domenica si va al mare.
si lo so, sto usando un tempo sbagliato ma si dice che sia l'evoluzione dei costumi per cui mi adeguo.
dicevo, domenica mare, quindi carico armi e bagagli e alle 5.45 sono all'appuntamento con massimiliano, mentre nello e mary, partiti dal lago sono già in strada, ci incontreremo direttamente al diving con un'altra orda di strani personaggi.
arriviamo al q18 che per me è diventato la versione marina del rapanui.
e qui divago... invecchiando sarò anche diventata abitudinaria ma se sto bene in un posto ci torno con piacere, oltretutto leda ed efisio sono personalità di tutto rispetto e riescono a farmi stare bene, senza dimenticare che il parco è li ad un passo con tutto ciò che solo un posto così può offrire. non me ne vogliano gli altri ma per me è così. chiusa parentesi.
cesare e la badante sono già sul posto, presentazioni ufficiali: se cesare già mi piace, in senso amichevole intendo, perchè è una forza della natura, la sua dolcissima badante con il sorriso contagioso, non è certo da meno.
montiamo l'attrezzatura e si parte, destinazione isuela.
alcuni di noi, io compresa, avrebbero voluto scendere alla gonzatti ma pare, si mormora, che ci sia un problema quindi non se ne fa nulla. pazienza, anche se l'isuela è già fatta e rifatta la maggioranza vince e, comunque, ha sempre il suo bel perchè.
mare forza lago, sole si, ma non così fastidioso da sudare nell'equipaggiamento lacustre. pronti, via: si scende.
la visibilità è piuttosto buona: non son più abituata a tutt 'sta luce e ci fa pure un discreto caldo
lenti, seguiamo il profilo della secca in discesa: barracuda e cernie, murene, gorgonie e tutto l'armamentario che mi aspetto di trovare.
intorno ai 30 segnalo un problema all'orecchio - che dio l'abbia in gloria! - quindi massimiliano, da buon compagno, si ferma e aspetta... diciamola tutta vah: stava fotografando una microscopica flabellina quindi era fermo per forza, ma ci piace così .
faccio un po' di tentativi ma il maledetto timpano non ne vuole sapere per cui ci fermiamo mentre gli altri proseguono verso la base della secca che si vede benissimo.
non ve lo racconto cosa ho visto: è un'immersione sempre bella, quindi fatela. anche se la gonzatti....
rientriamo col cazzeggio tipico da gommone e all'attracco ci attende una fiammeggiante e sorridente kinoka.
avendo parecchio tempo prima della seconda ci lanciamo in un fantasmagorico bogliasco-tour sotto il sole cocente alla ricerca di qualcosa da mangiare.
ovviamente in tutto 'sto chiacchiericcio ci si rende conto che qualcuno ci manca e ci manca davvero tanto. ovviamente non dirò il nome nemmeno sotto tortura ma tu sai chi sei, quindi provvedi, enorme cazzaro.
prepariamo per la seconda. il sole a picco stavolta si sente, mannaggia alla stagna nera! per cui chiudo tutto e mentre aspettiamo efisio, che non so cosa stesse facendo al diving, mi tuffo in porto.
sfiga massima: si frantuma il polsino della stagna e mi allago. colpa dei "lattobacilli" presenti nelle acque di bogliasco che disgregano il lattice, qualcuno affermerà con sicurezza, vedete voi come stiamo messi...
avevo due possibilità: bestemmie in ordine crescente oppure fregarmene e godermela comunque in gommone. in una giornata così ci stava la seconda. tolgo tutto e mi sistemo modello "mi spalmo la crema per la tintarella".
gli altri si preparano e scendono al leone. bella immersione cazzo! ma fa nulla.
leda ed io ci spiattelliamo sul gommone e chiacchierando ci concediamo un'ora rilassante guardando il mare e le bolle: ora sono in parete, adesso entrano nel sifone, eccoli, sono usciti, ora vanno a sinistra e si ricompattano sotto alla barca. sono in deco.
risalgono e, sorpersa... il sidemountato cesare, ha un pezzo di attrezzatura in più, un cranio di muflone completo di corna.
col gruppo cialtronissimo che c'è oggi indovinate che ne abbiamo fatto?
viene sistemato sulla prua del gommone a guisa di polena, ne vogliamo parlare???
ovviamente il cazzegglio gommonifero del rientro è stranamente mirato all'analisi e tendenze dell'uso e teoria delle corna nella storia. alta filosofia, signori miei! lacrime agli occhi e lo stomaco contorto dalle risate.
dopo varie birrette e chiacchiere, salutiamo efisio che volge la prua del gommone cornuto, novello drakkar (che non è un profumo!) verso il tramonto.
mi aspetto che parta il canto del nibelungo, invece s'innalza un coro da stadio molto più nostrano.
in conclusione, un momento di "buona vita" tanto per citare uno a caso.
grazie a tutti di cuore...
