Originariamente inviato da M.
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Domanda aperta a tutti ..... ???
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=RANA;
Immersione fuori curva - immaginiamo che dobbiamo fare tappe a -12 / - 9 / -6 / -3.
Non ho ancora raggiunto la prima tappa (-12 m.) e mi accorgo (il perché non ce ne frega nulla) che non ho gas / aria a sufficienza per effettuare tutte le tappe.
Mi trovo a decidere la strategia sapendo che ad un certo punto il gas finisce ed io non potrò far altro che riemergere in superficie.
Capito bene ? - devo fare una serie di tappe e non ho aria per svolgerle tutte.
Cosa faccio?
Salto le tappe profonde e faccio le ultime ?
Oppure faccio le tappe profonde e salto le ultime ?
Oppure faccio quelle centrarli ?
Insomma dove vi buttate nel tentativo di uscire al meglio e con meno danni ?
1 ciao
scusa tu dici Non hai gas / aria sufficiente per effettuare tutte le tappe
Ma esattamente quanta aria segna il manometro ????
perche se segna 0 salgo e basta e prego
se segna 60 bar posso fare delle tappe
9: 1 minuto
6: 1 minuto
3: finisco tutta l aria che e rimasta in bombola
e mi succhio una bella bombola di ossigeno appena esco
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Ciao Tonnetto, grazie per aver partecipato ed apportato le tue considerazioni ed esperienze.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioPremessa: Difficile dare una risposta senza sapere quanta deco stiamo andando a saltare, e da quale quota stiamo emergendo,
Ragionamento che vorrebbe mettere in evidenza spunti e strategie per gestire al meglio dello stato dell'arte questa situazione.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioad ogni modo qualunque queste siano dubito che qualcuno dia risposte diverse da quella di cercare per quanto possibile di passare più tempo possibile ai 3mt, diminuendo i tempi alle altre quote.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioI motivi:
- A 3mt massimizzo la desaturazione
Per questo non mi convince questa tua strategia di uscita.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio- A 3mt minimizzo il consumo
Penso che il rischio delle tappe profonde sia maggiore dei minuti in più fatti a -3 metri.
Per quanto riguarda l'ottimizzazione della respirazione, ossia controllare l'emozione, accettare la situazione, cercar di respirare lentamente, non compiere sforzi ecc, ecc, penso che sia giustissimo spunto di riflessione che condivido.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggio- Se mi finisce l'aria meglio essere a tre metri dalla superficie, che non a 6mt
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioL'unico aspetto su cui fare attenzione è quindi cercare di capire quanto debbano essere lunghe le tappe, e soprattutto decidere, al più presto, a chi dare retta in una situazione così critica.
Non ci si trova ne nelle condizioni mentali, e neanche con gli strumenti salvo rischiare di fare errori peggiori.
Conviene accettare la situazione ed attuare una strategia chiara e semplice senza ricalcoli.
Opinione personale sia chiaro, opinabilissima.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioPer cui, vista la situazione di criticità, personalmente mi dimenticherei del computer, anche perché il mio computer è troppo conservativo, tanto è che la pianificazione a tabella o con software, mi da spesso differenze non trascurabili di run-time... per capirci ho saltato anche 10minuti, dal mio computer, visto che stavo seguendo la mia tabella....
Detto questo, visto che ho recentemente trascritto e plastificato le US-Navy Rev. 7, inizierei immediatamente la risalita a 10mt/min o anche 15mt/min, e nel mentre andrei dritto ai 9mt, e li seguirei pedisequamente quel profilo decompressivo, a tutte le tappe.
Quindi, visto che le US-Navy prevedono l'ultima tappa ai 6mt, a quel punto l'ultima tappa da dividerei tipo 1/3 ai 6mt e 2/3 ai 3mt.
Ovviamente a 3mt ci resterei sino all'ultima goccia, riemergendo come un sommergibilista con un bel AAAAAAAA
Non avendo invece le Us-Navy, un'altra soluzione potrebbe essere quella di calcolare al volo una deco mnemonica minima, anche perché più o meno i profili ratio deco in EAN50 non sono troppo diversi da quelli us-navy in aria...
