Didattica per corso istruttore

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  • Didattica per corso istruttore

    Ragazzi buongiorno,

    Il dubbio che questa notte mi ha tenuto sveglio, é proprio quello del titolo: che didattica scegliere per diventare istruttore? Credo che per molti istruttori la scelta sia stata più semplice perché hanno seguito una sola didattica per tutto il loro percorso di crescita e poi naturalmente lo hanno continuato all'interno dell'organizzazione che li ha cresciuti. Il mio percorso invece é stato costellato da diversi istruttori di diverse didattiche e ora mi trovo ad avere qualche dubbio su dove proseguire.

    Può valere il discorso dei brevetti allievo dove é meglio scegliere un buon istruttore a prescindere dalla didattica?

    Non ne sono convinto perché alla fine in un corso istruttori ti devono essere insegnati gli standard, le tecniche di insegnamento, etc … ma nulla che un discreto istruttore non riesca trasmetterti. In più con la didattica che sceglierò dovrò avere a che fare spesso, a differenza che da diver che rapporti con la didattica non ne hai, e quindi continuo a essere sempre meno convinto che la scelta possa ricadere solo su un bravo istruttore. (Smentitemi se sbaglio)

    Di una didattica credo di dover valutare:
    il materiale didattico se aggiornato oppure no
    I suoi brevetti se sono facilmente gestibili da un istruttore che non ha una struttura alle spalle (vedi corsi che possono durare un annualità intera)
    La comunicazione che quest'ultima fa e quanto é conosciuta in zona
    La progressione dei brevetti istruttore e di quelli da diver
    Il costo del corso e il costo dei pic
    La richiesta di istruttori di quella didattica nei vari centri
    La crossoverabiltá (passatemi il termine)
    La facility che la didattica prevede per gli istruttori
    La facilità di interazione con gli uffici
    Etc…..

    Dopo tutte queste valutazioni c’è la famosa affermazione “ma quella didattica è troppo commericale” e quella didattica è quella che aveva i miglior ranking nella tua classifica.

    Allora rincominci passando in rassegna le didattiche più autorevoli che però spesso hanno dei completissimi programmi di subacquea tecnica, ma nella subacquea ricreativa (da dove inizia il mio percorso da istruttore) sono un pò carenti o troppo già improntati per chi dovrebbe sposare la subacquea come ragione di vivere prima essere mai scesa in acqua e quindi difficile rapporto commerciale.

    Ti affacci a quelle didattiche che non accettano i freelance e quindi devi scappare perchè non sarebbe il mio lavoro primario.

    Passi in rassegna altre didattiche intermedie (passatemi il termine) scopri che l’istruttore che te l’ha presentata ha fatto veramente la differenza (ma io non lo sono ancora un istruttore che può fare la differenza) quindi materiali didattici vecchi e/o con l’appeal di un libro di analisi matematica.

    Continuando con didattiche in pieno stile italico che lo stesso Trainer afferma “è una grande famgilia con i pro e i contro della gestione familiare” (situazione da cui rifuggo con tutto me stesso). Si prosegue con le didaticche acquisite da grossi gruppi che si muovono in maniera elefantiaca (non riesci neanche a trovare i trainer) o con quelle appena nate di cui vedi dei bravi istruttori, ma non sai cosa sarà di loro.

    Voi cosa ne pensate?!?

  • #2
    Didattica per fare l'istruttore ?

    Cavoli Fracas affronti un argomento che possiamo inserirlo tra le grandi domande della vita.

    Hai dei figli ?
    Se si, come scegli o hai scelto l'istituto scolastico dove li hai mandati ?
    Ti sei trovato e si sono trovati bene con tutti gli insegnanti o alcuni meglio e alcuni peggio ?

    Non esiste l'istruttore perfetto in quanto - per quanto ce la vogliamo raccontare - quando cerchiamo di far didattica > quando cerchiamo di trasmettere delle nozioni teorico pratiche interviene anche la capacità individuale di far didattica, il carattere, la capacità empatica di arrivare a capire cosa prova l'allievo, cosa non capisce, cosa non riesce a fare.

    Per quanto bravo sarai scordati di arrivare a tutti gli allievi che avrai, in quanto anche gli allievi sono persone e in quanto tali pregi e difetti, con alcuni sarai in sintonia con altri non riuscirai a trovare lo stessa sintonia.

    Si diventa istruttori con il tempo e i corsi, imparando dagli allievi come essere bravi istruttori, si sono gli allievi che insegnano come essere dei buoni istruttori.
    Ogni volta che riesci a far fare o far capire un qualcosa a un allievo che ha difficoltà impari un modo nuovo di far didattica.

    Ci vuole tempo, ci vuole passione, ci vuole costante approfondimento ed aggiornamento tutte cose che spettano a te e solo a te.

    La didattica aiuta ma non in questo.

    La prima domanda che ti devi fare (secondo me) non è quale didattica sia meglio per essere istruttore.

    La prima domanda che ti devi fare è chiederti che tipo di subacquei vuoi formare e per rispondere a questa domanda devi aver ben chiaro come tu vai sott'acqua.

    Io istruttore non insegno nulla, di cui non sono estremamente convinto.
    Io ho la presunzione di sapere a fine corso cosa voglio vedere fare e sapere.

    Una volta che hai ben chiaro cosa vuoi insegnare tu - in base alle tue esperienze - in base al tuo modo di andare sott'acqua - in base a quello che tu reputi corretto fare saprai scremare le didattiche.

    Ma ........ non è finita qui.

    Ci sono due tipi di istruttori.
    Quelli che ci campano o che vanno in strutture professionali come i diving, villaggi ecc, ecc e quelli che lo fanno per diletto per passione (con questo non voglio dire che i professionisti non lo fanno per passione sia chiaro).

    I primi, devono comunque orientarsi verso didattiche commerciali in quanto nel ricreativo avranno allievi che si rivolgeranno a loro avendo a disposizione poco tempo.

    In questo caso, la Padi per prima, queste didattiche sono quelle che meglio di tutte le altre hanno affinato dei percorsi didattici a rapido apprendimento, percorsi che sono sostenuti da supporti didattici all'avanguardia.

    La seconda tipologia di istruttori - quelli che lo fanno nel tempo libero - al contrario ha il "lusso" di potersi permettere tempi didattici più lunghi e di conseguenza ha la possibilità di prevedere dei percorsi diversi meno "compressi".
    Ma il rovescio della medaglia è che non hanno strutture e per cui in questo caso l'istruttore freelance non funziona non riesce neanche (salvo eccesioni) a trovare lo spazio acqua - e poi tieni presente che come istruttore subacqueo amatoriale non guadagni nulla spesso finisci per spendere per cui non pensare di fare il freelance).

    Questi istruttori devono per forza passare tramite un circolo, un'associazione e muoversi come gruppo.
    In questo caso riescono a dar vita a strutture amatoriali in grado di fornire la logistica necessaria a svolgere i corsi.

