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Originariamente inviato da Chris100 Visualizza il messaggioBuongiorno Rana e grazie per l'esaustiva risposta, come molte altre scritte da te che ho letto prima di iscrivermi e ti dico subito che lo spiegone mi ha chiarito molti dubbi, non essendomi mai interessato a gav dir ma avendo usato sempre i tradizionali ogni spiegazione mi aiuta a capire qualcosa di questo "ramo".
Purtoppo non so perché ma alcune immagini da te postate non riesco ad aprirle, però sono andato a cercare su google il sacco OMS ed è identico a quello del bags sport dir30 che è questo:
Screenshot_20210604-111142_Chrome.jpg
Non sono riuscito purtoppo a trovare nessuna specifica riguardo la piastra nemmeno dalle foto sul loro sito, farò una nuova chiamata a Michele per chiedere e in base a cosa mi dirà sceglierò.
Grazie ancora
Perfetto il sacco è come quello postato da Tonnetto ed è predisposto per essere usato senza contropiastra.
Rimane il punto interrogativo della piastra.
Come hai capito deve anche questa avere le feritoie in cui far passare le fasce, infatti è la piastra con queste feritoie che schiacciata dalle fasce contro la bombola la sorrette - non il sacco, il sacco rimane semplicemente bloccato in mezzo tra la bombola e la piastra.
Mentre se non ha le feritoie non puoi usarlo senza contro piastra perché se le fasce passano solo nella sacca, e non nella piastra (ammesso che non si capirebbe come la piastra rimane attaccata alla sacca) questa non reggerebbe il peso della bombola senza lacerarsi.
Se non ci sono le feritoie nella piastra ti serve, se non vuoi cambiare la piastra per forza la contropiatra.
Cordialmente
Rana
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Con o senza contropiastra cambia poco. Meno di mezzo chilo. La domanda vera è: quanti viaggi fai nei quali ti porti il gav? Se viaggi molto allora ha un senso alluminio, se fai 1 viaggio anno scarso diciamo 10 tuffi... E ne fai altri 40 in Italia... la scelta è acciaio. Con semistagna e piastra acciaio potresti arrivare a scendere con 1/2 kg con molto giovamento per assetto e schiena.
per quel paio di viaggii... O ti porti il gav ricreativo che tanto per fare quello che devi fare va bene, oppure comprerai una seconda piastra in alluminio con imbrago.... Che stare smonta e rimonta imbrago è una bella rottura di balle.
In più se il tuo pensiero è comprare la stagna o usare con continuità la stagna.... L'unica risposta continua ad essere piastra acciaio.... Se passi al bibo.... Unica risposta piastra acciaio..... Piastra alluminio ha senso per quei subacquei che fanno la maggior parte dei tuffi annuali in località di vacanza da raggiungere in aereo o per quei subacquei che si immergono con la muta umida. In tutti gli altri casi è fortemente sconsigliata. Conosco una sola persona con bibo e piastra alluminio, 165 cm per 55 kg.... Era negativo anche con bombole leggere
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Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggioCon o senza contropiastra cambia poco. Meno di mezzo chilo. La domanda vera è: quanti viaggi fai nei quali ti porti il gav? Se viaggi molto allora ha un senso alluminio, se fai 1 viaggio anno scarso diciamo 10 tuffi... E ne fai altri 40 in Italia... la scelta è acciaio. Con semistagna e piastra acciaio potresti arrivare a scendere con 1/2 kg con molto giovamento per assetto e schiena.
per quel paio di viaggii... O ti porti il gav ricreativo che tanto per fare quello che devi fare va bene, oppure comprerai una seconda piastra in alluminio con imbrago.... Che stare smonta e rimonta imbrago è una bella rottura di balle.
In più se il tuo pensiero è comprare la stagna o usare con continuità la stagna.... L'unica risposta continua ad essere piastra acciaio.... Se passi al bibo.... Unica risposta piastra acciaio..... Piastra alluminio ha senso per quei subacquei che fanno la maggior parte dei tuffi annuali in località di vacanza da raggiungere in aereo o per quei subacquei che si immergono con la muta umida. In tutti gli altri casi è fortemente sconsigliata. Conosco una sola persona con bibo e piastra alluminio, 165 cm per 55 kg.... Era negativo anche con bombole leggere
Ciao Mercurio,
per curiosità dopo il tuo intervento sono andato a verificare i pesi.
Ho riscontrato (ovviamente senza valutare i costi):
Piastra in carbonio costa tantissimo ma non richiede contropiastra:
Pesa circa 0,48 Kg diciamo mezzo chilogrammo, non richiede contro piastra.
Piastra in alluminio 3 mm:
La piastra pesa circa 0.75 Kg due chilogrammi.
Se richiede la contropiastra sempre in 3 mm di spessore bisogna aggiungere 0,2 kg circa 2 etti.
Si arriva ad un totale di circa 1 kg.
Piastra in acciaio 3 mm:
La piastra pesa circa 2,1 Kg due chilogrammi.
Se richiede la contropiastra sempre in 3 mm di spessore bisogna aggiungere 0,6 kg circa 6 etti.
