Gav la vera rivoluzione della subacquea

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #16
    Ho iniziato la subacquea usando il GAV.
    Per diversi anni (più di una decina) ero fermamente convinto che, senza il compensatore, non era possibile eseguire un immersione.
    Con queste convinzioni, sorrette da tanti calcoli matematici dove tutti i riscontri motivavano le mie convinzioni, iniziavo a scrivere i primi interventi, prima su quelle che si chiamavano mail-list e poi sui forum di subacquea, dove incontrai uno strano "marziano" loggato con il nik di "NoGav".
    Inutile dire le liti scritte che sostenei, convinto dei miei calcoli, fatti e rifatti, verificati.
    Alla fine rimaneva sempre un disavanzo di enne chilogrammi che non potevano essere gestiti in sicurezza.
    Dopo un anno, non l'avevo spuntata, quel marziano stava riscrivendo la fisica - ed io, che ero nel giusto, dovevo difendere il web dalla più colossale "fake news" della storia dopo le armi di distruzione di massa di "Saddam Hussein".
    Cosi lo sfidai a sprezzo del pericolo, incontriamoci e condividiamo un immersione in una sorta di duello subacqueo.
    Accettò ma si riservò il diritto di scegliere il luogo del duello ...... l'Haven.
    No scusate ! Forse non avete capito ma provate ad immaginare la mia situazione, litigo con un pazzo che non usa il gav, che potenzialmente era, ai miei occhi, un aspirante suicida.
    Lo sfido ad incontrarci e condividere un immersione e lui accetta, per giunta dicendomi andiamo sull'Haven (ora non pretendevo Paraggi anche se a me sembrava la scelta più sicura, passi il promontorio, mi sarebbe andata bene anche l'Isuela, ma l'Haven no) !!!
    Quando lessi le sua e-mail subito pensai mi prende per il culo.
    Ma ormai "alea iacta est" - la sfida era stata lanciata e raccolta ....
    Cosi scettico mi presentai quella mattina al diving di Arenzano.
    Lui era li, un omino, normale, in giacca e cravatta, il sorriso del buon padre di famiglia, la parlata con un leggero accento romano.
    Incredibile non era un alieno e non aveva neanche il fisico di Clark Kent (al secolo Superman).
    Il mistero stava diventando sempre contorto come un assurdo cubo di Rubik fatto con un ipercubo, non riuscivo neanche ad immaginare le sue facce, figuriamo risolverlo ma volevo andare a fondo alla questione anche se riemergere ormai era una tenue speranza.
    In immersione, NoGav, fu una rondine, capace di volare leggero come una farfalla.
    In una sola immersione aveva frantumato anni di convinzioni e calcoli matematici.
    Il resto è storia, mi feci insegnare la tecnica che oggi amo usare, mi piace.

    Con il senno del poi, dopo ormai più di dieci anni di immersioni senza gav posso dire che la tecnica "no gav" è per me fattibile, è sicura, e divertente ma ....

    Ma .... non è adatta per fare tutto, no assolutamente.

    Non si possono fare immersioni tecniche o avanzate senza gav, il limite è la scorta di gas che per queste immersioni è troppo elevata ed il suo peso supera i due estremi (molto stretti) entro cui è possibile gestire la tecnica "no gav".

    Meriterebbe un corso a se, una specializzazione: "immersioni senza gav" questo si, sarebbe un bellissimo corso e secondo me frantumerebbe in un sol colpo la miriade di corsi di assetto che proliferano .....
    Ma questa è una provocazione e come tale ora nascondo la mano per non scatenare polemiche.

    Il focus delle immersioni "senza gav" sono le immersioni ricreative, per tutte le altre c'è il gav.

    Attenzione io non sto dicendo che le immersioni ricreative devono essere fatte senza il gav, io dico che queste si potrebbero fare anche senza gav, come ben diversa.