    Tieni presente che in ambito ricreativo, come istruttore freelance, hai la concorrenza spietata dei negozi che ormai offrono il corso nel pacchetto attrezzatura, questo abbassa i costi cosi tanto che a volte faticano le associazioni figurati il singolo.

    Nella tua lunga dissertazione mi ha colpito questo passaggio:
    Originariamente inviato da fracas
    Continuando con didattiche in pieno stile italico che lo stesso Trainer afferma “è una grande famgilia con i pro e i contro della gestione familiare” (situazione da cui rifuggo con tutto me stesso)
    Vedi se fai parte di una associazione di subacquei che operano per insegnare alla gente la subacquea devi per forza confrontarti con il gruppo e devi per forza curare i rapporti di amicizia che non vuol dire - sei mio amico ti regalo il brevetto - ma devi fare in modo che chiunque partecipa al corso possa trovare un ambiente a lui famigliare sia che abbia 16 anni sia che ne abbia 60.
    Tenendo presente che queste strutture sono rette dal volontariato per tanto hanno un fare più "artigianale - famigliare".

    Se tu non sai creare un ambiente sereno e nel farlo non sai mantenere la corretta autorità, obbiettività nel "fare didattica" il problema non è della didattica ma è tuo e questi problemi te li porti dietro in qualsiasi realtà didattica.

    E, ancora, scrivi:
    Originariamente inviato da fracas
    Passi in rassegna altre didattiche intermedie (passatemi il termine) scopri che l’istruttore che te l’ha presentata ha fatto veramente la differenza (ma io non lo sono ancora un istruttore che può fare la differenza) quindi materiali didattici vecchi e/o con l’appeal di un libro di analisi matematica.
    O sei preparato o ........ non sei preparato per fare l'istruttore.
    Non diventi istruttore dall'oggi al domani solo perché hai un buon numero d'immersioni e padroneggi la teoria.
    Un buon istruttore è un buon comunicatore, un buon istruttore è in grado di parlare alla platea, un buon istruttore ha la capacità di rivolgersi all'allievo di 16 anni che va a scuola e nello stesso tempo sa parlare anche al medico che si è iscritto al corso e a cui deve spiegare la compensazione.
    La stessa cosa vale per la parte pratica, in cui non solo deve comunicare ma anche saper fare e dimostrare di saper fare per ratificare e rinnovare la fiducia iniziale che l'allievo accorda al maestro.
    Tutto questo non lo impari pronti via dall'oggi al domani.
    Per questo io penso che sia necessario un approccio graduale alla didattica fatto di piccoli passi - affiancato da istruttori di esperienza - in cui l'aspirante allievo inizia a raccogliere l'esperienza necessaria.

    I supporti didattici per quanto belli e innovativi non potranno mai sostituire la figura dell'istruttore.
    In ambito ricreativo l'allievo arriva a fine corso ed è "grasso che cola" se ha letto il libro per quanto ben fatto possa essere.
    In abito ricreativo un buon istruttore ben preparato ha bisogno solo di una lavagna a gessi (oggi la didattica più arretrata dal punto di vista dei supporti didattici ha una marea di lezioni in PawerPoint, senza contare che un buon istruttore sa costruire una lezione) per spiegare quello che devo trasmettere come teoria.
    Certo diverso se l'istruttore non sa o non sa fare.

    Come vedi ci sono pro e contro in tutte le scelte che puoi pensare di fare, il mio consiglio nella scelta per diventare un buon istruttore è scegliere la didattica e la struttura che ti permetta la migliore formazione possibile per diventare istruttore.
    La struttura didattica che ti permetta di diventare istruttore tramite un percorso fatto di teoria, pratica in cui ti insegnano a insegnare a organizzare una lezione - ma anche di tirocinio affiancato a vari istruttori di esperienze, che preveda un periodo di uno o due anni di apprendistato in cui operi come istruttore con veri allievi seguito da altri istruttori.

    Dopo, quanto sarai diventato un buon istruttore in grado di comunicare, di fare, di svolgere tutti i compiti potrai chiederti quale didattica propone il percorso didattico (unitamente al tipo di supporti) che ritieni meglio.
    Quando ci arriverai è mia opinione che molte delle domande che ora ti poni avranno trovato risposta e non avranno più senso.

    Ora non sei nulla, se va bene sei un bravo subacqueo e come tale il tuo problema non è giudicare come istruttore la didattica ma trovare la didattica che ti permetta di diventare un buon istruttore.
    Quindi devi giudicare la didattica dal punto di vista di come ti forma per arrivare ad essere istruttore.

    Senza offesa, con un grosso in bocca al lupo per le tue scelte che possano portarti soddisfazione in tutto quello che farai.


    Cordialmente
    Rana

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    • #3
      Re: Didattica per fare l'istruttore ?

      Innanzi tutto ti ringrazio perché la tua disamina è sicuramente corretta e mi ha aperto molti spunti di riflessione, ma di alcun di questi vorrei continuare a parlarne perchè sono completamente d'accordo

      Originariamente inviato da RANA
      La prima domanda che ti devi fare è chiederti che tipo di subacquei vuoi formare e per rispondere a questa domanda devi aver ben chiaro come tu vai sott'acqua.
      Questa è una bella domanda, per estrazione sono assolutamente un subacqueo tecnico, ma non posso pretendere di iniziare a insegnare dal fondo il mio percorso da istruttore. E quindi devo iniziare dal REC, ma le didattiche che sono più affine a me, hanno percorsi REC di non facile gestione e questo è un problema ;(

      Originariamente inviato da RANA
      La seconda tipologia di istruttori - quelli che lo fanno nel tempo libero - al contrario ha il "lusso" di potersi permettere tempi didattici più lunghi e di conseguenza ha la possibilità di prevedere dei percorsi diversi meno "compressi".
      Ma il rovescio della medaglia è che non hanno strutture e per cui in questo caso l'istruttore freelance non funziona non riesce neanche (salvo eccesioni) a trovare lo spazio acqua - e poi tieni presente che come istruttore subacqueo amatoriale non guadagni nulla spesso finisci per spendere per cui non pensare di fare il freelance).
      questa non l'ho capita? sicuramente io farò parte della seconda tipologia di istruttori e quindi non intendo guadagnare, ma spero che non sia una rimessa.

      Originariamente inviato da RANA
      Questi istruttori devono per forza passare tramite un circolo, un'associazione e muoversi come gruppo.
      In questo caso riescono a dar vita a strutture amatoriali in grado di fornire la logistica necessaria a svolgere i corsi.

      Tieni presente che in ambito ricreativo, come istruttore freelance, hai la concorrenza spietata dei negozi che ormai offrono il corso nel pacchetto attrezzatura, questo abbassa i costi cosi tanto che a volte faticano le associazioni figurati il singolo.
      Su questa affermazione non sono d'accordo spesso i circoli sono parcheggi per tante persone che fanno pesare la loro anzianità e in pochi tirano il carro. Quindi spesso fanno fatica ad andare i concorrenza con i negozi perchè non affrontano la questione in maniera imprenditoriale, ma in maniera amatoriale. Invece il freelance potrebbe ridurre i costi al mino avendo una gestione più snello, ma questo è un mio punto di vista.

