8 aprile 2012 (un pò lungo)

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  • 8 aprile 2012 (un pò lungo)

    S. Margherita Ligure 08.04.12 ore 08.45 la giornata fa schifo, il mare quasi e la speranza di replicare il tuffo domenica e lunedì evapora lentamente. La bionda non si lamenta, deve proprio volermi bene per accettare le sveglie per i trasferimenti sub.
    Al diving per l'immersione delle 09.30 saremo in una decina, ci sono due miei amici: Ciao ciao come và ecc.. Trasferisco gli effetti personali sull'apekscar e controllo il bibino (D10). Acc... il fatto che non usi il gav non significa che mi bastano 100 bar (o è un un messaggio silenzioso per ridurre il tempo di immersione?) Tempo di scollegare l'erogatore ed il bibello ritorna ad una cura pressante.
    All'imbarco siamo in sette, nessun furbacchione/a evita la sua dose di facchinaggio e si parte..... alt fermi tutti! Manca un gruppo (di quelli che lo fanno giusto), dietro front. imbarco e ripartenza.
    Un bel gommone variegato, chi lo fa giusto chi un pò meno e chi sbagliato (io). Bibo da 10, da 7+7, mono da 18 a 12 l e un reb. Certo che dal tempo dei subsauri ad oggi qualcosa e cambiato. Prima tutti uguali, bibombola, muta nera, maschera nera, pinne nere oggi invece eh.... :P
    Comunque il mare all'altezza del faro è da forza inter, per cui a ridosso uguale bigo. Come se non bastasse una bella rete è stesa dal punto di ancoraggio fin verso la punta del faro.
    Iniziano i preparativi, per un attimo osservo il mio bibo (agghindato con imbragatura old style al quale ho aggiunto un separatore alla rubinetteria, l'inguinale all'imbrago e 4 d rings) con la tentazione di scaraventare tutto in acqua e andare a vestirmi in fondo da perfetto paraculo antisociale, ma la presenza di Marco e Claudio mi fa desistere dall'azione, quanto meno per comunicarci vicendevolmente le intenzioni della giornata. Con un perfetto briefing (sarebbe meglio un breakfast) che suona più o meno così: io vado un pò nel fangone verso la punta, voi fate un pò come vi pare ci vediamo poi giù. Dei due Claudio è un "dannato fotografo".
    Bibo sullo schienone, pinne in mano (devo provarle!), perno col ginocchio sul tubolare del gommone, tuffo. Riemergo, svuoto dall'aria la semiumida, un occhio alla bussola, controllo rubinetti e minchiate varie e giù.
    La visibilità non è quella delle grandi occasioni 6/7 m, mi porto alla base della parete e proseguo verso la punta, c'è parecchia minutaglia e qualche polpo intanato, continuo sul fondale fangoso fino ad incontrare una prateria di gorgonie bianche bellissime, bellissime se non è l'azoto.
    Al 17° minuto decido di rientrare verso la parete e ti becco l'inizio o la fine (non sò come si distingue) della rete da pesca. La seguo e intorno ai 40 m vedo un'ombra nella rete, con la torcia illumino una rana pescatrice di cca 80 cm avvolta nelle maglie di nylon e qui mi viene voglia di provare il filo delle lame in titanio. Poi magari penso che qualcuno ci vive col pescato e per mettermi in pace con la vita controllo se è viva. Mi sfilo il guanto, sfioro la coda,poi il ventre bianco. Nessuna reazione, riprovo, niente. Gli strumenti dicono 20 min di deco per cui torno in parete a smaltirla.
    Incontro altri zubbi tra cui il rebbaro (svizzero o tedesco) che educatamente saluta e poi gli amici. Comunico (alla c@@@o) della rana e Claudio (il dannato fotografo) vuole vederla. Mah, 7/8 min si puo fare penso. Si. si può fare se non hai un fotografo tra le palle, infatti giunti sul punto Cladio fotografa la morte come se fosse la Bellucci, per cui con un ruggito alla tirannosubsauro nell'erogatore impongo il rientro. Durante la deco siamo allietati da un branco di dentici di dimensioni notevoli, ma il pensiero alla rana morta ritorna, spero solo che abbia completato qualche ciclo riproduttivo. A 75 min torniamo a riveder le nuvole.

  • #2


    Grande Orco,
    complimenti leggere le tue parole è stato come venire sott'acqua e/o rivivere tanti momenti passati.

    Inoltre è un periodo che non riesco ad andare sott'acqua per tanti motivi in ultimo per un dannato mal di gola con tanto di placche che mi comporta antibiotici due volte al giorno ancora per tre giorni.

    Anche le immersioni dove a prima vista non ti aspetti nulla possono riservare particolari emozioni.
    Spesso mi domandano perchè t'immergi negli stessi posti non ti annoi ?
    Io rispondo che anche se il posto è il medesimo l'immersione è sempre nuova diversa perchè la vita marina cambia in continuazione e la parete di ieri non è la parete di oggi.

    Preparati Orco perchè quando mi rimetto ho intenzione di rimanere attaccato alle tue pinne .


    Un abbraccio
    Rana

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    • #3
      Grazie del bel racconto.


      V
      U're an exception to the rule.

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