gas break

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  • pirla di turno
    ha risposto
    La "fonte" se la si vuole cercare, è "facilmente" rintracciabile in rete ( per Paolinus), ma in questo caso, secondo me, non è "attinente" con il quesito iniziale: Paolinus chiedeva semplicemente :

    Ciao a tutti,
    In un tuffo trimix ipossico dove è prevista una decompressione come segue:
    12 minuti 18/45
    12 minuti 35/30
    30 minuti 50/15
    40 minuti oxy
    fate dei gas break tra un cambio e altro se si dove e con che che gas?
    grazie in anticipo per eventuale replica


    Secondo me lo ha chiesto solo per movimentare il forum, visto che dimostra di sapere da solo quando e come fare eventuali gas break, visto le immersioni che pratica, o no?


    Alcuni fanno dei "break" al cambio gas, molto brevi "inutili" ed ininfluenti sotto il profilo decompressivo, solo per prendersi il tempo e la comodità relativa di "riporre" perfettamente al loro posto fruste varie... perfezionisti da bilancino, secondo me. Io non ne faccio durante i cambi, le sistemo dopo, che tanto il tempo in deco non ci manca...,
    tralasciando il fatto che Paolinus ci dice farli col gas di fondo che in questo caso lui stesso dichiara ipossico ... quindi ipotizzo almeno un 15% di O2 se non meno, alla faccia della caduta della PPO2 e della PPO2 finale normossica che in questo caso sì che non ci sarebbe, altro che fare il break col 18% di O2 a 6 metri=1.6x0,18=29% di O2 e a 3 metri=1.3x0,18=0,23% di O2, Paolinus poi ha "barato" perchè ci chiarisce solo dopo che "Unica cosa che in un immersione dove previsto un subacqueo di assistenza a cui tra le altre cose passi le stage che non usi più il 18/45 o 20/45 o 21/35 insomma 3/4 gas deco è il primo che gliproprio perché non ti serve più (avrai usato nella prima parte della decompressione)" , questo avresti dovuto dirlo prima...

    Tornando al discorso "calo brusco e repentino della PPO2", il problema (da qui la pubblicazione, "la fonte" a cui probabilmente si riferiva GardaReb) è stato ipotizzato/riferito/possibile sopratutto ( se non solo...) alle discese veloci in immersioni fortemente ipossiche in OC, nel momento dell'eventuale cambio gas, dal gas di passaggio al gas di fondo. Questo sopratutto quando si usava, in passato ( la questione è nota da tempo), la pratica della discesa in aria fino a quote "impegnative" ( mai prima dei 50, c'era chi tirava fino a 75/80 prima di cambiare...) e poi si passava " al volo" alla miscela ipossica, spesso fortemente ipossica tipo Heliair.
    Esempio: scendo veloce, diciamo in 2/3 minuti, in aria fino a 70 metri e poi prendo contatto con un heliair 10/52/38 perchè voglio andare a 100 metri; in questo caso passerei, ogni altra considerazione esclusa, da una PPO2 di 1.68 ad una PPO2 di 0.8 che potrebbe portare , teoricamente, a dei problemi simili al "blackout" con facilmente immaginabili conseguenze in un sommozzatore che già "intorpidito" dalla veloce discesa in aria si ritrova a 70 metri in rapida discesa ... Questo in via teorica, che poi in pratica ... se non si tira, tirava ... adesso non usa più, la discesa ... infatti già anni fa si era arrivati a concludere che un cambio aria/trimix ipossico era meglio non farlo oltre 45/50 metri e si raccomandava di non superare la velocità di discesa di 20 metri al minuto in aria.
    La questione è vecchia e conosciuta, ma non in deco negli ultimi metri dove tutto è già stato fatto al meglio, non stiamo facendo sforzi ed il calo della PPO2 è temporaneo, se si usano i gas nella sequenza corretta, senza dimenticare che un conto è avere un problema serio a 70/80 metri mentre si scende veloci belli carichi mentalmente e fisicamente e un conto avere un possibile "problema" a pochi metri dalla superficie. Un piccolo "trucco", se volete andare sul sicuro, nei cambi gas con notevoli differenze di % , è quello di ciucciare 2/3 volte alternando i 2 gas in modo da non avere un brusco differenziale.
    Tutto questo se in OC.
    Io ho fatto cambi aria fondi, discese rapide in aria, permanenze fonde e lunghe in aria e sto scrivendo, ma questo non vuol dire niente, non fatelo, fate le cose per ben benino come si insegna adesso, lasciatele ai vecchi le "cazzate" in acqua

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  • GardaReb
    ha risposto
    Ciao Paolinus. Ho cercato “la fonte” ma non so più ritrovarla.....non mi ricordo se era un libro o un articolo medico.
    Comunque di questo discorso avevo avuto conferma anche da un grande della subacquea.
    In parole povere è un discorso di calo PpO2 e adattamento metabolico, anche se la PPO2 finale è normossica.
    Non sono medico e quindi riporto solo quanto appreso.
    Se sia vero o no non lo so.
    Ma X essere sicuro meglio stare un po’’ più alti con la PPO2 dì break.
    Ultima modifica di GardaReb; 10-11-2017, 23:13.