      Originariamente inviato da RANA
      Nella tua lunga dissertazione mi ha colpito questo passaggio:
      Originariamente inviato da fracas
      Continuando con didattiche in pieno stile italico che lo stesso Trainer afferma “è una grande famgilia con i pro e i contro della gestione familiare” (situazione da cui rifuggo con tutto me stesso)
      Vedi se fai parte di una associazione di subacquei che operano per insegnare alla gente la subacquea devi per forza confrontarti con il gruppo e devi per forza curare i rapporti di amicizia che non vuol dire - sei mio amico ti regalo il brevetto - ma devi fare in modo che chiunque partecipa al corso possa trovare un ambiente a lui famigliare sia che abbia 16 anni sia che ne abbia 60.
      Tenendo presente che queste strutture sono rette dal volontariato per tanto hanno un fare più "artigianale - famigliare".

      Se tu non sai creare un ambiente sereno e nel farlo non sai mantenere la corretta autorità, obbiettività nel "fare didattica" il problema non è della didattica ma è tuo e questi problemi te li porti dietro in qualsiasi realtà didattica.
      io rifuggo dall'ambiente famigliare delle didattiche perché diventa spesso una gestione soggettiva piuttosto che una gestione oggettiva, però non capisco come possa essere interpolato con la necessità di fare gruppo, credo che un freelance di una didattica commerciale possa fare tranquillamente gruppo senza nessun problema

      Originariamente inviato da RANA
      Dopo, quanto sarai diventato un buon istruttore in grado di comunicare, di fare, di svolgere tutti i compiti potrai chiederti quale didattica propone il percorso didattico (unitamente al tipo di supporti) che ritieni meglio.
      Quando ci arriverai è mia opinione che molte delle domande che ora ti poni avranno trovato risposta e non avranno più senso.
      anche su questo se permetti dissento, perchè quello che hai detto è tutto vero, ma le domanda se scegliere una didattica commerciale oppure no la devo fare ora per capire a chi affiancarmi per diventare istruttore è questa la vera domanda di tutta la mia pappardella.

      Dato che le associazioni della mia zona non danno spazio perché sono già a posto come organico istruttori, i negozi/o nemmeno, ci sono i diving che fanno i corsi tanto al kg e in mezzo a questa giungla devo trovare il mio posticino per crescere

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      • #4
        Originariamente inviato da fracas
        Voi cosa ne pensate?!?
        Dipende appunto cosa ci devi fare con il brevetto.
        Le valutazioni solo quelle che hai evidenziato che in parte prescindono dalla bontà assoluta del prodotto lato allievi.
        www.liberisub.it

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        • #5
          Re: Didattica per fare l'istruttore ?

          Originariamente inviato da fracas
          Innanzi tutto ti ringrazio perché la tua disamina è sicuramente corretta e mi ha aperto molti spunti di riflessione, ma di alcun di questi vorrei continuare a parlarne perchè sono completamente d'accordo

          Originariamente inviato da RANA
          La prima domanda che ti devi fare è chiederti che tipo di subacquei vuoi formare e per rispondere a questa domanda devi aver ben chiaro come tu vai sott'acqua.
          Questa è una bella domanda, per estrazione sono assolutamente un subacqueo tecnico, ma non posso pretendere di iniziare a insegnare dal fondo il mio percorso da istruttore. E quindi devo iniziare dal REC, ma le didattiche che sono più affine a me, hanno percorsi REC di non facile gestione e questo è un problema ;(

          Per essere bravi istruttori non basta sapere e fare bene per quanto sai e fai.
          Certo sapere e saper fare sono condizioni indispensabili ma non bastano.

          Ho visto subacquei bravissimo non riuscire come istruttori, o meglio, non avere in proporzione gli stessi risultati che hanno avuto altri subacquei dal punto di vista tecnico meno preparati.

          Inoltre ci sono istruttori ed istruttori.
          Ci sono istruttori più portati a tenere i corsi base, in cui c'è bisogno di molta empatica e capacità di immedesimarsi nell'allievo.
          E ho visto istruttori non bravi nei primi corsi dove davano tutto per scontato (banalizzavano da quanto sapevano) e al contrario eccellenti nei corsi avanzati e tecnici dove la loro grande esperienza li portava a fare la differenza.
          E' come nella scuola.
          Ci sono professori più adatti a parlare ad allievi molto giovani e professori che sono adatti ad allievi universitari.

          Questo è il bello di far didattica ogni settore è una sfida - il base o un corso avanzato non ha importanza hanno comunque delle peculiarità proprie in cui si può far la differenza o ci può essere differenza.

          Questo per come intendo io essere istruttore.
          Se poi fare l'istruttore si limita a fare la stessa lezione che diventa il cosi detto "cavallo di battaglia" per diversi anni il discorso - ci si limita alla quattro lezioni striminzite tenute come mia figlia recita la poesia di Natale le cose cambiano e io mi fermo non mi interessa questo modo di far questo tipo di didattica.

          Tu sei un subacqueo tecnico ma il tuo essere un subacqueo tecnico e in questo intendo avere una preparazione più profonda della subacquea non ti da nulla di più rispetto a qualsiasi altro allievo aspirante istruttore che non ha mai fatto immersioni tecniche.
          Questo perché comunque non hai esperienza nel ruolo di istruttore.
          Sono convinto che ti senti molto preparato e che dentro di te nel vedere tanti istruttori ricreativi tenere i corsi ti senti avanti anni luce ma non è cosi.
          Ti manca tutta quella parte di esperienza legata alla relazione docente discente.
          Se vuoi diventare un bravo istruttore devi imparare ad essere un bravo istruttore che non centra nulla con l'essere un bravo subacqueo.
          Devi saperci fare con la gente, devi capire gli aspetti caratteriali e superarli, devi imparare a comunicare, devi imparare a modulare gli argomenti che devi spiegare tra tutti gli argomenti che sai in base a chi li spieghi.
          Tutto questo richiede esperienza che ancora tu non hai, per cui il mio consiglio è quello di iniziare da zero a raccogliere questo tipo di esperienza.
          Con il tempo e a mano a mano che come istruttore maturi capirai come usare al meglio anche la tua esperienza nelle immersioni tecniche.

          Si ora devi iniziare dalla base come "allievo istruttore".
          Il mio consiglio è quello di seguire il cuore.
          Se sei appassionato di un certo modo di andare sott'acqua segui quello.
          Non importa se la didattica non è specializzata nel tenere i corsi base.
          Ogni didattica ha proprie peculiarità è forte in alcune cose e meno in altre.
          Comunque sia valuta il percorso che ti propongono per diventare istruttore.

          Poi inizia il tuo cammino come istruttore e ........ si vedrà .....
          io non so dirti dove ti porterà, potresti appassionarti cosi tanto ai corsi base (che sono bellissimi quanto per la prima volta la gente scopre il mondo sommerso e lo fa perché tu gli hai insegnato) che non vorrai tenere altri, o al contrario ti specializzerai nei corsi avanzati o tecnici ma comunque anche in questi corsi il retaggio di esperienza con i corsi ricreativi ti servirà.