    Le didattiche cosi come sono strutturate ora non permettono d'introdurre il "No Gav" il Gav rimane una presenta obbligo nelle didattiche, sia per l'istruttore che per gli allievi e su questo non discuto, condivido quindi non attaccatemi dicendo che auspico cose che non ho mai detto.
    Diverso sarebbe un corso di specializzazione, dopo aver conseguito il brevetto ara classico, ma questo è forse ora il sogno più grande che ho nella subacquea.

    Tutto il resto va affrontato con il Gav, il Gav insieme al manometro costituiscono come ho scritto su un altra discussione lo sparti acque tra subacquea passata e subacquea moderna.
    Ma non tutto il passato va buttato via, ci sono esperienze che ancora oggi sono importanti e vanno preservate come appunto "il no gav".

    Nessuna battaglia contro l'uso del GAV, ci mancherebbe, lo uso anch'io con estrema soddisfazione, semmai una critica, questo si, penso che tutti sono in gradi di capirla contro l'uso spesso sbagliato che se ne fa (una sorta di mongolfiera per portare dietro peso inutile).

    Dire sono contro l'uso sbagliato del gav non vuol dire essere contro il gav.

    Visto che piacciono le metafore: l'auto è una grande invenzione ma se compro un utilitaria e la guido come se avessi una macchina da corsa, l'uso che ne faccio è sbagliato e pericoloso.
    Quindi ben vengano le auto sempre più tecnologiche ma attenzione all'uso che se ne fa.

    Un ultima considerazione, quello che non comprendo è l'atteggiamento di molti nel riconoscere che la tecnica "no gav" è una vera e propria tecnica sicura nei limiti di quello che è corretto fare.
    Ma non è conosciuta, è stata dimenticata dato che sono decenni che nella catena didattica sono stati eliminati ogni esercizio di acquaticità che avrebbe potuto preservarne almeno alcuni aspetti.
    Riconoscere questo fatto non toglie nulla a chi usa il GAV, non toglie nulla alle immersioni che necessitano del compensatore d'assetto, eppure tutti ne parlano ma pochi la conoscono ma la giudicano.
    (in questo commento sono esclusi i presenti in questa discussione perché il so che molti di voi la conoscono ma voi non siete un campione di riferimento).

    Cordialmente
    Rana








    Commenta


    • #17
      Sono d'accordo sui limiti dati dalla scorta d'aria ma, ribadisco, che per me lo spessore della muta è una discriminante. Non mi piace fare decompressione pinneggiando per contrastare l'assetto positivo e sul fondo mi piace essere lievemente positivo se inspiro profondamente. Con queste prerogative una giacca da 7/8 millimetri ha una variazione di volume troppo importante per rimanere fermo a 6 metri. Con una normale muta da 5 sarebbe molto più semplice.



      Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

      Commenta


      • #18
        RANA
        Quando ho iniziato ho fatto uno dei primissimi corsi PADI che prevedevano subito l' uso della attrezzatura gav compreso. Era un gav anulare, i gav che conosciamo oggi non esistevano, i bibo avevano i cinghiaggi mentre il mezzo bibo aveva schienalino e cinghiaggi.
        Tutti gli istruttori venivano dalla Federazione, avevano iniziaziato senza gav ed erano tutti vivi. Compreso un mio amico dei VVFF che era capace di cose per me siderali.
        Tanti sub gia' formati andavano ancora senza gav.
        Mi spieghi per favore perche' hai pensato che un sub senza gav avrebbe dovuto morire e non ti e' sfiorato il dubbio di avere fatto dei calcoli incompleti o errati?
        Marcante, Cousteau, per non considerare mio zio Nereo avevano forse il gav ?
        Se il gav e' nato dopo le bombole significa che si puo' fare senza il gav.
        Perche' battagliare? Mi sembra davvero piu' facile e corretto andare sulla Haven e fare San Tommaso.
        Se ci pensi bene probabilmente e' spesso nella natura umana ritenere che non si possa fare quello che non si e' capaci di fare. Indipendentemente dalla subacquea.
        Con simpatia
        Paolo
        Paolo