r.
si lo so, sto usando un tempo sbagliato ma si dice che sia l'evoluzione dei costumi per cui mi adeguo.
dicevo, domenica mare, quindi carico armi e bagagli e alle 5.45 sono all'appuntamento con massimiliano, mentre nello e mary, partiti dal lago sono già in strada, ci incontreremo direttamente al diving con un'altra orda di strani personaggi.
arriviamo al q18 che per me è diventato la versione marina del rapanui.
e qui divago... invecchiando sarò anche diventata abitudinaria ma se sto bene in un posto ci torno con piacere, oltretutto leda ed efisio sono personalità di tutto rispetto e riescono a farmi stare bene, senza dimenticare che il parco è li ad un passo con tutto ciò che solo un posto così può offrire. non me ne vogliano gli altri ma per me è così. chiusa parentesi.
cesare e la badante sono già sul posto, presentazioni ufficiali: se cesare già mi piace, in senso amichevole intendo, perchè è una forza della natura, la sua dolcissima badante con il sorriso contagioso, non è certo da meno.
montiamo l'attrezzatura e si parte, destinazione isuela.
alcuni di noi, io compresa, avrebbero voluto scendere alla gonzatti ma pare, si mormora, che ci sia un problema quindi non se ne fa nulla. pazienza, anche se l'isuela è già fatta e rifatta la maggioranza vince e, comunque, ha sempre il suo bel perchè.
mare forza lago, sole si, ma non così fastidioso da sudare nell'equipaggiamento lacustre. pronti, via: si scende.
la visibilità è piuttosto buona: non son più abituata a tutt 'sta luce e ci fa pure un discreto caldo
lenti, seguiamo il profilo della secca in discesa: barracuda e cernie, murene, gorgonie e tutto l'armamentario che mi aspetto di trovare.
intorno ai 30 segnalo un problema all'orecchio - che dio l'abbia in gloria! - quindi massimiliano, da buon compagno, si ferma e aspetta... diciamola tutta vah: stava fotografando una microscopica flabellina quindi era fermo per forza, ma ci piace così .
faccio un po' di tentativi ma il maledetto timpano non ne vuole sapere per cui ci fermiamo mentre gli altri proseguono verso la base della secca che si vede benissimo.
non ve lo racconto cosa ho visto: è un'immersione sempre bella, quindi fatela. anche se la gonzatti....
rientriamo col cazzeggio tipico da gommone e all'attracco ci attende una fiammeggiante e sorridente kinoka.
avendo parecchio tempo prima della seconda ci lanciamo in un fantasmagorico bogliasco-tour sotto il sole cocente alla ricerca di qualcosa da mangiare.
ovviamente in tutto 'sto chiacchiericcio ci si rende conto che qualcuno ci manca e ci manca davvero tanto. ovviamente non dirò il nome nemmeno sotto tortura ma tu sai chi sei, quindi provvedi, enorme cazzaro.
prepariamo per la seconda. il sole a picco stavolta si sente, mannaggia alla stagna nera! per cui chiudo tutto e mentre aspettiamo efisio, che non so cosa stesse facendo al diving, mi tuffo in porto.
sfiga massima: si frantuma il polsino della stagna e mi allago. colpa dei "lattobacilli" presenti nelle acque di bogliasco che disgregano il lattice, qualcuno affermerà con sicurezza, vedete voi come stiamo messi...
avevo due possibilità: bestemmie in ordine crescente oppure fregarmene e godermela comunque in gommone. in una giornata così ci stava la seconda. tolgo tutto e mi sistemo modello "mi spalmo la crema per la tintarella".
gli altri si preparano e scendono al leone. bella immersione cazzo! ma fa nulla.
leda ed io ci spiattelliamo sul gommone e chiacchierando ci concediamo un'ora rilassante guardando il mare e le bolle: ora sono in parete, adesso entrano nel sifone, eccoli, sono usciti, ora vanno a sinistra e si ricompattano sotto alla barca. sono in deco.
risalgono e, sorpersa... il sidemountato cesare, ha un pezzo di attrezzatura in più, un cranio di muflone completo di corna.
col gruppo cialtronissimo che c'è oggi indovinate che ne abbiamo fatto?
viene sistemato sulla prua del gommone a guisa di polena, ne vogliamo parlare???
ovviamente il cazzegglio gommonifero del rientro è stranamente mirato all'analisi e tendenze dell'uso e teoria delle corna nella storia. alta filosofia, signori miei! lacrime agli occhi e lo stomaco contorto dalle risate.
dopo varie birrette e chiacchiere, salutiamo efisio che volge la prua del gommone cornuto, novello drakkar (che non è un profumo!) verso il tramonto.
mi aspetto che parta il canto del nibelungo, invece s'innalza un coro da stadio molto più nostrano.
in conclusione, un momento di "buona vita" tanto per citare uno a caso.
grazie a tutti di cuore...
r.
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