          Per cui non pensare avanti.
          Sappi che se spieghi bene a un base spieghi molto meglio a un subacqueo tecnico.
          I corsi tecnici da questo punto di vista sono più facili da tenere.
          Parli a una platea già formata, nei corsi base no parli a neofiti che non sanno nulla.

          [quote="fracas"]
          Originariamente inviato da RANA
          La seconda tipologia di istruttori - quelli che lo fanno nel tempo libero - al contrario ha il "lusso" di potersi permettere tempi didattici più lunghi e di conseguenza ha la possibilità di prevedere dei percorsi diversi meno "compressi".
          Ma il rovescio della medaglia è che non hanno strutture e per cui in questo caso l'istruttore freelance non funziona non riesce neanche (salvo eccesioni) a trovare lo spazio acqua - e poi tieni presente che come istruttore subacqueo amatoriale non guadagni nulla spesso finisci per spendere per cui non pensare di fare il freelance).
          [\quote]

          questa non l'ho capita? sicuramente io farò parte della seconda tipologia di istruttori e quindi non intendo guadagnare, ma spero che non sia una rimessa.

          Ti devo dare una brutta notizia.
          Non intendi guadagnare ergo ci rimetterai.
          Credimi parlo per esperienza.
          Alla fine dell'anno se vai pari se non hai speso troppo nel fare l'istruttore sei stato bravissimo dal punto di vista economico ma comunque non recuperi il tempo che hai dedicato per fare l'istruttore ergo ci hai perso.
          Senza contare le spese che devi sostenere per aggiornamenti, convegni certificato medico iscrizione alla didattica ecc, ecc.
          Per questo se lo fai per il tuo piacere ti consiglio di trovare un'associazione che ti permetta di abbattere i costi.

          Se poi pensi di diventare un istruttore freelance e avere un entrata pari almeno al tempo e all'impegno profuso sappi che è molto difficile.

          Mi spiace dirtelo ma parti dal punto di vista di fare un qualcosa solo per passione con la certezza che per farlo dovrai impegnare risorse e quello che farai non ti porterà altrettante risorse un pareggio è già un grosso successo.

          Originariamente inviato da fracas
          Originariamente inviato da RANA
          Questi istruttori devono per forza passare tramite un circolo, un'associazione e muoversi come gruppo.
          In questo caso riescono a dar vita a strutture amatoriali in grado di fornire la logistica necessaria a svolgere i corsi.

          Tieni presente che in ambito ricreativo, come istruttore freelance, hai la concorrenza spietata dei negozi che ormai offrono il corso nel pacchetto attrezzatura, questo abbassa i costi cosi tanto che a volte faticano le associazioni figurati il singolo.
          Su questa affermazione non sono d'accordo spesso i circoli sono parcheggi per tante persone che fanno pesare la loro anzianità e in pochi tirano il carro. Quindi spesso fanno fatica ad andare i concorrenza con i negozi perchè non affrontano la questione in maniera imprenditoriale, ma in maniera amatoriale. Invece il freelance potrebbe ridurre i costi al mino avendo una gestione più snello, ma questo è un mio punto di vista.
          Te lo auguro e se sei convinto provaci.
          Solo chi non sa che una cosa è impossibile riesce a renderla possibile.
          Io non sono un imprenditore per cui il mio scetticismo potrebbe essere solo dato da limiti miei e spero per te che sia cosi.
          Io ti dico per la mia esperienza che gli istruttori freelance non reggono in un mercato quello subacqueo saturo di offerte.
          Gli istruttori freelance non riescono a sopportare il peso economico ma non sono anche la semplice gestione della piscina diventa difficile.

          O hai un nome altisonante per esperienza - per esempio Pelizzari nell'apnea, Casati nella speleosubacquea ecc, ecc, in questo caso hai spazio per operare o altrimenti per quanto bravo non riesci.

          A tal proposito se intendi provare ad operare come freelance cosi scegli la didattica più di nicchia possibile.
          Diventa istruttore GUE per esempio.
          In questo caso, primo ti apri su un mercato in cui hai poca concorrenza.
          La didattica stessa è un vessillo in termini di qualità per cui il solo fatto di essere istruttore GUE ti ammanta come se fossi un Casati o un Pelizzari.
          In ultimo nel settore tecnico (immersioni trimix) sono affermati e conosciutissimi.
          L'unica è puntare al meglio del meglio e presentarsi su una nicchia di clientela che ha anche la disponibilità economica per darti un ritorno su quanto vai e devi investire per diventare istruttore.
          Ma se sei uno dei tanti istruttori ricreativi non c'è trippa per gatti mi spiace dirtelo.


          Originariamente inviato da fracas
          Originariamente inviato da RANA
          Nella tua lunga dissertazione mi ha colpito questo passaggio:
          Originariamente inviato da fracas
          Continuando con didattiche in pieno stile italico che lo stesso Trainer afferma “è una grande famgilia con i pro e i contro della gestione familiare” (situazione da cui rifuggo con tutto me stesso)
          Vedi se fai parte di una associazione di subacquei che operano per insegnare alla gente la subacquea devi per forza confrontarti con il gruppo e devi per forza curare i rapporti di amicizia che non vuol dire - sei mio amico ti regalo il brevetto - ma devi fare in modo che chiunque partecipa al corso possa trovare un ambiente a lui famigliare sia che abbia 16 anni sia che ne abbia 60.
          Tenendo presente che queste strutture sono rette dal volontariato per tanto hanno un fare più "artigianale - famigliare".

          Se tu non sai creare un ambiente sereno e nel farlo non sai mantenere la corretta autorità, obbiettività nel "fare didattica" il problema non è della didattica ma è tuo e questi problemi te li porti dietro in qualsiasi realtà didattica.
          io rifuggo dall'ambiente famigliare delle didattiche perché diventa spesso una gestione soggettiva piuttosto che una gestione oggettiva, però non capisco come possa essere interpolato con la necessità di fare gruppo, credo che un freelance di una didattica commerciale possa fare tranquillamente gruppo senza nessun problema
          No credimi non è cosi ti sembra.
          Fammi capire, perché forse sto sbagliando io ma tu pensi di fare l'istruttore freelance come primo lavoro ?
          Se cosi diciamo che ti stai ponendo un traguardo professionale in un ambiente molto difficile ma con questo ben venga la tua intraprendenza professionale.
          Se non è cosi e lo fai nel tempo libero ma come pensi da solo di far gruppo.
          Seguire e portare tutti anche dopo i corsi sott'acqua.
          Organizzare da solo la piscina, le attrezzature le immersioni e siamo solo alla logistica, senza parlare del resto.

          Le associazioni hanno sicuramente dei limiti e in alcuni casi i limiti più grandi sono legati ai rapporti tra le persone ma hanno anche dei vantaggi importanti che ti non consideri abbastanza secondo me.

