...si va al mare visto che c'è il blocco del traffico?" così esordisce lsd. nello, il principe del lago, ed io, che basta che sia acqua a me va bene tutto, ci pensiamo 3 nanosecondi e poi annuiamo in contemporanea.
anche perchè, penso, devo rimettere in acqua la umida prima di andare in ferie, è passato un anno e mezzo da quando l'ho usata l'ultima volta quindi si può fare, no? così dicono. ecco tenetevi bene in mente questo punto. poi capirete il perchè.
all'alba di domenica, carichiamo tutta l'attrezzatura sulla mia macchina e partiamo.
in effetti senza le stagne ho la sensazione che ci manchi qualcosa ma tant'è. destinazione bogliasco, il solito noto covo di eversivi e malviventi
a pavia c'è nebbia. e non sto scherzando, sembra una mattina di novembre ma i miei prodi cavalieri mi rassicurano e asseriscono con totale certezza che sopra alla nebbia, sopra alle nuvole, verso voghera, anzi no, dopo tortona.... ma forse a novi... anzi, dopo arquata... cioè, volevo dire busalla... insomma, più avanti ci sarà il sole! non so perchè ma comincio a rimpiangere la mia stagna.
comuqne arriviamo a bogliasco e un timido sole si fa vedere però il mare è una tavola e questo è un bene.
ci prepariamo, io infilo la umida e continuo ad avere la sensazione che mi manchi qualcosa...
saliamo in gommone e via direzione parco. stavolta minacciamo noi efisio: "se dici isuela ci fai lo sconto del 75%"
ma la madonna dell'erogatore è dalla nostra perchè all'isuela ci sono già due barche. quindi secca gonzatti, una delle mie preferite
dopo il briefing mi vesto veloce e mi tuffo ma non appena tocco l'acqua mi passa davanti tutta la vita: porcavaccacheglideilastramaledicanolaumida!
mando giù una serie d'improperi e do l'ok ai miei due prodi compagnucci che non fanno un plissè. scendiamo lasciando il gruppone che ancora si prepara sul gommone.
nonostante un po' di corrente raggiungiamo la secca, che non è più pedagnata: la visibilità è ottima e subito ci da il benvenuto una grossa cernia bruna, ne incontreremo altre, tutte bellissime, alcune perfettamente immobili in corrente altre che nuotano tranquille per nulla disturbate dalla nostra presenza. io amo sua maestà la cernia
scendiamo lentamente verso la base della secca tra minuscoli nudibranchi che nello scova non si sa come, visto che al lago non ce ne sono , muri di saraghi, murene e un cucciolo di scorfano che si incazza perchè gli andiamo troppo vicino. verso la base della gonzatti ecco la paramuricea clavata: è sempre bello vedere come i colori esplodono quando punti la torcia. dopo qualche minuto a 40 metri e n-tentativi di trovare la valvola di carico della stagna , segnalo che ho freddo.
risaliamo verso quote più tiepide: castagnole come se piovesse, grosse orate, barracuda e dentici di notevolì dimensioni.
scavalliamo la cima della secca e incrociamo un gruppo di sub ma questi non sono i nostri... (vero kinoka?)
ricomposto il "team" ci dirigiamo lentamente verso il gommone. per fortuna a 5 metri non sento più freddo, quindi polleggio in libera durante la sosta aspettando che il gruppo molli la scaletta.
rientriamo in porto tra i soliti chiacchiericci post immersione.
dopo un consono intervallo di superficie ed aver ripreso l'uso delle mani partiamo per la seconda: isuela.
stavolta c'è leda con noi ma la madonna dell'erogatore, ancora una volta guarda giù : c'è corrente ci dirigiamo verso punta targhetta, che ho fatto ma non ricordo benissimo.
appena entrata in acqua ri-stramaledico la umida, stavolta è più freddo.
non appena vedo la parete mi viene ricordo la targhetta la chiamavamo "quella coi buchi" mentre facevo i cosi perchè... fatela e capirete
risaliamo lenti guardando in ogni spacca che troviamo: murene di ogni dimensione, un grongo timidissimo e colore ovunque. due cernie davanti a noi litigano per qualche cosa che a noi non è dato di sapere e la più grossa ha la meglio come è ovvio che sia. la solita sfilata di orate, occhiate, saraghi, castagnole adulte e bambine e coloratissime donzelle.
questa è un'immersione facile che anche a poca profondità, con le sue pareti tappezzate di margherite di mare e spugne colorate riesce comunque ad emozionarmi.
grazie a tutti.
a leda ed efisio perchè si sta sempre bene da voi.
nello e lsd: a voi non dico nulla già sapete.
kinoka e l'uomo nero: la prossima volta mettete un insegna.
