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  • #31
    mission impossible 321......
    ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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    • #32
      se non ti levi e metti il reb però tanto tranquillo non stare
      ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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      • #33
        Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
        .

        ho reso l'idea o devo continuare a spiegarvi che la comfort zone è na minchiata modaiola? piuttosto leggetevi "totem e tabù" che certamente è più istruttivo.
        Eccallalà, siamo arrivati a Freud

        Dove starebbe il totem Freudiano nell'idea del perfetto incapace/incosciente che hai descritto?

        Io in queste cose sono piuttosto booleano:
        0 - 1
        Si - no
        Bianco - nero

        Temi di di non saper risalire in libera da 80m?
        (0) Non vai a 80m - (1)vai a 80m dopo che sei diventato così bravo "in libera" da non aver timore.

        Hai timore di finire il gas?
        (0)Stai a quote rec con un d18 - (1)impari a valutare i consumi, a pianificare le emergenze e vai dove ti porta il gas.

        ​​​​​​Non c'è scampo, vale per tutto, 0-1.

        Anzi no, rimane fuori il panico, e rimane fuori perché è una conseguenza non il problema.
        Fuori dall'acqua è solo il nomignolo che diamo al pensiero che si realizzino quelle nostre specifiche, consapevoli, lacune.
        Sott'acqua è l'incapacità di risolvere una situazione problematica (vera o presunta), attesa perché cretini, inattesa perché impreveduta o imprevedibile, per sfiga o supponenza.

        La legge di causa/effetto , non a caso, è legge universale.

        Non ci sono soluzioni "a priori" al panico, se non essere il meno incapaci possibile, a 360⁰.

        Quindi: aggrediamo il totem o infrangiamo il tabù?

        #cesare puoi continuare a spiegare, Comunque sia evitiamo gli onanismi psicoterapici.
        Io sono solo un subacqueo, non ho fatto altro nella vita, a malapena so leggere e scrivere, figurati capire certe "altezze".


        PS #Albertosixsox più che M.I 10 mi ha ricordato la sinossi di Sanctum.
        www.bludivecenter.com

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        • #34
          ci mancheresse...rispondo semplicemente alle eccezioni...chi si è buttato sulla comfort zone non sono io...
          aldilà delle sinossi e della pertosse, credo che gli impigli siano impigli, vabbene una lenza, ma impigliarsi in una rete hai da ese tagliato fuori come il salame...io non volevo discutere di quello che faccio io....
          sempre scrivendo in lingua italiana ho chiesto che ognuno scriva del proprio percorso, mica del mio. io non sono certamente l'eroe del reb, ce ne sono altri sul mercato. devo dire che diversi eroi si sono cagati sotto e non eroizzano più.
          fermo restando che caratterialmente non sono portato allo spacconesimo e quindi scrivo quello che io faccio.
          vado avanti con gli input.

          ho reputato per certi casi molto importante essere in grado di uscire dal reb come ero abituato ad uscire dall'aperto e mi sono industriato per farlo, peraltro non vi è nulla di valoroso nel farlo, è sufficiente provarlo a fare. manovra più semplice rispetto all'aperto proprio perchè col reb hai a disposizione anche l'aperto. quando entro in un relitto per me è importantissimo saperlo fare, non sarei in comfort e quindi la reazione non sarebbe prevedibile. quando entro in luoghi angusti preferisco "arrampicarmi" con le mani piuttosto che muovere le pinne perchè, per me, è più sicuro per limitare al minimo la possibilità di alzare sospensione.
          non entro in spazi angusti con soggetti che conosco poco.
          sono pochi per me gli spazi angusti interessanti, non sono interessato alle sfide, mi interessa soddisfare la mia curiosità.
          bene, ora invece di sinossi, aldilà di consigliare vivamente il levarsi e il mettere il reb quale pratica ben più importante del mettere un bov, scrivete le vostre. a volte vedo video in cui i bail out risultano scarsini per l'uso, ma ognuno ha il proprio percorso mentale. quando sento parlare di bail out condiviso, per il mio carattere un po' apprensivo, fuggo.
          prego a voi la tastiera
          Ultima modifica di cesare; 03-07-2023, 22:56.
          ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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          • #35
            Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
            ci mancheresse...rispondo semplicemente alle eccezioni...chi si è buttato sulla comfort zone non sono io...
            aldilà delle sinossi
            Amo le sinossi.
            La comfort zone vale per la definizione che le si dà, e l'ho data, credo.

            Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
            ...io non volevo discutere di quello che faccio io....
            sempre scrivendo in lingua italiana ho chiesto che ognuno scriva del proprio percorso, mica del mio.
            Faccio fatica e, penso molti altri, per il semplice motivo che questo faccio da una vita, magari pischello del reb, ma non lo ritengo uno strumento magico da venerare (totem ). Le esperienze e le "utilità" pratiche si intrecciano tra cc, oc, apnea, capacità di fare 2 nodi, problem solving.
            Dovremmo stare qua 2 giorni, ma non per spacconeria, piuttosto perché solo quello ho fatto.

            L'esempio del togliersi il reb è calzante.
            Non mi era mai venuto in mente come situazione di rischio specifico rebreather.

            Mi sono trovato 2 volte nel caso, la prima volta su me stesso e l'aver riportato l'imbarco usato in oc non ha reso l'operazione un problema, o meglio, non diversa da come sarebbe stato in oc, a parte un paio di cavi in più.

            La seconda ho dovuto scastrare uno da una lamiera, acqua relativamente poco profonda e calda, quindi me la sono presa con calma.
            Non sarebbe stato un problema se non che, nel dimenarsi, s'è spostato il canister che ha strozzato il loop. Quando l'ho tirato fuori aveva il colore della neve e gli occhi che cercavano un santo da qualche parte, su nelle orbite.

            Dove voglio arrivare?
            Senza sminuire l'importanza di saper fare il gesto e provarlo, se l'esperienza ha già catalogato quel genere di problema non dovrebbe essere più che un contrattempo, se no, si va a cercare i santi.
            Poi ci sono gli annessi e connessi, ma è un altro discorso.

            Ero in comfort?
            Neanche per idea.
            In panico?
            Non sarei qui a scrivere.

            Impiglio nella rete.
            Piaccia o no ce n'è di 2 tipi: quello da cui si esce e quello da cui non si esce. Bravi o no.
            Qui gli annessi e connessi fanno la differenza.

            Il discorso del BO richiede un discorso lungo e a parte. Share gas vuol dire tutto o nulla, peggio di comfort zone, se non si da una definizione da cui partire.

            Una cosa di cui sento parlare poco è l'affanno pre-tuffo.
            Forse la cosa che più ho visto mettere in crisi sub, anche molto esperti.
            www.bludivecenter.com

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            • #36
              Ho letto il libro di Frud ai tempi della scuola superiore, nei primi anni 80. Ne avevo completamente dimenticato l'esistenza.
              Per il resto, continuo a non capire, ma è certamente colpa mia.
              Però, parli di finire il gas e di reb nella stessa frase, parli di togliere il reb... L'ho visto fare solo 2 volte: una volta da un istruttore in piscina, un'altra da un militare al mare. In nessuno dei 2 casi, quella manovra sarebbe stata possibile - secondo me - se impigliati in una rete.
              Parli di panico come una cosa che arriva senza causa, concordo con Blu dive che invece è la conseguenza del problema e dell'incapacità di risolverlo.
              Parli di spazi angusti e della sala macchine della Haven (che angusta non è, per quanto luogo chiuso e pericoloso).
              Io - e parlo solo per me - sott'acqua faccio sono quello che mi "sento di fare", le cose per cui mi sento pronto, e lo faccio con persone che hanno seguito il mio stesso modus operandi. Se devo fare un tuffo fondo o lungo, prima mi "alleno", procedo per step, mi avvicino all'obiettivo, poi lo faccio. E' il mio modo di fare, non mi interessa se condiviso o meno, mi rende tranquillo fare così.
              Quindi continuo a non capire, andrò a rileggermi il libro.
              Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

              cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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              • #37
                Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                un'altra da un militare al mare. .
                se è lo stesso che conosco io, non si può neanche parlare di nozioni pratiche e teoriche comuni a noi mortali. Se non altro oer il numero di ore.