          Originariamente inviato da fracas
          Originariamente inviato da RANA
          Dopo, quanto sarai diventato un buon istruttore in grado di comunicare, di fare, di svolgere tutti i compiti potrai chiederti quale didattica propone il percorso didattico (unitamente al tipo di supporti) che ritieni meglio.
          Quando ci arriverai è mia opinione che molte delle domande che ora ti poni avranno trovato risposta e non avranno più senso.
          anche su questo se permetti dissento, perchè quello che hai detto è tutto vero, ma le domanda se scegliere una didattica commerciale oppure no la devo fare ora per capire a chi affiancarmi per diventare istruttore è questa la vera domanda di tutta la mia pappardella.
          Non esistono didattiche commerciali e didattiche non commerciali sono solo classificazioni di comodo.
          Esistono solo le didattiche e tutte puntano al mercato un mercato saturo nella sua componente maggiore - il ricreativo - dove forse ancora reggono delle nicchie altamente specializzate in ambiti più tecnici.

          Originariamente inviato da fracas
          Dato che le associazioni della mia zona non danno spazio perché sono già a posto come organico istruttori, i negozi/o nemmeno, ci sono i diving che fanno i corsi tanto al kg e in mezzo a questa giungla devo trovare il mio posticino per crescere
          Ma come le associazioni sono già a posto.
          Parlo per esperienza diretta i circoli sono sempre in deficit di istruttori in quanto anche se ne hanno tanti sulla carta pochi sono disponibili.
          Il posto per crescere è un posto che ti permetta di fare l'istruttore e di crescere in termini di esperienza.
          E questo secondo me solo un'associazione può offrirti questo.

          Certo vai in un associazione, ti iscrivi, accetti le regole, fai la gavetta fino a diventare istruttore, mandando giù quello che non reputi corretto ma che devi accettare se gli istruttori di esperienza operano (fermo restando che si può sempre discutere e che si deve sempre discutere anzi scappa dalle strutture che non permettono il confronto) diventa istruttore e poi lanciati nel cercare di realizzare i tuoi progetti da freelance.

          Se poi ti lanci in una didattica di nicchia di alto livello metti in conto un bagno di sangue in termini economici e di impegno logistico (dovrai spostarti ecc, ecc) per diventare istruttore ma sono convinto che sia la strada migliore per raccogliere risultati come istruttore tecnico freelance - quello a cui miri - come mi pare di capire.


          Cordialmente
          Rana

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          • #6
            Re: Didattica per fare l'istruttore ?

            INNANZITUTTO TI RINGRAZIO ANCORA PER IL TEMPO CHE MI DEDICHI

            Originariamente inviato da RANA
            Tu sei un subacqueo tecnico ma il tuo essere un subacqueo tecnico e in questo intendo avere una preparazione più profonda della subacquea non ti da nulla di più rispetto a qualsiasi altro allievo aspirante istruttore che non ha mai fatto immersioni tecniche.
            Questo perché comunque non hai esperienza nel ruolo di istruttore.
            Non è assolutamente una mia velleità sentirmi più di qualsiasi altro allievo, spero che non sia passato questo messaggio perchè non era assolutamente mia intenzione

            Originariamente inviato da RANA
            Sono convinto che ti senti molto preparato e che dentro di te nel vedere tanti istruttori ricreativi tenere i corsi ti senti avanti anni luce ma non è cosi.
            Ti manca tutta quella parte di esperienza legata alla relazione docente discente.
            Mi sento preparato il giusto (che non è mai abbastanza), ma non ho mai banalizzato l'attività degli istruttori ricreativi e neanche i metodi anche se poi io non li applico nelle mie immersioni, spero che non sia passato questo messaggio perchè non era assolutamente mia intenzione

            Originariamente inviato da RANA
            Tutto questo richiede esperienza che ancora tu non hai, per cui il mio consiglio è quello di iniziare da zero a raccogliere questo tipo di esperienza.
            Con il tempo e a mano a mano che come istruttore maturi capirai come usare al meglio anche la tua esperienza nelle immersioni tecniche.
            condivido assolutamente


            Originariamente inviato da RANA
            Per cui non pensare avanti.
            Sappi che se spieghi bene a un base spieghi molto meglio a un subacqueo tecnico.
            I corsi tecnici da questo punto di vista sono più facili da tenere.
            Parli a una platea già formata, nei corsi base no parli a neofiti che non sanno nulla.
            Penso avanti nel senso che mi sono dato un obbiettivo per la mia aspirazione attuale, ma non per questo non posso cambiare in corso d'opera. Guardare avanti è una mia pregio e difetto, ma intrinseco nel mio DNA e faccio fatica a non farlo, è un pò come chi è prolisso a scrivere lo sa, ma non sa come fare



            Originariamente inviato da RANA
            Ti devo dare una brutta notizia.
            Non intendi guadagnare ergo ci rimetterai.
            Credimi parlo per esperienza.
            Alla fine dell'anno se vai pari se non hai speso troppo nel fare l'istruttore sei stato bravissimo dal punto di vista economico ma comunque non recuperi il tempo che hai dedicato per fare l'istruttore ergo ci hai perso.
            Senza contare le spese che devi sostenere per aggiornamenti, convegni certificato medico iscrizione alla didattica ecc, ecc.
            Per questo se lo fai per il tuo piacere ti consiglio di trovare un'associazione che ti permetta di abbattere i costi.
            Se poi pensi di diventare un istruttore freelance e avere un entrata pari almeno al tempo e all'impegno profuso sappi che è molto difficile.
            Mi spiace dirtelo ma parti dal punto di vista di fare un qualcosa solo per passione con la certezza che per farlo dovrai impegnare risorse e quello che farai non ti porterà altrettante risorse un pareggio è già un grosso successo.
            Sarò felice di dare riscontro numerico della mia attività e spero fortemente che tu ti stia sbagliando, se ci avrò dedicato del tempo in più rispetto al guadagno spero che non sia una perdita, ma sia un arricchimento personale


            Originariamente inviato da RANA
            Te lo auguro e se sei convinto provaci.
            Solo chi non sa che una cosa è impossibile riesce a renderla possibile.
            Io non sono un imprenditore per cui il mio scetticismo potrebbe essere solo dato da limiti miei e spero per te che sia cosi.
            Io ti dico per la mia esperienza che gli istruttori freelance non reggono in un mercato quello subacqueo saturo di offerte.
            Gli istruttori freelance non riescono a sopportare il peso economico ma non sono anche la semplice gestione della piscina diventa difficile.

            O hai un nome altisonante per esperienza - per esempio Pelizzari nell'apnea, Casati nella speleosubacquea ecc, ecc, in questo caso hai spazio per operare o altrimenti per quanto bravo non riesci.
            Non sono d'accordo e ti chiedo scusa, ma più vado avanti nella subacquea e più mi rendo conto che la subacquea nostrale è in crisi (quella mondiale è in attivo) perché siamo vittime di noi stessi, anche affrontare la giungla delle didattiche per diventare istruttori ti fa capire. Conosco istruttori freelance che non se la passano male come secondo lavoro.