Per cui, se supponiamo che ero nel range 30-51mt (quindi setpoint (SP) 45mt e RATIO 1),
mentre risalgo a 10/15mt/min dirigendomi verso i 9mt, stimo una deco minima pari al tempo di fondo, corretta di +/- 5min ogni 3mt sopra o sotto il SP (ps. se sono nella cacca potrei pure abbassare il RATIO a 0.5...a mio rischio e pericolo)... trovata la deco minima, ripartisco quel tempo con fibonacci.
Metà a 9mt (anziché metà tra 21 e 9mt come normalmente), e metà tra 6 e 3.
La restante metà 1/3 ai 6mt, e 2/3 o meglio fino ad esaurimento ai 3mt...(normalmente sarebbe 2/3 a 6mt e 1/3 a 3mt). Ovviamente a 3mt ci resterei sino all'ultima goccia.
Ovviamente stiamo parlando di extrema ratio.
My 2cents,
Tonnetto.
ps. Sicuramente nel mentre avrei anche mandato su un foglietto con il pallone, con scritto di mandarmi qualcuno a darmi una mano.... e sicuramente in barca O2....
Cordialmente
Rana
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Originariamente inviato da erino2707 Visualizza il messaggioscusa tu dici Non hai gas / aria sufficiente per effettuare tutte le tappe
Ma esattamente quanta aria segna il manometro ????
perche se segna 0 salgo e basta e prego
se segna 60 bar posso fare delle tappe
9: 1 minuto
6: 1 minuto
3: finisco tutta l aria che e rimasta in bombola
e mi succhio una bella bombola di ossigeno appena esco
Diciamo che hai aria per fare una parte della deco, tanta o poca che sia, ma non per farla tutta quindi ti trovi a decidere come usare il gas che hai.
Ergo come tiri una coperta troppo corta ?
Scopri i piedi, scopri la testa ?
O cosa ?
Ecco il senso della domanda.
Rana
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Leggendo le vostre risposte mi viene anche un altra riflessione.
Quando mi immergo uso un metodo di decompressione (tabelle, computer, ecc, ecc,) di cui mi fido.
Se cosi perché cambiare, soprattutto in una situazione cosi estrema ?
So che la deco che ho è quella che devo fare per essere sicuro, ma so anche stimare un margine in cui mi posso permettere un salto deco.
Mi spiego:
Se ho un computer entry levell estremamente penalizzante sono relativamente sicuro che posso permettermi di saltare un toto di minuti senza inficiare la deco, in questo caso cosa è meglio saltare ?
In questo caso soprattutto in questo caso io faccio ancora di più in maniera convinta le tappe profonde saltando quelle prossime alla superficie che sono più lunghe e che risentono maggiormente della dilatazione in sento cautelativo del sistema.
Per cui perde per me di significato cambiare sistema con sistemi meno cautelativi per cercare di mediare, faccio la parte di deco che più è vicina al risultato di altri calcoli meno cautelativi, ossia le tappe profonde, e spingo il salto deco sulle tappe prossime alla superficie che sono quelle più penalizzate e quindi quelle che mi danno maggiori garanzie di scamparla se non bene con danni minori.
Secondo voi ?
Cordialmente
Rana
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Sicuramente sbaglio , nella situazione da te descritta (non mi è mai successo) io raggiungerei i -6 dove consumerei la metà dell'aria residua poi raggiungerei i -3 per poterci stare il più a lungo possibile ( immagino situazione quasi disperata ) . Se durante questa sosta sentissi sensazioni strane o doloretti strani mi abbasserei quel tanto per farli passare , poi ogni minuto proverei a salire un poco per raggiungere nuovamente i -6 o i -3 il prima possibile , lascerei aria per garantirmi una risalita dai -3 alla superficie molto dolce (due o tre minuti per metro) .Ciao MarenaSub
Cit.Silvano :
Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
Se ho un computer entry levell estremamente penalizzante sono relativamente sicuro che posso permettermi di saltare un toto di minuti senza inficiare la deco, in questo caso cosa è meglio saltare ?
In questo caso soprattutto in questo caso io faccio ancora di più in maniera convinta le tappe profonde saltando quelle prossime alla superficie che sono più lunghe e che risentono maggiormente della dilatazione in sento cautelativo del sistema.
Secondo voi ?
Cordialmente
Rana
Ciao MarenaSub
Cit.Silvano :
Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.
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Ciao Rana.
Immersione ad aria e deco ad aria.....salto 12 e 9.
Vado a 6m e distribuisco i bar del bibo per 1/3 a 6m e 2/3 a 3m.
Ad aria la deco è tutta in alto e dovendo decidere forzatamente farei così.
