Visto che alcuni mesi fa mi sono presentato come un pescatore-gourmet e che questa rubrica scarseggia di topic, ritengo sia giunto il momento di dare il mio modesto contributo.
E per iniziare cosa c'è di meglio di un antipasto?
Questa ricetta (peraltro non mia .. ad onor del vero) non è affatto difficile da preparare, ma è importante che gli ingredienti siano di prima qualità:
- un polpo (verace) di taglia adeguata
- alcune foglie di radicchio di Chioggia
- noci di Sorrento
- olio d'oliva
- aceto balsamico (..vero!)
Occorre lessare il polpo in abbondante acqua..
.. lasciarlo raffreddare nella sua acqua, pulirlo e tagliarlo a listarelle ..
.. poi si fanno scottare leggermente le foglie di radicchio sulla piastra ..
.. si tagliano le foglie alla "julienne" e si uniscono al polpo insieme alle noci (divise in quattro spicchi).
Condire con appena un po' di sale, olio d'oliva leggero e aceto balsamico invecchiato.
Alcuni accorgimenti per ottenere una buona riuscita:
- non far cuocere troppo il radicchio (il sapore si rafforza eccessivamente e copre quello delicato del polpo).. basta una leggera scottatura.
- usare solo aceto balsamico di primissima qualità.
Quello che intravedete in foto può andare, ma non è al livello del mio preferito che è il “Due Vittorie” ad alta densità (è un po' caro, ma ne vale la pena).
Ultima raccomandazione: cercate di procuravi il polpo con le vostre mani (così sarete sicuri della provenienza e non rischierete di mangiare un surrogato catturato sul fango): in fondo facendo un po’ di snorkeling non è difficile avvistarne qualcuno (basta farci l’occhio).
Per evitare la battitura (operazione assai laboriosa) suggerisco di tenere la preda nel congelatore per almeno 48 ore e il problema è risolto: in questo modo le fibre dei tentacoli si rompono e il polpo, dopo la giusta cottura, diventa tenero.
Il tappo di sughero ed altre amenità varie (al contrario di quel che si crede) non servono a nulla.
E per iniziare cosa c'è di meglio di un antipasto?
Questa ricetta (peraltro non mia .. ad onor del vero) non è affatto difficile da preparare, ma è importante che gli ingredienti siano di prima qualità:
- un polpo (verace) di taglia adeguata
- alcune foglie di radicchio di Chioggia
- noci di Sorrento
- olio d'oliva
- aceto balsamico (..vero!)
Occorre lessare il polpo in abbondante acqua..
.. lasciarlo raffreddare nella sua acqua, pulirlo e tagliarlo a listarelle ..
.. poi si fanno scottare leggermente le foglie di radicchio sulla piastra ..
.. si tagliano le foglie alla "julienne" e si uniscono al polpo insieme alle noci (divise in quattro spicchi).
Condire con appena un po' di sale, olio d'oliva leggero e aceto balsamico invecchiato.
Alcuni accorgimenti per ottenere una buona riuscita:
- non far cuocere troppo il radicchio (il sapore si rafforza eccessivamente e copre quello delicato del polpo).. basta una leggera scottatura.
- usare solo aceto balsamico di primissima qualità.
Quello che intravedete in foto può andare, ma non è al livello del mio preferito che è il “Due Vittorie” ad alta densità (è un po' caro, ma ne vale la pena).
Ultima raccomandazione: cercate di procuravi il polpo con le vostre mani (così sarete sicuri della provenienza e non rischierete di mangiare un surrogato catturato sul fango): in fondo facendo un po’ di snorkeling non è difficile avvistarne qualcuno (basta farci l’occhio).
Per evitare la battitura (operazione assai laboriosa) suggerisco di tenere la preda nel congelatore per almeno 48 ore e il problema è risolto: in questo modo le fibre dei tentacoli si rompono e il polpo, dopo la giusta cottura, diventa tenero.
Il tappo di sughero ed altre amenità varie (al contrario di quel che si crede) non servono a nulla.
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