e una cosa ancora... il primo che dice "al mare umida" me lo mangio a colazione, giuro!!!
r.
anche perchè, penso, devo rimettere in acqua la umida prima di andare in ferie, è passato un anno e mezzo da quando l'ho usata l'ultima volta quindi si può fare, no? così dicono. ecco tenetevi bene in mente questo punto. poi capirete il perchè.
all'alba di domenica, carichiamo tutta l'attrezzatura sulla mia macchina e partiamo.
in effetti senza le stagne ho la sensazione che ci manchi qualcosa ma tant'è. destinazione bogliasco, il solito noto covo di eversivi e malviventi
a pavia c'è nebbia. e non sto scherzando, sembra una mattina di novembre ma i miei prodi cavalieri mi rassicurano e asseriscono con totale certezza che sopra alla nebbia, sopra alle nuvole, verso voghera, anzi no, dopo tortona.... ma forse a novi... anzi, dopo arquata... cioè, volevo dire busalla... insomma, più avanti ci sarà il sole! non so perchè ma comincio a rimpiangere la mia stagna.
comuqne arriviamo a bogliasco e un timido sole si fa vedere però il mare è una tavola e questo è un bene.
ci prepariamo, io infilo la umida e continuo ad avere la sensazione che mi manchi qualcosa...
saliamo in gommone e via direzione parco. stavolta minacciamo noi efisio: "se dici isuela ci fai lo sconto del 75%"
ma la madonna dell'erogatore è dalla nostra perchè all'isuela ci sono già due barche. quindi secca gonzatti, una delle mie preferite
dopo il briefing mi vesto veloce e mi tuffo ma non appena tocco l'acqua mi passa davanti tutta la vita: porcavaccacheglideilastramaledicanolaumida!
mando giù una serie d'improperi e do l'ok ai miei due prodi compagnucci che non fanno un plissè. scendiamo lasciando il gruppone che ancora si prepara sul gommone.
nonostante un po' di corrente raggiungiamo la secca, che non è più pedagnata: la visibilità è ottima e subito ci da il benvenuto una grossa cernia bruna, ne incontreremo altre, tutte bellissime, alcune perfettamente immobili in corrente altre che nuotano tranquille per nulla disturbate dalla nostra presenza. io amo sua maestà la cernia
scendiamo lentamente verso la base della secca tra minuscoli nudibranchi che nello scova non si sa come, visto che al lago non ce ne sono , muri di saraghi, murene e un cucciolo di scorfano che si incazza perchè gli andiamo troppo vicino. verso la base della gonzatti ecco la paramuricea clavata: è sempre bello vedere come i colori esplodono quando punti la torcia. dopo qualche minuto a 40 metri e n-tentativi di trovare la valvola di carico della stagna , segnalo che ho freddo.
risaliamo verso quote più tiepide: castagnole come se piovesse, grosse orate, barracuda e dentici di notevolì dimensioni.
scavalliamo la cima della secca e incrociamo un gruppo di sub ma questi non sono i nostri... (vero kinoka?)
ricomposto il "team" ci dirigiamo lentamente verso il gommone. per fortuna a 5 metri non sento più freddo, quindi polleggio in libera durante la sosta aspettando che il gruppo molli la scaletta.
rientriamo in porto tra i soliti chiacchiericci post immersione.
dopo un consono intervallo di superficie ed aver ripreso l'uso delle mani partiamo per la seconda: isuela.
stavolta c'è leda con noi ma la madonna dell'erogatore, ancora una volta guarda giù : c'è corrente ci dirigiamo verso punta targhetta, che ho fatto ma non ricordo benissimo.
appena entrata in acqua ri-stramaledico la umida, stavolta è più freddo.
non appena vedo la parete mi viene ricordo la targhetta la chiamavamo "quella coi buchi" mentre facevo i cosi perchè... fatela e capirete
risaliamo lenti guardando in ogni spacca che troviamo: murene di ogni dimensione, un grongo timidissimo e colore ovunque. due cernie davanti a noi litigano per qualche cosa che a noi non è dato di sapere e la più grossa ha la meglio come è ovvio che sia. la solita sfilata di orate, occhiate, saraghi, castagnole adulte e bambine e coloratissime donzelle.
questa è un'immersione facile che anche a poca profondità, con le sue pareti tappezzate di margherite di mare e spugne colorate riesce comunque ad emozionarmi.
grazie a tutti.
a leda ed efisio perchè si sta sempre bene da voi.
nello e lsd: a voi non dico nulla già sapete.
kinoka e l'uomo nero: la prossima volta mettete un insegna.
e una cosa ancora... il primo che dice "al mare umida" me lo mangio a colazione, giuro!!!
r.
Commenta