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  • #31
    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
    Si calcola la END con le "solita" regola e si sceglie un diluente che alla massima profondità abbia una PpO2 pari a 1,0/1,1. Circa.
    .
    non va poi dimenticato che la miscela deve ASSOLUTAMENTE avere una densità inferiore a 6.3


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    • #32
      Originariamente inviato da Albertosixsix Visualizza il messaggio

      non va poi dimenticato che la miscela deve ASSOLUTAMENTE avere una densità inferiore a 6.3

      Verissimo e giustissimo. Ma se calcoli la END e la fO2 come detto sopra, la densità della miscela a 1.3 di PpO2 è quasi certo che sia al di sotto di quel valore.
      Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

      cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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      • #33
        1 ciao a tutti

        1 informazione da ignorante in materia

        Ma la macchina fa lei tutti i cambi gas
        Mi spiego meglio
        Faccio una immersione a 40 metri avrò una trimix da 40 metri cosi credo scendendo vedo un relitto a 60 metri scendo e la macchina cambia gas oppure devo rimanere e finire la mia immersione a 40 metri
        Scusate la mia ignoranza in questa materia a me sconosciuta

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        • #34
          Originariamente inviato da erino2707 Visualizza il messaggio

          Ma la macchina fa lei tutti i cambi gas
          Mi spiego meglio
          Faccio una immersione a 40 metri avrò una trimix da 40 metri cosi credo scendendo vedo un relitto a 60 metri scendo e la macchina cambia gas oppure devo rimanere e finire la mia immersione a 40 metri
          Scusate la mia ignoranza in questa materia a me sconosciuta
          Sei fuori strada.
          "A bordo" hai 2 bombole: Ossigeno e diluente. Sull'ossigeno niente da dire.
          Il diluente lo scegli tu. Ipotizza aria.
          Ora, vai a 40 metri. Se imposti il Set Point a 1,3 (PpO2), in realtà non respiri aria ma un Ean 26.
          Ora ti sposti a 60 metri, ma hai sempre aria nel diluente.
          Prima domanda: in circuito aperto lo faresti?
          Facciamo 2 conti. In CA, in aria, a 60 metri la PpO2 sarebbe 0,21 x 7 = 1,47.
          Questo significa che il reb non aggiunge O2 finché questa non scende sotto 1,3, quindi "consumi" l'ossigeno del diluente finché non scendi 1,3, che corrisponde a respirare un 19/81.
          Questo con tutti i problemi di narcosi, densità e via dicendo.

          Per questo dicevo che se scegli un diluente "polivalente", sparo, un trimix 15/50, non avresti problemi.
          a 40 metri respiri un 26/44; (SP 1,3)
          a 60 metri respiri un 19/48 (SP 1,3)
          a 75 metri inizia il problema che dicevo sopra.


          In sintesi: il rebreather fa respirare una miscela a pressione di Ossigeno costante, ma entro la profondità dettata dal limite "fisico" del diluente. In questo senso cambia la miscela. Non può certo trasformare l'aria in trimix.
          Spero di essere stato chiaro.
          Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

          cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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          • #35
            ciao Lorescuba

            Sei stato chiarissimo
            nella vita si impara sempre cose nuove
            grazie per la spiegazione

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            • #36
              Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio

              Sei fuori strada.
              "A bordo" hai 2 bombole: Ossigeno e diluente. Sull'ossigeno niente da dire.
              Il diluente lo scegli tu. Ipotizza aria.
              Ora, vai a 40 metri. Se imposti il Set Point a 1,3 (PpO2), in realtà non respiri aria ma un Ean 26.
              Ora ti sposti a 60 metri, ma hai sempre aria nel diluente.
              Prima domanda: in circuito aperto lo faresti?
              Facciamo 2 conti. In CA, in aria, a 60 metri la PpO2 sarebbe 0,21 x 7 = 1,47.
              Questo significa che il reb non aggiunge O2 finché questa non scende sotto 1,3, quindi "consumi" l'ossigeno del diluente finché non scendi 1,3, che corrisponde a respirare un 19/81.
              Questo con tutti i problemi di narcosi, densità e via dicendo.

              Per questo dicevo che se scegli un diluente "polivalente", sparo, un trimix 15/50, non avresti problemi.
              a 40 metri respiri un 26/44; (SP 1,3)
              a 60 metri respiri un 19/48 (SP 1,3)
              a 75 metri inizia il problema che dicevo sopra.


              In sintesi: il rebreather fa respirare una miscela a pressione di Ossigeno costante, ma entro la profondità dettata dal limite "fisico" del diluente. In questo senso cambia la miscela. Non può certo trasformare l'aria in trimix.
              Spero di essere stato chiaro.
              Ciao Lorescuba

              Ho letto da te su un altra parte (tornando al tema originario, i sub con reb differenti, hanno in comune le procedure da attuare in caso di "guasto" al sistema, come ad esempio un "lavaggio con diluente". Il come si fa questa operazione è diverso nei singoli reb )

              Questo mi incuriosiste tantissimo
              per caso mi sai dire dove posso trovare su internet come funzionano e come si usano queste macchine

              Erino

              ​​​​​​​

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              • #37
                Ciao Erino. Sui siti dei diversi produttori è possibile trovare dei manuali che però sono soprattutto dedicati alla parte elettronica. Il funzionamento "fisico" dei rebreather è uguale per tutti. Quello che cambia è la configurazione che i diversi rebreather possono avere.qualche esempio:
                JJ ha i sacchi posteriori e i MAV sul davanti.
                Megalodon ha i sacchi anteriori, con i MAV direttamente sui sacchi
                Liberty può avere i sacchi anteriori, posteriori o essere in configurazione Side Mount
                Revo ha configurazione posteriore con MAV unico con diversi comandi

                Alcuni non hanno 2 sacchi (inspirazione/espirazione) ma un sacco unico (ad esempio SF2, forse anche il Revo.
                E siccome per i reb, il brevetto che si ottiene è specifico per ogni macchina, da un lato si usano i manuali sopradetti, dall'altro il corretto assemblaggio, manutenzione, utilizzo è demandato agli istruttori, selezionati in modo molto più "severo" rispetto al circuito aperto.
                Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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