        Commenta


        • #19
          Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
          RANA
          Quando ho iniziato ho fatto uno dei primissimi corsi PADI che prevedevano subito l' uso della attrezzatura gav compreso. Era un gav anulare, i gav che conosciamo oggi non esistevano, i bibo avevano i cinghiaggi mentre il mezzo bibo aveva schienalino e cinghiaggi.
          Tutti gli istruttori venivano dalla Federazione, avevano iniziaziato senza gav ed erano tutti vivi. Compreso un mio amico dei VVFF che era capace di cose per me siderali.
          Tanti sub gia' formati andavano ancora senza gav.
          Ciao Paolo,
          piccola premessa, non sono nato imparato, non sono perfetto, non ho la verità, le cose che oggi penso di sapere le ho raccolte nel tempo, nel mio passato ci sono tanti errori e convinzioni che poi ho cambiato alla luce dei fatti.
          Quindi per me è assolutamente normale in passato avere avuto posizioni diverse da ciò che oggi sostengo.

          Io, caro Paolo, accetto questo tuo percorso d'esperienza e non mi passa neanche per l'anticamera del cervello criticarlo.
          Io credo che quello che hai scritto sia vero.

          Ma, lo so c'è sempre un ma .... fa parte del processo che porta al confronto reciproco (faccina sorridente) ...

          Ma io sono più di 12 anni, da quando abbiamo pubblicato la dispensa sull'immersione senza gav che sento, pari, pari, questa "storia" - attenzione, non che la tua sia inventata no assolutamente credo che la tua è vera ma coincide con quella che tantissimi altri mi hanno raccontato, sempre, cambia qualche dettaglio marginale ma la storia è la medesima.
          Possiamo riassumerla con: "ho iniziato quando il gav non esisteva ......"

          Ci sta, quello che hai raccontato è storia vera, la storia della subacquea che meriterebbe di essere trasmessa correttamente anche nei percorsi didattici.
          Essendo storia tanti come te l'hanno vissuta nel medesimo modo, non c'è nulla di strano.... ma .....

          Lo strano (non parlo di te sia chiaro non pensare che mi riferisco a te) risiede nel fatto che più del 90% di questi racconti più o meno sempre uguali quando affrontano la tecnica "no gav" quando nel ricordare i tempi che furono si arriva a parlare di aspetti tecnici legati alla tecnica "no gav", cascano, è palese che il ricordo del modo come si andava è diverso da ciò che la tecnica "no gav" richiede.

          Ripeto non mi riferisco a te, non farne un caso personale non è questo che voglio dire con questo mio intervento.
          Dico che almeno il 90% di chi mi ha detto io ho iniziato senza gav, poi quando si lancia nel descrivere come andava palesa una non conoscenza dei principi alla base della tecnica "no gav".
          Persone che mi hanno detto, ricordo quando si risaliva con la busta della spesa .....
          Per inciso nella tecnica "no gav" non si usa la busta della spesa, si usava quando sono comparse le prime macchine fotografiche scafandrate o quando hanno iniziato a svolgere dei lavori (per esempio campionamenti) l'assenza del gav rendeva difficile riportare le attrezzature (macchine fotografiche, campioni ecc, ecc) in superficie per questo si è iniziato ad usare le borse della spesa ma la tecnica se il subacqueo sa andare non ha bisogno del sacchetto.
          Questo per citare una delle tante leggende metropolitane che poi negli anni si sono consolidate come vere nella memoria collettiva.

          Escluso qualche eccezione (tu, quelli che scrivono in questo forum ed alcuni rari subacquei) la tecnica "no gav" è sconosciuta anche se ne parlano tutti e paradossalmente alcuni si appropriano di racconti sentiti perché io ho 53 anni e quando ho iniziato nel 1994 c'era il gav e non l'anulare, che io non ho mai visto usare.
          Mi sono arrivate persone a sostenere che loro hanno iniziato ... ma che hanno la mia età e a meno che non si fossero immersi a 10 anni e per qualcuno ci sta ma per gli altri non è possibile che hanno vissuto il periodo "no gav" (parliamo anni 50 - 70).