                Concordo che, in caso di rete, tentare di togliersi il gav serve solo ad insalamare la situazione.
                www.bludivecenter.com

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                • #38
                  Generalmente, per tuffi dalla barca con normali condizioni meteo, preferisco indossare e togliere il reb in acqua procedura che trovo molto più comoda quindi non ci vedo niente di trascendentale a fare queste manovre. Mai mi passerebbe per il cervello di togliermi il reb dalle spalle in caso fossi rimasto impigliato in una rete (e ci sono rimasto l'ultima volta neppure un mese fa) in questo caso o hai il compagno che sa cosa fare mentre tu resti più fermo possibile o (come ho fatto io) prendi il coltello affilato a rasoio (che ho in cintura) e piano piano apri uno squarcio più ampio possibile e vieni fuori .
                  Nel mío caso mentre andavo di scooter e guardavo uno scoglio sono finito dentro un tremaglio alto almeno 6 metri che non avevo assolutamente visto

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                  • #39
                    oplalà,sempre lì picchiamo. allora io ho parlato di comfort, stop. comfort zone o zona comfort non c'entro io. per chi ne parla consiglio totem e tabu, ma è un consiglio. lorenzo per me non devi leggerlo, io non parlo di comfort zone, chiedilo a blu dive e a rana, a me no. preciso che comfort e zona comfort non sono la stessa cosa, anzi, ben diverse. chi parla di zona comfort sostenga la sua tesi, ma, per cortesia, non è la mia. io parlo di COMFORT, stop.

                    rimanere impigliati in una rete : se rimani impigliato in una rete probabilmente ti devi chiedere quale fosse l'obiettivo dell'immersione: se essere un pesce un po' suicida o un tranquillo goditore di spettacoli marini; però nel caso interviene la tua personale discrezionalità nel passare in certi luoghi. comunque se rimani impigliato in una rete, non esistono reti invisibili, sei soggetto non pronto per affrontare certe tipologie di scenari.
                    levare il reb rimane condizione normale per uno che si carica in spalla un reb, come, d'altronde, vale per l'aperto. se non sei buono, buonizzati. non c'è nulla di particolarmente difficile.
                    lorenzo io non ho scritto che la haven è angusta. ho scritto dei morticini in sala macchine. fermo restando che conosci poco la haven perchè la haven dona anche spazi angusti e passaggi strettini assai.
                    direi che però non sono purtroppo riuscito a spiegarmi sull'obiettivo del post che continua a insistere su quanto io scrivo.
                    mi spiace, credevo potesse essere interessante un confronto no limits intellettualmente. no problem. qui finiamo nel chi ce l'ha più lungo e non gradisco.

                    ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                    • #40
                      Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                      oplalà,sempre lì picchiamo.
                      rimanere impigliati in una rete : se rimani impigliato in una rete probabilmente ti devi chiedere quale fosse l'obiettivo dell'immersione: se essere un pesce un po' suicida o un tranquillo goditore di spettacoli marini; però nel caso interviene la tua personale discrezionalità nel passare in certi luoghi. comunque se rimani impigliato in una rete, non esistono reti invisibili, sei soggetto non pronto per affrontare certe tipologie di scenari.

                      Può anche essere come dici tu .
                      Ma credo che chi va in acqua veramente, capisca e concordi su quello che ho scritto
                      Ultima modifica di Albertosixsix; 04-07-2023, 10:49.

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                      • #41
                        Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                        oplalà,sempre lì picchiamo. allora io ho parlato di comfort, stop. comfort zone o zona comfort non c'entro io. per chi ne parla consiglio totem e tabu, ma è un consiglio. lorenzo per me non devi leggerlo, io non parlo di comfort zone, chiedilo a blu dive e a rana, a me no. preciso che comfort e zona comfort non sono la stessa cosa, anzi, ben diverse. chi parla di zona comfort sostenga la sua tesi, ma, per cortesia, non è la mia. io parlo di COMFORT, stop.
                        Mi rendo conto di avere dei limti, ma continuo a non capire quale sia il reale argomento su cui tu voglia confrontarti.