            Originariamente inviato da RANA
            A tal proposito se intendi provare ad operare come freelance cosi scegli la didattica più di nicchia possibile.
            Diventa istruttore GUE per esempio.
            In questo caso, primo ti apri su un mercato in cui hai poca concorrenza.
            La didattica stessa è un vessillo in termini di qualità per cui il solo fatto di essere istruttore GUE ti ammanta come se fossi un Casati o un Pelizzari.
            In ultimo nel settore tecnico (immersioni trimix) sono affermati e conosciutissimi.
            L'unica è puntare al meglio del meglio e presentarsi su una nicchia di clientela che ha anche la disponibilità economica per darti un ritorno su quanto vai e devi investire per diventare istruttore.
            Ma se sei uno dei tanti istruttori ricreativi non c'è trippa per gatti mi spiace dirtelo.
            La scelta di didattiche cosi blasonate è veramente un suicidio economico e commerciale.
            Credo che se uno segue la massa e si adegua al meccanismo attuale e consolidato diventa uno dei tanti istruttori REC, ma se ci mette del suo e rompe alcune delle regole che sembrano indissolubili potrebbe anche emergere.

            Ultimamente mi piace questo esempio e con te c'è ancora più gusto farlo viste le tue abitudini subbiche ;D
            Gli attuali subacquei ricreativi sono i subacquei tecnici di 20 anni fa, anche tu tutt'ora scendi in maniera vintage senza gav e con un erogatore monostadio, sicuramente si può ancora fare e non è una follia, ma credo che sia più comodo avere un gav un manometro e un erogatore con il doppio stadio (ho detto più comodo non più corretto, per comodo intendo anche da insegnare) ma se nessuno avesse iniziato non saremmo arrivati al punto in cui siamo ora, in una subacquea più alla portata di tutte le persone che la vogliono praticare coscienziosamente

            Originariamente inviato da RANA
            No credimi non è cosi ti sembra.
            Fammi capire, perché forse sto sbagliando io ma tu pensi di fare l'istruttore freelance come primo lavoro ?
            Se cosi diciamo che ti stai ponendo un traguardo professionale in un ambiente molto difficile ma con questo ben venga la tua intraprendenza professionale.
            Se non è cosi e lo fai nel tempo libero ma come pensi da solo di far gruppo.
            Seguire e portare tutti anche dopo i corsi sott'acqua.
            Organizzare da solo la piscina, le attrezzature le immersioni e siamo solo alla logistica, senza parlare del resto.

            Le associazioni hanno sicuramente dei limiti e in alcuni casi i limiti più grandi sono legati ai rapporti tra le persone ma hanno anche dei vantaggi importanti che ti non consideri abbastanza secondo me.
            Posso non crederti? però me lo segno ;D no lo voglio fare come terzo lavoro forse anche quarto

            Quando ho militato nelle associazioni che non accettavano la discussione, la cosa la organizzava una persona sola, anche il fatto di portare i ragazzi dopo i corsi, credo che sia un vecchio retaggio, un pochino vanno portati per mano, ma bisogna dargli gli strumenti per organizzarsi autonomamente, poi verranno sempre in acqua con me se ne avranno voglia durante i miei tuffi di divertimento e/o di corso, ma non devo accompagnarli per la mano e questa cosa l'ho vissuta in prima persona come divemaster, dare indipendenza crea divertimento e voglia di crescere.

            Spesso le didattiche fanno un attività assistenzialista nei confronti dei propri allievi, faccio un esempio se una associazione veste completamente un subacqueo senza fargli pagare un € e quando dico completamente un subacqueo dico completamente, questa persona si creerà una idea che per andare sott'acqua basta pagare il tuffo e portare costume e accappatoio, ma sappiamo tutti che non è cosi. Questo allievo smetterà perchè gli abbiamo mostrato una subacquea che non esiste almeno nel italico paese e questo porta a una contrazione del mercato

            Originariamente inviato da RANA
            Parlo per esperienza diretta i circoli sono sempre in deficit di istruttori in quanto anche se ne hanno tanti sulla carta pochi sono disponibili.
            Il posto per crescere è un posto che ti permetta di fare l'istruttore e di crescere in termini di esperienza.
            E questo secondo me solo un'associazione può offrirti questo.
            Fammelo dire le associazioni spesso sono travestimenti per società fra persone sono spesso una maniera per evadere le tasse e basta per prendere finanziamenti, probabilmente dove stai tu le associazioni sono tali, qui i soci fondatori sono gli stessi che sono nel consiglio direttivo e nessuno può entrarci dichiaratamente "noi l'abbiamo fondata ci abbiamo messo i soldi all'inizio e quindi è roba nostra"

            Originariamente inviato da RANA
            Certo vai in un associazione, ti iscrivi, accetti le regole, fai la gavetta fino a diventare istruttore, mandando giù quello che non reputi corretto ma che devi accettare se gli istruttori di esperienza operano (fermo restando che si può sempre discutere e che si deve sempre discutere anzi scappa dalle strutture che non permettono il confronto) diventa istruttore e poi lanciati nel cercare di realizzare i tuoi progetti da freelance.
            Certo vado in una associazione con un signore con la fiamma sul cappello e gli faccio controllare una cosa a caso i rimborsi spesa oppure l'attività di volontariato fatta nei confronti di persone diversamente abili, o qualsiasi altra cosa... poi ci facciamo una grassa risata

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            • #7
              Re: Didattica per fare l'istruttore ?

              Originariamente inviato da fracas
              Originariamente inviato da RANA
              Tu sei un subacqueo tecnico ma il tuo essere un subacqueo tecnico e in questo intendo avere una preparazione più profonda della subacquea non ti da nulla di più rispetto a qualsiasi altro allievo aspirante istruttore che non ha mai fatto immersioni tecniche.
              Questo perché comunque non hai esperienza nel ruolo di istruttore.
              Non è assolutamente una mia velleità sentirmi più di qualsiasi altro allievo, spero che non sia passato questo messaggio perchè non era assolutamente mia intenzione
              Sereno, non è passato questo messaggio, volevo solo dirti che fare l’istruttore con passione richiede pratica in un settore specifico quello della didattica e questa esperienza non è nella capacità di fare e di sapere dal punto di vista della mera tecnica subacquea.

              Originariamente inviato da fracas
              Mi sento preparato il giusto (che non è mai abbastanza), ma non ho mai banalizzato l'attività degli istruttori ricreativi e neanche i metodi anche se poi io non li applico nelle mie immersioni, spero che non sia passato questo messaggio perchè non era assolutamente mia intenzione
              Sereno non penso che banalizzi.

