Aquilon della Spirotechnique

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    Buongiorno, qualcuno conosce un tecnico in grado di revisionare un anziano erogatore Aquilon della Spirotechnique? Non so se siano più reperibili certi pezzi, ma dovrebbe esistere una certa compatibilità con la componentistica attuale.
    CACCIATORI DI RETI FANTASMA

  • #2
    Nessun appassionato di erogatori storici?
    CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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    • #3
      Ciao
      non ho mai usato un aquilon ma, a detta di chi ha avuto a che fare, è bello saldo anche se ben tarato.
      Quindi non vedo interessante l'uso di questo "reperto" quanto la sua conservazione.
      Naturalmente liberissimo di usarlo
      Ci andavano fondi in aria a quei tempi!
      Proverei con Pinosub.....secondo me potrebbe rimetterlo in corsa.
      Tita

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      • #4
        Ho un vecchio amico istruttore che una trentina di anni fa usava un aquilon come secondo
        Mi diceva che era affidabilissimo e che nel bisogno la durezza sarebbe stata meno importante della disponibilita' di aria.
        Con quell'erogatore ci aveva fatto cose che noi umani ....
        L'amore per gli oggetti vintage porta a conservare e, se possibile, ad utilizzare per diletto apprezzando anche i difetti come caratteristiche
        Nel mio piccolo mi sono portato in immersione di recente un computer orca edge che e' andato a meraviglia regalandomi ricordi di qualche tempo fa
        Cordialmente
        Paolo

        Paolo

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        • #5
          titave grazie, non lo conoscevo! Ho proprio una curiosità storica, mi piacerebbe "capire" -anche un po' ingenuamente- come si respirava a quei tempi. Poi, devo dirti, gli erogatori in esposizione mi fanno una certa tristezza.
          Spero di incontrarti all'Eudi o zone limitrofe, c'è ancora una birra per te
          paolo55 pensandoci, la durezza degli erogatori è soggettiva...per esempio io un erogatore "duro" lo potrei vedere bene su una decompressiva che uso da -30 in su. Anche l'ARO non ha una respirazione morbida, ma si usava come mezzo propedeutico per imparare a respirare prima delle bombole. Poi, tra l'altro, ho un paio di erogatori vecchio stile che mi ha dato un carissimo amico, e nel portarli in acqua ci metto del sentimento. Sono sceso con un suo profondimetro della Spirotechnique e funziona benissimo, a parte 2 metri di differenza coi computer. Ma una volta tenuto presente questo dato, fa una buona ridondanza (anzi: stamattina me lo porto, va'). Com'è l'Orca Edge?
          Ultima modifica di Livio Cortese; 22-08-2023, 07:13.
          CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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          • #6
            https://www.google.com/url?sa=t&sour...E3aUYluIjGf5y4

            Lavora con 12 tessuti e fornisce una rappresentazione graficagrall'assorbimento dei vari tessuti rispetto alla curva
            Manca la indicazione del tempo totale di decompressione che viene presentato solo alla quota decompressiva.Anche i primi aladin neri al tempo erano cosi'
            Permette immersioni fino a 60 metri diventati 70 nella versione piu' moderna
            Ci ho fatto praticamente solo immersioni fuori curva e non ha mai avuto un problema
            E' solo piu' ingombrante
            Ciao
            Paolo
            ​​​​​
            Paolo

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            • #7
              Per curiosità, ma come si comporta quando lo porti al suo limite?
              CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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              • #8
                Alla fine l'orca si comporta come un aladin. Ti da gli stessi numeri. A 50 e rotti metri ti segna out range ma continua a lavorare imponendo all'algoritmo profondita' di 60 o 70 metri per restare conservativo. Se non superi il suo limite massimo e quindi non vai oltre i 70 scopri che in deco hai gli stessi temmpi di aladin.
                Sullo schermi i pixel continuano ad aumentare intanto che lo strumento segna out range e quindi ci fai l'occhio sulla curva
                Quando aladin segna deco ai 12 l'orca e' con lo schermo quasi tutto nero ma siamo di fronte ad immersioni con profili abbastanza particolari e quindi pianificate in tal senso
                E' un bell'oggetto
                Ciao
                Paolo
                Paolo

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                • #9
                  Interessante! Anche il fatto che dopo trent'anni e più il sensore di pressione cammini ancora.Non amo l'elettronica vintage, ma ha una sua bellezza.
                  CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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                  • #10
                    L'elettronica non si degrada con il tempo. I circuiti sono in questo caso sigillati ed e' piu' frequente la mortalita' infantile di quella anagrafica.
                    La costruzione artigianale porta ad eventuali criticita' nella chiusura del vano batterie dove c'e' una pila da 9 volt di grosse dimensioni con tenuta affidata ad una o-ring di sezione quadrata.
                    Se anche dovesse entrare acqua la batteria e' separata ed il circuito non si danneggia
                    (mi era capitato per un problema sulle viti di chiusura)
                    Il mio orca sembra ancora in ottime condizioni e si fa apprezzare.
                    Lo ho usato come terzo computer tenendolo in tasca ed aspettandomi di tutto ma potrebbe scalare la classifica e passare a secondo senza problemi.
                    E' sicuramente meglio di tanti pallottolieri moderni che si spaventano appena vedono un po' di deco o, peggio si bloccano quando non capiscono cosa stia succedendo.
                    Ciao
                    Paolo
                    Paolo

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                    • #11
                      PS . Ai tempi quel computer aveva un costo esorbitante ed era prodotto in piccola serie con molta cura. Nulla a che vedere con le palate di circuiti che oggi inondano il mercato
                      Era il periodo in cui un computer aziendale IBM di medie dimensioni costava piu' di un appartamento di pregio
                      Quelle macchine erano fatte spesso a mano e per durare.
                      Paolo

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