Quest’estate, una delle tappe della nostra vacanza itinerante in indonesia è stata una crociera subacquea di 4 giorni nell’arcipelago di komodo a bordo della Ari Jaya. Avevamo prenotato la crociera con largo anticipo dall’italia tramite internet e avevamo scelto la barca più economica che avessimo trovato, forse anche per questo, quando il momento di imbarcarci ha iniziato ad avvicinarsi, hanno iniziato a farsi strada un po’ di preoccupazioni: il diving (www.aridive.com) e la barca sembravano non essere molto conosciuti tra i turisti incontrati in giro per l’isola di flores, arrivati a Labuanbajo non abbiamo trovato un diving con questo nome… abbiamo iniziato a farci mille domande: come sarà la barca? sarà sicura? sarà confortevole? e l’equipaggio? Sarà professionale? Ci troveremo bene? E soprattutto, la guida sub, sarà brava, seria e attenta? Soprattutto con le correnti forti che ci sono in quest’arcipelago, saremo in buone mani?... e abbiamo iniziato a chiederci se fosse stato saggio prenotare da internet fidandoci delle poche informazioni (e dei pochi e non molto recenti racconti di viaggio che avevamo trovato su internet)… beh, la risposta è sì! Avevamo fatto un’ottima scelta e abbiamo trascorso dei giorni indimenticabili dentro e fuori dall’acqua!!!
Andando per ordine: il diving non lo avevamo trovato perché al momento non ha una sede aperta al pubblico ma lavora solo con le prenotazioni via internet. La persona con cui avevamo avuto lo scambio di e-mail per prenotare era la proprietaria in persona che fa anche la guida subacquea . La Ari Jaya è la più piccola e vecchietta delle tre barche del diving, è sicuramente una barca essenziale, poco adatta a chi cerca il lusso, ma è sicura e comoda. Può accogliere fino a un massimo di 4/5 ospiti oltre l’equipaggio e secondo noi questa è una bellissima cosa, niente caos, niente resse né in barca né in acqua… in giro per l’arcipelago abbiamo incrociato delle barche gigantesche con tantissimi ospiti e un gran caos a bordo, sicuramente ci saranno stati anche dei buoni confort a bordo, ma a noi veniva il mal di testa solo a vederli da lontano, non ci siamo pentiti nemmeno per un istante della scelta fatta. Noi siamo una coppia e abbiamo occupato la cabina doppia (ok, è molto piccola ma non ha importanza, tanto ci devi solo dormire e se ti vien caldo o la cabina ti sta stretta nessuno ti impedisce di andare sul ponte e dormire sotto le stelle!) gli altri due ospiti erano padre e figlia sistemati nelle due singole (unica nota da segnalare, la ragazza si lamentava per la presenza di odore di gasolio nella sua cabina, io non ci sono stata, quindi non saprei dire nulla in merito, nessun’ altra cabina presentava questo problema) tutta la barca per sole 4 persone, si stava d’incanto, c’erano gli spazi per sedersi a chiacchierare in compagnia, quelli per sdraiarsi all’ombra e quelli per starsene ad arrostire al sole, il tutto nel massimo del relax serviti e riveriti in tutto e per tutto da uno stupendo equipaggio composto da 4 ragazzi indonesiani, pronti e presenti per rispondere a qualsiasi necessità, invisibili e discreti per tutto il resto del tempo.
Abbiamo avuto anche la grande fortuna di avere Aleksandra (Ola), la proprietaria del diving in persona, a farci da guida. Una ragazza tostissima e molto preparata, che parla perfettamente un sacco di lingue (compreso l’italiano) e che sa davvero il fatto suo sia in acqua che fuori. Gli altri due ospiti facevano solo snorkeling quindi, quando era il momento di infilarsi l’attrezzatura e andare sott’acqua avevamo due persone dell’equipaggio tutte per noi che ci servivano e ci vestivano come se fossimo dei reali e poi giù, sott’acqua con una guida attenta ed esperta tutta per noi… è davvero il massimo che si possa chiedere!!! Sulle immersioni che cosa si può dire? Credo che sia già stato raccontato tutto il raccontabile su quanto sia meraviglioso il mondo sommerso dell’arcipelago, noi possiamo solo confermare che è tutto vero e che le più rosee delle aspettative non saranno deluse!
