Incidente Palinuro

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  • Originariamente inviato da jeff68
    Riporto due autorevoli pareri sull'accaduto:
    Giuseppe D'Aquisto, 81 anni
    http://napoli.repubblica.it/cronaca/...edia-38337755/


    Claudio Ripa:
    http://napoli.repubblica.it/cronaca/...vita-38338614/


    Entrambi dicono la loro senza peli sulla lingua e parlano del filo di arianna, ma, evidentemente non sanno che i sub, in quel cunicolo, ci sono entrati per errore.

    Anche loro (D'Acquisto e Ripa) parlano a vanvera?
    Evidentemente l'accaduto è di una portata tale da scatenare le reazioni più varie senza per questo doverle reprimere nel silenzio.

    C'è ancora molto da scoprire, soprattutto gli esiti delle indagini per le quali si stanno incrociando i dati dei computer subacquei con le testimonianze.
    Spero che il post non venga chiuso o sterilizzato come qualcuno ha chiesto.
    Quante cazzate! Ha ragione Fabio Barbieri ad averne le palle piene. Sti due evidentemente non sono mai stati in quella grotta.
    Questo poi ancora che parla di grotta del sangue mentre invece è quella degli occhi... ma di che parla sta gente
    "E' più criminale aprire una banca che svaligiarla" B. Brecht

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    • Improvvisamente tutti sono diventati speleosub esperti conoscitori dei fondali di Palinuro (talmente esperti che ad esempio suggeriscono i sagolare dalla barca...perchè non dal bagno del bar del porto, o dal ristorante di Sergio, a questo punto). Il guaio di ste cose è che poi la gente ci crede!! Altro che se ha ragione Fabio!
      Cmq ribadisco il concetto: si gira sempre in torno....nn potete aprire un nuovo topic per sto minestrone?? Qui non mi pare veramente il caso di continuare...
      troppi pagliacci, pochi circhi!

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      • Visto che è stato chiesto da diverse persone di aprire un nuovo topic .

        Ora potete continuare al link , grazie .

        http://www.poverosub.com/forum5/view...=856071#856071

        nello

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        • Visto che alcuni hanno criticato i giornalisti, da esponente della categoria vorrei spiegarvi in poche righe la ragione delle inesattezze riportate, almeno nei primi momenti.
          I colleghi che seguono la cronaca nera, soprattutto per le agenzie di stampa, lavorano in condizioni talvolta difficili: è improbabile che abbiano una formazione così ampia da capire quanto le ipotesi che raccolgono siano veritiere o meno (avete presente quando leggiamo "Il sub ha finito l'ossigeno"? E' l'esempio classico).
          In quei momenti lavorano sono sotto la pressione di capi che li spingono a dare notizie il più in fretta possibile e si ritrovano giocoforza a sacrificare l'esattezza per la velocità. Nel 90% dei casi, la notizia è in equilibrio tra questi due fattori. E non sempre, sul campo, si ha la fortuna (perché di questo si tratta) di parlare con persone preparate. Talvolta le fonti, anche istituzionali, dicono enormi idiozie.
          Dovendo "uscire" prima possibile, i giornalisti tendono quindi a "buttare dentro" tutto, salvo poi correggere il tiro in un secondo momento. Lo so, è un comportamento professionalmente deprecabile, ma è il mercato dell'informazione che ora, da quando la rete è diventato il canale principale, funziona così. Il lettore che si informa su Internet deve quindi essere consapevole che gli spetta un nuovo sforzo: se conosce la materia, deve selezionare ciò che è plausibile e lasciare da parte le inesattezze scritte dal giornalista. Che prova a fare il suo lavoro entro accettabili margini di errore, ma non sempre riesce a isolare le inevitabili interferenze esterne.