          Se andiamo in qualsiasi diving e prendiamo un campione di subacquei che abbiano conseguito anche il brevetto istruttore e gli chiediamo di descrivere a parole la tecnica "no gav" il 99,9999%, l'eccezione che non mi permette di scrivere il 100% in questo caso conferma la regola, la descrive in maniera errata.
          Non parlo di subacquei brevettati open quelli proprio non sanno neanche che esiste, parlo di istruttori i quali per la totalità affermano di conoscere o di sapere come si fa, poi quando gli chiedi di spiegarla casca l'asino.

          Le prime volte che andavo senza gav la gente sul gommone mi domandava come facevo a riemergere, questa è la realtà della subacquea oggi.

          Non è la tua realtà, ne la mia, ne quella di TheFlash o di blu dive o di cesare no siete e siamo eccezioni nel panorama della subacquea ricreativa.

          Tu ti stupisci, pensando al passato del tuo percorso di esperienza, di come la gente non sappia che si può andare anche senza gav, io ti dico che il mio stupore è il contrario, mi stupisco che tu estenda il tuo percorso formativo (di tutto rispetto) a tutta la subacquea come se questo fosse patrimonio culturale e tecnico di tutta la collettività subacquea.
          No, caro Paolo tu fai parte di una piccola nicchia di subacquei che possono raccontare un passato che tanti pensano di conoscere ma che non sanno e non conoscono minimamente.

          Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
          Mi spieghi per favore perche' hai pensato che un sub senza gav avrebbe dovuto morire e non ti e' sfiorato il dubbio di avere fatto dei calcoli incompleti o errati?
          Marcante, Cousteau, per non considerare mio zio Nereo avevano forse il gav ?
          Se il gav e' nato dopo le bombole significa che si puo' fare senza il gav.
          Molto semplicemente.
          L'assetto fino a questo incontro con "No-Gav" io lo concepivo come "semplice" bilanciamento di forze statiche (di pesi positivi e negativi).
          Ti metti a fare i calcoli, stimi la perdita di spinta positiva della muta, calcoli il peso che si perde di aria respirata sott'acqua, sommi e sottrai algebricamente e ....
          Arrivi ad un delta che devi compensare, nella migliore delle ipotesi se il subacqueo è bravo (ed io lo ero non per vantarmi) si arriva a 4 kg di aria respirata.
          Ovviamente io non consideravo le forze dinamiche.
          Se mal gestite (le forze dinamiche) questo delta sale e di parecchio creando situazioni pericolose.

          Tutto qui, considera che io sono nato con il gav e questo era necessario nessuno mi aveva insegnato i fondamenti della tecnica "no gav" ed ho avuto istruttori molto ma molto bravi, nessuno si permetta di dirmi no non è cosi perché lo mando a "fare in c@@o" per direttissima, alcuni avevano anche vissuto il periodo "no gav" ma ormai erano troppo distanti (nel 1994) da una reale conoscenza.

          Semplicemente era passato il periodo possiamo dire che le grandi praterie di bisonti erano già state spazzate via, rimaneva solo il ricordo del mitico bisonte bianco su cui sono nate tante leggende ...
          Ma nel frattempo la subacquea era cambiata, il gav ha permesso di sfoltire l'acquaticità ed il resto è storia come si suol dire.

          Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
          Perche' battagliare? Mi sembra davvero piu' facile e corretto andare sulla Haven e fare San Tommaso.
          Se ci pensi bene probabilmente e' spesso nella natura umana ritenere che non si possa fare quello che non si e' capaci di fare. Indipendentemente dalla subacquea.
          Con simpatia
          Paolo
          Infatti ci sono andato e per fortuna che ci sono andata ed ho accettato.
          Ma anche se in quegli anni mi consideravo molto disinvolto in termini di "avventatezza" l'idea di affrontare un relitto profondo e particolare come l'Haven con una persona che non avevo mai visto e che si immergeva senza gav scusa ma non mi appariva il massimo.

