Originariamente inviato da molly
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Esperienze ad aria in profondità
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
Ciao Livio.
Secondo me hai colto proprio il motivo che mi spinge a scrivere in favore dei corsi immersione aria profonda.
Il corso per me non è fine a un pezzetto di plastica che trova il tempo che trova.
Dietro a un corso ci sono esperienze, valutazioni, confronti.
Gli standard vengono discussi, c'è l'esperienza sul campo dei "enne" istruttori, c'è il confronto con i medici e/o le commissioni mediche.
Si affina la teoria, si approfondiscono le nozioni, si mettono a fuoco le esercitazioni didattiche, si costruisce un metodo di valutazione specifico ecc, ecc.
Tutto questo lavoro che è un lavoro costante, che non si ferma ma si evolve continuamente e confluisce nei corsi stessi.
Ed è in questi corsi che si dovrebbe diffondere la consapevolezza e le conoscenze per gestire l'immersione profonda.
Esperienze e conoscenza importanti come quella che hai portato come esempio - la respirazione - la respirazione è la chiave di volta di una corretta immersione in aria profonda.
Per tanti aspetti che non sto qui a spiegare - basti pensare al ruolo importante della CO2 che non respiriamo ma produciamo ....
Quindi si, come te spero molto nel fatto che se ci sarà una nuova "ondata" di "aria profonda" (cosa che penso avverrà per ragioni economiche), questo ritrovato interesse per l'aria profonda venga gestito in maniera attenta con corsi specifici in cui si affrontano correttamente tutti gli aspetti di questa tecnica specifica.
Purtroppo penso che le didattiche dovranno impegnarsi in tal senso dato che per anni, hanno chiuso con l'immersione profonda in aria negando anche la fattibilità.
Spesso oggi i corsi di aria profonda sono delle pallide coppie dei corsi tecnici, spesso l'aria profonda viene vista come un esercitazione (a basso costo) per svolgere immersioni tecniche cosa sbagliatissima.
Non penso che le didattiche abbandoneranno tanto facilmente questo concetto per aprire a corsi strutturati in maniera specifica per insegnare aria profonda - staremo a vedere potrei sbagliare (cosa che mi auguro).
L'idrogeno è un gas già preso in considerazione per le immersioni profonde tecniche come gas per miscele profonde, a differenza dell'elio che a forte profondità crea la "sindrome nervosa da alta profondità", ho letto che l'idrogeno ha effetti a forte profondità simili all'LSD - la fonte di questa mia affermazione è il libro "Immersione in miscela - Basi e principi" di C. Bonuccelli - in questo libro l'autore scherza affermando che l'idrogeno sarebbe un bel modo per provare allucinazioni psichedeliche serve solo un simulatore abissale (una camera iperbarica in grado di comprimere a quelle quote)
Non si è mai diffuso a livello ludico per il fatto che in percentuale del 4% con l'ossigeno puro diventa esplosivo.
Questo è il vero problema dell'idrogeno nell'immersione, non è possibile gestire in sicurezza un gas che per poter formare una miscela adatta alla respirazione deve essere mescolato necessariamente all'ossigeno con cui è estremamente e pericolosamente reattivo.
Se non ci fosse questo problema l'idrogeno è un gas presente in grandissime quantità sulla terra, noi subacquei avremmo risolto i problemi - almeno in parte
Cordialmente
Rana
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Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggioRicordo anche io quel passaggio del libro, se non ricordo male si potrebbe creare un problema anche a livello polmore nei necessari cambi gas
Ammetto di non ricordare questo passaggio (questo non vuol dire nulla - non ricordo tutto il libro).
Il libro parla anche di controdiffusione isobarica.
In questo caso come tutti i gas con un alta velocità di assorbimento e di rilascio si potrebbero avere dei problemi di controdiffusione.
Ma non mi spingo oltre sto andando troppo di memoria e potrei dire delle cavolate.
Cordialmente
Rana
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RANA peccato non ho il libro sottomano, l'avevo letto in prestito. Se non ricordo male, c'era pericolo proprio a livello polmonare di miscelazione dei gas. Nel senso, ok utilizzo una miscela fortemente ipossica, poi però al cambio gas avrei un incremento della FPO2 e potrebbe fare reazione esplosiva con il residuo di idrogeno.