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          • Originariamente inviato da sauro
            Visto che alcuni hanno criticato i giornalisti, da esponente della categoria vorrei spiegarvi in poche righe la ragione delle inesattezze riportate, almeno nei primi momenti.
            I colleghi che seguono la cronaca nera, soprattutto per le agenzie di stampa, lavorano in condizioni talvolta difficili: è improbabile che abbiano una formazione così ampia da capire quanto le ipotesi che raccolgono siano veritiere o meno (avete presente quando leggiamo "Il sub ha finito l'ossigeno"? E' l'esempio classico).
            In quei momenti lavorano sono sotto la pressione di capi che li spingono a dare notizie il più in fretta possibile e si ritrovano giocoforza a sacrificare l'esattezza per la velocità. Nel 90% dei casi, la notizia è in equilibrio tra questi due fattori. E non sempre, sul campo, si ha la fortuna (perché di questo si tratta) di parlare con persone preparate. Talvolta le fonti, anche istituzionali, dicono enormi idiozie.
            Dovendo "uscire" prima possibile, i giornalisti tendono quindi a "buttare dentro" tutto, salvo poi correggere il tiro in un secondo momento. Lo so, è un comportamento professionalmente deprecabile, ma è il mercato dell'informazione che ora, da quando la rete è diventato il canale principale, funziona così. Il lettore che si informa su Internet deve quindi essere consapevole che gli spetta un nuovo sforzo: se conosce la materia, deve selezionare ciò che è plausibile e lasciare da parte le inesattezze scritte dal giornalista. Che prova a fare il suo lavoro entro accettabili margini di errore, ma non sempre riesce a isolare le inevitabili interferenze esterne.
            Questo post, a oggi, è l'unico luogo sul web dove, previa iscrizione , mi è stato possibile rimettere in ordine il bailamme di informazioni contraddittorie che si accavallavano sulla rete.
            Nonostante tutto, ancora pochi giornalisti hanno capito che in quella grotta ci sta un cunicolo infangato CIECO.
            Dovete rettificare la notizia.

            Intanto da oggi c'è un indagato iscritto nel registro:
            http://corrieredelmezzogiorno.corrie...67529404.shtml

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            • allora se per ipotesi,io dovessi eseguire un intervento chirurgico,nelle condizioni del giornalista in oggetto,per il pz.sarebbero "uccelli per diabetici"....e come minimo mi farebbero(a rigione..)un paiolo tanto per negligenza,e imprudenza...quella non è una scusa,il giornalista lo deve sapere e deve sapere quando non obbedire ad un ordine che gli arriva dall'alto...
              viaggiare è crescere !

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              • Originariamente inviato da davide64
                allora se per ipotesi,io dovessi eseguire un intervento chirurgico,nelle condizioni del giornalista in oggetto,per il pz.sarebbero "uccelli per diabetici"....e come minimo mi farebbero(a rigione..)un paiolo tanto per negligenza,e imprudenza...quella non è una scusa,il giornalista lo deve sapere e deve sapere quando non obbedire ad un ordine che gli arriva dall'alto...
                Il paragone che usi non calza per evidenti motivi. E ci aggiungo anche: fortunatamente. Quanto a non obbedire, vorrei vedere te. Ma forse nel tuo immaginario i giornalisti sono quelli cinematografici. La realtà è purtroppo ben altra cosa.

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                • il parere di un normale sub

                  Grazie a chi conosce bene il posto e soprattutto a chi c'era, perchè ci ha dato una versione utile a capire cosa è successo e farsi un'idea concreta dei veri pericoli da evitare.

                  Ho fatto immersioni ricreative in tutto il mondo, e la verità è i diving italiani (o quelli gestiti e frequentati da italiani all'estero) sono quasi sempre i meno rigorosi nel rispetto delle regole.
                  Questo "stile italiano", inutile negarlo, mi ha spesso consentito di fare immersioni memorabili, bellissime che, per fare un esempio, un diving gestito da americani non mi avrebbe mai lasciato nemmeno avvicinare.
                  Purtroppo però questo implica che l'equilibrio tra divertimento, belle immersioni e sicurezza non è da noi garantito da regole certe, (le didattiche non c'entrano, tutte avrebbero impedito l'immersione di Palinuro): dunque occorre cercarselo da soli, giusto o sbagliato che sia, facendo il doppio dell'attenzione nella scelta di diving, guide, istruttori.

