Mi ero incuriosito del Blue Hole, mi aveva colpito il fatto che cosi' tanti subacquei, piu' o meno della stessa fascia d'eta', ci fossero morti. Mi chiedevo perche', come mai proprio in quel luogo.
Poi, leggendo e documentandomi, ho iniziato a vedere cosa era successo. I fatti scremati dalle report sensazionalistiche, tolte le maledizioni ectoplasmatiche, eliminate tutte le fantasticherie resta solo la verita' dei fatti.
E allora viene fuori, ad esempio, che due ragazzi sono andati, in mono 12 litri, fin sul fondo portandosi al seguito un altro mono legato ad una sagola, come fosse un palloncino al guinzaglio. Entrati negli anfratti per esplorarli, son rimasti incagliati, e sono tutt'ora li' insieme alla bombola di riserva e alla sagola.
Una ragazza, l'unica tra tanti uomini, e' morta piu' per una serie di coincidenze negative successive al tuffo che per il Bue Hole in se'. Risalita troppo velocemente a causa sembra di una crisi di panico, e' stata caricata in ambulanza per essere trasportata in ospedale a Sharm per le cure del caso in ambiente iperbarico. Poco dopo la partenza, sull'ambulanza finisce l'ossigeno da somministrarle. Circa a meta' strada finisce anche il carburante del mezzo. Uno dei due infermieri deve fare autostop, torna a Dahab, riempie una tanica di benzina e ritorna all'ambulanza. Passa nel frattempo piu' di un'ora, e la ragazza purtroppo nel frattempo muore.
Poi ci sono i russi. Ecco, da quel poco che ho trovato online ci sono notizie di subacquei russi che muoiono come mosche un po' ovunque nel mondo. Questo perche', cosi' viene spiegato, si tuffano molto spesso impreparati e senza il necessario addestramento. Mi e' rimasto impresso un fatto, circa i russi, accaduto altrove nel Mar Rosso ma alquanto esplicativo. Durante un'uscita di gruppo, che prevedeva profondita' massime sia per primi che per secondi gradi, solo uno tra tutti aveva il computer al polso. Corrente forte, punto d'immersione mancato, consumi ignorati, profondita' reale sconosciuta, crisi di panico varie, pianificazione "forse" superficiale, e di quel gruppo ne e' sopravvissuto soltanto uno dopo che erano tornati in superficie molto lontani dal gommone.
Ora, sara' che durante ogni corso che ho seguito fin'ora sono stato letteralmente, e giustamente, bombardato circa la sicurezza, la pianificazione, l'addestramento, la preparazione, la prevenzione, la calma, la cautela... Sara' anche che i 25 anni d'eta' li ho ormai doppiati (e qui mi richiamo l'intervento di RANA, in effetti a quell'eta' non facevo bolle sott'acqua ma di cazzate anche ben grosse in superficie ne ho combinate, effettivamente) ma io sinceramente non mi sento di parlare di maledizione. Detta come va detta non mi sento neanche di assimilare il video a un documentario, che gli Angela ci perdonino, ma piuttosto a uno spot pubblicitario proprio come diceva firer84
A proposito, proprio tra due giorni sono 29 anni che la Haven e' colata a picco. Ecco, se vi trovaste davanti qualcuno che vuole scendere li' da lei, fin sul fondo per vedere l'elica e con un mono da 12, a voi che viene in mente?
Poi, leggendo e documentandomi, ho iniziato a vedere cosa era successo. I fatti scremati dalle report sensazionalistiche, tolte le maledizioni ectoplasmatiche, eliminate tutte le fantasticherie resta solo la verita' dei fatti.
E allora viene fuori, ad esempio, che due ragazzi sono andati, in mono 12 litri, fin sul fondo portandosi al seguito un altro mono legato ad una sagola, come fosse un palloncino al guinzaglio. Entrati negli anfratti per esplorarli, son rimasti incagliati, e sono tutt'ora li' insieme alla bombola di riserva e alla sagola.
Una ragazza, l'unica tra tanti uomini, e' morta piu' per una serie di coincidenze negative successive al tuffo che per il Bue Hole in se'. Risalita troppo velocemente a causa sembra di una crisi di panico, e' stata caricata in ambulanza per essere trasportata in ospedale a Sharm per le cure del caso in ambiente iperbarico. Poco dopo la partenza, sull'ambulanza finisce l'ossigeno da somministrarle. Circa a meta' strada finisce anche il carburante del mezzo. Uno dei due infermieri deve fare autostop, torna a Dahab, riempie una tanica di benzina e ritorna all'ambulanza. Passa nel frattempo piu' di un'ora, e la ragazza purtroppo nel frattempo muore.
Poi ci sono i russi. Ecco, da quel poco che ho trovato online ci sono notizie di subacquei russi che muoiono come mosche un po' ovunque nel mondo. Questo perche', cosi' viene spiegato, si tuffano molto spesso impreparati e senza il necessario addestramento. Mi e' rimasto impresso un fatto, circa i russi, accaduto altrove nel Mar Rosso ma alquanto esplicativo. Durante un'uscita di gruppo, che prevedeva profondita' massime sia per primi che per secondi gradi, solo uno tra tutti aveva il computer al polso. Corrente forte, punto d'immersione mancato, consumi ignorati, profondita' reale sconosciuta, crisi di panico varie, pianificazione "forse" superficiale, e di quel gruppo ne e' sopravvissuto soltanto uno dopo che erano tornati in superficie molto lontani dal gommone.
Ora, sara' che durante ogni corso che ho seguito fin'ora sono stato letteralmente, e giustamente, bombardato circa la sicurezza, la pianificazione, l'addestramento, la preparazione, la prevenzione, la calma, la cautela... Sara' anche che i 25 anni d'eta' li ho ormai doppiati (e qui mi richiamo l'intervento di RANA, in effetti a quell'eta' non facevo bolle sott'acqua ma di cazzate anche ben grosse in superficie ne ho combinate, effettivamente) ma io sinceramente non mi sento di parlare di maledizione. Detta come va detta non mi sento neanche di assimilare il video a un documentario, che gli Angela ci perdonino, ma piuttosto a uno spot pubblicitario proprio come diceva firer84
A proposito, proprio tra due giorni sono 29 anni che la Haven e' colata a picco. Ecco, se vi trovaste davanti qualcuno che vuole scendere li' da lei, fin sul fondo per vedere l'elica e con un mono da 12, a voi che viene in mente?
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