Ratio deco utr cercasi post

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  • Ratio deco utr cercasi post

    salve ho usato la funzione cerca, ma nulla, tempo fa ho visto un topic dove spiegava bene la RATIO usata da UTR siccome non lo trovo piu qualcuno può aiutarmi? Potete altresì aiutarmi a trovare una regola per imparare la RATIO?
    REVERENDO

  • #2
    Credo che ti convenga cercare su internet la ratio deco scritta da Georgitsis (UTD), credo che tra l'altro sia l'originale. Nel tempo in tanti hanno creato dei sistemi alternativi che girano intorno allo stesso meccanismo, la sostanza rimane comunque quella...
    Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

    cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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    • #3
      Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
      Credo che ti convenga cercare su internet la ratio deco scritta da Georgitsis (UTD), credo che tra l'altro sia l'originale. Nel tempo in tanti hanno creato dei sistemi alternativi che girano intorno allo stesso meccanismo, la sostanza rimane comunque quella...
      CMQ non trovo nulla da scaricare
      REVERENDO

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      • #4
        Fai il pieno di carbone al browser...
        http://tecvault.t101.ro/ratiodeco.pdf
        Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

        cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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        • #5
          Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
          Fai il pieno di carbone al browser...
          http://tecvault.t101.ro/ratiodeco.pdf
          grazie, ma possibile che non si trovi nulla in italiano?
          REVERENDO

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          • #6
            Cosa ti puoi aspettare da un americano con cognome greco?
            Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

            cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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            • #7
              Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
              Cosa ti puoi aspettare da un americano con cognome greco?
              vero
              REVERENDO

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              • #8
                http://www.diversforum.it/index.php?...d=2&Itemid=137

                Meglio ancora potresti studiare:
                http://www.scubashop.it/introduzione...co-p-2906.html
                Ultima modifica di Mistrale; 18-04-2016, 14:47.

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                • #9
                  Con riferimento all'altro post, ma anche a questo: Ratio deco usa miscele dirrrrissime... Niente aria o ean40...
                  Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                  cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                    Con riferimento all'altro post, ma anche a questo: Ratio deco usa miscele dirrrrissime... Niente aria o ean40...
                    Per quel poco che penso di aver compreso il sistema della Ratio nasce proprio con alcune premesse.
                    La prima è il fondamento del metodo Dir l'aria è la peggiore miscela per immergersi e per tanto non va usata.
                    La seconda costituisce il concetto moderno che il movimento Dir ha portato nella subacquea tecnica che fino a quel momento ragionava in termini di best-mix - ossia aver introdotto in ambito tecnico (trimix) le miscele standard.

                    Per cui il metodo non è stato fatto per l'aria e per miscele decompressive non standard.

                    Nulla toglie che la logica di base possa essere applicata all'aria e anche all'ean 40 ma secondo me il risultato che si ottiene è mediocre, i problemi dell'aria sono tali da rendere tutto questo inadatto.

                    Tieni presente (correggetemi se sbaglio) la ratio non è un modello decompressivo ma un modo per applicare un determinato modello decompressivo.
                    C'è una sostanziale differenza.
                    In poche parole un qualsiasi modello decompressivo io lo posso applicare alla mia immersione tramite computer da polso se contiene l'algoritmo specifico, tramite apposita tabella, tramite software specifico e anche tramite il metodo della ratio.

                    Cordialmente
                    Rana

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                    • #11
                      Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                      Tieni presente (correggetemi se sbaglio) la ratio non è un modello decompressivo ma un modo per applicare un determinato modello decompressivo.
                      C'è una sostanziale differenza.
                      In poche parole un qualsiasi modello decompressivo io lo posso applicare alla mia immersione tramite computer da polso se contiene l'algoritmo specifico, tramite apposita tabella, tramite software specifico e anche tramite il metodo della ratio.
                      Non ho idea se quanto affermi sia corretto, ma anche io penso derivi da un modello decompressivo preesistente.

                      Sono anche abbastanza convinto che con un po' di pazienza e voglia di 'giocare' con numeri e modelli esistenti ci si possa creare da soli una rudimentale ratio. Mi sta venendo una strana idea.....
                      Luca Angiolini - TDI OC/CCR Advanced Mixed Gas Diver

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                      • #12
                        Ognuno cerca di fare il suo sistema, alla fine il concetto è sempre quello, per cui vale la pena di utilizzare il più semplice da memorizzare/calcolare.
                        Con un po' di esperienza ed approfondimenti, si può utilizzare lo stesso metodo anche alle immersioni in aria, sia con ean 50 sia anche con solo O2, cambia la distribuzione delle soste, ovviamente.
                        Alle origini, il wkpp utilizzava decoplanner per calcolare i tempi e poi li spalmava diversamente nelle soste per ottimizzare la finestra dell'ossigeno... Poi si sono accorti che le deco erano sempre proporzionali al tempo di fondo per fasce di profondità...
                        Comunque io mi sono sempre trovato molto bene con Vplanner...
                        Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                        cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                          Ognuno cerca di fare il suo sistema, alla fine il concetto è sempre quello, per cui vale la pena di utilizzare il più semplice da memorizzare/calcolare.
                          Con un po' di esperienza ed approfondimenti, si può utilizzare lo stesso metodo anche alle immersioni in aria, sia con ean 50 sia anche con solo O2, cambia la distribuzione delle soste, ovviamente.
                          Alle origini, il wkpp utilizzava decoplanner per calcolare i tempi e poi li spalmava diversamente nelle soste per ottimizzare la finestra dell'ossigeno... Poi si sono accorti che le deco erano sempre proporzionali al tempo di fondo per fasce di profondità...
                          Comunque io mi sono sempre trovato molto bene con Vplanner...
                          Ciao Lorescuba,
                          ho letto quanto hai scritto e con tutto il rispetto non condivido le tue conclusioni.

