Gav la vera rivoluzione della subacquea

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  • #31
    Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
    Anche secondo me un corso open senza gav sarebbe auspicabile (cut)
    Esatto Cesare, Esatto TheFlash!

    Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
    Non trovo corretto dover utilizzare il gav in contesto diving perché come RANA giustamente sottolinea un subacqueo senza gav non può prestare soccorso ad una persona iper zavorrata con il gav in avaria. (cut)..
    Qualche esempio?

    Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
    Tutto giusto ma perché un subacqueo deve farsi carico delle negligenze altrui?
    ari-Esatto!

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    • #32
      se vado da cliente in un diving devo potermi immergere in no gav. se vado da cliente autonomo, sono autonomo.
      ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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      • #33
        nettuno0660 forse non mi sono spiegato, nulla contro chi usa il gav ma deve essere usato per piacere personale o per convinzione ma non per prestare soccorso a qualcuno che si è messo in una condizione sfavorevole già al momento della vestizione.


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        • #34
          Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
          nettuno0660 forse non mi sono spiegato, nulla contro chi usa il gav ma deve essere usato per piacere personale o per convinzione ..(cut)..
          Eri stato chiaro/nessun equivoco


          Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
          ..(cut) ma non per prestare soccorso a qualcuno che si è messo in una condizione sfavorevole già al momento della vestizione.
          Anche in questo eri stato chiaro, ti chiedevo (a te e/o Rana) - anche se ovvi - degli esempi.

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          • #35
            Originariamente inviato da nettuno0660 Visualizza il messaggio
            Eri stato chiaro/nessun equivoco



            Anche in questo eri stato chiaro, ti chiedevo (a te e/o Rana) - anche se ovvi - degli esempi.
            Per fortuna non ho nessun esempio, al diving penso di esserci andato non più di 15 volte e in queste forse 5 o 6 nel gruppo le altre senza guida.

            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

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            • #36
              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

              Sei convinto di ciò, chi sono io per farti cambiare idea
              Potresti anche riuscirci, ma non credo sia l'intento del post.


              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
              Hai scritto:

              Accettare questo passaggio come corretto dimostra di non conoscere la tecnica "no gav".
              Niente di più vero.

              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

              La pesata della tecnica "No Gav" avviene ad inizio immersione, in superficie, bombola carica.
              Il subacqueo perfettamente immobile respirando normalmente (ossia senza espandere i polmoni al massimo, senza espirare al massimo ma respirando normalmente volume corrente) deve rimanere a galla con il livello dell'acqua a metà maschera.

              Quindi il subacqueo "no gav" inizia l'immersione leggermente positivo.
              A fine immersione, quando ha tolto almeno 3 kg di aria nelle bombole il subacqueo è positivo e a fine immersione sta serenamente a galla senza problemi.

              Perfetto, ne sono convinto.
              Scusa ma tu a fine immersine pompi dentro 3/4 litri di aria per rimanere a galla ???
              Domanda retorica perché se sei pesato correttamente la sacca è sgonfia.
              Verissimo e innegabile. E non è tecnica no gav, ma dovrebbe essere così anche se hai il gav.
              Credo però che se esci, trovi onda e devi aspettare in superficie che altri salgano in barca, essere maggiormente positivi dia maggiore confort. Se poi ti capita - come successo a me - che devi aspettare in quelle condizioni una ventina di minuti perchè la barca è andata a prendere qualcuno che si è perso in mezzo al mare, il comfort diventa anche maggiore sicurezza.

              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
              Finito, mi premeva correggere questo aspetto per il resto io la penso diversamente da te.
              Io ritengo che sia una tecnica sicura se, come in tutte le cose, si applica correttamente.
              Inoltre trovo che sia estremamente divertente per cui la pratico.

