Affacciarsi alla subacquea tecnica

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Affacciarsi alla subacquea tecnica

    Ciao a tutti,
    al momento ho circa 150 immersioni all'attivo e sono a meta' del corso PADI DiveMaster (con nitrox e deep in saccoccia da circa 70 immersioni), che a sentire alcuni rende un subacqueo migliore e che secondo altri e' invece la feccia di tutti i corsi che monta la testa alla gente e produce sub pericolosi. Whatever, rimango dell'idea che mi sentirei un principiante anche con 10 volte le immersioni che ho.

    Sono stato UNA volta a 51 metri (brevettato per i 40) e, col senno di poi, e' stata una cazzata FENOMENALE, specie considerando che ero in singolo 15L noleggiato, ma a mia (molto, molto, MOLTO relativa) discolpa aggiungo che si e' trattato di una emergenza siccome mi sono immerso con le persone sbagliate e che mi rendo conto che non sono tornato su perche' sono stato bravo o chissa' cosa ma solamente perche' mi e' andata bene. Si cresce e, si spera, si impara dai propri errori.

    Vorrei tuttavia affacciarmi alla subacquea tecnica e ho sentito dire da tutti che, a parita' di didattiche, buona parte della differenza parrebbe - dico parrebbe siccome non ne so un bel niente - farla l'istruttore, nonostante anche la didattica sia piuttosto importante. Sono in dubbio circa la didattica da scegliere, perche' c'e' una gran confusione e i vari diving/circoli tendono tutti a tirare acqua al loro mulino - giustamente - e su internet si trova un MARE (ahah...) di informazioni contrastanti. Parto dal presupposto che non credo potro' mai permettere il trimix, quindi mi concentrerei su aria con stage decompressivi eanx o ossigeno puro (ho detto delle cazzate? forse, non so).

    Come avete immaginato, mi piacerebbe ottenere il brevetto che mi permetta di immergermi con la maggior sicurezza possibile il piu' profondo possibile (in questo ordine!) e sto considerando una serie di opzioni che sono presenti nella mia citta'.

    PADI Tec Rec 40/45/50: sarebbe il "naturale" proseguimento del mio attuale brevetto, anche se la didattica padi mi sta un po stancando, un po per la quantita' di marketing e commercializzazione della subacquea e un po perche' sono in forte disaccordo con il loro principio di non dire espressamente chi sbaglia cosa durante i corsi, cosa che trovo pericolosa. (o magari non lo e', di nuovo ,non lo so, per cui dico come la penso sperando che gente piu' brava mi corregga).

    PSA Advanced ed Extended Range Nitrox: c'e' un gruppetto di istruttori nella mia citta' che dicono che, in due corsi, si puo' arrivare a 55 metri in aria. Il sito della didattica e' un po farraginoso e non so quanto questo brevetto sia riconosciuto a livello internazionale, ne che validita' abbiano le didattiche.

    IANTD: piu' o meno lo stesso discorso per PSA, c'e' una gran confusione.

    Ho parlato con istruttori e sub di ciascuna delle tre didattiche e finora ciascuno e' stato piu' impegnato a cercare di convincermi che con le altre didattiche c'e' da farsi male e che "quelli non sanno cosa stanno facendo", quindi sono decisamente perplesso.
    La mia perplessita' riguarda prevalentemente la differenza nel numero, tipo e profondita' delle immersioni richieste e mi spaventa un po il fatto che la valutazione della preparazione dell'allievo sia di discrezione dell'istruttore, ho sempre paura di incontrare qualcuno che, pur di avere un po dei miei soldi, mi dica che posso fare cose che magari sarebbe meglio non facessi...

    Per cui, e arrivo finalmente al punto, volevo chiedere che consigli mi date per scegliere l'istruttore, che domande potrei fare, che cosa mi devo aspettare in termini di rigidita' e rigore da parte di questa persona. Non chiedo un decalogo di cose da fare o un Manuale Per Scegliere Uno Che Non Sia Pazzo(tm), ma un paio di dritte da parte di persone che hanno gia' fatto un percorso simile.

