uso e non del gav opinioni

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  • uso e non del gav opinioni

    salve a tutti e ringrazio Carlhainz per la gentile risposta sulla mia età,ma a parte questo, mi farebbe piacere su quanto citato in oggetto le Vs.opinioni.
    Io ho cominciato quando non esisteva il gav e le immersioni si facevano con 10l a 150atm e oppure 20l a 150atm naturalmente esclusivamente personali come tutta l'attrezzatura. In seguito venne il Fenzi,con bombolino, seguito con il corrugato da gonfiare a bocca, a seguire i vari gav (alcuni in neoprene subito abbandonati) e via via fini a quelli attuali
    Mi domando,ma i sub di una certa età o di esperienza che hanno incominciato usando il gav (peso in più=gav) sarebbero interessati ad usarlo sgonfio ed ad gonfiarlo a bocca usando il corrugato???
    Ritengo che capirebbero cosa vuol dire la pesata giusta, sicurezza personale autocontrollo,intervento sulla frusta che funziona male,ecc.
    Naturalmente in acque sicure ed in seguito insegnare secondo i livelli
    le malizie dei sub veterani
    Dico questo perchè ho assistito ad un rifiuto di un ricupero in acque basse,perchè le bombole esistenti non avevano il gav (roba di 15mt max),poi si è risolto con un altro sub e bene o maleci siamo salvati la faccia
    Grazie per le Vs. risposte ed gli eventuali esercizi potete domandarli ai sub con capelli bianchi,senza offesa per gli altri ,buone bolle azotobis

  • #2
    Re: uso e non del gav opinioni

    Originariamente inviato da azotobis
    sarebbero interessati ad usarlo sgonfio ed ad gonfiarlo a bocca usando il corrugato???
    Fatto più volte, qualche volta anche senza gonfiarlo proprio, anche in profondità
    Ma appunto dipende da cosa hai addosso e qual è la situazione iniziale.
    www.liberisub.it

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    • #3
      Re: uso e non del gav opinioni

      Originariamente inviato da azotobis
      Mi domando,ma i sub di una certa età o di esperienza che hanno incominciato usando il gav (peso in più=gav) sarebbero interessati ad usarlo sgonfio ed ad gonfiarlo a bocca usando il corrugato???
      Ritengo che capirebbero cosa vuol dire la pesata giusta, sicurezza personale autocontrollo,intervento sulla frusta che funziona male,ecc.
      Ciao Azotobis.
      Tu affronti un argomento a me molto caro.

      Posso considerarmi un subacqueo nato quando ormai l’uso del gav era affermato e consolidato (ho iniziato nel 1994).
      Nel 1998 sono diventato istruttore e da li in poi ho cercato di sviluppare la mia conoscenza teorico pratica - arrivando a conseguire anche brevetti tecnici.
      Nel 2000 circa mi appassiono tramite una mail-list (Fiasnet ormai non più attiva) a scrivere e a confrontarmi con gli altri subacquei.
      Cosi, in un forum, ho conosciuto un subacqueo che poi è diventato un mio carissimo amico.
      Il suo nik era “NoGav” e sosteneva che l’immersione era fattibile in sicurezza anche senza l’uso del gav.
      Segui un anno di furiose liti virtuali - tra me che difendevo a spada tratta con tutte le mie conoscenze, l’importanza d’immergersi con il gav sempre e comunque e lui che, al contrario, relegava il gav a semplice accessorio e per tanto non necessario (ovviamente in ambito ricreativo – la subacquea tecnica ha altre esigenze e il gav è necessario come anche l’uso della stagna come ridondanza ad esso).

      Eravamo fermi sulle nostre posizioni in una sorta di “stallo” – cosi gli chiesi un incontro, gli chiesi d’immergermi con lui e poter verificare nella pratica quanto lui sosteneva con quelle che erano le mie convinzioni.

      Lui accettò e il confronto avvenne in un immersione sull’Haven (Arenzano).
      In quell’immersione vidi un subacqueo a 45 metri perfettamente in assetto, che non faticava a stare in orizzontale, che si muoveva con eleganza, senza sforzo senza il gav.

