Primi corsi tecnici: PADI o PTA/CMAS?

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  • Primi corsi tecnici: PADI o PTA/CMAS?

    Ciao a tutti,
    sono brevettata PADI Advance + DEEP + Nitrox e ho circa 180 immersioni.
    Il mio limite da brevetto sarebbero 40mt in curva di sicurezza, però capita di sforare la curva e/o la profondità.
    Ho deciso di avvicinarmi quindi alla subacquea tecnica per aumentare consapevolezza e sicurezza in quello che vado a fare.
    Ho parlato con il "mio" istruttore del quale mi fido, lui effettua sia corsi PADI che PTA/CMAS.
    Premesso che a mio avviso conta molto più l'insegnante che la didattica (e io l'insegnante l'ho scelto) voi con quele delle due approccereste il tek?

    Non scrivo i miei parari ne quello che mi ha detto l'istruttore per non "falsare" le risposte.

    Grazie

  • #2
    Re: Primi corsi tecnici: PADI o PTA/CMAS?

    Ciao Iole81,
    non apriamo "guerre sante".

    Il discorso è molto semplice.

    Ogni didattica ha il suo "know-how" ossia un proprio "saper fare".
    Ci sono didattiche specializzate in ambito ricreativo e didattiche che nascono per operare in ambito tecnico (trimix / aria profonda ecc.)

    In questo "bailame" di offerte possiamo dire che tutte le didattiche di una certa dimensione ("enne" numero di istruttori) soffrono di un problema, che per me è insito nella dimensione stessa della struttura didattica.
    Il livello del corso risente in maniera diretta dal soggetto istruttore che lo tiene.

    Fermo restando che ogni didattica garantisce comunque uno standard minimo (o almeno cosi dovrebbe).

    Ci sono poi realtà di "nicchia" (che non hanno le dimensioni delle altre strutture) - che io non conosco (non ho fatto questi corsi) ma che dicono (io non ho motivo per non crederci) che non risentono di questo problema, in quanto riescono a serrare cosi tanto i sistema didattico da far si che ogni corso, indipendentemente dall'istruttore che lo tiene, raggiunge uguali standard.

    Con questa premessa, che tu per prima hai messo in evidenza, la risposta le la sei già data tu:

    Originariamente inviato da iole81
    Ho parlato con il "mio" istruttore del quale mi fido, lui effettua sia corsi PADI che PTA/CMAS.
    Fatti consigliare dal tuo istruttore, di cui ti fidi, che per giunta ha seguito la tua formazione.

    Originariamente inviato da iole81
    Premesso che a mio avviso conta molto più l'insegnante che la didattica (e io l'insegnante l'ho scelto) voi con quele delle due approccereste il tek?
    Se hai scelto l'insegnante - persona che gode della tua fiducia che senso ha scegliere la didattica ???

    Mi spiego:

    Se io individuo la persona di esperienza di cui mi fido per imparare a fare determinate cose a me non frega nulla della didattica.
    Il plastichino me lo può dare verde, giallo o a "stelle e strisce" quello che a me conta è la sua esperienza e il suo "saper fare" e quello è sempre quello - che mi rilasci un brevetto di una didattica o di un altra.

    Originariamente inviato da iole81
    Non scrivo i miei parari ne quello che mi ha detto l'istruttore per non "falsare" le risposte.

    Grazie
    A me non interessa sapere cosa vi siete detti, sapere che gode della tua fiducia è la cosa più importante.

    L'unica riflessione che mi permetto di invitarti a fare è questa:
    se il soggetto (istruttore) è la medesima persona - chiedigli che differenze ci sono tra una didattica e l'altra e perché ci sono queste differenze ???

    Sulla base di queste risposte (se ti convincono) scegli il percorso che reputi migliore e, se non ci sono differenze, quello che costa meno.


    Cordialmente
    Rana

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    • #3
      Originariamente inviato da RANA
      non apriamo "guerre sante".
      Non volevo... Scusate

      Originariamente inviato da RANA
      Se hai scelto l'insegnante - persona che gode della tua fiducia che senso ha scegliere la didattica ???

      Mi spiego:

      Se io individuo la persona di esperienza di cui mi fido per imparare a fare determinate cose a me non frega nulla della didattica.
      Il plastichino me lo può dare verde, giallo o a "stelle e strisce" quello che a me conta è la sua esperienza e il suo "saper fare" e quello è sempre quello - che mi rilasci un brevetto di una didattica o di un altra.
      Sono anche io convinta che il nome della didattica sul plastichino sia irrilevante (o quasi) l'importante è il sapere e il saper fare.
      Quasi perché magari una è riconosciuta ovunque e l'altra no (non so se sia così).