                        Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                        rimanere impigliati in una rete : se rimani impigliato in una rete probabilmente ti devi chiedere quale fosse l'obiettivo dell'immersione: se essere un pesce un po' suicida o un tranquillo goditore di spettacoli marini; però nel caso interviene la tua personale discrezionalità nel passare in certi luoghi. comunque se rimani impigliato in una rete, non esistono reti invisibili, sei soggetto non pronto per affrontare certe tipologie di scenari.
                        Non sono d'accordo ma non credo sia il punto.

                        Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                        levare il reb rimane condizione normale per uno che si carica in spalla un reb, come, d'altronde, vale per l'aperto. se non sei buono, buonizzati. non c'è nulla di particolarmente difficile.
                        lorenzo io non ho scritto che la haven è angusta. ho scritto dei morticini in sala macchine. fermo restando che conosci poco la haven perchè la haven dona anche spazi angusti e passaggi strettini assai.
                        Verissimo, ci ho fatto poche immersioni e i passaggi angusti li ho prudentemente guardati da fuori.

                        Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                        direi che però non sono purtroppo riuscito a spiegarmi sull'obiettivo del post che continua a insistere su quanto io scrivo.
                        mi spiace, credevo potesse essere interessante un confronto no limits intellettualmente. no problem. qui finiamo nel chi ce l'ha più lungo e non gradisco.
                        A me non interessa competere, se si parla di subacquea. ma continuo a non capire, come detto più volte.
                        Ultima modifica di Lorescuba; 04-07-2023, 12:30.
                        Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                        cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                        • #42
                          riporto quanto scritto all'inizio E QUANTO IO PENSO CHE NON E' VALORE ASSOLUTO:

                          "vista la piccola scaramuccia tra me e alberto sul bov mi piacerebbe un CONFRONTO PACATO CON TUTTI SU COSA CI porta al nostro personale comfort. io vado in acqua discretamente, alberto, paolinus, rana etc altrettanto.

                          SAREBBE CARINO UN TRANQUILLO CONFRONTO TRA DI NOI

                          INIZIO DICENDO CHE,PER ME, il comfort, è raggiunto quando riesco a governare i problemi che possono insorgere.

                          per me i problemi subbacqui sono tre : 1) coccolone 2)mancanza gas 3) panico
                          al primo nulla si può fare siamo destinati a lasciare questa valle di lacrime. sui secondo e terzo lì ognuno di noi agisce secondo il suo percorso intellettuale. personalmente affronto il percorso di apprendimento, io non mi addestro, imparo. appreso affronto il discorso di raggiungere il mio comfort secondo come il mio cervelletto dice.
                          da qui partono tuitte le considerazioni su configurazioni etc etc.
                          obiettivo rendere minimi i rischi di : mancanza di gas - panico"


                          l'obiettivo erano risposte del tipo : io vado così, faccio così, temo questo, son tranquillo con quello. credo l'italiano sia piuttosto comprensibile.

                          alberto, sono andato in acqua con molti di quelli che usano il reb in un certo modo. probabilmente quando vado in acqua non vado veramente ma resto asciutto. UN CONSIGLIO PACATO: SE VAI IN SCOOTER E NON GUARDI DAVANTI, FERMALO.

                          IN QUANTO ALLE DIFFERENZE TRA COMFORT E ZONA COMFORT PICCOLA SPIEGAZIONE DEL MIO PENSIERO :
                          IL SALAME COTTO E' FATTO DA MAIALE E DA ALTRI INGREDIENTI.
                          SE VADO DAL MACELLAIO E GLI CHIEDO VORREI UNO STINCO, UNA SALSICCIA, UNA BRACIOLA DI SALAME COTTO, PROBABILMENTE IL MACELLAIO NON COMPRENDE. SPERO SIA COMPRENSIBILE

                          legenda
                          MAIALE = COMFORT
                          SALAME COTTO= ZONA COMFORT
                          Ultima modifica di cesare; 04-07-2023, 13:08.
                          ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                          • #43
                            Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio

