Ciao a tutti.
Esperienza interessante che vorrei condividere:
Dopo aver letto questo avvincente post nel forum mi sono cimentato con scarsi, anzi no, scarsissimi risultati nell'immersione pura. Sconsigliato nel perseguimento della disciplina dal mio istruttore di allora, lasciai perdere, dimenticandomi pian piano della cosa fino a ieri, quando gioco forza, ne ho dovuto fare tesoro, e con discreto profitto; del quale condivido il merito con i saggi consigli di Rana e gli altri nella discussione sopra.
L'antefatto è un immersione a lungo cercata: la secca Gonzati a Portofino.
Finalmente il giorno arriva. Porto la mia attrezzatura: muta wet 5,5mm, gav a sacco flytech appena controllato a casa.. Mentre monto al diving mi accorgo che il corrugato è orientato male così lo svito e lo sistemo. Poi controllo: tutto a posto. Controllo di nuovo in barca prima di metterlo in spalla, gonfia sgonfia ok.
Mi tuffo. Acqua tersa. Aspettiamo con i gav gonfi: una ragazza si veste in acqua, quando è pronta si scende.
Nello sgonfiare mi accorgo che s'è sgonfiato subito. Non ci penso, compenso e scendo ancora.
Discesa fino a 35m ok. Ecco che a quella quota mi accorgo che il gav non gonfia. Tentenno prima di dirlo a guida e compagno. Sento delle orecchie asinine crescermi sotto il cappuccio. Non ho controllato bene in superficie, qualcosa è andato storto.
Sudo.
Penso a quello che ho letto: devo scaricare un po' di zavorra. Chiamo la guida e gli chiedo di controllare l'attacco corrugato. Mi rigiro dopo poco e la vedo stringere la guarnizione del corrugato tra due dita guantate. A questo punto tiro un cristo (degli abissi). Un kg alla volta ne passo uno ciascuno a guida e compagno. Mi sento meglio. Non precipito più come un sasso ma sono abbastanza centrato come peso: solo un filo negativo a polmoni vuoti. Positivo a polmoni pieni. Iniziamo a risalire facendo una splendida immersione, vedo sollievo negli occhi della giuda che temeva di dover portarci su tutti.
La cosa più spettacolare però è stata la sosta di sicurezza in cui senza problemi non ho mai variato di più di un metro la profondità per tutti i 3 minuti.
Ci lavoro ancora su e vi aggiorno.
Grazie a tutti.
Esperienza interessante che vorrei condividere:
Dopo aver letto questo avvincente post nel forum mi sono cimentato con scarsi, anzi no, scarsissimi risultati nell'immersione pura. Sconsigliato nel perseguimento della disciplina dal mio istruttore di allora, lasciai perdere, dimenticandomi pian piano della cosa fino a ieri, quando gioco forza, ne ho dovuto fare tesoro, e con discreto profitto; del quale condivido il merito con i saggi consigli di Rana e gli altri nella discussione sopra.
L'antefatto è un immersione a lungo cercata: la secca Gonzati a Portofino.
Finalmente il giorno arriva. Porto la mia attrezzatura: muta wet 5,5mm, gav a sacco flytech appena controllato a casa.. Mentre monto al diving mi accorgo che il corrugato è orientato male così lo svito e lo sistemo. Poi controllo: tutto a posto. Controllo di nuovo in barca prima di metterlo in spalla, gonfia sgonfia ok.
Mi tuffo. Acqua tersa. Aspettiamo con i gav gonfi: una ragazza si veste in acqua, quando è pronta si scende.
Nello sgonfiare mi accorgo che s'è sgonfiato subito. Non ci penso, compenso e scendo ancora.
Discesa fino a 35m ok. Ecco che a quella quota mi accorgo che il gav non gonfia. Tentenno prima di dirlo a guida e compagno. Sento delle orecchie asinine crescermi sotto il cappuccio. Non ho controllato bene in superficie, qualcosa è andato storto.
Sudo.
Penso a quello che ho letto: devo scaricare un po' di zavorra. Chiamo la guida e gli chiedo di controllare l'attacco corrugato. Mi rigiro dopo poco e la vedo stringere la guarnizione del corrugato tra due dita guantate. A questo punto tiro un cristo (degli abissi). Un kg alla volta ne passo uno ciascuno a guida e compagno. Mi sento meglio. Non precipito più come un sasso ma sono abbastanza centrato come peso: solo un filo negativo a polmoni vuoti. Positivo a polmoni pieni. Iniziamo a risalire facendo una splendida immersione, vedo sollievo negli occhi della giuda che temeva di dover portarci su tutti.
La cosa più spettacolare però è stata la sosta di sicurezza in cui senza problemi non ho mai variato di più di un metro la profondità per tutti i 3 minuti.
Ci lavoro ancora su e vi aggiorno.
Grazie a tutti.
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