Si arriva ad un totale di quasi 3 kg.
Se uno viaggia tanto, se viaggia tanto spende tanto nei viaggi e per questo non penso che si fa problemi a spendere circa € 300,00 in una piastra di carbonio.
In sacco piccolo e di buona qualità unito ad una piastra in carbonio è la soluzione migliore per chi viaggia tanto.
L'alluminio è un alternativa economica ed anche altrettanto valida, ovviamente la validità o meno della scelta si calcola anche in termini di quanto margine si ha con il peso dei bagagli.
L'acciaio per chi viaggia in aereo proprio no.
La contropiastra .... anche no ! (opinione mia personale) se proprio non se ne può fare a meno.
Se il gav nasce per essere usato con la contropiastra e non ha le "feritoie" va bene lo si usa ci mancherebbe ma se, se ne può fare a meno meglio.
Perché portarmi un lamierato inutile se posso farne a meno anche se pesa pochi etti ?
Inoltre con la contropiastra la bombola è almeno uno o due centimetri più distaccata dalla schiena e questo non è certo un vantaggio.
Il gav risulta più pulito e meno barocco - opinione personale ovviamente.
Cordialmente
Rana
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Io ho lo stesso dubbio.. sto per prendere un gav posteriore e lo vendono di default con la piastra in alluminio.. considerato che tra poco comincerò ad usare la umida, ho pensato fosse la scelta migliore, ma mi scoccerebbe poi trovarmi ad essere leggero con la stagna l’inverno prossimo e dover smontare tutto ecc
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Ragazzi, mi permetto di suggerirvi di non contare troppo sul peso della piastra. Vero che aiuta a distribuire meglio i kg di zavorra, ma avere una cintura troppo leggera (o non averla affatto) può farsi problematico se per esempio si deve togliere il gav per risolvere una situazione tipo impigliamento. Anche pensando a questo, nel corso degli ultimi 13 anni sono passato da acciaio ad alluminio a plastica, per poi abbandonare del tutto il sistema (ma è un'altra storia).CACCIATORI DI RETI FANTASMA
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Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggioRagazzi, mi permetto di suggerirvi di non contare troppo sul peso della piastra. Vero che aiuta a distribuire meglio i kg di zavorra, ma avere una cintura troppo leggera (o non averla affatto) può farsi problematico se per esempio si deve togliere il gav per risolvere una situazione tipo impigliamento. Anche pensando a questo, nel corso degli ultimi 13 anni sono passato da acciaio ad alluminio a plastica, per poi abbandonare del tutto il sistema (ma è un'altra storia).
Lo schienalino inox (quelli che si trovano normalmente in commercio) pesano si e no 3 Kg, la differenza tra un 15lt vuoto e uno pieno, quale può essere la difficoltà?
Non riuscire a gestire queste differenze per chi è alle prime armi è comprensibile, ma non lo vedo il problema principale in caso di "impigliamento".
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Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggioCapisco quel che dici, ma se non sbaglio qui stiamo scrivendo ad una persona che è appunto agli inizi.
Lo svantaggio della piastra inox è solo nel trasporto, ma, se non si hanno problemi in questo senso, non vedo alcuna controindicazione nell'avere 3 kg in meno in cintura.
Detto questo:
Personalmente sono sempre stato dell'idea che, ad inizio avventura sub, sul gav bisognerebbe spendere il meno possibile, va bene qualsiasi cosa, anzi più è basilare meglio è. Meglio se ha un paio di tasche capienti.
Una spesa più seria ha senso quando si hanno le idee chiare su cosa, dove (e soprattutto come) si vuol fare.
Eppure, vedo tanti sub che, prima ancora dell'erogatore, comprano il gav.
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
Ciao Mercurio,
per curiosità dopo il tuo intervento sono andato a verificare i pesi.
Ho riscontrato (ovviamente senza valutare i costi):
Piastra in carbonio costa tantissimo ma non richiede contropiastra:
Pesa circa 0,48 Kg diciamo mezzo chilogrammo, non richiede contro piastra.
Piastra in alluminio 3 mm:
La piastra pesa circa 0.75 Kg due chilogrammi.
Se richiede la contropiastra sempre in 3 mm di spessore bisogna aggiungere 0,2 kg circa 2 etti.
Si arriva ad un totale di circa 1 kg.
Piastra in acciaio 3 mm:
La piastra pesa circa 2,1 Kg due chilogrammi.
Se richiede la contropiastra sempre in 3 mm di spessore bisogna aggiungere 0,6 kg circa 6 etti.
Si arriva ad un totale di quasi 3 kg.
Se uno viaggia tanto, se viaggia tanto spende tanto nei viaggi e per questo non penso che si fa problemi a spendere circa € 300,00 in una piastra di carbonio.
In sacco piccolo e di buona qualità unito ad una piastra in carbonio è la soluzione migliore per chi viaggia tanto.
L'alluminio è un alternativa economica ed anche altrettanto valida, ovviamente la validità o meno della scelta si calcola anche in termini di quanto margine si ha con il peso dei bagagli.
L'acciaio per chi viaggia in aereo proprio no.