              Cordialmente
              Rana
              Nessun problema. Ho premesso che vi ammiro e che la mia considerazione è solo mia, nemmeno io devo convincere nessuno.
              Se vi divertite, fate bene, continuate a farlo; non sarò certo io a dirvi che non dovete.
              ​​​​​​​
              Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

              cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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              • #37
                Ogni tecnica ha le sue peculiarità, non usare il gav ha dei limiti e l'intento del post era quello di metterli in risalto.
                Per quanto riguarda le motivazioni per non usarlo, certe volte anche accettando dei compromessi, sta nella totale libertà, anche mentale. Di fatto non si deve fare nulla, non si regola nulla non si controlla nulla.
                Praticamente un troglodit-diver

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                • #38
                  Io prima di risalire in barca tolgo sempre il reb o il gruppo e lo lascio con GAV tutto gonfio legato alla fiancata per poi tirarlo su con calma . Quindi GAV si sempre.
                  Che poi è l'unico utilizzo che ne faccio almeno col reb non lo uso direi mai

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                  • #39
                    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                    ...... non credo sia l'intento del post.
                    Probabilmente sono uscito dal tema del post.

                    Il "compensatore d'assetto" nelle sue varie forme è stato senza dubbio una svolta nella subacquea.
                    Non si torna indietro, su questo non discuto e penso che sia io che te e tutti gli altri condividiamo questo pensiero.

                    Il GAV permette di fare cose che altrimenti non si sarebbero potute fare, diciamo anche che inevitabilmente l'evoluzione della tecnica spinge verso l'esigenza del "compensatore d'assetto" è una convergenza evolutiva che non si poteva evitare.

                    Ma proprio i vantaggi del GAV hanno portato ad un uso errato o meglio a spogliare i corsi da aspetti che per me sono importantissimi.

                    Ritengo che ci sia spazio, oggi, per una serena revisione del modo in cui si usa il GAV.
                    Questo è il motivo per cui sono cosi pressante nel sostenere che la tecnica "senza gav" merita di essere tramandata e riscoperta, perché dobbiamo riappropriarci dell'acquaticità.

                    Questa riflessione è in tema con questo tred,
                    Il GAV è una vera rivoluzione ma attenzione se usato in maniera sbagliata disabitua ad aspetti importanti ed è questo che è successo, anche con dolo da parte di tutte le didattiche che hanno visto il GAV come una scorciatoia per abbattere costi (di formazione) e semplificare i percorsi didattici e poter abbracciare un mercato più vasto.

                    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                    Verissimo e innegabile. E non è tecnica no gav, ma dovrebbe essere così anche se hai il gav.
                    Credo però che se esci, trovi onda e devi aspettare in superficie che altri salgano in barca, essere maggiormente positivi dia maggiore confort. Se poi ti capita - come successo a me - che devi aspettare in quelle condizioni una ventina di minuti perchè la barca è andata a prendere qualcuno che si è perso in mezzo al mare, il comfort diventa anche maggiore sicurezza.
                    Mi è successo: il mare aveva un po di "bulesume" mi avevano lasciato un parabordo attaccato alla cima dell'ancora, io ero in decompressione ed il gommone è dovuto andare a recuperare gli altri che la corrente aveva portato distante, quando sono riemerso ero da solo in mezzo al mare, con solo un parabordo a farmi compagnia.
                    Ma non è questo il punto.

                    Il problema si pone anche con chi ha il GAV.

                    Domanda:
                    pensi che un subacqueo dotato di GAV ma senza la corretta acquaticità e formazione, che per tanto usi un eccesso di zavorra sia in condizioni di maggior sicurezza nella seguente condizione ???????
                    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                    Credo però che se esci, trovi onda e devi aspettare in superficie che altri salgano in barca, ..... Se poi ti capita - come successo a me - che devi aspettare in quelle condizioni una ventina di minuti perchè la barca è andata a prendere qualcuno che si è perso in mezzo al mare
                    Per me no, non è in sicurezza e scusami se ti metto in bocca parole che non hai scritto ma sono convinto che anche per te non è questo il concetto di sicurezza.

                    Quindi dobbiamo venirci incontro, dato che entrambi stiamo dalla stessa parte e diciamo le stesse cose.