Per tutto il resto del tempo, quello che si passa fuori dall’acqua, si esplora l’arcipelago, spostandosi tra una baia e l’altra con la barca, visitando spiagge stupende e deserte e scendendo, se si vuole, a terra per delle passeggiate o per scattare delle foto, Ola e l’equipaggio sono a disposizione per esaudire tutti i desideri esaudibili e dove non arriva l’AriJaya arriva il barchino di supporto!
Che dire, con tutte le preoccupazioni che ci erano venute prima della partenza temevamo che 4 giorni di crociera avrebbero potuto essere troppi, invece l’unica cosa negativa dei nostri 4 giorni è che sono stati troppo pochi!!!
Andando per ordine: il diving non lo avevamo trovato perché al momento non ha una sede aperta al pubblico ma lavora solo con le prenotazioni via internet. La persona con cui avevamo avuto lo scambio di e-mail per prenotare era la proprietaria in persona che fa anche la guida subacquea . La Ari Jaya è la più piccola e vecchietta delle tre barche del diving, è sicuramente una barca essenziale, poco adatta a chi cerca il lusso, ma è sicura e comoda. Può accogliere fino a un massimo di 4/5 ospiti oltre l’equipaggio e secondo noi questa è una bellissima cosa, niente caos, niente resse né in barca né in acqua… in giro per l’arcipelago abbiamo incrociato delle barche gigantesche con tantissimi ospiti e un gran caos a bordo, sicuramente ci saranno stati anche dei buoni confort a bordo, ma a noi veniva il mal di testa solo a vederli da lontano, non ci siamo pentiti nemmeno per un istante della scelta fatta. Noi siamo una coppia e abbiamo occupato la cabina doppia (ok, è molto piccola ma non ha importanza, tanto ci devi solo dormire e se ti vien caldo o la cabina ti sta stretta nessuno ti impedisce di andare sul ponte e dormire sotto le stelle!) gli altri due ospiti erano padre e figlia sistemati nelle due singole (unica nota da segnalare, la ragazza si lamentava per la presenza di odore di gasolio nella sua cabina, io non ci sono stata, quindi non saprei dire nulla in merito, nessun’ altra cabina presentava questo problema) tutta la barca per sole 4 persone, si stava d’incanto, c’erano gli spazi per sedersi a chiacchierare in compagnia, quelli per sdraiarsi all’ombra e quelli per starsene ad arrostire al sole, il tutto nel massimo del relax serviti e riveriti in tutto e per tutto da uno stupendo equipaggio composto da 4 ragazzi indonesiani, pronti e presenti per rispondere a qualsiasi necessità, invisibili e discreti per tutto il resto del tempo.
Abbiamo avuto anche la grande fortuna di avere Aleksandra (Ola), la proprietaria del diving in persona, a farci da guida. Una ragazza tostissima e molto preparata, che parla perfettamente un sacco di lingue (compreso l’italiano) e che sa davvero il fatto suo sia in acqua che fuori. Gli altri due ospiti facevano solo snorkeling quindi, quando era il momento di infilarsi l’attrezzatura e andare sott’acqua avevamo due persone dell’equipaggio tutte per noi che ci servivano e ci vestivano come se fossimo dei reali e poi giù, sott’acqua con una guida attenta ed esperta tutta per noi… è davvero il massimo che si possa chiedere!!! Sulle immersioni che cosa si può dire? Credo che sia già stato raccontato tutto il raccontabile su quanto sia meraviglioso il mondo sommerso dell’arcipelago, noi possiamo solo confermare che è tutto vero e che le più rosee delle aspettative non saranno deluse!
Per tutto il resto del tempo, quello che si passa fuori dall’acqua, si esplora l’arcipelago, spostandosi tra una baia e l’altra con la barca, visitando spiagge stupende e deserte e scendendo, se si vuole, a terra per delle passeggiate o per scattare delle foto, Ola e l’equipaggio sono a disposizione per esaudire tutti i desideri esaudibili e dove non arriva l’AriJaya arriva il barchino di supporto!
Che dire, con tutte le preoccupazioni che ci erano venute prima della partenza temevamo che 4 giorni di crociera avrebbero potuto essere troppi, invece l’unica cosa negativa dei nostri 4 giorni è che sono stati troppo pochi!!!
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