Erogatori per trimix

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  • #16
    Originariamente inviato da Giggi64 Visualizza il messaggio
    Ciao Rana
    Assolutamente no, anzi forse chi mi ha messo la pulce nell’orecchio voleva prendere me per i fondelli!!! Tengo a precisare che questa persona fa immersioni solo in aria...
    Mi spiace che ti sia sentito preso in giro, ma ho chiesto perché la cosa pareva strana pure a me!!!
    Gigi
    ​Ciao Gigi64,
    mi scuso della mia provocazione.

    Come hai capito tutto nasce dal fatto che l'Apeks XTX200 è il top di gamma, ai miei occhi la tua domanda è apparsa come se una persona, per fare un viaggio di 50 Km, comprasse l'ammiraglia della Mercedes o della BMW e poi domandasse se la macchina va bene per un viaggio che può benissimo fare con una Fiat Panda.

    Premesso che tra una Fiat Panda e l'ammiraglia Mercedes o BMW per fare 50 Km c'è una differenza maggiore che c'è tra un Apeks XTX200 e qualsiasi altro erogatore di marche note e certificate.
    Questo per dirti di stare assolutamente sereno.

    Le immersioni in aria profonda richiedono erogatori particolarmente performanti, ossia erogatori a basso sforzo, questo perché l'aria è molto densa e a forte profondità, questa maggiore densità, alza pericolosamente lo sforzo per respirare.
    Questo causa una tendenza alla ritenzione di CO2, molto pericolosa.

    In anni in cui l'immersione profonda era ancora concepita con l'aria, erano anni in cui si usavano ancora erogatori con i primi stadi non bilanciati, c'era effettivamente l'esigenza di selezionare gli erogatori più adatti a questa attività, gli stessi costruttori si sono impegnati nel progettare erogatori particolarmente performanti per attenuare questo problema.
    Ovviamente l'aria profonda ha raggiunto il suo limite estremo e con l'introduzione delle miscele trimix in ambito ludico si è ritirata in un alveo ben definito.

    Nel frattempo l'evoluzione tecnica dei materiali e delle piccole modifiche, miglioramenti, apportati agli erogatori, al giorno d'oggi i primi stadi sono tutti bilanciati, hanno fatto si che il lavoro respiratorio degli erogatori - certificati - si attestasse a un livello cosi basso che ormai le differenze tra gli erogatori sono solo sensazioni personali.

    Scendendo in profondità bisogna risolvere tre problemi legati al tipo di miscela impiegata.
    * Narcosi.
    * Percentuale di O2 (iperossia).
    * Densità della miscela (lavoro respiratorio).

    L'aria non solo è narcotica - tutti pensano che la narcosi sia il primo problema dell'aria,ma non è cosi - il suo maggior limite risiede nella Pp di O2 e nella sua elevata densità che inevitabilmente comporta un rallentamento della ventilazione.
    Considera che a -80 metri in aria si stima che circa 70 - 80% delle nostre forze sia di fatto impiegato nella ventilazione.

    Per quanto l'erogatore ha una portata elevata il problema rimane, in quanto si lega soprattutto all'espirazione, la quale con una miscela densa è di per se più lenta (ergo ritenzione di CO2).

    L'introduzione dell'elio ha apportato radicali vantaggi:
    L'elio ha reso la miscela trimix più leggera e meno densa, lo stress della ventilazione è sceso e con esso il problema della ritenzione di CO2.
    Essendo una miscela "costruita" è stato possibile risolvere il problema dell'ossigeno adeguando la percentuale in funzione della profondità.
    In ultimo l'elio non è un gas narcotico, ossia non interferisce sul sistema nervoso con le stesse dinamiche proprie della narcosi, ma con dinamiche proprie - tieni presente che tutti i gas raggiunta una propria pressione parziale interferiscono con il nostro sistema nervoso - l'elio a pressioni parziali molto più elevate di quelle che necessitano all'azoto ha anche lui effetti conosciuti come "sindrome nervosa da alto fondale".
    Con questa premessa mischiato a ossigeno ed azoto (TRIMIX) per profondità non oltre la terza cifra rimane un gas dal punto di vista del sistema nervoso non narcotico.