              Originariamente inviato da fracas
              Penso avanti nel senso che mi sono dato un obbiettivo per la mia aspirazione attuale, ma non per questo non posso cambiare in corso d'opera. Guardare avanti è una mia pregio e difetto, ma intrinseco nel mio DNA e faccio fatica a non farlo, è un pò come chi è prolisso a scrivere lo sa, ma non sa come fare
              Nulla da obbiettare condivido

              Originariamente inviato da fracas
              Sarò felice di dare riscontro numerico della mia attività e spero fortemente che tu ti stia sbagliando, se ci avrò dedicato del tempo in più rispetto al guadagno spero che non sia una perdita, ma sia un arricchimento personale.
              Ottimo questo è lo spirito corretto che secondo me dovrebbe avere un istruttore che opera per diletto suo.
              Non considerare il tempo speso per far didattica come una perdita, ricercare l’arricchimento personale in termini di esperienza anche umana.
              Per il resto ti faccio tutti i miei auguri, con la viva speranza di aver torto ci mancherebbe.

              Originariamente inviato da fracas
              Non sono d'accordo e ti chiedo scusa, ma più vado avanti nella subacquea e più mi rendo conto che la subacquea nostrale è in crisi (quella mondiale è in attivo) perché siamo vittime di noi stessi, anche affrontare la giungla delle didattiche per diventare istruttori ti fa capire. Conosco istruttori freelance che non se la passano male come secondo lavoro.
              Io non conosco istruttori freelance che non se la passano male come secondo lavoro.
              Chi riesce a tirare qualcosa in tasca sono quelli che hanno la fortuna come seconda attività di operare all’interno di un diving (come soci).
              Con questo io non conosco tutti e tutto - posso solo osservare la realtà guardando dalla limitata finestra della mia esperienza per cui non ho certezze e se tu mi dici che ci sono istruttori freelance che riescono operando in solitaria anche ad avere un ritorno economico - io non posso che esserne contento e augurati un grosso in bocca al lupo per la tua attività.

              Originariamente inviato da fracas
              La scelta di didattiche cosi blasonate è veramente un suicidio economico e commerciale.
              Credo che se uno segue la massa e si adegua al meccanismo attuale e consolidato diventa uno dei tanti istruttori REC, ma se ci mette del suo e rompe alcune delle regole che sembrano indissolubili potrebbe anche emergere.
              Come subacqueo spero sempre di emergere (scusa ma la battuta era dovuta).
              Dalle tue parole emerge una passione e un idealismo che non sta a me distruggere.
              Ammiro la foga con cui ti sei lanciato, ne avrai bisogno e molta.
              Io, ho fatto il mio percorso e ne sono uscito un po’ “rotto” (stanco), non perché miro a un ritorno economico che non ho mai avuto ma neanche mai cercato, ma perché alla fine mi sono reso conto che è difficile trovare anche gli allievi giusti, quelli per cui vale la pena impegnarsi e rompere alcune regole.
              Io sono arrivato alla convinzione che nella subacquea attuale, alla fine, si ha quello che si è cercato.
              Se un subacqueo dopo 10 anni non ha capito l’assetto è perché alla fine dell’assetto non gliene frega nulla e non ricerca l’istruttore in grado di insegnarlo correttamente, per fortuna i subacquei che non hanno un buon assetto sono “pochi” ……

              Originariamente inviato da fracas
              Ultimamente mi piace questo esempio e con te c'è ancora più gusto farlo viste le tue abitudini subbiche ;D
              Gli attuali subacquei ricreativi sono i subacquei tecnici di 20 anni fa, anche tu tutt'ora scendi in maniera vintage senza gav e con un erogatore monostadio, sicuramente si può ancora fare e non è una follia, ma credo che sia più comodo avere un gav un manometro e un erogatore con il doppio stadio (ho detto più comodo non più corretto, per comodo intendo anche da insegnare) ma se nessuno avesse iniziato non saremmo arrivati al punto in cui siamo ora, in una subacquea più alla portata di tutte le persone che la vogliono praticare coscienziosamente

              Bellissimo, sono anni e anni che lotto contro i dinosauri della subacquea e oggi mi trovo ad essere io il dinosauro.
              Dedico alla tua voglia di fare, di fare bene con passione, il seguente filmato:
              https://www.youtube.com/watch?v=rQndcvHc1aY
              E’ vero la subacquea va avanti anche e soprattutto quando è fatta da persone come te che hanno voglia di fare qualcosa di diverso - se ci riescono.
              Io nel mio piccolo penso di aver fatto qualcosa di diverso.
              In un mondo dominato dall’attrezzatura ho cercato di immergermi con la tecnica e non per la tecnica.
              Io ho fatto un passo indietro con la convinzione di andare oltre quello che la subacquea attuale propone ritrovando una tecnica d'immersione dimenticata che a me piace molto e mi diverte, tutto qua.
              Penso che ora posso permettermi di immergermi, non come vorrebbero gli altri, ma semplicemente come piace a me.

              [quote="fracas"]Posso non crederti? però me lo segno ;D no lo voglio fare come terzo lavoro forse anche quarto

              Originariamente inviato da fracas
              Quando ho militato nelle associazioni che non accettavano la discussione, la cosa la organizzava una persona sola, anche il fatto di portare i ragazzi dopo i corsi, credo che sia un vecchio retaggio, un pochino vanno portati per mano, ma bisogna dargli gli strumenti per organizzarsi autonomamente, poi verranno sempre in acqua con me se ne avranno voglia durante i miei tuffi di divertimento e/o di corso, ma non devo accompagnarli per la mano e questa cosa l'ho vissuta in prima persona come divemaster, dare indipendenza crea divertimento e voglia di crescere.

              Ma io non dico di portarli dopo i corsi per prenderli per mano.
              Io dico che se operi all’interno di un circolo e vuoi fare gruppo, come circolo devi dare modo anche a chi hai brevettato di poter andare al mare, ergo costituire un polo che funga da organizzatore e promotore di uscite.

              Io faccio i corsi e finito i corsi gli allievi brevettati sono liberi di andare dove vogliono ma se hanno piacere di immergersi con me, a me fa piacere immergermi con loro, non più come istruttore allievo ma come subacqueo in mezzo ad altri subacquei (anche se – come disse un mio istruttore a cui sono molto legato da amicizia e stima – rimangono sempre miei allievi e in quanto tali guarderò sempre la loro sicurezza )

              Originariamente inviato da fracas
              Spesso le didattiche fanno un attività assistenzialista nei confronti dei propri allievi, faccio un esempio se una associazione veste completamente un subacqueo senza fargli pagare un € e quando dico completamente un subacqueo dico completamente, questa persona si creerà una idea che per andare sott'acqua basta pagare il tuffo e portare costume e accappatoio, ma sappiamo tutti che non è cosi. Questo allievo smetterà perchè gli abbiamo mostrato una subacquea che non esiste almeno nel italico paese e questo porta a una contrazione del mercato
              Questo è un concetto per me discutibile.
              Come circolo cerchiamo molto di venire incontro alle esigenze economiche dei nostri allievi ed è normale prestare attrezzature anche personale.