                  Oggi sta nella realtà sta a noi sub / clienti di diving, cercare delle garanzie nel modo in cui il diving è gestito, nella serietà di guide ed istruttori; sta a noi premiare i diving seri, pagando qualche € in più, accettando che ci consiglino o impediscano delle immersioni...

                  La domanda che faccio a tutti, soprattuto ai professionsti è: questo stile italiano, che tanto mi ha fatto divertire, è eticamente corretto? è davvero utile allo sviluppo della subacquea? Come si può trovare un equilibrio più logico con la sicurezza, prima che ci pensino delle autorità regolatorie esterne?

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                  • Scusatemi, siamo passati da un post per discutere dell'incidente di Palinuro (di cui mi sembra che se ne siano dette di cotte e di crude) ad un qualcosa che sta mescolando della demagogia subacquea passando per attendibilità di diving e didattiche per approdare all'etica giornalistica.
                    Ebbene credo che si sia passato il segno, hanno aperto un altro post per discutere di queste cose e credo che sia rispettoso nei confronti delle 4 persone decedute e nei confronti anche degli admin e moderatori del forum di passare a postare al link che gentilmente hanno segnalato qualche post più in su.

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                    • Re: il parere di un normale sub

                      Originariamente inviato da wally gianfranco
                      e la verità è i diving italiani (o quelli gestiti e frequentati da italiani all'estero) sono quasi sempre i meno rigorosi nel rispetto delle regole.
                      Sei completamente fuori strada.
                      www.liberisub.it

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                      • Re: il parere di un normale sub

                        Originariamente inviato da M.
                        Originariamente inviato da wally gianfranco
                        e la verità è i diving italiani (o quelli gestiti e frequentati da italiani all'estero) sono quasi sempre i meno rigorosi nel rispetto delle regole.
                        Sei completamente fuori strada.
                        ammesso che ci sia mai stato.
                        sui divings americani poi
                        Wyrd biö ful äroed
                        "Puoi imparare a riderci su, puoi farci il callo e ignorarle o puoi continuare a legartela al dito e rendere la tua permanenza sul forum inutilmente miserevole. Vedi tu." (cit.)
                        "siamo schiavi dei nostri personaggi" (cit. mgs, 18/07/2015)

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                        • Si sa che l'erba del vicino è sempre la più verde.
                          Non metterti mai a discutere con un idiota:
                          prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza

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                          • Originariamente inviato da aloisio
                            Si sa che l'erba del vicino è sempre la più verde.
                            beh io adoro i diving francesi, confesso.
                            Mi fan sentire libero
                            Wyrd biö ful äroed
                            "Puoi imparare a riderci su, puoi farci il callo e ignorarle o puoi continuare a legartela al dito e rendere la tua permanenza sul forum inutilmente miserevole. Vedi tu." (cit.)
                            "siamo schiavi dei nostri personaggi" (cit. mgs, 18/07/2015)

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da Steve
                              Originariamente inviato da aloisio
                              Si sa che l'erba del vicino è sempre la più verde.
                              beh io adoro i diving francesi, confesso.
                              Mi fan sentire libero
                              chi? quelli che un aodw può andare a -60 se accompagnato da uno di grado superiore?

                              eretico

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da Steve
                                Originariamente inviato da aloisio
                                Si sa che l'erba del vicino è sempre la più verde.
                                beh io adoro i diving francesi, confesso.
                                Mi fan sentire libero

                                e i belgi?
                                mi pare che per la federation belgique 78 metri siano ancora il limite per l'aria.
                                BLOG
                                https://claudiodimanaoblog.blogspot.com/

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