    Ovviamente, l'immersione profonda rimane un attività a più alto rischio rispetto l'immersione in ambito ricreativo anche con l'uso delle miscele trimix, questo deve essere chiaro, il trimix non risolve tutti i problemi.

    Tutto questo per arrivare a spiegarti che con il trimix le performance degli erogatori hanno perso importanza, non si ricerca più la prestazione in se ma l'affidabilità.

    Un erogatore che funziona bene in aria, se affidabile (ed erogatori come gli Apeks lo sono, come lo sono anche quelli di altre marche note e certificate), vanno ancora meglio se utilizzati con il trimix, senza nessuna contro indicazione - almeno io non ne conosco e non ne ho mai sentite.

    Cordialmente
    Rana




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    • #17
      Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
      si, tra di noi, che resti in europa insomma...
      Ho paura che abbia già varcato i confini del continente ... ma forse la "grande muraglia" (il firewall cinese) ha bloccato la diffusione nel celeste impero...

      Certo, come qualcuno ha detto, il primo stadio non ha le uscite orientate ottimamente, cosa a cui si può tranquillamente ovviare montando la quinta porta ... che però è già di serie sulla versione black sapphire 40th anniversary, che è anche tutta nera e non stona con le fruste come fa invece la normale versione cromata. Vuoi mettere anche le superfici trattate e orientate in modo da limitare le riflessioni (si sa che ci sono pesci che potrebbero essere attratti da riflessi improvvisi e disturbare con il loro avvicinarsi la tanto agognata solitudine del vero subacqueo senza buddy) ?
      Comprandone un paio (primo e secondo stadio) forse si sfiorano pure il migliaio di euro ...

      Ah, dimenticavo, vero è che basta non farci caso e girare la manopolina se non sono tarati come vuole la tetrapiloctomia1, ma resta comunque la consapevolezza di non volerci fare caso, quel tarlo che ti perseguita prima e poi per tutta l'immersione...
      Ho deciso di aiutarti, quindi quelli che hai già, se ti avanzano - visto che usarli come backup sono sprecati - te li rilevo io a modico prezzo...


      1Tetrapiloctomia altro non è che "l'arte di tagliare il capello in quattro". [Umberto Eco]
      Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
      L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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      • #18
        Ciao a Tutti,
        Tornando al discorso erogatori dedicati per O2 con +40% io sapevo che non bastava solo fare un lavaggio a ossigeno,ma bisognava cambiare gli O-RIG e mettergli un grasso Ossigeno compatibile.
        I 2° stadi con componenti i Titanio non possoni essere usati con alte % di ossigeno perché si forma ossido di titanio che è velenoso.
        Perché essendo l'ossigeno un comburente potrebbe fare reazione con gomme e lubrificanti non compatibili.
        Ultima modifica di scuba tek; 25-01-2018, 13:26.
        acqua su,acqua giù tut istes

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        • #19
          Originariamente inviato da Giggi64 Visualizza il messaggio
          Grazie a tutti per le risposte
          L’idea dei costi cui si va incontro mi è abbastanza chiara....una ricarica, vuoto per pieno, dovrebbe essere sui 80€, a questo va aggiunto il passaggio barca con almeno 50€, ci mettiamo la guida (?) 15/20€ e questi sono i costi di una singola immersione cui va aggiunta autostrada e carburante.., chi non ha nulla deve comprare bibo (500) gav (500) due decompressive (200 ognuna) poi 4 erogatori (facciamo 1000/1100 €?)
          Poi serve un boa decompressiva (110€) ed il costo del corso (600€?)
          Non penso di aver dimenticato qualcosa...
          La mia domanda è stata rivolta perché ho appena preso un d10 cui ho dedicato due xtx200 per cui volevo sapere se, col trimix, potevano essere utilizzati o se dovevo aggiungerci altri 7/800€...

          Per la cronaca, mi mancherebbe solo una decompressiva da usare con O2 100% è relativo erogatore

          In ogni caso, sono i costi vivi che mi spaventano...
          Fare immersioni trimix costa, ovvio lo sai già
          Immersione diciamo normossica entro 90 minuti run time mediamente costa 50/60€€ , la guida non è compresa, solitamente un trimix diver è autonomo sotto questo aspetto

          Immersione ipossica run time 120 o anche oltre costa 80€/100€€

          Va da se che se ci aggiungi autostrada ,gasolio e soprattutto costo gas, immersioni di cui sopra come costo totale, possono oscillare da i 150€€ ai 220€ €dipende quanto fondo e per quanto tempo e con quali gas....

