Passato o futuro?

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  • TheFlash
    E' proprio quello che io intendo anche io. A prescindere da quello che si fa si deve avere quell'atteggiamento mentale.
    Io cerco sempre di immergermi con lo scopo di ottenere quel risultato.
    Cordialmente
    Paolo
    Paolo

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    • Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
      Per me il range dell'aria è quello dove puoi andare in giro così... http://cloud.tapatalk.com/s/661d2d34...111249_559.mp4

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      Perché no?

      Anche questo è un modo è al il suo range.
      Gabriel Snorkeling.jpg
      www.bludivecenter.com

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      • blu dive assolutamente, light is right.

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        • Originariamente inviato da TheFlash Visualizza il messaggio
          blu dive assolutamente, light is right.

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          Ce n'è di che stabilire una filosofia: DIL - che non sta per diluente, ma per Doing It Light.
          Un nuovo approccio olistico dietetico. Facciamo un sondaggio per stabilire il logo: una piuma ma anche un fascio di luce (per giocare con le parole un altro po')
          Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
          L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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          • Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio

            Ce n'� di che stabilire una filosofia: DIL - che non sta per diluente, ma per Doing It Light.
            Un nuovo approccio olistico dietetico. Facciamo un sondaggio per stabilire il logo: una piuma ma anche un fascio di luce (per giocare con le parole un altro po')
            Chissà perché mi trovi favorevole
            Nel setting sono un apneista, nel vero senso della parola, con le bombole

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            • Originariamente inviato da Alastar Visualizza il messaggio
              ....................... ma anche un fascio di luce .....................
              Fassistah

              www.filoariannadive.com

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              • Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                cos� puoi andare anche a 80 metri in aria in side
                Secondo me a 80 metri si traccia una linea, oltre, in aria diventa davvero profondo.

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                • Finita la didattica si puo' proseguire individualmente andando piu' giu'.
                  Si e' soli e non si puo' mentire a se stessi.
                  Ognuno di noi conosce solo le proprie sensazioni mentre le sensazioni degli altri non sono esplicite.
                  Ogni organismo risponde in modo differente e con esso la testa.
                  Se ci si fissa un limite c'e' un motivo.
                  Magari si sente un limite fisico, magari non c'e' nulla di particolare da vedere, magari si e' su un sabbione e non si intravedono sassi.
                  Per quanto mi riguarda sono d'accord'accor TheFlash e dove vado io ho cercato di mantenermi in condizioni di comfort alle profondita' in cui vedo cose che mi piacciono
                  Ciao a tutti
                  Paolo

                  Paolo

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                  • certamente si paolo. ognuno di noi ha proprie esperienze e giorni cui è più prestante giorni meno.
                    credo possiamo dire che aria fino a 60 metri ha, con le dovute accortezze , la giusta preparazione e tempi di permanenza brevi, ottimi margini di sicurezza.
                    oltre, beh, credo bisogna sempre lasciare al libero arbitrio le scelte di ognuno di noi (per me comunque e sempre anche prima dei 60 metri)
                    ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                    • Ma tu hai il reb! Che motivo ci sarebbe a creare complicazioni ? Hai trasferito la tua area di comfort utilizzando strumenti diversi.
                      La bombola di aria puo' servirti per fare carena.
                      Con simpatia
                      Paolo
                      Paolo

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                      • Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                        certamente si paolo. ognuno di noi ha proprie esperienze e giorni cui è più prestante giorni meno.
                        credo possiamo dire che aria fino a 60 metri ha, con le dovute accortezze , la giusta preparazione e tempi di permanenza brevi, ottimi margini di sicurezza.
                        oltre, beh, credo bisogna sempre lasciare al libero arbitrio le scelte di ognuno di noi (per me comunque e sempre anche prima dei 60 metri)
                        Sto seguendo la discussione con interesse.
                        Non entro nel merito, anche se scrivo risposte che poi cancello perché le cose che personalmente avrei detto le leggo in tanti autorevoli interventi uno fra tutti gli interventi di Cesare.

                        Trovo che questo messaggio di Cesare sia la migliore sintesi anche del mio pensiero.

                        Sono sceso in aria ben oltre i -60 metri ed oltre gli -80 metri (poche volte oltre i -80 metri per fortuna).
                        Ho tenuto per anni corsi d'immersione profonda in aria, sia a -50 metri sia a -60 metri.
                        Non sto lustrandomi le medaglie ma trovo giusto argomentare dove nasce il mio pensiero, da quali esperienza reali.

                        Non per dire io so e per tanto voi non dovete fare, no assolutamente, solo perché la descrizione della mia esperienza è la base su cui mi sono formato le mie opinioni in merito.