          In quegli anni non ero il solo a discutere con il tal soggetto "no gav" sul fatto che il gav sia sempre necessario e questo radicalizzava ancora di più le mie convinzioni.
          Io ero seguito nei miei ragionamenti, approvato, era lui la "pecora nera" io ero nel branco bianco, ne facevo parte ero dalla ragione.
          Non ero io a dovermi giustificare era lui che doveva dimostrare ciò che non si poteva dimostrare (per me).

          Poi che per te tutto questo era palese e chiaro io non lo metto in discussione ma tu sei un eccezione perché in quel periodo tutte le discussioni su questo argomento vedevano la maggioranza sostenere quanto io, erroneamente, sostenevo.

          Dal tuo intervento sembrerebbe che la piccola dispensa che abbiamo scritto "Immersione Pura - La sostenibile leggerezza della semplicità" (nel 2012) doveva ribadire l'ovvio ma cosi non è stato anzi è esplosa come una grande eresia inizialmente, c'è voluto tanto tempo per arrivare a poter sostenere quello che oggi è, per te e per fortuna tanti altri come te normale e scontato.



          Rana

          Commenta


          • #20
            Vado immediatamente a cercare questa dispensa!!!!


            Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

            Commenta


            • #21
              Caro RANA, hai perfettamente ragione. Ripensando alla sequenza no gav, anulare, jacket ... mi rendo conto di essere vecchio.
              Un caro amico federale istruttore con tante stelle mi ha trasferito pezzi di storia che oggi sono trascurati. Quando io avevo l'anulare nuovissimo lui aveva un mares a ferro di cavallo che aveva sostituito un fenzy e che prima non c'era nulla. Usava la meta' dei nostri pesi e volava in acqua. Ho visto un suo vecchio aquilon , un decompressimetro a membrana, un bibo con riserva sutomatica e tante piccole cose che sono storia.
              Aggiungo che la tua dispensa sull'immersione pura e' perfettamente in linea con quelle esperienze da cui provenivano i miei insegnanti e che con i primi corsi padi gia' si era perso contatto con i precedenti percorsi didattici.
              La storia e' importante, giusto seguire il progresso ma e' un peccato perdere competenze rischiando di impoverire il futuro.
              Ciao
              Paolo
              Paolo

              Commenta


              • #22
                Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                La storia e' importante, giusto seguire il progresso ma e' un peccato perdere competenze rischiando di impoverire il futuro.
                Ciao Paolo.
                Hai riassunto splendidamente in queste tue parole le motivazioni che mi spingono a rompere ed insistere sempre parlando di "NoGav".

                Quando stavamo scrivendo la dispensa, mandai la bozza al Dott. Odaglia quel dottor Odaglia amico di Marcante che insieme hanno strutturato la compensazione "Marcante-Odaglia".
                La mandai a lui pensando che avendo vissuto con competenza quel periodo avrebbe potuto apprezzare il nostro sforzo.

                La risposta che ricevetti mi gelò ...
                In breve, eravamo dei pazzi che stavano facendo un qualcosa di pericoloso.
                Ci rimasi malissimo.

                Ma siamo andati avanti, e grazie anche all'aiuto di un amico editore che ci aiutò a definire i concetti siamo arrivati alla versione finale.
                Il lavoro finale effettivamente era decisamente diverso dalla bozza che avevo inviato al Dott. Odaglia, la quale era un contenitore di pensieri, buttati li, in cui non si capiva effettivamente il senso.

                Testardamente, ho scritto nuovamente al Dott Odaglia inviando questa volta la versione finale.

                La sua risposta questa volta fu diversa, oltre ad averci inviato due foto di cui una l'abbiamo usata, su suo permesso, come copertina del lavoro, la sua risposta fini con queste parole: forse sessant'anni fa non sbagliavamo.