                          Se ho ben capito prima affermi che ci sono diversi metodi basati sullo stesso concetto per cui tra tutti questi vale la pena usare il più semplice.
                          Fin qui nulla da eccepire, anzi trovo corretto legare la scelta alla semplicità con cui si può applicare, la semplicità sott'acqua è senza ombra di dubbio un valore.

                          Poi affermi che con l'esperienza si può usare il metodo anche in aria con miscele decompressive standard ean 50 e O2.

                          L'insieme di queste due affermazioni, dal mio punto di vista (che essendo personale può essere opinabile su questo non discuto anzi mi confronto con voi), equivale a dire il metodo è semplice e quindi efficace e con un po di esperienza funziona altrettanto bene in aria.
                          Questo per me è sbagliato.

                          La metodica (la logica) si può sicuramente adattare all'aria su questo non discuto ma metto in dubbio che questa scelta sia la scelta più corretta per gestire un immersione profonda in aria.

                          Stato narcotico e questo modo di calcolare la decompressione mal si sposa, per me è: "fare i conti senza l'oste".
                          Tanto che, per me giustamente, chi per primo ha messo a fuoco questo sistema ha fatto una premessa importantissima, il sistema non va usato in aria.

                          Poi, che la logica possa essere applicata all'aria non lo discuto, come non discuto che ognuno è libero di fare quello che crede ma trovo corretto sottolineare che la ratio non nasce per gestire l'aria.

                          Limitatamente alle mie conoscenze sul metodo (poche e per questo chiedo aiuto a chi è più ferrato e preparato di me) confermo che il Wkpp usava e mi pare usi ancora il Decoplanner.
                          Il metodo della "ratio deco" nasce dall'esigenza di poter memorizzare i risultati del Decoplanner con una metodica che permetta di adattare il profilo reale alla pianificazione della decompressione.
                          Il metodo si basa sull'osservazione empirica che immersioni simili per profondità e tempo hanno fondamentalmente un andamento della decompressione lineare sulla base di un parametro la "ratio".
                          Ma questo andamento è limitato a un campione d'immersioni vicino per tempi e profondità.
                          Se il campione è esteso la ratio perde di precisione.
                          Miscele costanti sia di fondo che di decompressione, unito al concetto di profondità media hanno, in ultimo, permesso di consolidare il metodo e di permettere di gestire un immersione - arrivando facilmente a determinare il risultato decompressivo del Decoplanner o di qualsiasi altro algoritmo (il modello non ha importanza) all'interno di minime variazioni di tempo e profondità a patto di conoscere la ratio (il rapporto tra tempo di fondo e minuti totali di decompressione).

                          Ma..... tutto questo ha una premessa: non essere in narcosi.
                          In aria si è in narcosi, ergo, il metodo anche se in teoria funziona non è la scelta migliore per gestire l'aria.

                          Tutte le scelte del metodo Dir, ad iniziare dalla gestione del team non sono le scelte migliori per gestire l'aria in profondità tanto che è stato proibito l'uso dell'aria.
                          Poi alcune didattiche hanno esteso l'uso, arbitrariamente, all'aria limitando la profondità ma per me, con rispetto parlando, hanno solo fatto un gran casino.

                          Quanto affermo non è una critica verso il metodo Dir anzi una difesa, a mio modo di vedere.
                          Una difesa sia del metodo Dir ma anche una difesa per quanti vogliono approcciare all'aria profonda in maniera corretta.

                          Cordialmente
                          Rana

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                          • #14
                            Ciao rana, che sia il metodo migliore per gestire decompressioni ad aria NON è vero; che in certi casi lo si possa adattare, è certo, lo dico per esperienza personale; da qui a dirti che si può usare anche con aria e ean40, ce ne corre... L'ho sperimentato troppe poche volte...
                            Un particolare che molti trascurano è che la deco non viene calcolata in acqua. Si pianifica a secco, si scrive su una tabella (loro hanno il wet note) e in acqua si segue la pianificazione.
                            Se qualcosa varia, hai gli strumenti per calcolare delle modifiche al piano in più o in meno; non credo che questi aggiustamenti si calcolino alla quota di fondo.
                            Io sono favorevole ai computer e alle tabelle, ma un filo di conoscenza non guasta se mi devo immergere con persone che usano altri sistemi, come è capitato.
                            Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.

                            cit: "meno male che c'e' qualcuno che ha la scienza e sa come van fatte le cose..."

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggio
                              Ciao rana, che sia il metodo migliore per gestire decompressioni ad aria NON è vero; che in certi casi lo si possa adattare, è certo, lo dico per esperienza personale; da qui a dirti che si può usare anche con aria e ean40, ce ne corre... L'ho sperimentato troppe poche volte...
                              Un particolare che molti trascurano è che la deco non viene calcolata in acqua. Si pianifica a secco, si scrive su una tabella (loro hanno il wet note) e in acqua si segue la pianificazione.
                              Se qualcosa varia, hai gli strumenti per calcolare delle modifiche al piano in più o in meno; non credo che questi aggiustamenti si calcolino alla quota di fondo.
                              Io sono favorevole ai computer e alle tabelle, ma un filo di conoscenza non guasta se mi devo immergere con persone che usano altri sistemi, come è capitato.
                              ​Ciao Lorescuba.
                              Nulla da eccepire su quanto hai scritto.

                              Nel mio intervento precedente ho puntato il dito su alcune considerazioni che ho fatto su quanto da te espresso ma con questo tuo intervento hai dipanato tutte le mie riserve.

                              Grazie.

                              Cordialmente
                              Rana


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