      Originariamente inviato da RANA
      L'unica riflessione che mi permetto di invitarti a fare è questa:
      se il soggetto (istruttore) è la medesima persona - chiedigli che differenze ci sono tra una didattica e l'altra e perché ci sono queste differenze ???

      Sulla base di queste risposte (se ti convincono) scegli il percorso che reputi migliore e, se non ci sono differenze, quello che costa meno.
      Non ne abbiamo parlato molto diffusamente per il momento.
      Premesso che al momento NON sono interessata alla parte Trimx, quindi mi limito ad osservare "aria profonda" come percorso.

      Provo a focalizzare meglio la mia domanda illustrando i percorsi che le due didattiche prevedono.

      PADI [riporto dal loro sito]: 3 corsi per arrivare ai 50mt con 2 miscele deco ovvero Tec40 (una sola miscela decompressiva, massimo 10 minuti di deco, massimo 40mt di profondità); Tec45 (una sola miscela decompressiva, massimo 45mt, deco senza limiti); Tec50 (numero di miscele decompressive non specificate sul sito, massimo 50mt, deco senza limiti)

      PTA: [riporto dal loro sito]: massimo 5 brevetti (brevetti non corsi) divisi in 2 corsi per arrivare a 60mt con più di una miscela decompressiva: DECOMPRESSION (limte 45mt, 2 miscele deco, no limite deco, possibilità di farlo sia con mono che con bibo); TECHINICAL AIR (articolato in 4 livelli -40/47/54/60 con brevetto rilasciabile per ogni quota)
      Non ho capito se il DECOMPRESSION è obbligatorio per poter fare il TECHINICAL AIR. Da come ho capito se l'intenzione è di arrivare a 60mt è possibile fare tutte e 4 le fasi del corso TECHINICAL AIR richiedendo però un solo brevetto (ovvero il 60) risparmiando quindi il costo di brevetto.

      Visto da profana direi che PADI è la "macchina per far soldi" ovvero mi obbliga ad avere N plastichini (40 tek + 45 + 50) quando in realtà potrei effettuare il percorso formativo per intero richiedendo solo il brevetto 50 (risparmiando quindi il costo di rilascio brevetto) anche perché se l'istruttore certifica che sono idonea ai 50 va da se che lo sono anche per 40 e 45.
      Con PTA potrei arrivare ai 60 con 2 soli brevetti rilasciati (decompressione e TekAir60).
      Questo fermo restando che l'istruttore è lo stesso quindi la preparazione tecnica alla fine del corso sarà molto molto simile se non identica.
      Per quello che ne so gli skill richiesti dalle varie didattiche si somigliano molto e se i corsi sono tenuti dalla stessa persona non possono che somigliarsi ancora di più.

      Se volessi arrivare a 60mt (ad oggi non lo so se sarà così, voglio prima vedere come sto in acqua fonda.... ma non voglio nemmeno precludermi questa possibilità) avrebbe senso fare PADI TEK 40 + PADI TEK 45 + PADI TEK 50 e poi un PTA TEK AIR 54/60? oppure a questo punto meglio partire con PTA direttamente?

      Ha senso partire con un brevetto con la deco limitata a 10 min e una sola miscela deco senza cambiare limiti di profondità oppure meglio impegnarsi di più fin da subito (quindi probilmente tempo e impegno maggiori) per esterndere il range di 5mt (da 40 a 45) con due miscele deco?

      PADI so che è riconosciuta ovunque o quasi. PTA a livello di riconoscimento come'è?

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      • #4
        Originariamente inviato da iole81
        Originariamente inviato da RANA
        non apriamo "guerre sante".
        Non volevo... Scusate
        Non scusarti ci mancherebbe, sei libera di domandare quello che vuoi.
        Se fai una rapida ricerca troverai tante discussioni simili sfociate in vere e proprie risse.
        (premesso che io non sono un "santo" ma sono tra i primi a scatenarle e a fomentarle)
        Per questo ho usato l'espressione "guerra santa".

        Era un invito a carattere generale (non solo a te) a non partire in quarta con i vari "campanilismi".


        Cordialmente
        Rana

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        • #5
          Originariamente inviato da iole81
          Originariamente inviato da RANA
          Se hai scelto l'insegnante - persona che gode della tua fiducia che senso ha scegliere la didattica ???