                        Per me i -60 metri è il vero limite dell'aria profonda che va considerato per due motivi:
                        Primo:
                        Entro e non oltre i -60 metri si respira l'ossigeno contenuto nell'aria non oltre 1,5 bar di pressione parziale.
                        Secondo:
                        Entro e non oltre i -60 metri sono le quote dove è ragionevole ritenere di poter ancora svolgere immersioni didattiche, ossia immersioni in cui gli allievi hanno la possibilità di confrontarsi con le problematiche dell'aria profonda avendo accanto un istruttore che è ancora in grado di svolgere la sua primaria funzione di garantire la sicurezza.
                        Ovviamente se l'immersione viene svolta in ambiente "controllato", voglio dire che un istruttore di aria profonda non è in grado di garantire la sicurezza a -60 metri in ogni contesto, ma solo in quelli in cui si predispongono determinati elementi che lo permettono.

                        Oltre i -60 metri i corsi non hanno senso perché l'istruttore non può garantire nulla se non se stesso (forse se è anche lui fortunato).

                        Poi c'è il libero arbitrio, ci sono persone che vanno oltre.
                        Io sono una di queste, perché l'ho fatto e avvolte lo faccio ?
                        Inizialmente perché ero giovane ed incosciente, perché mi piaceva il fascino della profondità e forse mi piace anche ora.
                        Oggi, o meglio 14 anni fa dopo che è nata mia figlia, con il superare dei 40 anni ho perso quella voglia di dimostrare, quel fuoco che mi spingeva a scendere, il fascino della profondità è meno presente.

                        Mi affascina la tecnica, mi affascina la cultura subacquea, mi affascina fare le cose dimostrando di farle bene.
                        Oggi se uno mi dice son andato a -70 metri non mi scatena nessuna reazione emotiva, tanti sono scesi a -70 metri, pochi lo hanno fatto con la reale consapevolezza e verso questi pochi va la mia ammirazione.

                        Da giovane facevo il "pazzo", scendevo punto e basta, non percepivo paura ....
                        Oggi provo paura, paura perché il fisico non è più quello di un vent'enne, perché ho superato da alcuni anni i cinquanta, perché sento la responsabilità di mia figlia, perché penso che quello che dovevo dimostrare come "matto" l'ho fatto, ed anche bene con una dose di follia più unica che rara ragion per cui penso di essermi giocato tutti i bonus della fortuna: perché io sono stato molto, ma molto, ma molto, ma molto, ..... ed ancora molto fortunato, non era destino (ora sto facendo tutti gli scongiuri per il futuro) ma la fortuna non è una certezza e prima o poi ti abbandona.

                        Oggi non faccio più il "pazzo" ed alcune immersioni non le faccio più, non ne sento il bisogno (opinione personale) e mi spaventano e quando ti rendi conto che ti spaventano lascia stare, si è persa quella dose di incoscienza che è anche necessaria per fare certe follie.

                        Oltre i -80 metri i problemi dell'aria sono ingestibili, si entra in uno stato sospeso in cui la coscienza sembra fluttuare in stati rallentati.
                        La vista si "stringe" sempre di più, la memoria non registra, il tempo perde di significato.
                        Le cose e le persone che ci circondano sfumano ......
                        Si può solo sopravvivere con una buona dose di fortuna perché non si ha la necessaria lucidità per reagire agli eventi, si può solo risalire, se si è ancora in grado di farlo.

                        Da -60 metri a -80 metri non si è in grado di guardare un compagno ma si ha ancora un pochino di margine a livello personale.
                        Diciamo che se tutto va bene, si riesce a mantenere un'apparente lucidità nel fare.
                        Apparente perché si cammina su un crinale ghiacciato, basta un errore e/o un problema e si scivola nel baratro.
                        Permanenza oltre pochi minuti è un rischio per me inaccettabile che riduce esponenzialmente i già pochi margini operativi.

                        Oltre i -60 metri si entra in una terra sconosciuta dove non ci sono certezze ma azzardi perché si deve confidare anche sulla fortuna, fosse anche solo avere la fortuna che la sfortuna non si manifesti.
                        Per questo è un attività che ogni subacqueo intraprende a suo rischio e pericolo sapendo che il libero arbitrio ci da si la possibilità di fare, ma sta a noi valutare se farlo o non farlo.

                        Io non voglio in questo intervento fare la morale a nessuno, trovo giusto che se uno sente di poterlo fare .. faccia quello che reputa di saper fare, come io per primo mi prendo la libertà di fare quello che io reputo di saper fare.

                        Ma attenzione a pensare che certe quote possono in qualche misura rientrare in zone certe e conosciute (come quando usiamo l'espressione "zona di comfort"), oltre i -60 metri non esiste nessuna zona sicura.
                        L'unica sicurezza e la consapevolezza che non c'è sicurezza oggettiva.