              Originariamente inviato da fracas
              Fammelo dire le associazioni spesso sono travestimenti per società fra persone sono spesso una maniera per evadere le tasse e basta per prendere finanziamenti, probabilmente dove stai tu le associazioni sono tali, qui i soci fondatori sono gli stessi che sono nel consiglio direttivo e nessuno può entrarci dichiaratamente "noi l'abbiamo fondata ci abbiamo messo i soldi all'inizio e quindi è roba nostra"
              Mi spiace che hai avuto questo genere di esperienza nel mondo delle associazioni subacquee.
              Io sono stato fortunato.
              Il circolo dove ho inizia non era cosi, non era perfetto ci sono state lotte di “potere” per quel che poteva valere la gestione di un circolo ma nulla di quanto tu dici.
              Il circolo è nato a metà degli anni settanta e opera ancora passando di mano in mano alle generazioni di subacquei che a mano a mano si appassionano.

              Originariamente inviato da fracas
              Certo vado in una associazione con un signore con la fiamma sul cappello e gli faccio controllare una cosa a caso i rimborsi spesa oppure l'attività di volontariato fatta nei confronti di persone diversamente abili, o qualsiasi altra cosa... poi ci facciamo una grassa risata
              La finanza può benissimo venire a controllare tutto quello che è giusto che verifichi io sono sereno sul circolo che frequento da più di 20 anni.

              Se tu al contrario hai avuto delle esperienze negative che ti hanno convinto che sono tutte realtà “truffaldine” io non so cosa dire.

              Io penso che i circoli in generale sono strutture "sane" se frequentate da gente onesta com'è - poi, come tutte le cose possono esserci eccezioni in cui ci sono comportamenti poco chiari, poco corretti e perfino poco onesti ma questo in tutte le cose.

              :Ciao:
              Cordialmente
              Rana

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              • #8
                Re: Didattica per fare l'istruttore ?

                PECCATO CHE NESSUN ALTRO OLTRE A M. SIA INSERITO IN QUESTA DISCUSSIONE FORSE PERCHE' E' UN POST ULTRA PROLISSO ;D

                Originariamente inviato da RANA
                Originariamente inviato da fracas
                Ultimamente mi piace questo esempio e con te c'è ancora più gusto farlo viste le tue abitudini subbiche ;D
                Gli attuali subacquei ricreativi sono i subacquei tecnici di 20 anni fa, anche tu tutt'ora scendi in maniera vintage senza gav e con un erogatore monostadio, sicuramente si può ancora fare e non è una follia, ma credo che sia più comodo avere un gav un manometro e un erogatore con il doppio stadio (ho detto più comodo non più corretto, per comodo intendo anche da insegnare) ma se nessuno avesse iniziato non saremmo arrivati al punto in cui siamo ora, in una subacquea più alla portata di tutte le persone che la vogliono praticare coscienziosamente

                Bellissimo, sono anni e anni che lotto contro i dinosauri della subacquea e oggi mi trovo ad essere io il dinosauro.
                Dedico alla tua voglia di fare, di fare bene con passione, il seguente filmato:
                https://www.youtube.com/watch?v=rQndcvHc1aY
                E’ vero la subacquea va avanti anche e soprattutto quando è fatta da persone come te che hanno voglia di fare qualcosa di diverso - se ci riescono.
                Io nel mio piccolo penso di aver fatto qualcosa di diverso.
                In un mondo dominato dall’attrezzatura ho cercato di immergermi con la tecnica e non per la tecnica.
                Io ho fatto un passo indietro con la convinzione di andare oltre quello che la subacquea attuale propone ritrovando una tecnica d'immersione dimenticata che a me piace molto e mi diverte, tutto qua.
                Penso che ora posso permettermi di immergermi, non come vorrebbero gli altri, ma semplicemente come piace a me.
                Bellissimo video lo uso anche io in alcuni corsi aziendali, soprattutto nei passaggi generazionali delle aziende dove c'è una lotta intestina tra genitori e figli

                Originariamente inviato da RANA
                Originariamente inviato da fracas
                Spesso le didattiche fanno un attività assistenzialista nei confronti dei propri allievi, faccio un esempio se una associazione veste completamente un subacqueo senza fargli pagare un € e quando dico completamente un subacqueo dico completamente, questa persona si creerà una idea che per andare sott'acqua basta pagare il tuffo e portare costume e accappatoio, ma sappiamo tutti che non è cosi. Questo allievo smetterà perchè gli abbiamo mostrato una subacquea che non esiste almeno nel italico paese e questo porta a una contrazione del mercato
                Questo è un concetto per me discutibile.
                Come circolo cerchiamo molto di venire incontro alle esigenze economiche dei nostri allievi ed è normale prestare attrezzature anche personale.
                Sono d'accordo, ma deve essere per reali esigenze economiche e non perchè il subacqueo non ha volgia/tempo di andare comprare la roba o perchè cosi è più semplice e ti posso assicurare che molti lo fanno solo per quello non perchè gli mancano gli € in tasca

                Originariamente inviato da RANA
                Originariamente inviato da fracas
                Fammelo dire le associazioni spesso sono travestimenti per società fra persone sono spesso una maniera per evadere le tasse e basta per prendere finanziamenti, probabilmente dove stai tu le associazioni sono tali, qui i soci fondatori sono gli stessi che sono nel consiglio direttivo e nessuno può entrarci dichiaratamente "noi l'abbiamo fondata ci abbiamo messo i soldi all'inizio e quindi è roba nostra"
                Mi spiace che hai avuto questo genere di esperienza nel mondo delle associazioni subacquee.
                Io sono stato fortunato.
                Il circolo dove ho inizia non era cosi, non era perfetto ci sono state lotte di “potere” per quel che poteva valere la gestione di un circolo ma nulla di quanto tu dici.
                Il circolo è nato a metà degli anni settanta e opera ancora passando di mano in mano alle generazioni di subacquei che a mano a mano si appassionano.
                Da noi sono tutte cosi e quelle/a che ha un avvicendamento come dici tu ha convinzioni piuttosto antiche (i giovani vecchi )

                Originariamente inviato da RANA
                Originariamente inviato da fracas
                Certo vado in una associazione con un signore con la fiamma sul cappello e gli faccio controllare una cosa a caso i rimborsi spesa oppure l'attività di volontariato fatta nei confronti di persone diversamente abili, o qualsiasi altra cosa... poi ci facciamo una grassa risata
                La finanza può benissimo venire a controllare tutto quello che è giusto che verifichi io sono sereno sul circolo che frequento da più di 20 anni.

                Se tu al contrario hai avuto delle esperienze negative che ti hanno convinto che sono tutte realtà “truffaldine” io non so cosa dire.

                Io penso che i circoli in generale sono strutture "sane" se frequentate da gente onesta com'è - poi, come tutte le cose possono esserci eccezioni in cui ci sono comportamenti poco chiari, poco corretti e perfino poco onesti ma questo in tutte le cose.
                I circoli da noi quasi tutti di quasi tutti gli sport sono strutture insane infatti manca una vera e propria tradizione perchè sono sempre realtà che pian pian tendono a scomparire

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