Originariamente inviato da RANA
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Su 100 subacquei tecnici quanti si son fatti una cultura sulle pinne anche solo paragonabile a quella di un apneista di medio/alto livello? Pochi, molto pochi.
"Pinna da apnea" significa poco e niente.
L'uso delle simil jet fin si è imposto:
1) per moda
2) perché i costi di pinne che renderebbero di più non ne giustificherebbero i costi (per quello che si diceva, il miglioramento della resa nell'immersione scuba e poco percettibile)
3) perché sono robuste e. a prescindere dalla resa, è una caratteristica importante in certi ambienti
4) perché la necessità di usare calzari rigidi o semi rigidi rende molto meno efficace la pinneggiata con pinne "performanti", dove il tomaio e la rigidità della pianta la fanno da padrone.
Detto questo, ci sono dei modelli di pinna in composito specifici per l'apnea che si sono evoluti dalla solita pinna lunga e flessibile, divenendo più corte, rigide e larghe (un famoso modello è addirittura asimmetrico). Sono fatte per la pesante pesca invernale dove ci si immerge anche con 10/13Kg di piombo.
Con poche modifiche sarebbero una perfetta pinna scuba, probabilmente molto migliori di jet-fin et similia, costerebbe circa 4 o 5 volte tanto e, nel 80% dei casi, la differenza sarebbe poco sensibile.
P.S. La C4 fece, qualche anno fa, un esperimento insieme a dive system, di una pinna scuba in carbonio. Tra l'altro molto valida. Poi, come spesso succede con prodotti DS, sono sparite.
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