Stagna: Neoprene VS Trilaminato?

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  • Sbiriguda
    ha risposto
    Segnalo una cosa che certamente sapete già, ma non si sa mai...
    La Svizzera ha due caratteristiche, le uniche immersioni sono in fiumi e laghi alpini e il paese scoppia di soldi. Pertanto usano molto le stagne anche in trilaminato e la mia impressione è che i prezzi dell'usato e la qualità dell'usato mediamente sono migliori che in Italia. Un po' come succede con le macchine, essendo che sono più ricchi e cambiano spesso auto e se vogliamo sono anche pignoli per come le tengono, l'usato è buono e a volte meno costoso.
    Esempio

    https://www.ricardo.ch/de/a/trocki-t...at-1002249588/

    Questo "ricardo" è tipo subito.it come anche tutti.ch eccetera

    Ovviamente le sòle esistono anche in Svizzera ma secondo me con un po' di fortuna ravanando in questi siti si riesce a trovare qualcosa e può valerne la pena

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  • npole
    ha risposto
    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
    Con quella in neoprene l'anno scorso in sardegna usavo braghette da bagno e maglietta da calcetto come sottomuta...Se lo fai con il trilaminato quando esci sembra che ti hanno frustato per i segni che ti trovi addosso.
    Col trilaminato puoi usare l'intimo tecnico e non ti resta nessun segno da sfregamento... ma non ha comunque senso. Io l'ho fatto una volta ed è come entrare in acqua senza muta (parlando di temperatura). Anche nelle acque caldissime utilizzerai comunque un sottomuta che avrà uno spessore che consenta di trattenere un minimo di calore. Il problema non si pone.

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  • Lorescuba
    ha risposto
    Con quella in neoprene l'anno scorso in sardegna usavo braghette da bagno e maglietta da calcetto come sottomuta...Se lo fai con il trilaminato quando esci sembra che ti hanno frustato per i segni che ti trovi addosso.

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  • lure
    ha risposto
    Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
    Il trilaminato è più versatile, perché non avendo alcuna protezione termica, lo puoi utilizzare praticamente tutto l'anno, cambiando solo il sottomuta. Inoltre è più comodo da indossare. Di contro è più costoso e il "feel" è diverso da ciò a cui si è abituato (umida). La galleggiabilità del trilaminato non cambia mai, anche se con le moderne mute in neoprene pre-compresso, il problema non si avverte più di tanto.
    Io credo che in realtà la condizione che porti a scegliere l'una o l'altra muta (ammenoche' la scelta non sia dettata da fattori tecnici, e quindi sia obbligatorio usare il trilaminato) sia guidata dalla "sensazione addosso". Conosco persone che pur avendo provato diverse volte il trilaminato, sono sempre tornate al neoprene, perché la mancanza di elasticità del trilaminato fa sentire la muta addosso in modo molto differente, anche quando c'è sufficiente aria dentro.
    Io personalmente uso una muta in trilaminato, una volta abituati, è come indossare un vestito... le uniche note negative sono: la zavorra e il caldo fuori dall'acqua nei periodi più caldi, questi due motivi sono sufficienti a farti ovviamente utilizzare una umida d'estate, ma dentro l'acqua non doversi più curare della temperatura anche se fai 3 tuffi al giorno, è un vantaggio non da poco.
    concordo pienament.In estate ho un sottomuta da 100 gr sotto e mi torna benissimo

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  • npole
    ha risposto
    Il trilaminato è più versatile, perché non avendo alcuna protezione termica, lo puoi utilizzare praticamente tutto l'anno, cambiando solo il sottomuta. Inoltre è più comodo da indossare. Di contro è più costoso e il "feel" è diverso da ciò a cui si è abituato (umida). La galleggiabilità del trilaminato non cambia mai, anche se con le moderne mute in neoprene pre-compresso, il problema non si avverte più di tanto.
    Io credo che in realtà la condizione che porti a scegliere l'una o l'altra muta (ammenoche' la scelta non sia dettata da fattori tecnici, e quindi sia obbligatorio usare il trilaminato) sia guidata dalla "sensazione addosso". Conosco persone che pur avendo provato diverse volte il trilaminato, sono sempre tornate al neoprene, perché la mancanza di elasticità del trilaminato fa sentire la muta addosso in modo molto differente, anche quando c'è sufficiente aria dentro.
    Io personalmente uso una muta in trilaminato, una volta abituati, è come indossare un vestito... le uniche note negative sono: la zavorra e il caldo fuori dall'acqua nei periodi più caldi, questi due motivi sono sufficienti a farti ovviamente utilizzare una umida d'estate, ma dentro l'acqua non doversi più curare della temperatura anche se fai 3 tuffi al giorno, è un vantaggio non da poco.