          Mi spiego:

          Se io individuo la persona di esperienza di cui mi fido per imparare a fare determinate cose a me non frega nulla della didattica.
          Il plastichino me lo può dare verde, giallo o a "stelle e strisce" quello che a me conta è la sua esperienza e il suo "saper fare" e quello è sempre quello - che mi rilasci un brevetto di una didattica o di un altra.
          Sono anche io convinta che il nome della didattica sul plastichino sia irrilevante (o quasi) l'importante è il sapere e il saper fare.
          Quasi perché magari una è riconosciuta ovunque e l'altra no (non so se sia così).
          Ormai tutte le maggiori didattiche sono certificate e riconosciute.
          Io penso che il problema di vedersi non accettare il proprio brevetto non ci sia più almeno nelle didattiche che tu hai citato.


          Cordialmente
          Rana

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          • #6
            Originariamente inviato da RANA
            Era un invito a carattere generale (non solo a te) a non partire in quarta con i vari "campanilismi".
            Speravo in consigli e non in litigi...

            Originariamente inviato da RANA
            Ormai tutte le maggiori didattiche sono certificate e riconosciute.
            Io penso che il problema di vedersi non accettare il proprio brevetto non ci sia più almeno nelle didattiche che tu hai citato.
            OK, grazie.
            Altra cosa che non fa la differenza.

            A questo punto, cosa dovrei usare come discriminante?

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            • #7
              Visto la tua posizione. Puoi dirci il nome del tuo istruttore? Anche in privato Solo per vedere se lo conosco
              Luca Angiolini - TDI OC/CCR Advanced Mixed Gas Diver

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              • #8
                dopo il corso cosa vorresti saper fare in più rispetto a prima del corso?
                Forse in questa domanda c'è la risposta per il tuo corso e la didattica con cui farlo
                http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                • #9
                  Originariamente inviato da paolinus
                  dopo il corso cosa vorresti saper fare in più rispetto a prima del corso?
                  Forse in questa domanda c'è la risposta per il tuo corso e la didattica con cui farlo
                  Come ho già detto non posso sapere adesso dove voglio arrivare, ma non vorrei precludermi delle possibilità scegliendo la strada sbagliata ora.

                  Magari provo a gestire una sola bombola deco e vedo che non ce la faccio, che non sono in grado, che nonostante mi applichi a fondo non arrivo all'esecuzione degli skills richiesti è ovvio che pianto lì!

                  Magari provo e vedo che va tutto alla grande, che sono a mio agio e, piano piano, arrivo ai 60mt.

                  O magari, cosa più probabile, non va tutto benissimo ma nemmeno malissimo, mi devo fare il culo ma ci arrivo... e magari lentamente... ma andrei avanti fin dove mi sento sicura e a mio agio di andare...

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da luki90
                    Visto la tua posizione. Puoi dirci il nome del tuo istruttore? Anche in privato Solo per vedere se lo conosco
                    Non credo che un nome possa fare la differenza
                    Almeno non per la scelta della didattica

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                    • #11
                      Originariamente inviato da iole81
                      ......................

                      Se volessi arrivare a 60mt (ad oggi non lo so se sarà così, voglio prima vedere come sto in acqua fonda.... ma non voglio nemmeno precludermi questa possibilità) avrebbe senso fare PADI TEK 40 + PADI TEK 45 + PADI TEK 50 e poi un PTA TEK AIR 54/60? oppure a questo punto meglio partire con PTA direttamente?

                      Ha senso partire con un brevetto con la deco limitata a 10 min e una sola miscela deco senza cambiare limiti di profondità oppure meglio impegnarsi di più fin da subito (quindi probilmente tempo e impegno maggiori) per esterndere il range di 5mt (da 40 a 45) con due miscele deco?

                      ..............
                      Ciao Iole81.
                      Sono in profondo imbarazzo, l'aria profonda è un argomento delicato e spesso molto controverso.

                      Io sono un sostenitore dei corsi in aria profonda a patto che - chi li vuole fare - sia convinto di quello che fa.

                      Mi spiego:
                      i miei allievi sono persone che vogliono andare profondi in aria e che probabilmente (certamente) anche se non gli facessi il corso loro andrebbero comunque - quindi io trovo corretto poterli formare al meglio in questa attività che presenta dei rischi peculiari come la "narcosi da gas compressi".

                      Io non cerco allievi, non mi interessa fare questi corsi, li faccio perché me lo chiedono, premesso che io sono uno che scende regolarmente a -50 -60 metri in aria con estremo piacere.

                      Io ho la mia esperienza e risponderti non è facile senza scatenare terremoti anzi "maremoti" lo faccio ma nel farlo non voglio parlare di didattiche e delle scelte delle varia agenzie.

                      Ti parlerò di come io penso si debba andare in acqua usando l'aria a quote profonde, cercherò di spiegarti il perché di alcune cose - poi sta a te tirare la morale e farti un opinione.
                      Ovviamente questo è un forum per cui ci saranno (probabilmente) altre opinioni.