                            per me i problemi subbacqui sono tre : 1) coccolone 2)mancanza gas 3) panico
                            al primo nulla si può fare siamo destinati a lasciare questa valle di lacrime. sui secondo e terzo lì ognuno di noi agisce secondo il suo percorso intellettuale. personalmente affronto il percorso di apprendimento, io non mi addestro, imparo. appreso affronto il discorso di raggiungere il mio comfort secondo come il mio cervelletto dice.
                            Salto il coccolone, non è un problema "gestibile" ma un rischio accettato; cerco comunque di tenermi in forma e controllato.
                            Mancanza di gas: Parlando di rebreather non esiste, se non in caso di BO per grave guasto al reb. Si risolve con pianificazione della quantità/qualità dei gas di BO. Io nelle immersioni fatte finora, ho sempre avuto con me TUTTO il BO necessario a finire il tuffo in CA e in solitaria. Come già scritto, nella mia esperienza di CA mi è capitato di dover sostituire un erogatore di una deco sott'acqua per poter finire la deco, è stato un inconveniente e non un problema. Può essere un problema un grave allagamento della stagna, un allagamento totale del reb, una rete/lenza in solitaria, un barcaiolo incapace, e altro ancora, come ad esempio, malfunzionamenti di comonenti del reb come il solenoide, l'elettronica, il filtro. Come scritto sopra, cerco di allenarmi/addestrarmi a determinate situazioni come la durata delle immersioni, la profondità, l'utilizzo in manuale del reb, procedure di emergenza, etc.
                            Panico: visto su altri ma per fortuna mai provato personalmente. Non mlo considero il problema in sé ma la conseguenza di un altro fatto "irrisolvibile" che porta nella spirale che finisce nel panico.

                            In tutti e tre i casi non do mai per scontato che non mi possa accadere, cerco anche di "ascoltarmi" prima, durante e dopo i tuffi, seguo delle procedure pre immersione e post immersione, faccio manutenzione regolare a tutti i componenti che uso in immersione, non faccio mai il passo più lungo della gamba, se posso scegliere tra rischiare e non rischiare, non rischio, mai.

                            In ogni caso resto un subacqueo della domenica, non sono un professionista.
                            Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                            cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                            • #44
                              cesare La tua descrizione del panico calza perfettamente con le mie esperienze
                              Io vado ad aria, alla antica maniera, ma non credo che faccia differenza.
                              La paura non si vede e non si tocca ma esiste ed avere vicino in acqua un impanocato non e' una bella esperienza. Ti rimane dentro un segno e la volta dopo io me ne vado da solo maledendo il momento in cui mi e' venuta l'idea di andare in compagnia
                              Sono stato fortunato che non mi e' mai successo ma molto spesso se si resta controllati i problemi si risolvono anziche' amplificarsi
                              Avere attaccato al mio secondo erogatore un sub impanicato che crede di non avere aria e' stata una delle mie esperienze piu' infelici
                              Sarebbe stato sufficiente fare due conti respirando con calma ed il problema non si sarebbe nemmeno presentato
                              Da ex apneista so solo che agitanfosi i consumi aumentano. Il resto di conseguenza
                              Ciao
                              Paolo
                              Paolo

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                              • #45
                                lorenzo, io non discuto alcunchè di quello che ognuno di noi pensa e fa. io ho scritto quello che penso io e quindi come mi muovo per affrontare quelli che, per me, sono gli scenari più pericolosi. ma, ripeto, per me.
                                il mio intento era scrivere quello che è il mio percorso invitando gli altri a scrivere del loro, con nessuna presunzione sul fatto che il mio sia meglio di altri, anzi. purtroppo invece siamo finiti a discutere del mio quando a me interessava semplicemente dire come io affronto il mio andar per acqua e leggere invece per altri quali erano le loro priorità o gli obiettivi. tutto lì.
                                io pure sono un immersionista del sabato e domenica, con passione, ma sabato domenica e, quando riesco, nelle ferie.
                                professionisti. qui salgo un po' in cattedra, ma la cattedra del week end, e ti dico che professionisti in italia di rebreather, per contarli, bastano le dita di una mano.
                                ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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