Poco male mi sono portato diversi tipi di attrezzatura per ogni evenienza, sicuramente oggi si farà un giro esplorativo per vedere il tipo di fondale. Assemblo il tutto e spiego ai miei amici il funzionamento di alcuni componenti: muta stagna , erogatori e computer subacqueo.
Mi tuffo di schiena e poi via in acqua. La visibilità è quella di questo periodo (2/3 mt), inizio a scendere. Il fondale non scende molto rapidamente e forse qualche speranza di ritrovarlo
Trovo vari oggetti buttati o caduti per caso, poi ecco una grossa catena, poi dei grossi blocchi di cemento per zavorrare delle boe vicino la piscina. Proseguo e decido di fermarmi mi sposterò avanti e indietro per 10 mt e poi salirò di qualche metro, continuando così fino a pochi metri . Sotto la piscina trovo un grosso branco di persici, probabilmente la usano come rifugio contro le reti e le lenze . Continuo la ricerca e risalgo, dopo 20 minuti trovo un flûte , mi immagino qualche brindisi galante e sorrido tra me e me! Risalgo di qualche metro ed eccolo, il cellulare!
Sicuramente corrisponde per marca e colore e poi è pulito, quindi è qui da da pochi giorni.
Lo metto nella sacca a rete in modo da non perderlo e risalgo verso la superficie. Faccio la mia tappa di sicurezza ed emergo tra gli applausi di diversi turisti incuriositi dalle bolle.
Antonia e Diego mi guardano stupiti ed io mostro loro l’oggetto tanto desiderato.
Entrambi sono felici e lo sono pure io: ho aiutato un nuovo amico ed ho visto un nuovo angolo di questo lago che io amo.
http://amoillario.blog.tiscali.it/20...ulare-perduto/
nello
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