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  • Lorescuba
    ha risposto
    Il trilaminato l'ho usato solo un paio di volte, con mute "a noleggio". Non sono sufficienti a dare un parere. Però, con il trilaminato, se hai una perdita, devi controllare le bandellature interne, non sempre il buco è dove entra l'acqua. Con il neoprene di solito le cuciture sono spalmate e questo problema non c'è, ad esempio. La mia scelta, a parte la prima muta, comprata per tuffi rec, è stata solo per opportunità e non per una scelta precisa. Ma non mi sono mai pentito.

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  • Mercurio90
    ha risposto
    Io ho una stagna in trilaminato....non ho avuto la possibilità di provare una in neoprene...per quanto riguarda la vestizione non c'è paragone...i miei compagni ci devono perdere tempo farsi aiutare.....io la vesto in gommone o all'ultimo secondo...penso in 20/30 secondi massimo....a secco ci potrei correre la corsa campestre talmente è comoda, in acqua con la giusta aria dentro non si sente minimamente....con il neoprene alcuni lamentano costrizione nei movimenti sia a terra che in acqua....di contro penso che quella in neoprene sia più semplice da usare....essendo più aderente si immette meno aria, si sposta meno aria si deve gestire meno espansione in risalita....comunque niente di ingestibile o estremamente difficoltoso

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  • Tonnetto
    ha risposto
    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
    Io usavo una DS in neoprene, che ora tengo come "scorta", ho comprato usata una DUI in neoprene, mi ci trovo benissimo; secondo me alla lunga quelle in neoprene restano più robuste e facilmente riparabili.
    Eccetto per il fatto che il neoprene è più facile da riparare,

    da neofita (ed ignorante) avrei detto che il neoprene fosse sicuramente più comodo in acqua e morbido ma più soggetto ad usura, mentre il Trilaminato più durevole ma più rigido.

    Curiosità con il trilaminato invece come ti sei trovato?


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  • Lorescuba
    ha risposto
    Io usavo una DS in neoprene, che ora tengo come "scorta", ho comprato usata una DUI in neoprene, mi ci trovo benissimo; secondo me alla lunga quelle in neoprene restano più robuste e facilmente riparabili.

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  • Tonnetto
    ha risposto

    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    mi accodo, ma più che altro per leggere.
    Penso, però, che la cosa sia legata ancora alla gioventù di queste mute, nel senso che buona parte sono nuove, per cui si comportano meglio delle altre datate che cominciano a presentare perdite.
    Può essere....

    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    Di contro un amico con una stagna trilaminato scubapro e lo stesso sottomuto ogni volta usciva tremante (ok è una cosa soggettiva, ma io sudavo) e all'uscita dai tuffi tecnici quelli con le neoprene come la mia uscivano tranquilli, gli altri con le trilaminato... freddi (magari avendo pure gli scaldini).
    Questo è normale. Con il medesimo sottomuta, è normale che il neoprene faccia più caldo visto lo spessore Con il trilaminato il sottomuta si usa anche d'estate

    Originariamente inviato da darkfire Visualizza il messaggio
    Quello che non mi piace per niente del neoprene della mia stagna, invece è il modo in cui varia l'assetto negli ultimi 3 metri: si espande veramente molto: pur essendo un 5mm si espande molto di più del 7 mm della semistagna, pur lasciandola collassata e con valvola aperta (ovviamente una stagna ha più neoprene di una semi). Sono certo che con una trilaminato potrei togliere diversi kg e vedo che quasi tutti quelli che hanno preso quel modello hanno dovuto aumentare di un paio di kg i piombi, rispetto alle neoprene che usavano in precedenza.
    Peculiarità tipica della muta in neoprene, anche se ormai con il neoprene precompresso questo fenomeno dovrebbe essere ridotto.