La contropiastra .... anche no ! (opinione mia personale) se proprio non se ne può fare a meno.
Se il gav nasce per essere usato con la contropiastra e non ha le "feritoie" va bene lo si usa ci mancherebbe ma se, se ne può fare a meno meglio.
Perché portarmi un lamierato inutile se posso farne a meno anche se pesa pochi etti ?
Inoltre con la contropiastra la bombola è almeno uno o due centimetri più distaccata dalla schiena e questo non è certo un vantaggio.
Il gav risulta più pulito e meno barocco - opinione personale ovviamente.
Cordialmente
Rana
Poi io non sono tipo che viaggia in certe mete.... Ma una volta l'aereo per andare a fare immersione l'ho preso.... Destinazione aeroporto di Milano. Previsti 3 tuffi strong a Punta Granelli e al Moregallo. Mi sono portato tutto tranne le bombole. Quel paio di kg di piastra era il meno... Stagna Jetfin 5 erogatori 3 pedagni maschere wet not sottomuta da 400g... Ecc ecc la piastra è stato l'ultimo pensiero.,... In ogni caso in mar Rosso per esempio devi per forza tenere d'occhio il peso... Io per fare quei tuffi prenderei un gav ricreativo, octopus non mk25, pinne leggere scarpetta, muta 3 mm, pedagno minimal con spool.... Tanto per quei tuffi cos'altro serve?
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Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio.... Tanto per quei tuffi cos'altro serve?
Per tuffi rec, previo accordo col diving, gav e pinne non me li porterei proprio...
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Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggio
Pienamente d'accordo. Per chi viaggia alluminio è un buon compromesso tra peso e soldi.... Se si viaggia davvero tanto o si hanno tanti soldi, carbonio è la migliore scelta.............
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Originariamente inviato da firer84 Visualizza il messaggioSe ne hai tanti cosa ti cambia prendere uno o due bagagli extra?
Diciamo che per me (ripeto per me) viaggiare con un bagaglio leggero e compatto è un valore a prescindere se una persona viaggia tanto.
Lo schienalino in carbonio costa tanto ma, ripeto, se uno fa due o tre viaggi all'anno importanti, il costo dello schienalino è irrisorio e magari ti fa risparmiare nel costo del volo.
Cordialmente
Rana
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Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggioDetto questo:
Personalmente sono sempre stato dell'idea che, ad inizio avventura sub, sul gav bisognerebbe spendere il meno possibile, va bene qualsiasi cosa, anzi più è basilare meglio è. Meglio se ha un paio di tasche capienti.
Una spesa più seria ha senso quando si hanno le idee chiare su cosa, dove (e soprattutto come) si vuol fare.
Eppure, vedo tanti sub che, prima ancora dell'erogatore, comprano il gav.
Affronti un argomento molto scivoloso, anche se comprendo il tuo discorso e, personalmente, lo condivido.
E' un attimo trovarsi impantanati nel "moralismo".
Io penso che si fa subacquea anche con il piacere di usare le cose che piacciono, ossia si ha il diritto di spendere i propri soldi come meglio si crede.
Io quando comprai il mio primo gav di fatto ho seguito il tuo consiglio, comprai un gav Mares base che rappresentava una rimanenza di magazzino che venne via per poco, ma io non avevo, soprattutto in quegli anni che iniziavo a lavorare un grosso budget, ma al contrario estremamente contenuto.
Questo non vuol dire che se uno ha un budget di spesa più esteso non possa togliersi delle voglie, io stesso se avessi potuto contare su una più alta disponibilità avrei comprato probabilmente (all'ora) un altro tipo di gav anche se, con il senno del poi mi sono trovato benissimo.
Per questo motivo io non mi sono spinto a parlare del perché comprare questo o quello ma a dare semplicemente informazioni tecniche, questo è cosi, quest'altro funziona cosi, punto e basta, lasciando al libero arbitrio la scelta che non mi compete.
Premesso questo tu e Livio Cortese toccate un aspetto, per me, fondamentale:
"La tecnica subacquea con cui si gestisce un gav"
Penso che se un subacqueo ha ben chiaro e possiede le capacità acquatiche (acquaticità) con cui gestire l'assetto e di conseguenza il gav, sa anche che il gav a livello "ricreativo" non fa la differenza.
Cosa voglio dire ?
Cerco di spiegarmi con tatto, nell'immersione ricreativa (pseudo avanzata) un gav da € 180,00 primo prezzo, entry level chiamatelo come volete - in termini di prestazione e funzionalità - è esattamente come un gav da € 1.300,00, ossia la tipologia del gav non incide sulla prestazione subacquea.
In conclusione, va benissimo parlare di gav costosi, di piastre in carbonio o acciaio, ecc, ecc,
massimo rispetto per le scelte, ognuno compra quello che reputa meglio o che gli piace di più in base alle proprie disponibilità .....
ma con una piccola precisazione o meglio consapevolezza.
Nulla di tutto questo (nessun tipo di gav) vi renderà mai subacquei migliori.
A rendervi migliori è solo una corretta tecnica ossia "acquaticità" e quella non si compra ma si deve per forza imparare sott'acqua.
Cordialmente
Rana
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