inconveniente col gav

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  • #16
    Originariamente inviato da rockh


    io al sacchetto preferisco la stagna e nei mesi estivi , non uso zavorra cmq il pedagno chiuso con una tecnica appropriata sostituisce egregiamente la busta
    Con la stagna non ci sono proprio problemi .
    A me piace sentire l' acqua, mi immergo al mare e la semistagna mi basta.
    Mi piace andare leggero e spostarmi facilmente. Ecco il motivo delle mie scelte in fatto di equipaggiamento. La mia stagna di solito la usa mio figlio !
    Ciao
    Paolo
    Paolo

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    • #17
      Originariamente inviato da paolo55
      Da tempi antichi metto un sacchetto di plastica ben piegato e chiuso con elastico da camera d' aria al moschettone interno della tasca del gav.
      Una sorta di amuleto potente contro malefici da gav che spero di non dovere mai usare ma che mi garantirebbe un rientro in sicurezza.
      Sfatiamo una leggenda metropolitana che sta dilagando nell'immaginario collettivo.

      L'immersione senza gav - quando non esistevano i gav era normale - non richiede l'uso del sacchetto di plastica.

      Il subacqueo (se si immergeva con la tecnica corretta) non aveva alcun bisogno del sacchetto per ritornare in superficie.
      Con la tecnica corretta, scendere e risalire richiede più o meno lo stesso sforzo.

      Il sacchetto venne introdotto quando si iniziò ad immergersi non solo per il puro piacere di stare sott'acqua ma anche per scattare fotografie e/o raccogliere corallo, o campioni.
      In queste circostanze il sacchetto si dimostrò molto utile a neutralizzare il peso di macchine fotografiche e ceste decisamente pesanti - se - oltremodo la risalita non era assistita dal gav.

      In quei tempi i corsi, proprio perché la tecnica necessitava di una corretta acquaticità erano decisamente più impegnativi dal punto di vista fisico e mentale - tanto che il corso di apnea era obbligatorio per poter accedere alle bombole.

      Per molti subacquei, che non possedevano la tecnica corretta, l'uso del sacchetto era un modo per compensare limiti nel loro modo di immergersi - solo che poi andarono ad asserire che il sacchetto era una necessità (cosa non vera).

      Immergendomi senza gav continuo a trovare persone che mi dicono io ho iniziato cosi - mi ricordo quando usavo il sacchetto........ e nel sentire questa frase comprendo i limite della loro esperienza senza gav.

      L'avvento del gav ha fatto sprofondare nell'oblio una tecnica di immersione che io considero molto bella e anche sicura se correttamente eseguita.
      Nel tempo questa tecnica è sprofondata nell'oblio e nessuno più ne ha anche solo la conoscenza, ha mettere la lapide su questa tecnica fu proprio l'asserita necessità del sacchetto di plastica ........

      Originariamente inviato da paolo55
      Approfitta della occasione per verificare che la pesata sia corretta. Penso che quella sia la prima misura di sicurezza contro i possibili guasti di un gav.
      Ciao
      Paolo
      Assolutamente in accordo con te.

      Con la pesata corretta - parlo in ambito ricreativo - il gav, di fatto, dovrebbe rimanere sgonfio tutta l'immersione o, se usato, si dovrebbe usare solo per compensare aspetti marginali dell'assetto tanto che - il fatto che si rompa o meno - non dovrebbe essere fonte di problemi.

      Se al contrario la rottura del gav, in ambito ricreativo, è fonte di problemi - il problema non è la rottura del gav (sempre e comunque possibile) ma un assetto sbagliato ottenuto mettendo in tensione forze positive (uso esagerato del gav) e negative (eccesso di zavorra) che a mio avviso non ha senso e costituisce un potenziale problema e/o limiti nella propria acquaticità.

      Originariamente inviato da citocromo
      Originariamente inviato da paolo55
      Da tempi antichi metto un sacchetto di plastica ben piegato e chiuso con elastico da camera d' aria al moschettone interno della tasca del gav.
      bucher...the return!
      Il comandante Raimondo Bucher che è stato, senza ombra di dubbio, un "padre" della subacquea italiana - un personaggio che ha dato tanto anche se poi, il suo carattere diretto e poco incline al compromesso ne ha offuscato l'importanza.

