Subacqueo investito da un motoscafo a Torre Colimena TA

[nello]

Un sub di 53 anni è stato investito questa mattina da una barca nelle acque di Torre Colimena, marina di Manduria, rischiando di morire.
Mentre nuotava a fior d’acqua lo scafo gli è passato sopra fratturandogli una scapola e maciullando con l’elica il braccio destro.
Soccorso da un altro sub che era con lui, è stato portato a riva con la stessa imbarcazione che l’ha investito.

L’uomo che non ha perso conoscenza è stato trasportato d’urgenza con l’ambulanza del 118 all’ospedale di Manduria dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.


Non corre pericolo di vita ma si teme per la funzionalità dell’arto per le profonde ferite che hanno intaccato muscoli e nervi.
Sull’episodio indagano i carabinieri di Manduria e i militari della capitaneria di proto di Taranto che hanno identificato l’investitore.

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In bocca al lupo .

[nello]

MANDURIA – E’ vivo per miracolo G. D., 53 anni, manduriano di professione elettrotecnico con l’hobby delle immersioni anche d’inverno che ieri mattina è stato travolto da un’imbarcazione a motore nelle acque di Torre Colimena, località marina del comune di Manduria distante una trentina di chilometri da Taranto. Mentre nuotava a filo d’acqua in compagnia di un suo amico, è stato investito dallo scafo che gli è passato sopra da prua a poppa.
Fortunatamente l’elica lo ha colpito al braccio destro senza toccare organi vitali. Le lame che non lasciano scampo sono entrate in profondità lacerando muscoli e nervi all’altezza dell’omero fratturando anche il polso.
Soccorso dall’altro sub, il ferito che non ha perso conoscenza è stato portato a riva da un’altra imbarcazione con due uomini a bordo, che era nelle vicinanze del luogo distante circa trecento metri dalla costa.
Sono stati questi ultimi due diportisti, entrambi di Erchie, a chiamare l’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito all’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria. Dopo aver tamponato le ferite ed eseguito gli esami radiografici, i medici del pronto soccorso hanno chiesto l’intervento degli ortopedici che lo hanno operato d’urgenza. L’intervento durato un paio d’ore ha permesso all’ortopedico Cosimo Sabato di ricostruire le parti lacerate evitando l’amputazione. La prognosi non era stata ancora decisa, è escluso comunque il pericolo di vita. Sul caso indaga la Capitaneria di porto di Taranto che ha fatto intervenire i militari della postazione di Campomarino di Maruggio. Di supporto agli investigatori del mare anche i carabinieri della stazione di Manduria. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tutti ancora da verificare, pare che il sub investito che indossava una muta spessa per le basse temperature, fosse fornito di una boa di avvistamento che probabilmente non è stata vista dalla piccola imbarcazione guidata da un uomo di Avetrana. Dopo aver sopraffatto la sagoma nera, il piccolo gozzo usato per la pesca si è fermato con il motore in panne. Mentre il secondo sub aiutava il ferito a mantenersi a galla, l’investitore ha fatto cenno ad un altra imbarcazione che si è avvicinata.


Lo scenario che si è presentato ai due a bordo li ha lasciati senza parole. I due sub si reggevano a fatica mentre uno di loro aveva il braccio lacerato con il sangue che colorava l’acqua tutta intorno. Il soccorritore ha così issato a bordo i due in difficoltà e li ha portati a riva provvedendo anche con il telefono cellulare ad allertare la centrale operativa del 118.
E’ toccato ai militari della Capitaneria fare i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. A quanto pare i due sub erano equipaggiati con uno scooter per le escursioni subacquee.
Nazareno Dinoi