    Grazie a tutti e buone bolle.

  • #2
    guarda...ho il tuo stesso dilemma, avendo anche io finito il mio ultimo corso padi da poco.tuttavia sono in cerca di un corso tecnico fatto bene e tenuto decentemente.
    personalmente la mia coclusione è stata:
    1-costa una cifra dellamadonna comunque, qualsiasi corso fai
    2-è impegnativo per tempi studio applicazione etc etc, indipendentemente dalla didattica .
    3-i corsi sono molto simili di quasi tutte le didattiche , come è già successo per la ricreativa.
    4-come per i corsi rec, e per padi in particolare, molto dipende dal tuo istruttore e dalla qualità del suo insegnamento.

    conclusioni(che valgono per me ma spero possano aiutarti)
    trovati un istruttore di cui ti fidi e indipendentemente dalla didattica, e segui i suoi insegnamenti.Non ti fidare di chi la fa troppo catastrofica.perchè i rischi ci sono ed è innegabile , ma da lì a drammatizzare in modo esagerato, è solo marketing, fatto pure male.

    leggi i materiali didattici , se ne hai la possibilità prima di cominciare.(giusto per dare un occhiata, visto che ne capirai poco)

    fatti qualche tuffo con il tuo potenziale istruttore, se puoi in modo da conoscerlo dentro e fuori dall'acqua.

    poi decidi.
    "Dio li fa, Chuck Norris li accoppa, MacGyver li aggiusta" [cit.]

    Commenta


    • #3
      Hai posto molti paletti e non è facile risponderti. Se non pensi, tra l'altro, di usare trimix già ti escludi diverse possibilità.

      Ti dico solo che, per quanto importante la scelta dell'istruttore indubbiamente sia, non mi fiderei molto di una didattica per cui é piú importante la persona che ti insegna piuttosto che gli standard della didattica stessa ... Soprattutto se si parla di subacquea tecnica (la cui classificazione "tecnica" a mio parere non é solo questione di quota...)

      Faccio sempre un po' di confusione tra bene e male... cosa intendi per "male"?[Cit.]

      Commenta


      • #4
        Originariamente inviato da revan
        Hai posto molti paletti e non è facile risponderti. Se non pensi, tra l'altro, di usare trimix già ti escludi diverse possibilità.

        Ti dico solo che, per quanto importante la scelta dell'istruttore indubbiamente sia, non mi fiderei molto di una didattica per cui é piú importante la persona che ti insegna piuttosto che gli standard della didattica stessa ... Soprattutto se si parla di subacquea tecnica (la cui classificazione "tecnica" a mio parere non é solo questione di quota...)

        la premessa era , che gli standard, come è accaduto per la ricreativa,per quasi tutte le didattiche non DIR, sono molto simili tra loro.....
        "Dio li fa, Chuck Norris li accoppa, MacGyver li aggiusta" [cit.]

        Commenta


        • #5
          Originariamente inviato da citocromo
          Originariamente inviato da revan
          Hai posto molti paletti e non è facile risponderti. Se non pensi, tra l'altro, di usare trimix già ti escludi diverse possibilità.

          Ti dico solo che, per quanto importante la scelta dell'istruttore indubbiamente sia, non mi fiderei molto di una didattica per cui é piú importante la persona che ti insegna piuttosto che gli standard della didattica stessa ... Soprattutto se si parla di subacquea tecnica (la cui classificazione "tecnica" a mio parere non é solo questione di quota...)

          la premessa era , che gli standard, come è accaduto per la ricreativa,per quasi tutte le didattiche non DIR, sono molto simili tra loro.....
          Scusate il mio intervento a gamba tesa.

          Chi aperto il 3D ha specificato molto bene il seguente aspetto:

          Originariamente inviato da uovobw
          Parto dal presupposto che non credo potro' mai permettere il trimix, quindi mi concentrerei su aria con stage decompressivi eanx o ossigeno puro (ho detto delle cazzate? forse, non so).
          Senza polemica ma cercando di essere obbiettivi e in questa obbiettività accettando tutte le critiche che vorrete fare a quanto sto dicendo.