      Lui non usava il sacchetto per tornare in superficie.

      Il comandante Bucher progettò un particolare "sacchetto" che permetteva una spinta costante per tutta la risalita in quanto dotato di un minimo volume calibrato e delle aperture che facevano uscire l'eccesso di aria a mano a mano che risalendo, questa si espandeva.

      Questo ausilio va considerato andando ad analizzare la profondità in cui il comandante Bucher si immergeva decisamente oltre quello che noi consideriamo ricreativo e per certi versi anche oltre quote che tanti, al giorno d'oggi, affrontano in trimix.

      Detta cosi sembra che il comandante Bucher per immergersi entro 30 metri in curva di sicurezza usasse il sacchetto di plastica per ritornare in superficie e ... scusate ma ...... trovo che far passasse questo messaggio sia offensiva verso la memoria di un grande personaggio come è stato il comandante Raimondo Bucher.

      In ultimo al giorno d'oggi non ha senso mettersi il sacchetto nel polsino della muta - in quanto comunque si ha il pallone d'emergenza - quindi se proprio volete un "amuleto" ......


      Cordialmente
      Rana



      P.s. Non sono polemico solo che amo immergermi senza gav e a mio modo cerco di salvare la memoria di una tecnica in cui io credo.

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      • #18
        rana.....una battuta è e deve rimanere una battuta.

        Con tutto il rispetto per il Comandante, e per ciò che ha fatto, mi ricordo con molto piacere una foto di lui, che faceva deco(credo")appeso ad un sacchetto della spesa....ed era la prima volta che vedevo e sentivo parlare di una cosa del genere.

        Detto ciò ha sicuramente fatto e detto molto , molto di più di questo mio accenno.

        era solo una battuta, per sorridere un po', e come tale, vorrei che venisse letta e vissuta.
        "Dio li fa, Chuck Norris li accoppa, MacGyver li aggiusta" [cit.]

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        • #19
          per la cronaca , un famoso speleologo usava una tanica per l'assetto
          la perfezione è un lungo processo di sottrazione, e il mare concederà a ogni uomo nuove speranze come il sogno porta i sogni

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          • #20
            Originariamente inviato da citocromo
            era solo una battuta, per sorridere un po', e come tale, vorrei che venisse letta e vissuta.
            Ti chiedo scusa mi sono fatto prendere la mano sulla tastiera.


            Cordialmente
            Rana

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            • #21
              Originariamente inviato da RANA

              Il subacqueo (se si immergeva con la tecnica corretta) non aveva alcun bisogno del sacchetto per ritornare in superficie.
              Con la tecnica corretta, scendere e risalire richiede più o meno lo stesso sforzo.
              Per molti subacquei, che non possedevano la tecnica corretta, l'uso del sacchetto era un modo per compensare limiti nel loro modo di immergersi - solo che poi andarono ad asserire che il sacchetto era una necessità (cosa non vera).
              Immergendomi senza gav continuo a trovare persone che mi dicono io ho iniziato cosi - mi ricordo quando usavo il sacchetto........ e nel sentire questa frase comprendo i limite della loro esperienza senza gav.
              Non posso che quotare al 100% l'amico RANA .
              Ciao MarenaSub
              Cit.Silvano :
              Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
              E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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              • #22
                Originariamente inviato da dodox
                Solo sfiga!
                Speriamo!
                Originariamente inviato da dodox
                Ma sai che forse in barca con te quella volta c'era anche il sottoscritto!?
                il tutto è accaduto durante un'immersione sul relitto del Mohawk Deer - AMP Portofino - appoggiandoci al Tortuga Diving Portofino ... se eri in barca con me dovrò stare attento a quello che scriverò sul forum da ora in avanti
                Originariamente inviato da rockh
                il pedagno chiuso con una tecnica appropriata sostituisce egregiamente la busta
                terrò a mente
                Domenica ci si bagna (se non mi viene qualche malanno prima... ), così vi tengo aggiornati
                Il blu profondo del Mare, è questo che mi manca ... Un luogo dove esisti solo te e il rumore vivo del tuo respiro ...

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