      Qualcosa in me era cambiato, com’era possibile che quel subacqueo avesse tanta eleganza senza l’uso del gav – quando tutte le persone che avevo visto andare senza il Gav erano goffe e costantemente negative a tal punto da “gattonare” sul fondo ?

      Gli chiesi se mi poteva far provare – se mi insegnava la sua tecnica.
      Si mise a ridere ma accettò con un'unica richiesta.
      Mi chiese di non provare da solo ma di aspettare quando lui (è di Roma) sarebbe ritornato per lavoro su in Liguria (io abito in provincia di Alessandria).
      Passò l’inverno e in primavera mantenne la promessa.
      Paraggi, Santa Margherita Ligure – immersione da riva.
      Mi diede uno schienalino di plastica proibendomi di usare piastre di metallo, mi chiese di ridurre il peso a un solo chilogrammo, mi disse che a fine immersione sarei stato positivo ma nulla di che, che l’immersione iniziava con una capovolta in squadra e ……. il resto sarebbe venuto da se.

      Fu amore a prima vista, mi sentivo libero quasi come quando vado in apnea, avevo proprio la percezione del corpo libero e un’incredibile stabilità ero neutro e nessuna variazione di quota cambiava questo stato.
      Uscii e una volta a casa scrissi di getto le prime tre pagine di quella che diventò - insieme al lavoro di Vito – una dispensino per far conoscere una tecnica d’immersione ormai dimenticata.
      Mi permetto (lo faccio sempre) di postare il link dove, se vorrai, potrai scaricarla e leggerla (tanto è gratis per cui nessuno mi può accusare di secondi fini d’interesse economico ):
      “IMMERSIONE PURA – La sostenibile leggerezza della semplicità”
      http://www.fias.it/servizi-fias/lo-s...lla-semplicita

      Ormai sono tre anni che non uso più il gav – salvo immersioni didattiche, o quando uso la stanga.

      Sono più che mai convinto che l’immersione senza gav, se correttamente eseguita come tutte le cose, è sicura, facile e possa rappresentare un modo divertente per svolgere le immersioni.
      E’ una tecnica che deve essere salvata dall’oblio e che in un mondo subacqueo come quello attuale rappresenta un esperienza per me di sicuro valore per i motivi che tu stesso hai detto nel seguente passaggio:
      Originariamente inviato da azotobis
      Ritengo che capirebbero cosa vuol dire la pesata giusta, sicurezza personale, autocontrollo.......,ecc.
      Io non faccio nessuna crociata contro il gav in quanto tale, sono convinto che l’introduzione di questo strumento sia stato un passo avanti verso lo sviluppo di tecniche d’immersione che hanno permesso di arrivare a fare quello che oggi possiamo riuscire a fare, per esempio, nell’immersione tecnica ecc, ecc.

      Io faccio una battaglia contro l’uso errato del gav (cosa ben diversa).

      Il Gav è diventato – in ambito ricreativo - una comoda scorciatoia per evitare di colmare lacune legate all’acquaticità e a programmi didattici (iniziali) sempre più compressi e spogliati di quegli elementi mutuati dal mondo dell’apnea che un tempo permettevano lo sviluppo di una determinata confidenza con l’acqua.
      Tutto questo ha portato a un uso esagerato della zavorra.

      La tecnica senza Gav non è per me un ritorno al passato ma una riflessione importante per recuperare, quanto nel nostro correre verso la modernità, abbiamo perso.
      Sia chiaro non dico che senza questa esperienza non si possa imparare correttamente l’uso del gav – no in termini assoluti – dico che l’immersione senza gav può far riflettere e può rappresentare un esperienza in grado in correggere alcuni convincimenti o comportamenti errati.
      Senza contare che per me rappresenta un modo molto divertente per immergermi.

      Si, si può fare ! (come recita una nota battuta di un film).


      Cordialmente
      Rana

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