          Il metodo DIR nasce espressamente (scritto espressamente nel manuale DIR GUE) con una premessa, l'aria è la peggior miscela e non deve essere usata.
          Di fatto pongono (correggetemi se sbaglio) un divieto tassativo all'uso dell'aria a quote narcotiche.
          Non lo dico io lo scrive la GUE sul suo primo manuale "fundamental" (correggetemi se sbaglio).

          Perché questo ?
          Perché l'aria è pericolosa ma anche perché tutte le procedure DIR adottate non funzionano in aria a quote narcotiche.
          Faccio un banale esempio:
          i segnali con la torcia in aria profonda a quote narcotiche non funzionano - non si ha certezza, e cosi per tutto il resto.

          Il metodo DIR nel sui insieme - nella sua interezza è universalmente riconosciuto come valido e per certi versi innovativo (vedi la gestione della decompressione).
          Funziona e ha influenzato tutte le didattiche tecniche nella gestione delle miscele trimix.
          Onore al merito nulla da obbiettare ma non funziona in aria.

          Quindi, caro Uovobw, il mio consiglio ....
          dato che espressamente hai detto di voler usare l'aria ....
          se non avevi messo questo paletto non avrei mai scritto quanto sto dicendo - ma avendo detto espressamente di voler usare l'aria in profondità, ergo a quote narcotiche ....
          io mi sento di dirti: diffida da chi vuole venderti il metodo DIR per immergerti in aria.

          Ti sta offrendo, per me, un addestramento non adatto alle problematiche dell'aria profonda.
          Penso che quanto ti sto dicendo trovi riscontro negli stessi Dir Gue.

          L'aria non è la miscela migliore per immergersi a certe quote, su questo non si discute, è un dato di fatto, chi nega questo è una persona che o non ha competenza o è faziosa comunque sia è da evitare.

          L'aria, nonostante tutte le controindicazioni, limitatamente a una determinata famiglia di immersioni profonde entro -60 metri (immersioni limitate nel tempo e nell'attività) si può usare - è mia ferma convinzione che usate entro certi limiti, ben consci delle problematiche l'uso dell'aria non sia una follia.

          L'immersione profonda è comunque un'attività che comporta l'accettazione e la consapevolezza che ci si espone a rischi maggiori anche se si svolge in trmix.
          Svolta in aria, dentro ben determinati limiti di profondità, permanenza e tipo di attività svolta, per me è comunque un'attività che presenta un rischio accettabile.

          Non pensare che immergersi in aria profonda equivale a immergersi in trimix.

          Questo è l'errore più grande che si possa fare, il trimix ha sue peculiari caratteristiche che permettono di mettere in atto determinate procedure proprio perché non presenta il problema narcosi con questo ha i suoi limiti e va usato in un determinato modo.
          L'aria presenta il problema narcosi, è densa e aumenta lo stress fisico tutto questo richiede la consapevole accettazione di questi aspetti e un addestramento che poggi su procedure specifiche se si vuole immergersi con l'aria.

          Il secondo errore che le didattiche fanno è considerare l'aria profonda una sorta di ponte per accedere al mondo trimix.
          Sbagliatissimo ,cosi facendo trasformano il corso immersioni profonde in aria in una sorta di simulatore dell'immersione trimix, spogliando il corso degli aspetti peculiari relativi all'uso dell'aria in profondità.

          L'immersione in aria profonda è un esperienza che sicuramente aggiunge qualcosa anche nel momento in cui decidiamo di intraprendere un percorso trimix ma non perché abbiamo messo in atto analoghi protocolli.
          No, problemi differenti necessitano soluzioni differenti.

          L'esperienza dell'immersione in aria profonda è utile al mondo trimix solo perché necessita di un estrema e consapevole gestione del problema stress, lo stress è il comune denominatore presente sia in aria sia in trimx e la sua consapevole gestione è sicuramente un valore aggiunto per chi decide di iniziare un percorso trimix.