                    Gli estremi e le smargiassate di chi dice: con la tecnica No GAV faccio tutto (involontariamente potrei aver io veicolato questo errato messaggio e se cosi mi scuso), o verso chi dice: il gav è sicurezza a prescindere da ogni valutazione sono posizioni entrambe sbagliate.

                    Il GAV è importante e nessuno nega i suoi vantaggi o afferma che non va usato.
                    Ma il GAV non è, e per me non deve essere, un salvagente, se un subacqueo ha bisogno del salvagente qualcosa di sbagliato c'è.

                    Queste sono riflessioni che tutti i subacquei che usano il GAV devono fare (secondo me).

                    Senza GAV è un modo molto divertente, per me, mi piace e faccio immersioni che mi divertono, questo è il motivo per cui quando mi immergo per i fatti miei senza particolari necessità vado sempre senza gav.
                    Ma è una mia scelta personale non un invito a fare altrettanto, ci sta che il "no gav" può non piacere.

                    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                    Nessun problema. Ho premesso che vi ammiro e che la mia considerazione è solo mia, nemmeno io devo convincere nessuno.
                    Se vi divertite, fate bene, continuate a farlo; non sarò certo io a dirvi che non dovete.
                    ​​​​​​​
                    Nel circolo che frequento, diciamo che ho fatto provare seguendoli quasi tutti i subacquei con cui normalmente mi immergo.
                    Di loro nessuno si sta immergendo senza gav.

                    Per me non è un problema ci mancherebbe, ma provare e capire che è possibile e perché è possibile ha fatto venire meno in loro tanti alibi sull'assetto e l'uso del gav, e questo è il "premio" se cosi mi permettete di chiamarlo che ho ricevuto dal mio impegno nel divulgare questa tecnica.

                    Ritornando in tema:
                    Permetti che in una discussione sul GAV: l'esperienza di un immersione correttamente eseguita senza aiuta a capire e valorizzare un uso corretto dello stesso GAV.
                    Affermare questo non mi sembra di dire nulla di strano.

                    Io non faccio la guerra al GAV, per m è utile ed in certi casi indispensabile.

                    Non mi interessa convincere gli altri ad andare in acqua seguendo le mie scelte, ci mancherebbe questo.
                    Ammetto che un mio grande sogno sarebbe un corso di specializzazione in immersioni senza gav.

                    Perché in questo modo avrei la certezza che questa tecnica non venga dimenticata, e per non farla estinguere l'unico modo è inserirla nella didattica come specializzazione.

                    Nei miei sogni più proibiti quando penso al mio mondo ideale - obbligherei gli istruttori all'atto dell'esame pr conseguire il brevetto: dimostrare di padroneggiare la tecnica "No Gav" in basso fondale perché questo dimostrerebbe una serie di capacità inerenti all'acquaticità, al controllo dinamico, alla postura, al controllo dei movimenti che per me un istruttore deve possedere.
                    Ma questi sono sogni proibiti che rimarranno tali.


                    Rana

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                    • #40
                      Ritengo che ci sia spazio, oggi, per una serena revisione del modo in cui si usa il GAV.
                      Questo è il motivo per cui sono cosi pressante nel sostenere che la tecnica "senza gav" merita di essere tramandata e riscoperta, perché dobbiamo riappropriarci dell'acquaticità.

                      Nei miei sogni più proibiti quando penso al mio mondo ideale - obbligherei gli istruttori all'atto dell'esame pr conseguire il brevetto: dimostrare di padroneggiare la tecnica "No Gav" in basso fondale perché questo dimostrerebbe una serie di capacità inerenti all'acquaticità, al controllo dinamico, alla postura, al controllo dei movimenti che per me un istruttore deve possedere.
                      Ma questi sono sogni proibiti che rimarranno tali.