Cavolo lo dico sempre che non devo leggere libri in prestito che poi quando mi servono non li hoUltima modifica di Mercurio90; 26-11-2018, 17:24.
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Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggioRANA peccato non ho il libro sottomano, l'avevo letto in prestito. Se non ricordo male, c'era pericolo proprio a livello polmonare di miscelazione dei gas. Nel senso, ok utilizzo una miscela fortemente ipossica, poi però al cambio gas avrei un incremento della FPO2 e potrebbe fare reazione esplosiva connil residuo di idrogeno.
Cavolo lo dico sempre che non devo leggere libri in prestito che poi quando mi servono non li ho 😝😜😛
Considera che i razzi che vanno in orbita sono alimentati da idrogeno ed ossigeno.
Tu ti sentiresti al sicuro con una maglia sporca di benzina armeggiare con un getto di O2 puro ?
Non penso.
Considera che l'idrogeno è molto più della benzina.
L'idrogeno è stato usato per formare miscele di fondo, ma la sua gestione non è facile e non è priva di pericoli legati all'innesco di combustioni anche esplosive.
Ora che possa esplodere nei polmoni non so dirtelo e sinceramente non mi ricordo se c'era scritto questo (ho il libro questa sera se mi ricordo vado a rileggere) ma il pericolo anche solo nella fase di miscelazione è reale.
Cordialmente
Rana
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
Ciao Mercurio90 - l'idrogeno è un combustibile per eccellenza necessita solo di un ossidante per liberare energia e acqua come scarto.
Considera che i razzi che vanno in orbita sono alimentati da idrogeno ed ossigeno.
Tu ti sentiresti al sicuro con una maglia sporca di benzina armeggiare con un getto di O2 puro ?
Non penso.
Considera che l'idrogeno è molto più della benzina.
L'idrogeno è stato usato per formare miscele di fondo, ma la sua gestione non è facile e non è priva di pericoli legati all'innesco di combustioni anche esplosive.
Ora che possa esplodere nei polmoni non so dirtelo e sinceramente non mi ricordo se c'era scritto questo (ho il libro questa sera se mi ricordo vado a rileggere) ma il pericolo anche solo nella fase di miscelazione è reale.
Cordialmente
Rana
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Originariamente inviato da Mercurio90 Visualizza il messaggioIo temo quando mi ricaricano la S40 con O2 puro, pensa un pò quando se c'è l'idrogeno di mezzo
Come non fanno le macchine a idrogeno per tenerci prigionieri delle multinazionali del petrolio, non fanno i reb a idrogeno solo per tenerci prigionieri delle multinazionali dell'Elio.
Pensate: un bel 10-50 al deuterio!!!
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Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggioè tutto un "comblotto"!
Come non fanno le macchine a idrogeno per tenerci prigionieri delle multinazionali del petrolio, non fanno i reb a idrogeno solo per tenerci prigionieri delle multinazionali dell'Elio.
Pensate: un bel 10-50 al deuterio!!!
Comunque lo ammetto: a me i "pastafariani" sono simpaticissimi e da grande amante della pasta ne comprendo il culto
Cordialmente
Rana
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Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.
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Credo ci sia un gruppo FB - non ho un account per cui non posso essere più preciso...
Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
L'immersione profonda è un attività di nicchia e non di massa - proprio per le caratteristiche della profondità, indipendentemente dal fatto di usare aria o trimix.
E' per me un'esperienza irrinunciabile, uno stato in cui stai bene. Sai che sei li dove solo pochi altri possono essere stati e sei li solo per le tue capacità e conoscenze.
Il sibilo stesso dell'erogatore è diverso dal quello in cui passa il più fluido trimix e con l'esperienza ti basta sentirne il tono per capire quanto stai consumando senza necessità di prendere il manometro.
Sarò esagerato ma trovo persino piacevole quel lieve rallentamento che inevitabilmente si avverte e si controlla quando dal tuo campo visivo non illuminato dalla lampada spariscono anche il blu ed il viola e vedi solo grigio.
Vabbè mi fermo e risalgo
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