          Come dire...

          Emozione non ha prezzo per tutto il resto c'è mastercad
          Ultima modifica di paolinus; 25-01-2018, 14:09.
          http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
          http://profondeemozioni.blogspot.com/

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          • #20
            Originariamente inviato da scuba tek Visualizza il messaggio
            Ciao a Tutti,
            Tornando al discorso erogatori dedicati per O2 con +40% io sapevo che non bastava solo fare un lavaggio a ossigeno,ma bisognava cambiare gli O-RIG e mettergli un grasso Ossigeno compatibile.
            I 2° stadi con componenti i Titanio non possoni essere usati con alte % di ossigeno perché si forma ossido di titanio che è velenoso.
            Perché essendo l'ossigeno un comburente potrebbe fare reazione con gomme e lubrificanti non compatibili.
            ​Ciao.
            Cerchiamo di fare chiarezza su due aspetti che riguardano le attrezzature che vengono a contatto con l'O2.

            Dicesi:

            "Attrezzatura dedicata", le attrezzature costruite specificatamente per gestire l'ossigeno puro.
            Come hai detto giustamente l'ossigeno è il comburente per eccellenza, di conseguenza, le attrezzature dedicate sono composte in ogni parte (metalli, oring, plastiche, ecc, ecc, ... fino ad arrivare ai lubrificanti impiegati) da sostanze che non reagiscono a contatto con l'O2 al 100%.

            Dicesi:

            "Condizionamento", processo di pulizia degli erogatori svolto al fine di rimuovere ogni sostanza che potrebbe reagire con l'ossigeno.
            Il processo di condizionamento può essere fatto eseguire su qualsiasi tipo di erogatore anche quelli non ossigeno compatibili.
            Il processo che non è altro che una revisione completa in cui si effettua un lavaggio specifico e quando si rimonta il tutto usare oring e lubrificanti ossigeno compatibili - rende l'erogatore ossigeno compatibile.

            Di che attrezzatura si parla ?

            Ovviamente escludiamo: il gav, e la relativa frusta, la muta stagna e la relativa frusta.

            Cosa rimane, gli erogatori e i manometri con le rispettive fruste (quella di alta pressione che collega il manometro e quella di bassa pressione che collega il secondo stadio).

            Queste attrezzature si possono trovare ad operare nelle seguenti tre situazioni:

            1) In aria e con miscele che hanno la concentrazione di ossigeno prossima a quella dell'aria - normossiche - le attrezzature (gli erogatori e i manometri) non devono essere ne ossigeno compatibili ne condizionate.

            2) Con miscele iperossigenate - che contengono percentuali maggiori rispetto all'aria fino e non oltre al massimo del 40% di ossigeno, non vige l'obbligo di usare attrezzature ossigeno dedicate ma comunque le attrezzature impiegate devono essere soggette al processo di pulizia "condizionamento".

            3) Con miscele la cui percentuale di ossigeno supera il 40% fino ad arrivare al 100% le attrezzature devono essere, rigorosamente dedicate, oltre che ad aver subito il processo di pulizia chiamato condizionamento ogni qual volta anche solo si sospetta che possano essere venute a contatto con inquinanti.

            Fino a qui è chiaro ?
            Poniamo di si e ammettiamo che io non ho scritto cavolate.

            Se ne deduce che gli erogatori che usiamo con miscele iperossigenate devono essere condizionate e protette dai contaminanti

            Questa è la regola.

            Ovviamente impara l'atre e mettila da parte....... e, nella pratica io mi comporto nel seguente modo.

            Con aria o trimix normossico non mi curo di usare nessuna attrezzatura dedicata, ne tanto meno condizionare gli erogatori.