          L'aria è un esperienza ma non è obbligatoria, non è determinante per iniziare un percorsi trimix.

          Un ultima cosa che ti invito a valutare e lo dico sempre fino alla nausea.

          Le immersioni in aria profonda sono immersioni limitate nel tempo di permanenza, ergo, sono immersioni che non presentano tempi di decompressione elevati anzi, aggiungo, tra i problemi dell'immersione in aria profonda la decompressione non rientra neanche tra gli ultimi (non è un problema).
          Questo è un concetto base, un corso in aria profonda che si basa su un'asserita pericolosità della decompressione è un corso sbagliato che non va fatto in quanto pericoloso.
          Pericoloso perché sposta l'attenzione su un falso problema e nel contempo non affronta i veri pericoli legati allo stress e alla narcosi da gas compressi.

          Un corso in aria profonda che si basa sull'uso di due bombole di fase ean e O2 è per me un corso in cui non si è ben valutati i problemi dell'aria.
          In aria devi fare in modo di avere tanto gas (aria) per far fronte a tutti gli imprevisti e nel contempo fare in modo di avere una configurazione leggera che non apporti stress e/o che non richieda procedure che potrebbero essere sbagliate sotto narcosi.

          Io non so darti dritte su come scegliere il percorso in aria profonda migliore salvo aver scritto alcune mie personali considerazioni in base alla mia esperienza.

          :rana:
          Un cordiale saluto.
          Rana

          Commenta


          • #6
            1-costa una cifra dellamadonna comunque, qualsiasi corso fai
            questo e' inevitabile e messo in conto, ma grazie della precisazione

            2-è impegnativo per tempi studio applicazione etc etc, indipendentemente dalla didattica .
            e' una sfida, e le sfide mi piacciono

            leggi i materiali didattici , se ne hai la possibilità prima di cominciare.(giusto per dare un occhiata, visto che ne capirai poco)
            conosci posti dove poterli recuperare? ho fatto un giretto sui soliti siti ma si trova prevalentemente roba padi, negli altri posti leciti e' quasi tutto - giustamente - a pagamento

            Quindi, caro Uovobw, il mio consiglio ....
            dato che espressamente hai detto di voler usare l'aria ....
            se non avevi messo questo paletto non avrei mai scritto quanto sto dicendo - ma avendo detto espressamente di voler usare l'aria in profondità, ergo a quote narcotiche ....
            io mi sento di dirti: diffida da chi vuole venderti il metodo DIR per immergerti in aria.
            tralascio gli ovvi commenti di cui ho letto tantissimo su questo forum su come "andavamo in aria a 80 metri prima ancora che padi/dir/gue/laScuolaDelMomento nascesse" oppure "alla fine e' tutta una questione di cognizione personale e conoscenza dei propri limiti" o ancora la gente che raccomanda di leggere wahwah.txt ecc. Il mio punto e' che se lo standard mi dice "in aria vai al massimo a 55 metri" io intendo andare in aria al massimo a 55 metri. Come ho scritto sopra prima di tutto voglio sicurezza, poi entro questi parametri di sicurezza voglio andare il piu' profondo possibile.

            Non pensare che immergersi in aria profonda equivale a immergersi in trimix
            ci mancherebbe altro! si chiamano diversi, usano tecniche diverse e standard diversi per un motivo, dopotutto

            Le immersioni in aria profonda sono immersioni limitate nel tempo di permanenza, ergo, sono immersioni che non presentano tempi di decompressione elevati anzi, aggiungo, tra i problemi dell'immersione in aria profonda la decompressione non rientra neanche tra gli ultimi (non è un problema).
            Questo è un concetto base, un corso in aria profonda che si basa su un'asserita pericolosità della decompressione è un corso sbagliato che non va fatto in quanto pericoloso.
            Pericoloso perché sposta l'attenzione su un falso problema e nel contempo non affronta i veri pericoli legati allo stress e alla narcosi da gas compressi.