                Ben venga il progresso, ben venga il gav, il compensatore tecnico, i computer, il reb ecc, ecc, e tutte le cose che ci porterà l'ingegno umano nel futuro.
                Bene tutto anche i percorsi di formazione subacquea a rapido apprendimento che hanno permesso di aprire questa passione a quasi tutti.

                Ma in questa corsa verso il futuro l'errore che nella subacquea (ma anche in tanti altri campi) è stato fatto è quello di aver buttato via tutto il passato anche gli aspetti importanti.

                Ed io penso che il "no gav" meriti di essere salvato dall'oblio e coniugato in chiave moderna, convinto che ciò renderà la subacquea migliore.
                Nessuno è obbligato ad andare senza gav, ma a me piace pensare che se uno volesse può approcciare alla corretta formazione anche in questa tecnica e che questo sia una ricchezza.

                Cordialmente
                Rana



                Commenta


                • #23
                  Vi ammiro per questa cosa, ma secondo me - ed è solo il mio parere - il gav non è solo una comodità ma anche un dispositivo di sicurezza, al pari del manometro e di uno strumento di misurazione di tempo e profondità.
                  Certo del gav si può fare a meno, ma mi sembra un'inutile forzatura.
                  Io uso da parecchi anni solo sacchi posteriori, nelle rare volte in cui uso le bombole, e sono attratto dal SM anche se non ho mai approfondito a dovere il tema zavorra.
                  Un sacco anulare di ridotte dimensioni, un imbrago ben fatto e una zavorra "giusta", non comportano tutta questa scomodità o differenza rispetto al solo schienalino per andare senza gav, aumentando la sicurezza, anche solo per la galleggiabilità in superficie a immersione finita.
                  Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                  cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

                  Commenta


                  • #24
                    mi associo a lorescuba. oggi usare il gav oltre a ogni possibile e corretta discussione, è certamente elemento che accresce la sicurezza. flash, correttamente parlava di spessore della muta e di quanto questa influisca su una gestione corretta dell'immersione. mi permetto di dire che non prevedere un evento da affanno a 6 metri può non corrispondere a quanto potrebbe accadere in acqua. ripeto, certamente non devo insegnare nulla a rana e tantomeno contrappormi. sarebbe un controsenso interno a me stesso. la memoria è la madre di ogni presente e di ogni futuro. in filosofia si tende a dare esistenza al solo passato. il futuro deve venire, il presente è già passato.
                    ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

                    Commenta


                    • #25
                      Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                      Vi ammiro per questa cosa, ma secondo me - ed è solo il mio parere - il gav non è solo una comodità ma anche un dispositivo di sicurezza, al pari del manometro e di uno strumento di misurazione di tempo e profondità.
                      Certo del gav si può fare a meno, ma mi sembra un'inutile forzatura.
                      Io uso da parecchi anni solo sacchi posteriori, nelle rare volte in cui uso le bombole, e sono attratto dal SM anche se non ho mai approfondito a dovere il tema zavorra.
                      Un sacco anulare di ridotte dimensioni, un imbrago ben fatto e una zavorra "giusta", non comportano tutta questa scomodità o differenza rispetto al solo schienalino per andare senza gav, aumentando la sicurezza, anche solo per la galleggiabilità in superficie a immersione finita.
                      Sei convinto di ciò, chi sono io per farti cambiare idea

                      A parte tutte le battute.
                      Io non voglio convincere nessuno, ognuno tira le proprie considerazioni finali, qualsiasi esse siano ed è giusto cosi.

                      Detto ciò, ci sono degli aspetti che mi permetto di correggere perché hai scritto delle cose che non sono corrette sul "no gav".
                      Non per farti cambiare idea, no assolutamente ma perché sono tue considerazioni sbagliate.

                      Io correggo quello che tu hai affermato sul "no gav" che è sbagliato punto e basta, non per convincerti, non mi interessa ma per fornire informazioni esatte quando si parla di "no gav".
                      Poi l'uso che chiunque ne fa, oltre a te, di queste correzioni non mi interessa.