            Ean standard 32 - 36 - le classiche immersioni nitrox che si fanno in ambito ricreativo - quindi sotto il 40% massimo - continuo ad usare serenamente tutti i tipi di erogatore anche quelli non ossigeno compatibili senza fare nessun tipo di condizionamento - me ne frego alla grande

            Ean 50% - il nitrox decompressivo per eccellenza - continuo ad usare serenamente erogatori normali senza effettuare nessun processo di condizionamento, anche in questo caso me ne frego .
            Il problema non è nella gestione dell'ean 50 ma nella sua miscelazione - nella produzione che comporta l'uso (il travaso) di O2 puro.
            Con l'ean 50 io faccio condizionare e tengo pulita la bombola di fase, che dedico in maniera specifica solo a questa miscela, proprio per garantire la pulizia, consapevole che è la bombola a venire a contatto con O2 puro, una volta composta la miscela gli erogatori gestiscono solo ean 50% che non ritengo pericoloso.

            O2 al 100% - solo per l'ossigeno puro impiego non solo una bombola dedicata e condizionata ma anche erogatore e manometro (comprensivo di frusta di alta pressione) ossigeno compatibile, set che tengo rigorosamente pulito.
            Il problema dell'inquinamento non è per l'erogatore che nel dubbio si fa condizionare ma nel manometro che non si può condizionare, o anche se si potesse il costo eguaglierebbe la spesa per uno nuovo.

            Io non uso miscele 60% - 70% - 80% e via dicendo (che gestirei comunque come se fosse ossigeno puro) - io uso o il 50% o passo direttamente all'ossigeno puro.

            Cordialmente
            Rana
            Ultima modifica di RANA; 25-01-2018, 15:36.

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            • #21
              Ciao
              io non faccio nessuna distinzione per il trimix o l'aria. Anche perchè quasi sempre sono in aria, quando capita carico a trimix la medesima attrezzatura che poi a più rabbocchi ritorna in aria. Le meccaniche di erogazione sono talmente grossolane che non si percepisce nulla. Per le decompressive ho bonificato tutto a O2, perchè mi può capitare di girare il gruppo dell'Ean 50 con quello dell'O2. Ovviamente L'ean 50 è più a rischio contaminazione, in quando ti può capitare che il personaggio che ti fa la ricarica usi un compressore con filtri sporchi o non spurghi. Mentre l'O2 uscendo solo dalle bombole/booster è pulito.
              cordialità
              Turbosub

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              • #22
                Originariamente inviato da turbosub Visualizza il messaggio
                Ciao
                io non faccio nessuna distinzione per il trimix o l'aria. Anche perchè quasi sempre sono in aria, quando capita carico a trimix la medesima attrezzatura che poi a più rabbocchi ritorna in aria. Le meccaniche di erogazione sono talmente grossolane che non si percepisce nulla. Per le decompressive ho bonificato tutto a O2, perchè mi può capitare di girare il gruppo dell'Ean 50 con quello dell'O2. Ovviamente L'ean 50 è più a rischio contaminazione, in quando ti può capitare che il personaggio che ti fa la ricarica usi un compressore con filtri sporchi o non spurghi. Mentre l'O2 uscendo solo dalle bombole/booster è pulito.
                ​Ciao Turbosub.
                La tua osservazione sul cambio erogatore della decompressiva è corretto.

                Con questo, io, nei miei tuffi in timix normossico (come te vado quasi sempre in aria) - uso le due decompressive non tanto perché credo nei benefici delle due decompressive in termini di desaturazione.
                I tuffi in normossico li puoi gestire benissimo con una sola decompressiva in ean 50, l'uso di due decompressive nasce, per me, fondamentalmente per avere una ridondanza.
                Se per qualche motivo non è più disponibile ean 50 uso l'ossigeno e vice versa.
                Se funzionano entrambe uso entrambe se una non dovesse funzionare risalgo decomprimendomi con un solo gas.

                Ragion per cui, nelle reali condizioni delle mie immersioni il cambio erogatore da una decompressiva all'altra è un evenienza che non prendo in considerazione.
                Ho due decompressive che possono fungere da ridondanza, il compagno e la stazione di decompressione attrezzata.
                In queste condizioni non stacco sotto l'erogatore per passarlo da una decompressiva all'altra ma comprendo le ragioni di quello che hai detto.

                Ho trovato molto interessante il tuo intervento e proprio per questo ho voluto rispondere.

                Cordialmente
                Rana

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