            Un corso in aria profonda che si basa sull'uso di due bombole di fase ean e O2 è per me un corso in cui non si è ben valutati i problemi dell'aria.
            In aria devi fare in modo di avere tanto gas (aria) per far fronte a tutti gli imprevisti e nel contempo fare in modo di avere una configurazione leggera che non apporti stress e/o che non richieda procedure che potrebbero essere sbagliate sotto narcosi.
            mi trovi fondamentalmente d'accordo su questi punti, ma la mia domanda non era se fosse meglio fare aria o trimix, chiedevo come riconoscere una persona affidabile da una che invece non lo e'. Se ci sono standard come il cmas e/o lo iantd che ti mettono limiti vicini ai 60 metri in aria e altri che dicono che dai 30 in poi o trimix o niente, vuol dire che a un certo livello ci sono molte considerazioni personali su rischi, pro e contro, e meno peso si da alla didattica stessa. Dal mio punto di vista uno che arriva e mi dice "se segui queste tecniche andiamo in aria a 60 metri" o che mi dice "se vuoi andare a 60 metri ci vai in trimix" sono equivalenti siccome non ne so niente.

            Vi ringrazio molto dellle risposte e del tempo che avete speso per spiegarmi, a questo punto qunado sara' ora mi faro' un giro fra i vari istruttori delle varie didattiche della mia citta' e tornero' qui per sentire quanto e' giusta/sbagliata la mia eventuale decisione.

            Commenta


            • #7
              ingenere io i materiali li ho visionati, a titolo informativo, per riscontrare poi che std e concetti sono più o meno uniformat, attraverso amici e consocenti, che però vengono da altre didattiche.oltre alla rete sono la fonte migliore
              "Dio li fa, Chuck Norris li accoppa, MacGyver li aggiusta" [cit.]

              Commenta


              • #8
                Vuoi imparare ad andare fondo ed hai a disposizione solo aria.
                Con queste premesse i consigli di RANA mi sembrano ottimi.
                Se sarai leggero e tranquillo avrai evitato la maggior parte dei problemi. Alle decompressioni lunghe ci si abitua e sono conseguenza inevitabile di quanto si è deciso di fare prima.
                Mi sento di aggiungere solo un concetto :
                i corsi sono sempre utili ma in questo settore non darei molta importanza ai brevetti conseguiti. Sento parlare troppo spesso di limiti di brevetto quando in acqua ci siamo noi e non dei pezzi di plastica.
                Costruisci la tua esperienza molto gradualmente aumentando poco per volta profondità e tempi senza mai volere strafare che non serve. Imparerai a conoscere la risposta del tuo organismo e le tue emozioni ed aumenterai le difficoltà solo quando avrai massima serenità nel fare immersioni ad una certa quota.
                50, 60, 70, 80 ... sono solo numeri e conta solo come tu ti senti nell' affrontare le difficoltà che queste immersioni presentano. Se poi avrai modo di divertirti in compagnia di chi pratica da anni questo tipo di immersioni scoprirai che non è affatto difficile ma che si tratta di un percorso lungo privo di scorciatoie.
                Ci vuole tanta passione ma questo non penso che per te sia un problema
                Ciao
                Paolo
                Paolo

                Commenta


                • #9
                  Vuoi imparare ad andare fondo ed hai a disposizione solo aria.
                  Con queste premesse i consigli di RANA mi sembrano ottimi.
                  Solo aria spererei per ora, magari domani eredito da un parente ricco, o trovo un principe nigeriano che vuole davvero darmi la sua eredita'

                  i corsi sono sempre utili ma in questo settore non darei molta importanza ai brevetti conseguiti. Sento parlare troppo spesso di limiti di brevetto quando in acqua ci siamo noi e non dei pezzi di plastica.
                  parole sante. ho visto gente dipendere completamente dal compagno per attrezzature, affidarsi alla guida, cercare di scaricare dal vis con i piedi in aria e tante simili cavolate. parlavo dei brevetti perche' mi sembra che con il clima avvelenato che c'e' in questo periodo in italia moltissima gente vuol vedere il brevetto prima ancora di considerare di farti salire su una barca per portarti al punto di immersione.