                      Raccogli le informazioni e se pensi sia il caso condividile, parlane con il tuo istruttore e discutetele.

                      L'immersione in aria profonda è una tecnica con proprie regole, in quanto presenta peculiari problemi propri dell'aria.

                      L'immersione in trimix ha altri problemi e proprie caratteristiche - per tanto altre soluzioni.

                      Le tecniche non solo uguali e corrono parallele.

                      L'aria profonda non sostituisce il trimix non è un surrogato, quello che puoi fare se usi il trimix non puoi farlo con l'aria.

                      In aria profonda puoi fare "SOLO" un certo tipo di immersioni limitate nel tempo di permanenza e nello sforzo fisico.

                      Per tanto, in aria profonda la decompressione non è un problema.
                      Come dice un mio carissimo amico in aria profonda il PDD è un problema da Signori - quando ti viene sei fuori dall'acqua - ergo - hai portato la pelle a casa.

                      Il problema dell'aria profonda è quello di non arrivare alla decompressione.

                      Il problema dell'aria profonda è lo stress e la conseguente ritenzione di CO2 (biossido di carbonio che produciamo con il lavoro metabolico).

                      In aria profonda siamo tutti, ripeto "TUTTI" soggetti alla "narcosi" e quando questa (sempre presente) si somma alla CO2 ...... il problema diventa esplosivo e si rischia di non riemergere.

                      In queste condizioni (anche di confusione) mettersi addosso tanta attrezzatura come due bombole di fase (tra cui l'O2) è per me sbagliato in quanto vai a curare un aspetto dell'immersione (la decompressione) che di fatto non è un problema ma ti tiri dietro grossi problemi sul fondo a iniziare da una voluminosa attrezzatura che ti devi tirare dietro e che devi gestire (non dimenticare che per cambi di miscela sbagliati la gente è morta).

                      Io sono 20 anni che mi immergo in aria profonda e per la maggior parte ho sempre usato in decompressione l'aria e non ho mai avuto (mi tocco per scaramanzia) problemi di PDD.
                      Un mio amico che fa molto lago parlando con un medico iperbarico mi ha detto che di morti al lago per patologia da decompressione non ce ne sono.
                      Sono tutti morti perché non sono risaliti.

                      In conclusione.

                      Vuoi immergerti in aria profonda? sei sicura?
                      Se si .....

                      Scegli un istruttore che abbia diversi anni di esperienza come istruttore di aria profonda, che s'immerga regolarmente in aria profonda, che alla domanda qual'è il problema dell'aria profonda ti risponda lo stress e la narcosi.
                      Che non si fissi sull'uso delle decompressive che in aria profonda non servono a nulla ma che al contrario presti attenzione ai volumi di aria che ti porti dietro - devi avere aria da respirare anche in caso di problemi.

                      Che curi l'assetto, che ti insegni la corretta ventilazione polmonare, che dedichi tante ore ad argomenti come lo stress, il controllo psicofisico.

                      Se a fine immersione tu hai appreso i limiti dell'aria oltre che la tecnica in questo caso il corso è stato fatto bene.

                      Pensi veramente che per me il problema di un allievo nei corsi in aria profonda è legato al fatto che questo mi fa 5 o 10 minuti di deco ?
                      Tu pensi che, per me, la decompressione è ciò che mi spaventa quando scendo con un allievo a -50 o -60 metri ?

                      La deco non è neanche l'ultimo dei problemi - è un non problema.

                      Possono fare tutta la decompressione che voglio tanto se riesco a fargli capire come portare la pelle a casa, cosa non fare per non mettersi in condizioni critiche, se riesco a renderli consapevoli della scorta d'aria e l'importanza di una corretta programmazione necessaria anche per permettere di valutare l'aggressione narcotica a cui sono soggetti - la decompressione gira che ti rigira sarà sempre quella - minuto più minuto meno.

                      Se voglio fare di più possono farlo solo cambiando miscela di fondo e usando il trimix.

                      * Respirazione
                      * Propriocezione
                      * Controllo dello stress
                      * Corretta programmazione
                      * Esperienza - consapevolezza dei problemi
                      * Attrezzature semplici e semplici procedure

                      Sono il segreto di un'attività in aria che è fattibile, se fatta correttamente.

                      Vuoi sapere se una o due decompressive ?
                      Vuoi sapere se 10 minuti di deco sono troppi o pochi ?

                      Non sono la persona adatta a rispondere a queste domande in quanto io non considero questi i problemi dell'aria.