                      Hai scritto:
                      Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                      Un sacco anulare di ridotte dimensioni, un imbrago ben fatto e una zavorra "giusta", non comportano tutta questa scomodità o differenza rispetto al solo schienalino per andare senza gav, aumentando la sicurezza, anche solo per la galleggiabilità in superficie a immersione finita.
                      Il passaggio in grassetto riportato in rosso è sbagliato, senza se ne ma.
                      Accettare questo passaggio come corretto dimostra di non conoscere la tecnica "no gav".

                      Mi spiace ma dato che hai scritto che a fine immersione ci possono essere problemi di galleggiamento dimostri che nonostante sei un bravissimo subacqueo con tanta esperienza e diversificazione ecc, ecc molto più del sottoscritto (non ti sto prendendo in giro ne sono convinto), non conosci bene la tecnica "no gav" questo è oggettivo, non c'è nulla di male anche io pensavo di conoscerla e poi mi sono accorto che esprimevo un giudizio basato su la non conoscenza di tutti gli aspetti.

                      E non mi interessa esprimere un giudizio su quanto hai scritto, sul fatto che asserisci che il "no gav" sia di fatto poco sicuro, la pensi cosi è la tua opinione e per tanto hai tutto il diritto di scriverla.

                      Ma non accetto errori, se si parla di tecnica "no gav" se ne deve parlare bene correttamente altrimenti si mistifica la realtà e questo mi spiace non lo permetto anche solo per l'impegno che ho messo per cercare di pulire questa tecnica da tantissime leggende metropolitane.

                      Parlo di tecnica.

                      La pesata della tecnica "No Gav" avviene ad inizio immersione, in superficie, bombola carica.
                      Il subacqueo perfettamente immobile respirando normalmente (ossia senza espandere i polmoni al massimo, senza espirare al massimo ma respirando normalmente volume corrente) deve rimanere a galla con il livello dell'acqua a metà maschera.

                      Quindi il subacqueo "no gav" inizia l'immersione leggermente positivo.
                      A fine immersione, quando ha tolto almeno 3 kg di aria nelle bombole il subacqueo è positivo e a fine immersione sta serenamente a galla senza problemi.

                      Tu scrivi:
                      Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                      Un sacco anulare di ridotte dimensioni, un imbrago ben fatto e una zavorra "giusta", non comportano tutta questa scomodità o differenza rispetto al solo schienalino per andare senza gav
                      Perfetto, ne sono convinto.
                      Scusa ma tu a fine immersine pompi dentro 3/4 litri di aria per rimanere a galla ???
                      Domanda retorica perché se sei pesato correttamente la sacca è sgonfia.

                      Finito, mi premeva correggere questo aspetto per il resto io la penso diversamente da te.
                      Io ritengo che sia una tecnica sicura se, come in tutte le cose, si applica correttamente.
                      Inoltre trovo che sia estremamente divertente per cui la pratico.

                      Cordialmente
                      Rana

                      Commenta


                      • #26
                        Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                        mi associo a lorescuba. oggi usare il gav oltre a ogni possibile e corretta discussione, è certamente elemento che accresce la sicurezza. flash, correttamente parlava di spessore della muta e di quanto questa influisca su una gestione corretta dell'immersione. mi permetto di dire che non prevedere un evento da affanno a 6 metri può non corrispondere a quanto potrebbe accadere in acqua. ripeto, certamente non devo insegnare nulla a rana e tantomeno contrappormi. sarebbe un controsenso interno a me stesso. la memoria è la madre di ogni presente e di ogni futuro. in filosofia si tende a dare esistenza al solo passato. il futuro deve venire, il presente è già passato.
                        Cesare è giusto che tu esprima la tua opinione.
                        Io non ho mai scritto da nessuna parte che bisogna abbandonare il GAV.
                        Non ho mai scritto che non si deve usare il GAV.
                        O che chi usa il GAV sbaglia.
                        Io non ho mai scritto nulla di tutto questo.