In trimix invece (tmx+50+100), sapendo già sul fondo di rimanere senza ox, anticiperei ean 50 a 27m (PpO2 1.85), dopo 24 e 21. Dopo farei 1min ogni 3 m e finirei tutto 1/3 a 6m e 2/3 a 3m.
Io sono sempre in solo dive ma mi porto gas in abbondanza x ogni evenienza.
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Ciao caro amico, grazie per aver apportato la tua opinione.
Approfitto del tuo messaggio per ribadire un concetto che con te non ce n'è bisogno
Cerco di rispondere a tutti i messaggi perché avendo aperto io la discussione trovo giusto che chi dedichi tempo a rispondere possa avere una risposta di ritorno in merito.
Originariamente inviato da TheDoctor Visualizza il messaggioSicuramente sbaglio
Originariamente inviato da TheDoctor Visualizza il messaggionella situazione da te descritta (non mi è mai successo) io raggiungerei i -6 dove consumerei la metà dell'aria residua poi raggiungerei i -3 per poterci stare il più a lungo possibile ( immagino situazione quasi disperata ).
Non oltre.
Non oltre perché in aria profonda arrivare a far accendere la deco a -15 e/o a -18 è uno scenario ai limiti della fantascienza soprattutto per uno che s'immerge con il solo bibo 10+10.
Diciamo che anche la deco a -12 è tirata per i capelli.
Deco più profonde impongono tecniche diverse, per cui abbiamo bombole di fase, ecc, ecc, per cui la strategia di uscita cambia radicalmente.
Io volevo limitare il discorso alle immersioni ricreative / avanzate (aria profonda) deco in aria.
Il fatto che salti i -12 (2,2 bar) dove è ragionevole ritenere che abbiamo al limite uno o due minuti (direi uno e stiamo già esagerando) - e cosi i pochi minuti a -9 - per portarmi a -6 (1,6 bar) ergo una differenza con i dodici di 0,6 bar alla fine non porta ad un reale vantaggio in termini di aumento dei tempi per risparmio gas.
Inoltre per me sono meno pericolose le tappe lunghe da quelle corte in profondità.
Quelle in profondità scaricano i tessuti più veloci, quelle prossime alla superficie via via quelli dietro a quelli veloci.
Questo mi porta a ritenere che sia meglio "coccolare" (termine che uso per far capire il concetto) le microbolle nel sangue fino all'ultimo momento in cui devo fare il salto perché finisco l'aria.
Originariamente inviato da TheDoctor Visualizza il messaggioSe durante questa sosta sentissi sensazioni strane o doloretti strani mi abbasserei quel tanto per farli passare , poi ogni minuto proverei a salire un poco per raggiungere nuovamente i -6 o i -3 il prima possibile , lascerei aria per garantirmi una risalita dai -3 alla superficie molto dolce (due o tre minuti per metro) .
Non la condivido perché primo è difficile in una situazione cosi tesa ergo con tutta l'adrenalina in corpo accorgersi di eventuali sintomi come formicolii o rush cutanei ecc, ecc.
Non la condivido perché dagli ultimi studi è l'insorgenza di stati infiammatori a creare il problema PDD.
Se risalgo saltando le tappe profonde contando sul fatto di non sentire il sintomo, quando lo sento ormai ho scatenato la reazione infiammatoria ecc, ecc, quindi una ricompressione per giunta ricompressione inficiata dalla poca aria nella bombola si tradurrebbe in un boomerang.
Io ritengo alla luce di queste considerazioni che è meglio seguire correttamente la strategia di decompressione prevista e quindi non preoccuparsi dei sintomi, per poi saltare le ultime tappe quelle prossime alla superficie, in questo modo secondo me ritardo anche l'insorgenza di possibili sintomi di PDD e questo mi permetterebbe di raggiungere la riva e mettere in atto comportamenti preventivi come bere acqua e respirare O2 al 100% fuori dall'acqua in condizioni più stabili e sicure.
La ricompressione è già di per se un grande salto nel buoi se poi fatta senza aria sufficiente a sorreggerla anche con una risalita adeguata è meglio non tentarla.
In ultimo le ultime revisioni delle tabelle US Navy tolgono molta enfasi al fatto di rispettare una velocità particolarmente lenta negli ultimi 3 metri.
Tanto che nei protocolli lo escono subito finito la deco a -6 senza osservare risalite lente dall'ultima tappa.