                  50, 60, 70, 80 ... sono solo numeri e conta solo come tu ti senti nell' affrontare le difficoltà che queste immersioni presentano. Se poi avrai modo di divertirti in compagnia di chi pratica da anni questo tipo di immersioni scoprirai che non è affatto difficile ma che si tratta di un percorso lungo privo di scorciatoie.
                  ci sono dei limiti oggettivi pero', ho parlato con gente nei dintorni di grosseto che viaggia a 1.6 pp02 e 2.0/2.2 per la decompressione da trentanni e finora e' sempre tornato. non so mai dire pero' se e' per fortuna, bravura o se mi fa impressione perche' tendo a fidarmi di cosa dicono gli standard (che negli ultimi anni vedo che stanno diventando sempre piu' conservativi)

                  Ci vuole tanta passione ma questo non penso che per te sia un problema
                  no, non lo e' e mi ritengo molto fortunato

                  giusto per, paolo, citocromo, rana e revan, voi che didattiche avete? non chiedo il livello ne voglio un cock-off (cfr http://www.urbandictionary.com/define.php?term=Cock+Off ) ma solamente la scuola. grazie mille.

                  Commenta


                  • #10
                    io di estrazione sono rec di mammapadi.Tuffi un po' più spinti li ho cominciati con un brevetto ffessm che abilita a 65 in aria e deco secondo us navy.Ma vorrei implementare la mia preparazione poiché non la sento ancora sufficientemente solida per questo tipo di tuffi.quindi al più presto, cash permettendo, troverò il mio plastichino da conseguire.
                    "Dio li fa, Chuck Norris li accoppa, MacGyver li aggiusta" [cit.]

                    Commenta


                    • #11
                      Io ho brevetti padi. Per il tema in questione faccio riferimento ad una trentina di anni di immersioni al Giglio con organizzazione autonoma.
                      Ciao
                      Paolo
                      Paolo

                      Commenta


                      • #12
                        Io sono FIAS.


                        Cordialmente
                        Rana

                        Commenta


                        • #13
                          Io sono padi e sono due settimane che non mi tuffo!!!! Ops ho sbagliato gruppo! Qusti non sono i Subacquei anonimi!
                          "Dio li fa, Chuck Norris li accoppa, MacGyver li aggiusta" [cit.]

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da citocromo
                            la premessa era , che gli standard, come è accaduto per la ricreativa,per quasi tutte le didattiche non DIR, sono molto simili tra loro.....
                            Non mi riferisco alla standardizzazione delle procedure e modalità operative, ma alla standardizzazione qualitativa dei corsi.
                            Ci può stare che un istruttore sia più bravo di un altro (o magari ci va semplicemente più a genio) ma alla fine del corso i temi trattati devono essere sempre quelli e le abilità sviluppate dall'allievo rispondere a determinati requisiti minimi. Se l'istruttore diventa fondamentale vuol dire che la didattica (o scuola, che dir si voglia) che gli sta dietro non é un gran che ...
                            Faccio sempre un po' di confusione tra bene e male... cosa intendi per "male"?[Cit.]

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da uovobw
                              giusto per, paolo, citocromo, rana e revan, voi che didattiche avete? non chiedo il livello ne voglio un cock-off (cfr http://www.urbandictionary.com/define.php?term=Cock+Off ) ma solamente la scuola. grazie mille.
                              Per quanto riguarda in contesto tecnico UTD.
                              Faccio sempre un po' di confusione tra bene e male... cosa intendi per "male"?[Cit.]

                              Commenta

                              Riguardo all'autore

                              Comprimi

                              uovobw Per saperne di più su uovobw

                              Statistiche comunità

                              Comprimi

                              Attualmente sono connessi 79 utenti. 3 utenti e 76 ospiti.

                              Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 05:45 il 16-01-2023.

                              Scubaportal su Facebook

                              Comprimi

                              Sto operando...
                              X