                        Cordialmente
                        Rana

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                        • quando mi muovo in luoghi non civilizzati (tutta italia)vado in aria con il mio side mount e mi capita, spesso, di fare sprofondoni ariosi.
                          io amo il reb, ma ho convinzione che, per l'uso sicuro, devi avere anche la giusta struttura che abbia nel suo dna il cliente reb che per molti aspetti, fuori dall'acqua, non è molto in sintonia con le strutture avvezze al solo aperto. spero, inutilmente, in una diffusione del reb perchè tanti centri che si definiscono rebbari non hanno strutture pensate per il reb. (il tutto si traduce in panche e luoghi ove riporre decentemente un reb)
                          ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                          • RANA
                            A parte la identificazione specifica della zona di comfort che risulta essere piu' soggettiva mi trovo perfettamente d'accordo con te.
                            Sposta i riferimenti del comfort ma alla fine arrivi a tirare una riga e darti un limite che piu' o meno mi sembra lo stesso.
                            Per me non ci sono i mostri dopo un salto piu' profondo ma preferisco pensare che a 80, magari qualcosa meno, sia meglio tirare una riga.
                            A cala molella al Giglio c'e' uno scoglio isolato a 50 circa che e' l'inizio di una secca bellissima che si allarga verso gli 80 e rotti.
                            A 66 metri c'era una bella cima che finiva su un corpo morto nel sabbione sasottostante.
                            Quella cima era il segnale naturale ad indicare di mantenere quota e girare le pinne.
                            Qualche rimbambito ha tagliato quella cima pensando forse di recuperare qualcosa ed ha tolto un segnale fondamentale che evitava di esagerare.
                            Adesso se cerchi la cima la trovi piu' sotto e non serve a nulla.
                            Su quel sabbione ci ho poggiato le pinne, visitato due barchini affondati, seguito mio figlio che voleva arrivare al barchino. Ma mai pensando a fare il pazzo, sempre e solo perche' le gorgonie sono fantastiche e lo scenario e' magico con tanto di astrospartus nel blu sul cappello ed aragoste nelle spacche.
                            Io non sono mai andato piu' profondo per sfida ma solo per curiosita' di vedere un pezzo di mare a me sconosciuto.
                            Il mio amico profondista, quando gli ho raccontato che avevo trovato quel posto mi ha subito chiesto se ero stato al barchino sul fondo.
                            Sarebbe bastato andare solo "piu' avanti" o meglio scendere di una ventina di metri
                            Niente pazzie di gioventu' o vecchiaia, solo curiosita' e passione.
                            ssione.
                            Da molti anni conservo sulla scrivania una lattina di birra accartocciata e concrezionata che era a pagliolo su quel barchino....
                            Ciao
                            Paolo
                            Paolo

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                            • Leggo con cura quel che avete scritto e raccontato di voi.
                              Da sempre ho amato la profondità, e da almeno dieci anni coltivo le immersioni profonde in modo sistematico: sia coi percorsi didattici, sia nell'incontro personale.
                              L'elio è un gas interessantissimo parlando di tempi di permanenza, ma francamente ne diffido in quanto abituato alla cognizione che a -60/-65/- ecc. ecc. m non si è a casa propria, non è reale essere del tutto e subito a proprio agio, e un gas che fa da "facilitatore" delle percezioni è uno strumento per me utilissimo in termini esplorativi, ma pauroso in termini di percezione. Per fortuna non posso permettermelo spesso. Ma questo, invece, mi permette di andare giù fin dove mi sento senza facilitazioni, e di costruire così l'esperienza psico-fisica adatta ad andare "oltre" quando possibile.
                              TheFlash : leggevo gli articoli di Alberto Angius vari anni addietro, non so se il sito e i contatti siano ancora attivi. Mi piacerebbe incontrare questo signore e intervistarlo (se ne ha voglia) per un progetto che ho in mente: dici che è possibile?
                              Ultima modifica di Livio Cortese; 16-04-2024, 18:37.
                              CACCIATORI DI RETI FANTASMA

                              Commenta


                              • Sono assolutamente d'accordo con RANA che da istruttore navigato sostiene che non si possano fare corsi oltre i 60 metri ma che quando ne ha voglia ancora va altre.
                                Sono d'accordo con paolo55 il limite non è ben definito. Nella giornata giusta, non succede nulla neanche oltre gli 80 ma, prima o poi, un limite è bene fissarlo. Non dimenticando mai che andiamo al mare per giocare.
                                Non si può fare a meno di notare che una certa visione delle immersioni porta un certo tipo di approccio. Autonomia e setting leggero. Muta umida, bibombola e pinne lunghe, il tutto per avere il massimo dell'efficienza con il minimo dei consumi con tutto ciò che questo comporta.
                                Senza dimenticare un jetstream!

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