St.John sembra tornato come tanti anni fa, su molti punti di immersione eravamo l’unica barca.
Basta pensare che nella stessa immersione abbiamo visto un grande albimarginatus, due grigi e due martelli che ci giravano intorno, poi rientrando in parete quattro martelli in formazione che hanno effettuato due passaggi ravvicinati.
In altre immersioni passerella di squali grigi, avanti ed indietro, ancheggianti come indossatrici, non per nulla erano femmine.
Oppure un carosello di due, tre grigi intorno a noi.
Al ritorno da una immersione arrivano dei delfini a poppa della barca. Ci ributtiamo in acqua e vediamo un centinaio di stenelle,alcune con i cuccioli. Fanno tre passaggi, le più curiose vicino alla superficie, quasi sfiorandoci.
Una tartaruga scambia le mie pinne rosse per qualcosa di commestibile e mentre nuoto sulla schiena osservandola mi segue tentando di addentarle
Tanti pesci pietra, uno gigantesco. All’ennesimo mi tolgo la curiosità di vedere come nuota, oddio nuota: con uno strano ghigno balzella piu’ in là, il corpo sembra di gomma, le pinne semiatrofizzate. In un attimo ridiventa invisibile, lo distinguo solo grazie alla torcia.
I falsi pesci pietra che spesso si mimetizzano sul grigio delle franate invece se stuzzicati si muovono rapidamente.
In notturna un grosso barracuda di almeno un decina di chili ci segue nuotando sul fondo e cacciando.
In altra notturna dopo una bella ballerina spagnola decine di grosse murene in caccia.
Mentre stavo ammirando un grosso pappagallo rinoceronte (strano da queste parti, in genere sono più a sud) in un anfratto una murena mi si infila sotto il braccio, sposta di peso il pappagallo e sale per il camino.
Verso la fine dell’immersione stavo ispezionando la sommità di un pinnacolo quando sento un fruscio vicino l’orecchio destro e vedo una grossa murena a velocità warp che addenta un pesce di una quindicina di centimetri a circa un metro e mezzo dalla mia maschera. Sento distintamente la spina del pesce spezzarsi. Poi la murena scende serpeggiando e sembra un gatto con il sorcio in bocca.
Indescrivibile la quantità di pesci e la bellezza dei coralli, degli alcionari, delle spugne e delle altre specie che ricoprono la parete.
In altra notturna ben due ballerine ed una con un granchio imperatore che si mimetizzava nel mantello, rosso fuoco con le che piu scure.
Per non parlare del corallo nero e dei boschi di gorgonie.
Grossi carangidi, tonnetti, napoleone di tutte le dimensioni e tutte le altre specie che il Mar Rosso può offrire.
E con la 15 litri scendo leggero senza zavorra.
Barca Suzanna e guide molto brave, Sergio e Patrizia.
Ed ora ci attendono Daedalus e Zabargard, la mitica isola citata da Plinio.
Basta pensare che nella stessa immersione abbiamo visto un grande albimarginatus, due grigi e due martelli che ci giravano intorno, poi rientrando in parete quattro martelli in formazione che hanno effettuato due passaggi ravvicinati.
In altre immersioni passerella di squali grigi, avanti ed indietro, ancheggianti come indossatrici, non per nulla erano femmine.
Oppure un carosello di due, tre grigi intorno a noi.
Al ritorno da una immersione arrivano dei delfini a poppa della barca. Ci ributtiamo in acqua e vediamo un centinaio di stenelle,alcune con i cuccioli. Fanno tre passaggi, le più curiose vicino alla superficie, quasi sfiorandoci.
Una tartaruga scambia le mie pinne rosse per qualcosa di commestibile e mentre nuoto sulla schiena osservandola mi segue tentando di addentarle
Tanti pesci pietra, uno gigantesco. All’ennesimo mi tolgo la curiosità di vedere come nuota, oddio nuota: con uno strano ghigno balzella piu’ in là, il corpo sembra di gomma, le pinne semiatrofizzate. In un attimo ridiventa invisibile, lo distinguo solo grazie alla torcia.
I falsi pesci pietra che spesso si mimetizzano sul grigio delle franate invece se stuzzicati si muovono rapidamente.
In notturna un grosso barracuda di almeno un decina di chili ci segue nuotando sul fondo e cacciando.
In altra notturna dopo una bella ballerina spagnola decine di grosse murene in caccia.
Mentre stavo ammirando un grosso pappagallo rinoceronte (strano da queste parti, in genere sono più a sud) in un anfratto una murena mi si infila sotto il braccio, sposta di peso il pappagallo e sale per il camino.
Verso la fine dell’immersione stavo ispezionando la sommità di un pinnacolo quando sento un fruscio vicino l’orecchio destro e vedo una grossa murena a velocità warp che addenta un pesce di una quindicina di centimetri a circa un metro e mezzo dalla mia maschera. Sento distintamente la spina del pesce spezzarsi. Poi la murena scende serpeggiando e sembra un gatto con il sorcio in bocca.
Indescrivibile la quantità di pesci e la bellezza dei coralli, degli alcionari, delle spugne e delle altre specie che ricoprono la parete.
In altra notturna ben due ballerine ed una con un granchio imperatore che si mimetizzava nel mantello, rosso fuoco con le che piu scure.
Per non parlare del corallo nero e dei boschi di gorgonie.
Grossi carangidi, tonnetti, napoleone di tutte le dimensioni e tutte le altre specie che il Mar Rosso può offrire.
E con la 15 litri scendo leggero senza zavorra.
Barca Suzanna e guide molto brave, Sergio e Patrizia.
Ed ora ci attendono Daedalus e Zabargard, la mitica isola citata da Plinio.
Commenta