Ora io ritengo che potendo, è meglio risalire gli ultimi 3 metri almeno all'interno dei 10 metri al minuto se si può anche più lentamente ma non ritengo che questo sia il comportamento di volta nella situazione di emergenza ipotizzata che fa la differenza.
Quindi no assolutamente a pallonate ma risalire a 10 metri al minuto va bene qusto vuol dire impiegare 18 secondi cosa fattibilissima.
Un abbraccio.
Rana
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
Per me ti complichi la vita con il rischio di sbagliare e peggiorare la situazione.
Cordialmente
Rana
a) A prendere le US-Navy dalla tasca?... Ho 2 tasche non mi sembra difficile sbagliare...
b) A stimarmi la deco minima facendo due operazioni, ma proprio 2, ovvero:
- Tempo di Fondo/2
- Risultato di sopra diviso 3
Perdonami ma vedi difficoltà che non ci sono, sempre che tu non preferisca seguire pedissequamente il tuo computer, di cui in emergenza non mi fido, oppure ancora... preferisci spararti a 3mt...?
Con ciò sarei curioso di sentire la tua risposta, visto che cmq, da quanto scrivi, pare stia contestando due approcci validi e comprovati, ovvero le US-Navy note per essere poco concervative, cosi come la Ratio Deco....che cmq un'idea su ciò che devi fare te la da...!
Che dire, oggi mi sembri un po' in TROLL-Mode!!!
Con rispetto,
TonnettoUltima modifica di Tonnetto; 27-09-2021, 13:53.
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Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggioCiao Rana.
Immersione ad aria e deco ad aria.....salto 12 e 9.
Vado a 6m e distribuisco i bar del bibo per 1/3 a 6m e 2/3 a 3m.
Ad aria la deco è tutta in alto e dovendo decidere forzatamente farei così.
Salti le tappa più profonde -12 / -9.
Ti porti a 6 metri alla velocità consona di 10 metri al minuto.
Poi distribuisci l'aria residua impiegando 1/3 per la tappa a -6 metri e i restanti 2/3 a -3 metri.
Si, penso che è quanto era nel concetto di The Doctor (correggimi se sbaglio).
Sicuramente è una strategia che in passato avrei accettato senza se ne ma, ma alla luce del fatto che la decompressione è a doppia fase (non solo inerte disciolto ma anche microbolle) con il campo di battaglia a livello intravascolare io ritengo che in questo contesto le tappe profonde siano da fare.
Inoltre sono quelle più corte ma anche più importanti ai fini di tenere il più possibile stabili il patrimonio di microbolle.
Quindi le farei, poi accetto che può essere interessante la distribuzione del 1/3 di aria residua a -6 metri e 2/3 di aria a -3 ma anche in questo caso io ritengo che tra -6 e -3 vinca sempre per importanza la tappa profonda, per cui farei quella a -6 metri e poi il salto.
Salto intendo risalita controllata comunque a 10 metri al minuto fino alla superficie.
Le diversità secondo me sono le seguenti.
Nel mio caso io arrivo in maniera fisiologica (di fatto seguo puntualmente la deco dal fondo) almeno fino a -6 metri, se poi ho aria anche fino a -3 per poi saltare ma saltare in condizioni fisiologiche.
Nel tuo sistema come salti le due tappe profonde carichi il sangue che comunque inizia ad allontanarsi da una condizione di "normalità" per poi mettere ancora in crisi il sistema con una parziale deco a -6 e a -3 penso che questa strategia possa influire negativamente sul patrimonio di microbolle.
Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggioIn trimix invece (tmx+50+100), sapendo già sul fondo di rimanere senza ox, anticiperei ean 50 a 27m (PpO2 1.85), dopo 24 e 21. Dopo farei 1min ogni 3 m e finirei tutto 1/3 a 6m e 2/3 a 3m.
Originariamente inviato da GardaReb Visualizza il messaggioIo sono sempre in solo dive ma mi porto gas in abbondanza x ogni evenienza.
Grazie per il confronto.
Rana
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggioCiao caro amico, grazie per aver apportato la tua opinione.
Approfitto del tuo messaggio per ribadire un concetto che con te non ce n'è bisogno
Il fatto che salti i -12 (2,2 bar) dove è ragionevole ritenere che abbiamo al limite uno o due minuti (direi uno e stiamo già esagerando) - e cosi i pochi minuti a -9 - per portarmi a -6 (1,6 bar) ergo una differenza con i dodici di 0,6 bar alla fine non porta ad un reale vantaggio in termini di aumento dei tempi per risparmio gas.
