Originariamente inviato da Giudiver
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Io non penso che ci sia del sessismo nella subacquea.
Concedimi la pietosa battuta: magari ci fossero molte più donne, sicuramente ci sarebbero anche più giovani invogliati a far subacquea
No, io non ho mai percepito un atteggiamento discriminatorio delle donne.
Ho conosciuto donne che sanno andare in acqua molto meglio di molti maschietti.
Io penso che al giorno d'oggi si sia perduto un pochino di rispetto verso chi ha più esperienza e in generale verso il prossimo sostituito da un rispetto verso le apparenze.
Un tempo (20 anni fa circa) facevi il corso e poi tenevi le dita incrociate che gli "anziani" (gli esperti) del circolo ti portassero, e poi, tramite loro incontravi altri subacquei molto bravi e anche in quel caso speravi che ti chiedessero di andare con loro.
Quando andavi con loro facevi quello che ti veniva detto e quando uscivi ringraziavi.
Erano persone pittoresche, non erano molto attenti all'estetica ma alla sostanza, ti sapevano giudicare al volo.
Ti portavano giu e ti riportavano su senza problemi, ti portavano a quote che oggi giudicheremmo folli ma non ti perdevano di vista un attimo.
Nessuno di loro ti avrebbe mai preso "in giro" se usavi un'attrezzatura diversa, o prima di farlo ti avrebbero chiesto il perché.
Oggi incontri subacquei con alle spalle 3 anni e 60 immersioni (nati ieri con decorrenza domani) che anche se non ti conoscono si permettono di dirti che la disposizione delle fruste sul tuo gruppo ara è sbagliata - senza neanche chiederti prima il perché.
(mi chiedo ma che te ne frega: di prenderti la briga e di certo il gusto di dare a tutti il consiglio giusto - citazione da una bellissima canzone)
Persone che chiedono al responsabile del diving se tu e i tuoi amici sono in grado di gare fare l'immersione che fanno "LORO" ......
Poi quando esci e ti accorgi che sono 20 minuti che stanno aspettando sul gommone, oppure ti tocca riportarli su perché hanno avuto un piccolo black out.
Andiamo avanti .... persone che si vestono da tecnici ma non hanno neanche le basi di un open ma pontificano su come si dovrebbe andare.
Potrei andare avanti ..............
Perché tutto questo ?
Perché è tutto facile e dovuto.
Non c'è più la fatica di arrivare a fare.
Un tempo finivi un corso lungo in cui avevi paura di non prendere il brevetto, in cui il brevetto lo sudavi, ti ritrovavi insieme con gli altri compagni di corso e passavi le serate a ripassare, a studiare, anche a ridere e socializzare ma tutti sentivano la paura dell'esame, di non riuscire o di non riuscire bene.
Poi facevi la gavetta, portato da persone che ti marcavano stretto, pian, piano, raccoglievi esperienza e a mano a mano che negli anni raccoglievi esperienza venivi lasciato sempre più "libero" nel fare.
La passione la tempravi con l'impegno la costanza, capivi e rispettavi chi aveva più esperienza.
Oggi al contrario tutto è "facile" o se non altro è dovuto (ma chi l'ha detto ?).
La subacquea oggi anche se più tecnica in termini di attrezzature è un qualcosa di meno intimo al subacqueo.
Un tempo era una "costruzione" interna al subacqueo - il subacqueo imparava prima a sentire dentro, a gestire fisicamente l'immersione ad adattarsi mentalmente all'ambiente subacqueo.
Un tempo nella subacquea c'era un pochino più di rispetto verso se stessi e verso il prossimo.
Oggi tutto è appiattito cosi anche il rispetto - si percepisce di meno l'importanza dell'esperienza perché basta meno esperienza per sentirsi "tecnici" e questo porta a non riconoscere più il corretto valore a chi ha effettiva esperienza.
Non è una questione di età è una questione di approccio.
Cordialmente
Rana
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