                        Io ho solo scritto che la tecnica "No Gav" è una tecnica completa e sicura se applicata correttamente, nei limiti dei contesti dove è plausibile usarla.
                        Per tutto il resto il GAV è condizione necessaria.

                        Questo non vuol dire che non si debba usare il GAV anche nei contesti dove si può andare senza, dico che si può scegliere e che se si sceglie di non usare il gav nei limiti ragionevoli dove ritengo sia possibile applicare questa tecnica il subacqueo non è un aspirante suicida o una persona che disattende la sicurezza.

                        Ritengo anche che le ricadute in termini di tecnica, propriocezione, acquaticità sono elevate e non si riscontrano più, parlando in generale, nei subacquei ricreativi.


                        Con affetto, simpatia e stima.
                        Rana

                        Commenta


                        • #27
                          son d'accordo con te. come son assertore del reb al corso open mi trovi d'accordissimo per un open no gav..poi per le mie immersioni, dove uso il mio gommone e una serie di altri fattori, trovo necessario l'uso del gav.
                          ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

                          Commenta


                          • #28
                            Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                            son d'accordo con te. come son assertore del reb al corso open mi trovi d'accordissimo per un open no gav..poi per le mie immersioni, dove uso il mio gommone e una serie di altri fattori, trovo necessario l'uso del gav.
                            Non volevo mancarti di rispetto

                            Io, un corso "open no gav" non lo metterei, se si parla seriamente, nella didattica.

                            Non perché non sia tecnicamente possibile, ma perché la subacquea attuale metterebbe un neofita anche se ben addestrato nella tecnica senza gav in condizioni diciamo non sicure avendo a che fare con subacquei sovra-zavorrati.

                            Ma ritengo che sarebbe un bel corso di specializzazione per subacquei gia formati e brevettati con l'esperienza per capire quando e se mettere in atto questa tecnica.
                            Diciamo che ho letto che si sono fatte specializzazioni su tutto e tante diciamo le considero un po surreali che il "no gav" non sfigurerebbe anzi sarebbe tanta roba.

                            Tu sul tuo gommone sei libero di fare quello che ritieni corretto, ti ho conosciuto e posso solo parlare bene di te, sotto tutti i punti di vista e soprattutto nella subacquea - hai una grande esperienza sei nella cerchia ristretta di quei subacquei a cui ho stima (e ti prego non sto dicendolo tanto per dire o con umorismo ma perché lo penso).

                            Con questo W il compensatore d'assetto.


                            Rana

                            Commenta


                            • #29
                              RANA non ha certo bisogno del mio sostegno nelle sue spiegazioni e da parte mia nessuna intenzione di convincere nessuno ma solo un piccolo contributo alla discussione.
                              In questo video si può notare la pesata di un eretico subacqueo senza gav. Nello specifico Alessandra.http://cloud.tapatalk.com/s/663a79d5...507-WA0002.mp4

                              Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

                              Commenta


                              • #30
                                Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                                son d'accordo con te. come son assertore del reb al corso open mi trovi d'accordissimo per un open no gav..poi per le mie immersioni, dove uso il mio gommone e una serie di altri fattori, trovo necessario l'uso del gav.
                                Anche secondo me un corso open senza gav sarebbe auspicabile, si acquisirebbe una sensibilità e una padronanza sicuramente maggiore sull'uso della zavorra ma a discapito della durata dei corsi.
                                Non trovo corretto dover utilizzare il gav in contesto diving perché come RANA giustamente sottolinea un subacqueo senza gav non può prestare soccorso ad una persona iper zavorrata con il gav in avaria. Tutto giusto ma perché un subacqueo deve farsi carico delle negligenze altrui?

                                Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk

                                Commenta

                                Riguardo all'autore

                                Comprimi

                                TheFlash Per saperne di più su TheFlash

                                Statistiche comunità

                                Comprimi

                                Attualmente sono connessi 75 utenti. 0 utenti e 75 ospiti.

                                Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 05:45 il 16-01-2023.

                                Scubaportal su Facebook

                                Comprimi

                                Sto operando...
                                X