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  • REVERENDO
    ha risposto
    seguo con interesse

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  • iw5dsz
    ha risposto
    Originariamente inviato da paolinus Visualizza il messaggio
    Ciao GardaReb è la prima volta che sento questa cosa.
    Quale è la fonte?

    potrebbe essere solo in caso di sforzi eccessivi ma in deco lo sforzo è nullo

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  • paolinus
    ha risposto
    Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggio
    Io eviterei break gas con miscele che portano PPO2 troppo basse, anche se teoricamente respirabili. Abbassamenti improvvisi della PPO2 sono pericolosi con rischio blackout.
    .
    Ciao GardaReb è la prima volta che sento questa cosa.
    Quale è la fonte?


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  • Alastar
    ha risposto
    Originariamente inviato da pirla di turno Visualizza il messaggio


    il 18/45 non è ipossico, lo puoi respirare tranquillamente dalla superficie, così come tranquillamente puoi respirare in collina a 1.400/1.500 mslm.
    Anche a me (TDI) hanno insegnato che 18% non è ipossico ...

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  • GardaReb
    ha risposto
    Io eviterei break gas con miscele che portano PPO2 troppo basse, anche se teoricamente respirabili. Abbassamenti improvvisi della PPO2 sono pericolosi con rischio blackout.
    Risalire a 1m/min da -6m in ox serve, oltre che per motivi legati direttamente alla deco, anche ad abbassare lentamente la PPO2. Buona norma sarebbe anche respirare O2 in sup per qualche minuto.

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  • pirla di turno
    ha risposto
    Originariamente inviato da iw5dsz Visualizza il messaggio

    il 18\45 è ipossico fino ai 3 metri concordo che fattibilissimo a 6metri

    il 18/45 non è ipossico, lo puoi respirare tranquillamente dalla superficie, così come tranquillamente puoi respirare in collina a 1.400/1.500 mslm.

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  • paolinus
    ha risposto
    Originariamente inviato da iw5dsz Visualizza il messaggio

    il 18\45 è ipossico fino ai 3 metri concordo che fattibilissimo a 6metri
    Sicuramente bene 18/45 per fare il break ,
    Unica cosa che in un immersione dove previsto un subacqueo di assistenza a cui tra le altre cose passi le stage che non usi più il 18/45 o 20/45 o 21/35 insomma 3/4 gas deco è il primo che gli passi proprio perché non ti serve più (avrai usato nella prima parte della decompressione)
    Ovvio te lo puoi tenere fino a 6 metri per fare il break,,,, io preferisco allegerirmi e fare break con gas di fondo

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  • iw5dsz
    ha risposto
    Originariamente inviato da paolinus Visualizza il messaggio
    35/30 a 36 metri hai un pp02 1,6 idem 20/45 a 70metri hai una pp02 1,6

    Sicuramente sul fondo si sarà tenuto un pp02 bassa ma penso sia per ottimizzare e non sovracaricare/infiammare gli alveoli e facilitare lo scambio di inerte..
    cmq condivido quello "forse più necessario" e tra ean50 e oxy
    concordo che io la farei ai 21 metri con ean 50 per avere una window oxygen discreta non abuserei di troppe pressioni parziali di ossigeno per non avere troppa vasocostrizione

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  • iw5dsz
    ha risposto
    Originariamente inviato da pirla di turno Visualizza il messaggio
    Tra un cambio e l'altro no, ovviamente si quando in oxy e, in questo caso, lo farei col 18/45 a qualunque quota ( cioè tra i canonici meno 6 metri =Ppo2 1.6 e la superficie ). Tempi e modalità del break a seconda dei casi.
    il 18\45 è ipossico fino ai 3 metri concordo che fattibilissimo a 6metri

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  • paolinus
    ha risposto
    [QUOTE=Lorescuba;n1397994]
    (ma a deco finita risalivo 1m/min dai 6 mt in O2...).

    quello sempre!

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  • Lorescuba
    ha risposto
    La scelta di conteggiarli o meno nel tempo deco è sempre stata discussa. Personalmente, se ne facevo solo uno, lo conteggiavo come deco (ma a deco finita risalivo 1m/min dai 6 mt in O2...). Se erano più di uno, il primo era tempo in aggiunta, il secondo no, ma facevo la risalita come sopra...

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  • Maggio
    ha risposto
    Personalmente i break li facevo ogni 30 minuti di O2 e non li consideravo deco

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  • paolinus
    ha risposto
    Ma onestamente farmi 30 di ean50 + 40/50 di oxy senza break non mi sembra la strada migliore
    Anche in camera iperbarica sono previsti anche se li le esposizioni alle alte pp02 sono importanti!
    Anche il dan è abbastanza a favore dei break .
    Il tempo passato in o2 aumenta l uscita dell inerte, l air break toglie la vasocostrizione dovuta all o2 ma personalmente non lo detraggo dal tempo di deco previsto .
    i break sono aggiuntivi

    Quello che mi incuriosiva sono i break ad ogni cambio, penso sia un standard UTR, di cui non ho brevetti per la precisione
    Ultima modifica di paolinus; 24-10-2017, 14:04.

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