Un abbraccio.
Rana
Poi attenzione , ma è molto importante capire quanta poca aria ho ........Ultima modifica di TheDoctor; 27-09-2021, 14:09.Ciao MarenaSub
Cit.Silvano :
Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.
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Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioComplicarsi la vita a far cosa?
a) A prendere le US-Navy dalla tasca?... Ho 2 tasche non mi sembra difficile sbagliare...
Non è, almeno per me, cosi scontato il passaggio dalla deco tramite un computer subacqueo e le tabelle.
Perché l'immersione raramente ha un profilo quadrato per cui devi stimare il tempo di immersione (il famoso stacco dal fondo) di un profilo multilivello.
Questo non è scontato.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggiob) A stimarmi la deco minima facendo due operazioni, ma proprio 2, ovvero:
- Tempo di Fondo/2
- Risultato di sopra diviso 3
E' già nel termine insito l'errore.
Stimi in condizioni molto al limite anche dal punto di vista emotivo.
Almeno per me, senza polemica.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioPerdonami ma vedi difficoltà che non ci sono, sempre che tu non preferisca seguire pedissequamente il tuo computer, di cui in emergenza non mi fido, oppure ancora... preferisci spararti a 3mt...?
Io non mi affido al computer in maniera "bovina" se si spegne o se da risultati scorretti me ne accorgo, so sempre più o meno che deco aspettarmi, so come devo risalire perché so i profili che faccio e rifaccio.
Detto questo un conto è calcolare un andamento che conosco per esperienze ripetute, un conto pensare di usare le tabelle per quadrare un immersione multilivello a computer, questo calcolo non è fattibile salvo fare una serie di stime che in quelle condizioni è poco affidabile per me.
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioCon ciò sarei curioso di sentire la tua risposta, visto che cmq, da quanto scrivi, pare stia contestando due approcci validi e comprovati, ovvero le US-Navy note per essere poco concervative, cosi come la Ratio Deco....che cmq un'idea su ciò che devi fare te la da...!
Le US Navy sono tabelle ed in quanto tabelle non puoi quadrare un profilo multilivello perché arrivi ad ottenere paradossi come una deco addirittura maggiore, o una riduzione di deco che parte da assiomi non certi.
In quanto ti trovi a stimare un tempo di immersione da usare per leggere le tabelle che a meno che non si tratta di immersione quadra non hai certezza.
La Ratio Deco in aria è fattibile ma ha poco senso, poco senso perché io che mi immergo prevalentemente in aria noto che faccio più o meno sempre gli stessi profili, ergo è questa esperienza pratica ripetuta che mi permette anche di buttar via il computer e risalire senza.
Ma nelle condizioni descritte non hai tutto il tempo e la serenità per fare chissà cosa, meglio usare quello che si ha e si è certi fino a quando è possibile poi risalire.
Se non siete d'accordo ci sta ma spiegate il perché non dite oggi mi sembri un "troll"
Originariamente inviato da Tonnetto Visualizza il messaggioChe dire, oggi mi sembri un po' in TROLL-Mode!!!
Certo che sto anche provocando per stimolare risposte ma accettate la sfida senza rispondere con battute ma argomentando le vostre opinioni ed io sarò bel lieto di cambiare opinione e di seguire i vostri ragionamenti.
Rana
Con rispetto,
Tonnetto
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Originariamente inviato da TheDoctor Visualizza il messaggio
Se ho poca aria , con un consumo di 15l/min medio (il mio) , tra consumare 33l/min e 24l/min. scelgo i -6 .
Poi attenzione , ma è molto importante capire quanta poca aria ho ........
Ma permettimi.
Quanta importanza dai alle tappe profonde che salti ?
Mettiamola cosi un minuto che salti a -12 o a -9 ha la stessa valenza di 1 minuto saltato a -6 o a -3 ?
Queste sono le domande chiave.
Per me quei minuti a -12 a -9 hanno una grande importanza e non ci rinuncio neanche per uno o due minuti in più a quote più superficiali.
Poi mi potete spiegare che ho torto che a -12 e a -9 sono minuti che contano poco e non influiscono ma per il momento per me non è cosi.
Grazie per il confronto, con stima e rispetto.
Rana
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