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                      ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                      • #41
                        RANA
                        Una volta con il gav anulare a fine immersione si sfilavano le bombole ed i piombi prima di risalire sul barchino. Al momento di salpare il bibo si doveva fare piu' fatica di quanta ne serva per issare a bordo un bibo con gav.
                        Il mio gommoncino era 3,5 metri ed avevamo due bibo a bordo. Sono arrivato a vestirmi di tutto punto stando in acqua per quanto fosse ridotto lo spazio a bordo.
                        Una volta ho dovuto recuperare il bibo di mia moglie su un sabbione a piu' di trenta metri per un nodo mal fatto.
                        Da questo punto di vista il gav e' di una comodita' impagabile. Faccio come una volta ma con molto piu' spazio e con molta calma.
                        Di contro ricordo gli spallacci del bibo fermati al collo delle bottiglie e trovo che jacket e piastre varie non abbiano mai raggiunto quel livello di stabilita'.
                        Usando mute umide per me e' normale scendere a una decina di metri e sistemarmi i cinghiaggi in modo che il gruppo sia il piu' possibile attaccato alla schiena.
                        Ho buttato via due imbraghi che ritenevo criminali ed alla fine me ne sono fatto uno che sembra buono.
                        I cinghiaggi sulle piastre sono spostati verso il centro, come gli schienalini dei famigerati mezzi bibo e se mi metto a fare movimenti strani il gruppo spesso prende gioco per una, due dita che si fa fatica a recuperare.
                        Probabilmente io sono fissato con la stabilita' del gruppo e sono costretto ad usare un inguinale per sopperire alla stupidita' di un gav da quattro soldi che si e' rivelato indistruttibile.
                        E quelle idiozie per il comune modo di pensare sono classificate come una sicurezza.
                        Direi che conviene imparare a fare la pesata a bombole cariche come dici tu e come insegnavano gli antichi e lasciare l' incudine in garage imparando a cercare di farne a meno
                        Ciao
                        Paolo
                        Paolo

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                        • #42
                          Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
                          Anche secondo me un corso open senza gav sarebbe auspicabile, si acquisirebbe una sensibilità e una padronanza sicuramente maggiore sull'uso della zavorra ma a discapito della durata dei corsi.
                          Non trovo corretto dover utilizzare il gav in contesto diving perché come RANA giustamente sottolinea un subacqueo senza gav non può prestare soccorso ad una persona iper zavorrata con il gav in avaria. Tutto giusto ma perché un subacqueo deve farsi carico delle negligenze altrui?

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                          Un divemaster brevettato deve saper prevenire ma anche risolvere i guai propri e quelli altrui. E mettere una robusta pezza sulle negligenze: é proprio una caratteristica del compito che si ha .
                          CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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                          • #43
                            Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio

                            Un divemaster brevettato deve saper prevenire ma anche risolvere i guai propri e quelli altrui. E mettere una robusta pezza sulle negligenze: é proprio una caratteristica del compito che si ha .
                            Ciao Livio Cortese qualche specifico esempio? Grazie

                            Commenta


                            • #44
                              Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio

                              Un divemaster brevettato deve saper prevenire ma anche risolvere i guai propri e quelli altrui. E mettere una robusta pezza sulle negligenze: � proprio una caratteristica del compito che si ha .
                              Hai perfettamente ragione ma un open water non è un dive master che sta lavorando come guida. Per quanto riguarda la guida hai perfettamente ragione, e io aggiungerei il bibombola obbligatorio, ma questo mette in luce un'altro aspetto: si porta in acqua chiunque basta che paghi anche se quando varchi la porta di qualsiasi diving o didattica la parola più ripetuta è "sicurezza"

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                              • #45
                                Originariamente inviato da nettuno0660 Visualizza il messaggio

                                Ciao Livio Cortese qualche specifico esempio? Grazie
                                Guai propri: il mio computer che si scarica, ma questo si puó sia prevenire che curare.
                                Guai altrui: un cliente iper zavorrato per convinzione, che continua a fare su e giú gonfiando e sgonfiando il gav, in un cruento incontro di boxe a pugni nudi col signor Boyle (proprio quello della legge).
                                Guai dei colleghi: un'altra guida che s'infila in mezzo al mio gruppo col proprio perché non ha capito dove andare. Nulla di male, i percorsi s'imparano, ma occorre l'umiltà di osservare chi li conosce già.
                                CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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