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  • darkfire
    ha risposto
    mi accodo, ma più che altro per leggere.

    Io, comunque, ho una neoprene jdry fatta su misura, antitaglio e con garanzia totale di due anni (che copre anche danni provocati dall'utilizzatore). E' la mia prima stagna per cui non ho metri di paragone salvo il fatto che stia diventando nel diving/associazione in cui faccio buona parte delle immersioni la muta standard sia per i proprietari/istruttori che per molti soci e tutti sono felici, asciutti e caldi.
    Di contro gli altri, non passa domenica in cui uno non se ne esce con "oggi mi colava acqua dal collo", "oggi entrava dai polsini", "oggi dal sedere", ecc. Penso, però, che la cosa sia legata ancora alla gioventù di queste mute, nel senso che buona parte sono nuove, per cui si comportano meglio delle altre datate che cominciano a presentare perdite.
    Quello che ho visto è che io ci patisco il caldo, specie con il sottomuta mares xr (tant'è che ho dovuto cambiarlo con un lavacore perché ero fradicio di sudore ogni volta). Di contro un amico con una stagna trilaminato scubapro e lo stesso sottomuto ogni volta usciva tremante (ok è una cosa soggettiva, ma io sudavo) e all'uscita dai tuffi tecnici quelli con le neoprene come la mia uscivano tranquilli, gli altri con le trilaminato... freddi (magari avendo pure gli scaldini).
    Quello che non mi piace per niente del neoprene della mia stagna, invece è il modo in cui varia l'assetto negli ultimi 3 metri: si espande veramente molto: pur essendo un 5mm si espande molto di più del 7 mm della semistagna, pur lasciandola collassata e con valvola aperta (ovviamente una stagna ha più neoprene di una semi). Sono certo che con una trilaminato potrei togliere diversi kg e vedo che quasi tutti quelli che hanno preso quel modello hanno dovuto aumentare di un paio di kg i piombi, rispetto alle neoprene che usavano in precedenza.

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  • lure
    ha risposto
    Originariamente inviato da m.de_maria Visualizza il messaggio
    inverno+temperate: trilaminato
    inverno+ acque fredde: trilaminato
    ​estate+temperate: trilaminato
    Concordo! Io ho una Rofos 350 e ti assicuro che sono i soldi spesi meglio nella subacquea. Con due sottomuta fai praticamente tutto l'anno. Mi sono immerso in lago a 9 gradi e nel Mediterrareo fino a 23 gradi. Comoda da indossare e asciuga velocemente. Per l'inverno ho preso un sottomuta della Rofos in polartec equivalente ad un 400 grammi e per l'estate ho un sottomuta della Mares da 100 gr. Per le stagioni intermedie cambio semplicemente l'intimo termico.
    Sto parlando di immersioni di massimo 60 min circa.

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  • dodox
    ha risposto
    Delle DiveSystem puoi tranquillamente trovare info a quintalate sul forum, delle Dteck ho provato un sottomuta e devo dire che se non ne avessi già qualcuno, lo avrei preso ad occhi chiusi. Delle stagne invece, pur non avendone una di tal marca, posso dirti che al "tocco" non sembrano cartonate come la stragrande maggioranza delle stagne in trilaminato. E last but not last conosco il titolare che ha fatto diversi lavoretti sulla mia stagna in modo egregio tanto da guadagnarsi la mia piena fiducia e poi, cosa non meno importante è un subacqueo!

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  • Omartrentatre
    ha risposto
    Stando sul trilaminato... Cosa ne pensate delle divesystem e delle dteck ?

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  • Lombo
    ha risposto
    Domanda: a 50/60 metri che gas usi? Con che configurazione? Giusto x rispondere con cognizione di causa..

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