                      Cordialmente
                      Rana

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                      • #12
                        Aria profonda sì o no, in questo ambito, mi sembra un falso problema.

                        Per passare dalle immersioni ricreative a quelle tecniche o, tanto per fissare dei paletti, immersioni effettuate usando più di un gas e che prevedono una o più soste di decomrpessione oltre alla tappa di sicurezza, occorrono delle competenze, che vengono insegnate per gradi. Ogni didattica prevede, per ragioni storiche o di marketing, delle tappe intermedie con i nomi più fantasiosi, i quali in genere fanno riferimento a profondità e gas utilizzati. Imho, le distinzioni più importanti sono altre.

                        Ad esempio, il fatto che un primo livello preveda l'uso di una sola miscela decompressiva, e un secondo livello ne preveda due, a mio modo di vedere non è rilevante dal punto di vista delle implicazioni decompressive, quella è robetta che impari anche su un libro, ma, tra le altre cose, da quello della gestione dell'attrezzatura in acqua.
                        Ancora, la differenza tra un corso che ti abilita a fare 10 minuti di deco dopo un tuffo a -40 e uno che ti abilita a deco più importanti con più miscele non ha a che fare con l'aria o il trimix, ma con il portarti per gradi ad un livello nel quale tu sia in grado di mantenere una quota precisa per un tempo indeterminato, di risalire ad una velocità corretta, di reagire in maniera automatica ed efficiente ad una serie di problemi, e tante altre cose che si acquisiscono per gradi e con l'esercizio continuo.

                        Quindi ti suggerirei di non focalizzarti sull'etichetta dell'ultimo step del percorso e men che meno sulle etichette degli step intermedi.
                        Se hai deciso, per qualche ragione, chi sarà il tuo istruttore, il fatto che lui sia un rappresentante di due didattiche mi sembra un dettaglio. Non credo che ti possa insegnare cose tanto diverse per portarti allo stesso punto finale con due didattiche diverse.

                        Mi rendo conto di non aver proposto nessuna risposta alle tue domande, e non te ne darò. In genere le valutazioni le puoi fare solo dopo aver terminato un percorso, sperando che ti siano stati fornite competenze sufficienti per esprimere una valutazione. Il mondo della subacquea tecnica è pieno di persone che ricominciano da capo dopo aver finito un percorso, prendendo strade diverse. In questo c'è anche il fatto che per alcuni quella della formazione e dell'apprendimento di nuove competenze è una parte importante di questo hobby.
                        The frogarthian way of diving

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                        • #13
                          Originariamente inviato da bradipo67
                          Se hai deciso, per qualche ragione, chi sarà il tuo istruttore, il fatto che lui sia un rappresentante di due didattiche mi sembra un dettaglio. Non credo che ti possa insegnare cose tanto diverse per portarti allo stesso punto finale con due didattiche diverse.
                          Hai "centrato" il problema!
                          Cioè... fermo restando che l'istruttore sarà quello, sarà anche medesimo il punto di arrivo, magari facendo strade leggermente (ma solo leggermente) diverse, ma alla fine si arriva lì.

                          Detto ciò (e l'ho detto nel primo post) la domanda è quale didattica scegliere o come valutare le differenze tra una e l'altra.

                          Ad esempio:
                          PADI e PTA sono riconosciute in giro per il mondo allo stesso modo?
                          PADI e PTA hanno costi simili?
                          PADI e PTA rilasciano brevetti con gli stessi tempi? (domanda provocatoria, so che non è così... PADI è immediato, PTA si aspettano mesi dal brevetto provvisorio)
                          Piuttosto che "cavolate" tipo: PADI puoi usare sia S80 che S40, PTA vuole solo S40...
                          E' questo il tipo di confronto che cercavo.
                          Spero sia ora più chiara la mia richiesta.

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                          • #14
                            Scusa, ma se hai l'istruttore che insegna entrambe le didattiche e conosce i programmi, fatti consigliare da lui no?
                            Saprà meglio di tanti altri la differenza tra le due e potrà consigliarti il percorso migliore in base alle tue esigenze e prospettive future.
                            Non metterti mai a discutere con un idiota:
                            prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza

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                            • #15
                              CMAS e PADI sono praticamente riconosciuti uguali. Fra le due, se il tuo istruttore potesse garantirti tempi burocratici stretti (io avevo aspettato un brevetto 6 mesi, ma può essere stata mia sfiga. Non lo so davvero), sceglierei la pta. Anche perchè trovo il percorso della padi spezzettato all'inverosimile, sembra quasi una presa in giro..
                              Luca Angiolini - TDI OC/CCR Advanced Mixed Gas Diver

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